L’esperienza del FIA nelle residenze per anziani
2° RAPPORTO SULLE CONDIZIONI ABITATIVE DEGLI ANZIANI IN
ITALIA CHE VIVONO IN CASE DI PROPRIETÀ 2015
Centro Congresso Via dei Frentani,4/a Roma
Roma, 06 novembre 2015
1
Indice
Le Residenze per anziani: un nuovo fabbisogno abitativo
p. 3
La percezione degli italiani
p. 4
Il Sistema Integrato dei Fondi (SIF) e il Fondo Investimenti per l’Abitare (FIA)
p. 5
L’attività di investimento del FIA
p. 11
Il contributo del FIA alle esigenze abitative degli anziani
p. 15
Il FIA e il Fondo Civitas Vitae Marche
p. 17
Civitas Vitae: infrastruttura di coesione sociale
p. 20
Civitas Vitae Padova
p. 22
La Fondazione OIC
p. 24
2
Le Residenze per anziani: un nuovo fabbisogno abitativo
● L’invecchiamento della popolazione è uno dei fenomeni più significativi del 21esimo secolo e, con
particolare riferimento ai paesi sviluppati, trova origine nel congiungimento di due fattori principali: la
crescita della speranza di vita e il rallentamento progressivo delle nascite.
● In Italia, al 1 gennaio 2013, l’indice di vecchiaia* raggiungeva 151,4 unità, registrando una crescita
di c.a. il 20% rispetto al 2001 (127,1).
● Il fenomeno sta generando conseguenze importanti in tutti i settori della società compreso il settore
immobiliare che si trova a far fronte a nuove esigenze abitative e a corrispondenti segmenti di domanda
quale quello costituito dagli anziani autosufficienti che, non presentando patologie invalidanti, non
vengono inclusi nelle politiche di supporto del sistema sanitario regionale. Si tratta per lo più di persone
autonome, con redditi pensionistici bassi che, a causa di variazioni strutturali nel sistema famiglia,
spesso non possono contare sul supporto e sul sostegno economico dei familiari.
● Il fenomeno è in crescita. Il Censis** stima che il 65% dei giovani occupati dipendenti 25-34enni di oggi
avrà una pensione inferiore a 1.000 euro e, pertanto, potrà incontrare difficoltà nel provvedere
all’abitazione.
* ISTAT, rapporto tra la popolazione di 65 anni e più e la popolazione fino a 14 anni di età, per 100
** Fondazione Censis-Fondazione Generali, L'eccellenza sostenibile nel nuovo welfare. Modelli di risposta top standard ai bisogni delle
persone non autosufficienti.
3
La percezione degli italiani
● Dalle indagini condotte dal Censis emerge inoltre che attualmente le residenze per anziani (intese come
case di riposo e similari) non piacciono agli italiani. La maggior parte delle persone in età senile vive in
famiglia, in casa propria o di parenti. Il principale motivo sembra risiedere nella qualità generalmente
scarsa e nel concept che protende verso servizi meramente alberghieri.
● Lo stesso rapporto Censis, al contempo, rivela che:
-
4,7 milioni di anziani risultano favorevoli ad andare a vivere in residenze a fronte di una migliore
qualità;
-
il 55% ritiene sia necessario in una residenza l'accesso rapido a cure sanitarie e infermieristiche in caso
di bisogno;
-
il 36% considera importante la sensibilità mostrata verso gli ospiti;
-
il 27% ritiene che debba esserci integrazione con l’esterno mediante attività aperte al pubblico;
-
il 23% richiede la presenza di spazi comuni in cui realizzare attività ricreative che incoraggino le
relazioni tra gli ospiti.
