La Rivoluzione Francese Breve introduzione Gli storici chiamano gli anni che corsero tra 1789 – 1795 con il nome di Rivoluzione francese, essa ebbe inizio a Parigi attraverso vicende drammatiche che videro come protagonista principale il popolo. Lo scopo principale della Rivoluzione fu quello di fare crollare la monarchia assoluta ed avviare uno stato basato sulla Repubblica. Le premesse della Rivoluzione Le cause che determinarono la Rivoluzione Francese sorsero da problemi gravissimi di natura politica , economica e sociale. Cause politiche • • • • Cause economiche Cause sociali Assolutismo della monarchia • Debito dello stato • Guerre con esiti negativi Obiettivo della politica estera Fragilità della coesione sociale Immunità fiscali (clero e nobiltà) Scoppia la Rivoluzione 1789 • • • • Problemi finanziari Povertà Epidemie e carestie Forte inflazione Le azioni politiche di Luigi XVI Prima di arrivare alla Rivoluzione , Luigi XVI aveva elaborato dei metodi di risoluzione Fu licenziato dal re ed elesse ministro dell’economia Propose di riorganizzare l’amministrazione pubblica nonché il ripristino delle tasse alle classi sociali privilegiate Propose di realizzare parte del programma di Turgot e rese pubblico il bilancio dello stato , ottenendo il sostegno popolare e grande influenza sul re Da quale evento ebbe inizio la Rivoluzione? Tutto iniziò quando re Luigi XVI, dopo i primi tentativi di riforma, scatenò una rivolta nobiliare. Resosi conto del tracollo dello stato , cercò di prendere provvedimenti per porvi rimedio , ma con poco successo , in questa situazione Necker ebbe grande influenza sul re. Conducendolo alla convocazione Stati generali Clero Terzo stato Nobiltà I tre ordini si riunirono a Versailles il 5 maggio 1789, da subito nacquero dei disguidi circa il modo di procedere nelle votazioni La nobiltà e clero Sostenevano che si dovesse votare «per stato» Infatti Il Terzo stato Sosteneva che si dovesse votare «per testa» Il contrasto si protrasse per molto tempo fino ad arrivare al 10 giugno 1789 quando clero e nobiltà decisero di deliberare la loro volontà separatamente dal terzo stato Il terzo stato si riunì in assemblea nazionale Giuramento della pallacorda La determinazione del Terzo stato fu tale da voler donare al paese una costituzione, quest’idea fu approvata anche dagli strati più deboli della popolazione , la quale stanca di anni di ingiustizie sociali , di fame e miseria iniziò a dare forti segni di violenza nei confronti del potere assoluto Luigi XVI fece affluire delle truppe tra Versailles e Parigi contro l’Assemblea , per il popolo fu evidente che il re avrebbe voluto ripristinare un potere forte nel paese La conseguenza fu : La Presa della Bastiglia ( 14 luglio 1789) Lo svolgimento della Rivoluzione I primi giorni della Presa della Bastiglia furono i più tragici , tanto che fu creata una nuova municipalità con a capo il sindaco René Bailly ed una guardia nazionale al comando di Marie Joseph Lafayette Lafayette La conquista della Bastiglia ebbe anche come conseguenza una rivolta nelle campagne dovuta all’abolizione di tutti i diritti feudali della nobiltà Bailly Grazie a questi due personaggi nacque l’attuale bandiera francese Quali diritti furono aboliti ? • L’abolizione senza indennità dei diritti di servitù personale ( corvées , diritti di caccia e di uccellagione , la giustizia signorile , la bannalità ) • L’abolizione con riscatto di canoni e censi , cioè dei prelievi derivanti dalla proprietà signorile • L’abolizione delle decime • l’abolizione della venalità nelle cariche pubbliche • La cancellazione di immunità fiscali e privilegi per città , province , comunità • Il libero accesso di tutti i cittadini , senza distinzione di nascita , nelle cariche ecclesiastiche , civili e militari La dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino Il 26 agosto del 1789 fu promulgata dall’assemblea costituente «la dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino» ispirata dalle tesi filosofiche di JeanJacques Rousseau e dalla neonata nazione degli Stati-Uniti d’America La dichiarazione sanciva i diritti fondamentali ( libertà, proprietà , sicurezza) l’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge , la separazione dei poteri e l’idea di sovranità popolare Rottura con il passato nuovo modo di pensare la società Dopo aver preso importanti avvenimenti i deputati dell’Assemblea nazionale , si impegnarono sul dibattito che riguardava i caratteri della nuova costituzione I monarchiens Proponevano di creare una monarchia costituzionale sul modello inglese I Rousseauniani Sostenevano la sovranità della nazione e proponevano un’unica assemblea legislativa Con le votazioni del 10 settembre 1789 l’Assemblea approvò la costituzione che prevedeva un sistema monocamerale fondato su un’Assemblea ,titolare del potere legislativo. Il re esercitava il potere esecutivo , sotto controllo parlamentare , ma deteneva il diritto di veto sospensivo , il quale si dimostrò un problema « Un re Rivoluzionario » Luigi XVI il patto che l’assemblea gli proponeva, permettendo così alla monarchia di giocare un ruolo attivo nel processo storico che si era avviato in Francia Vista la volontà contraria del re l’Assemblea svolse un’importante opera di legislazione e riforma , votando una serie di leggi che trasformarono profondamente il volto della società francese in tutti i settori In campo amministrativo il territorio fu diviso in 83 dipartimenti In campo giuridico vennero soppressi i parlamenti introdotti tribunali elettivi e fu resa gratuita In campo economico fu instituita un’imposta fondiaria unica e fu introdotto il libero commercio Queste riforme economiche benché potessero sembrare utili , in realtà non potevano risolvere il problema di risanare il deficit del bilancio statale quindi l’Assemblea per ottenere le risorse necessarie decise di nazionalizzare e mettere in vendita i beni del clero affermando che la chiesa avrebbe avuto una sola funzione pubblica L’Assemblea decise un’emissione di titoli fruttiferi garantiti dai beni nazionali, i cosiddetti assegnati Un altro provvedimento fu la costituzione civile del clero in cui parroci e vescovi dovevano essere stipendiati dallo stato e inoltre l’Assemblea impose agli ecclesiastici di giurare fedeltà alla costituzione Il clero si oppose chiamati «refrattari»