4
Il Sistema Integrato dei Fondi (SIF) e il Fondo Investimenti
per l’Abitare (FIA)
5
Il SIF è una delle 6 linee del Piano Casa (DL 112/2008)
● Il D.P.C.M. attuativo del 16.7.09 prevede che il piano di edilizia abitativa si articoli secondo 6 linee
di intervento, cui sono attribuite risorse pubbliche diverse:
a) Costituzione di un Sistema Integrato di Fondi Immobiliari (SIF) destinati
all’incremento degli Alloggi Sociali, come definiti nel D.M. 22.04.08;
b) Incremento del patrimonio di Edilizia Residenziale Pubblica;
140
€/mln
c) Promozione finanziaria di interventi ai sensi della parte II, titolo III del D.L. 12 aprile
2006 n. 163;
d) Agevolazioni a cooperative edilizie;
e) Programmi integrati di promozione di edilizia residenziale anche sociale;
f) Interventi di competenza degli ex IACP, già ricompresi nel Programma straordinario di
E.R.P. approvato dal M.I.T. il 18 dicembre 2007.
378
€/mln
+
116
€/mln
200
€/mln
6
Scopo e ambito di operatività del FIA
Finalità del Piano Casa (DL 112 del 25.06.2008, art.11 c.2)
«…è rivolto all’incremento del patrimonio immobiliare ad uso abitativo attraverso l’offerta di abitazioni di
edilizia residenziale con il coinvolgimento di capitali pubblici e privati, destinate prioritariamente a prima
casa per:
• nuclei familiari a basso reddito, anche monoparentali o monoreddito;
• giovani coppie a basso reddito;
• anziani in condizioni sociali o economiche svantaggiate;
• studenti fuori sede;
• soggetti sottoposti a procedure esecutive di rilascio;
• immigrati regolari a basso reddito, residenti da almeno dieci anni nel territorio nazionale ovvero da
almeno cinque anni nella medesima regione.»
Requisiti principali investimento
applicati alle Residenze univ.

Evidenza fabbisogno abitativo = città con sedi universitarie e carenza di alloggi
 Interesse pubblico riconosciuto = convenzioni con amministrazioni pubbliche
 Canoni di locazione calmierati inferiori al mercato = indicati dalle amministrazioni
 Vincolo di gestione per almeno 8 anni = le convenzioni durano 25 – 30 anni
7
Il FIA - Fondo Investimenti per l’Abitare in sintesi
●
Una risposta al disagio abitativo, nata nel 2008 su iniziativa del MIT in ambito PNEA (Piano Nazionale Edilizia
Abitativa), è rappresentata dal FIA, il fondo nazionale del SIF (Sistema Integrato di Fondi):
 opera su tutto il territorio nazionale, ha un capitale per investimenti di oltre 2 miliardi di euro e una
durata di 35 anni;
 investe esclusivamente in beni di natura immobiliare attraverso l’investimento tipico prevalente
(partecipazioni fino al 80%) e l’investimento tipico diretto (in deroga al limite del 80%, entro il 10%
dell’ammontare sottoscritto);
 si integra con il governo del territorio e con le politiche della casa locali.
●
Opera nel settore dell’Edilizia Privata Sociale (EPS) intesa come attività di sviluppo e gestione immobiliare
di alloggi e servizi rivolti a coloro che non riescono a soddisfare sul mercato le proprie esigenze abitative
primarie;
●
Rispetto all’ERP, realizzato necessariamente con il concorso di risorse pubbliche, l’EPS si caratterizza per il
ricorso a capitale privato, in partenariato con il capitale pubblico, per la destinazione a una categoria di
utenti non coperta dall’ERP e per la possibilità di differenti mix di destinazioni d’uso;
●
Lo scopo del FIA è di contribuire a incrementare l’offerta di alloggi sociali sul territorio nazionale per quei
soggetti che non riescono a soddisfare il proprio bisogno abitativo sul mercato per ragioni economiche, o
anche per assenza di offerta adeguata, con l’obiettivo di creare un’offerta abitativa sostenibile, assegnando
un titolo di preferenza alla locazione a medio-lungo termine;
●
Più in generale, l’obiettivo degli interventi oggetto d’investimento del FIA è la creazione di un contesto
abitativo e sociale dignitoso all’interno del quale sia possibile non solo accedere ad un alloggio ed a servizi
adeguati, ma anche a relazioni umane ricche e significative (principio della cooperazione). In tale
contesto, il tema del fabbisogno abitativo presuppone un approccio integrato che consideri gli aspetti
immobiliari del bene “casa” e gli aspetti sociali dei “servizi” legati all’abitare. Tale approccio prevede la
realizzazione di progetti immobiliari affiancati da programmi di accompagnamento e di facilitazione alla
convivenza, al fine di raggiungere due obiettivi strettamente legati: rispondere al bisogno abitativo e
rafforzare le comunità locali.
8
Sottoscrittori del FIA

Cassa depositi e prestiti: 1.000 €/mln

Gruppi bancari: 500 €/mln

Gruppi assicurativi: 220 €/mln

Casse di previdenza: 168 €/mln

Ministero Infrastrutture e Trasporti: 140 €/mln
2.028
milioni di euro
MIT
140
Altri privati
888
CDP
1.000
Per i sottoscrittori, prevalentemente privati, una componente
determinante della decisione di investire nelle quote del FIA è
rappresentata
dalla
destinazione
eticamente
e
socialmente responsabile degli investimenti
9
Schema di investimento del FIA
10
L’attività di investimento del FIA
11
Attività di investimento del FIA: status al 30 settembre 2015
Alla data del 30 settembre 2015, il Consiglio di CDPI SGR ha assunto:
● Delibere definitive d’investimento per 1,73 miliardi di euro, in 29 fondi locali (di cui 11 di tipo
«seeded» e 18 piattaforme regionali), gestiti da 9 SGR, con 220 progetti potenziali per oltre 16.800 alloggi
sociali e circa 6.530 posti letto in residenze temporanee.
DELIBERE DEFINITIVE
PATRIMONIO FIA
VERSATO
€/mln
%
Giugno 2011
Aggiudicazione
gara MIT
SOTTOSCRITTO
DELIBERATO
DISPONIBILE
473
1.015
1.726
2.028
23%
50%
85%
100%
30 settembre 2015
(actual)
•
•
•
•
1,73 miliardi di euro deliberati
29 Fondi immobiliari locali
9 SGR gestori
220 interventi di housing sociale:
- 16.883 alloggi sociali
- 6.532 posti letto in residenze temporanee
- oltre a servizi
Fine 2015
Termine per deliberare
nuovi fondi
Fine 2017
Termine per il richiamo
degli impegni e per
eventuali ulteriori
sottoscrizioni in fondi già
partecipati
A oltre 4/5 del periodo di investimento sono state assunte delibere definitive
per l’85% del Patrimonio del FIA
12
Attività di investimento del FIA: status al 30 settembre 2015
●
22 fondi locali sottoscritti per un ammontare complessivo di 1.015 milioni di euro (circa il 59%
dell’importo deliberato);
●
473 milioni di euro erogati (pari al 47% dell’importo complessivo sottoscritto);
●
220 interventi deliberati a titolo definitivo da CDPI SGR nell’ambito della propria istruttoria di
investimento, per realizzare oltre 16.880 alloggi sociali e circa 6.530 posti letto in residenze
temporanee. Tra questi vi sono:
 119 progetti acquisiti dai fondi locali - relativi a 20 dei 29 fondi deliberati in via definitiva - che
prevedono la realizzazione di circa 6.100 alloggi sociali e 2.960 posti letto in residenze
temporanee e studentesche, oltre a 455 alloggi destinati al libero mercato, servizi locali e negozi di
vicinato. Di cui:
 83 interventi realizzati che hanno reso disponibili c.a. 3.480 alloggi sociali e 1.815
posti letto in residenze temporanee e studentesche;
 13 interventi in corso di realizzazione per c.a. 860 alloggi sociali e 80 posti letto in
residenze temporanee e studentesche;
 23 interventi da avviare per c.a. 1.760 alloggi sociali e 1.060 posti letto in residenze
temporanee e studentesche;
 101 progetti deliberati non sono ancora stati acquisiti dai fondi locali;
●
Sono allo studio del SIF ulteriori interventi che potrebbero assorbire le risorse residue disponibili
del FIA, per c.a. 300 milioni di euro (al lordo delle spese di gestione), al fine di portare l’intero
programma nazionale a realizzare 20.000 alloggi sociali e circa 8.000 posti letto in residenze
temporanee e studentesche.
13
Attività di investimento del FIA: localizzazione e mix
I dati rappresentati riguardano gli OICR target e le relative iniziative oggetto di delibera definitiva di
sottoscrizione da parte del FIA alla data del 30 settembre 2015.
MIX DESTINAZIONI D’USO
MIX OFFERTA ALLOGGI SOCIALI
LOCALIZZAZIONE INVESTIMENTI
Nr Alloggi
> 2.000
1.001-2.000
501-1.000
201-500
101-200
51-100
1-50
Alloggi
Sociali
MIX DESTINAZIONI D'USO
Destinazione d'uso
Alloggi Sociali
Residenze Temporanee (1)
Residenze Libero Mercato
Commerciale
Servizi
Totale
%
Mq
80,4% 1.571.122
9,0%
175.814
4,5%
88.579
3,8%
74.102
2,3%
44.299
1.953.915
MIX OFFERTA ALLOGGI SOCIALI
Mix offerta
Vendita Convenzionata
Locazione con riscatto
Locazione
Totale
%
17%
21%
62%
Nr
2.915
3.553
10.415
16.883
Fondi deliberati ma da avviare
Fondi già avviati con sottoscrizioni FIA
Preallocazione investimento FIA
Localizzazione iniziative deliberate
(1): le “Residenze Temporanee” includono studentati, RSA, case-albergo/residenze sociali
14
Il contributo del FIA alle esigenze abitative degli anziani
15
Il contributo del FIA alle esigenze abitative degli anziani
Meldola,
80 p.l.
● CDPI
Sgr,
attraverso
il
Fondo
investimenti per l’Abitare (FIA), ha
contribuito nel tempo alla realizzazione di
alloggi e residenze protette finalizzate ad
accogliere anziani o altre fasce della
popolazione.
● Dei numerosi progetti esaminati (di cui
parte ancora oggetto di analisi e
approfondimento), 4 sono stati già
deliberati come investimenti di fondi
target in cui il FIA partecipa, e 2 sono
stati realizzati.
Lecco, 21
alloggi
San
Terenzio,
260 p.l.+
24 alloggi
sociali
Villa
Fastiggi
140 p.l.
Fondo
FIL
EMILIA ROMAGNA SH
CIVITAS VITAE
CIVES
Denominazione iniziativa
LECCO, VIA GORIZIA
MELDOLA (FC)
PESARO, SAN TERENZIO°
PESARO, VILLA FASTIGGI 364
Investimento
Stimato Totale Posti
Mln €
Letto
3,20
0
2,95
80
25,80
260
15,07
140
47,02
480
N. alloggi
N. unità
sociali accessorie
21
7
24
4
45
11
Tot. superfici
SV (mq)
2.231
1.550
12.256
9.830
25.867
16
Il FIA e il Fondo Civitas Vitae Marche (1/3)
● Nel mese di luglio 2015 è stato istituito il fondo Civitas Vitae Marche (CVM), fondo immobiliare
riservato dedicato allo sviluppo di iniziative di housing sociale, nato dalla collaborazione tra IDeA
FIMIT Sgr, CDP Investimenti Sgr, principale investitore finanziario di Civitas Vitae Marche,
attraverso la partecipazione del FIA, con una quota pari al 75% del patrimonio complessivo, la
Fondazione OIC e altri partner industriali dedicati allo sviluppo delle iniziative.
● Il programma di investimento del Fondo prevede la realizzazione di alloggi sociali - per un totale
di oltre 180 unità -oltre ad una residenza per anziani composta da 260 posti letto, attraverso
lo sviluppo di due iniziative localizzate nel territorio della Regione Marche.
Pesaro
c.a.15 Km
S. Angelo in
Lizzola
17
Il FIA e il Fondo Civitas Vitae Marche (2/3)
● Alla base della politica di investimento del Fondo c’è proprio la filosofia della Fondazione OIC, la cui
formula potrà essere replicata anche in altre aree geografiche.
● Il Fondo CVM nasce dall’idea di far compiere un ulteriore salto di qualità al tradizionale housing sociale,
che viene in questo caso inteso come un’infrastruttura di coesione sociale al servizio di tutte le
generazioni, dove lo sviluppo immobiliare coincide con la valorizzazione del territorio come risorsa
a disposizione di tutte le fasi del ciclo di vita degli individui e della comunità.
● La durata del Fondo è di 25 anni e i quotisti sono per lo più investitori istituzionali (oltre ad alcuni
partner industriali coinvolti nella realizzazione delle iniziative) che, in favore della finalità sociale dei
progetti, hanno accolto un ritorno calmierato sull’investimento analogo a quello che sarà riconosciuto al
Fondo Investimenti per l’Abitare.
18
Il FIA e il Fondo Civitas Vitae Marche (3/3)
Ipotesi progettuale CVM
● Il Fondo, in coerenza con la finalità
innovativa
che
lo
caratterizza,
realizzerà:
− circa
160
alloggi
sociali
sul
territorio del comune di Pesaro, in
località Villa Ceccolini, oltre ad
urbanizzazioni e servizi integrati
all’abitare;
− una residenza protetta per anziani
in località San Terenzio (provincia di
Pesaro/Urbino) con 260 posti letto
oltre a 24 alloggi sociali destinati
agli anziani autosufficienti, che sarà
gestita dalla Fondazione OIC.
19
Civitas Vitae: Infrastruttura di Coesione Sociale
20
Civitas Vitae: Infrastruttura di Coesione Sociale
● In Italia esistono esempi virtuosi di residenzialità per longevi, tra cui il Civitas Vitae della Fondazione
Opera Immacolata Concezione (OIC) di Padova, prima infrastruttura di coesione sociale (ICS) in
Italia fatta di strutture e servizi intergenerazionali, aperta al territorio attraverso l’offerta di servizi al
pubblico, e promotrice di relazioni interpersonali mediante la predisposizione di attività ricreative di
gruppo.
● Il Civitas Vitae costituisce un complesso multifunzionale di oltre 12 ettari a servizio delle fasce di
popolazione più fragili e meno tutelate, pensata, promossa e realizzata dalla Fondazione OIC in
collaborazione con l’iniziativa privata e pubblica. La caratteristica principale del concept Civitas Vitae è
la proposta di una nuova frontiera dell’abitare nel segno dell’integrazione tra le varie fasi della vita e
tra le generazioni.
● In perfetto equilibrio coesistono in loco strutture sanitarie e sociosanitarie, attività di formazione e
ricerca, abitazioni private ed organizzazioni commerciali nonché edifici per la pratica sportiva e luoghi
di aggregazione sociale e culturale, collegate da 2 km di ampi corridoi sotterranei e dalle più moderne
strumentazioni informatiche.
21
Civitas Vitae Padova (1/2)
Strutture
residenziali e
relazionali
Residenze per autosufficienti
(stanze e mini-appartamenti),
Sale attrezzate per attività
ricreative (Auditorium, Centro
benessere)
Strutture sociosanitarie
ICS
Residenza per non –
autosufficienti, Ospedale di
comunità, Hospice, Residenza
per operatori, Centro
riabilitazione
Strutture
educative e
culturali
Centro formazione e ricerca,
Asilo nido, Scuola materna,
Palazzetto sportivo, Talentlab
22
Civitas Vitae Padova (2/2)
23
Fondazione OIC
● La Fondazione Opera Immacolata Concezione Onlus (OIC) di Padova opera nell'ambito
dell'assistenza alle persone anziane dal 1955.
● La Fondazione vanta un'articolata organizzazione di servizi e strutture nel Veneto, costituita da 10
centri residenziali nelle province di Padova, Treviso, Verona e Vicenza, per un totale di 2.000
ospiti, dei quali 1.200 non autosufficienti, oltre a un Centro di Formazione del personale costituito
in principio per i dipendenti delle strutture gestite in proprio e attualmente aperto al pubblico.
● La Fondazione offre i servizi propri delle Strutture Socio-Sanitarie quali alloggio, ristorazione e
fisioterapia oltre a servizi rivolti alla persona, indirizzati agli anziani ma anche ai parenti e alla
comunità secondo una logica di integrazione e intergenerazionalità.
24
* * *
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Slide di presentazione – Cdp Investimenti