Un riepilogo
ESSAY CONCERNING HUMAN
UNDERSTANDING
Eduardo Kac
(October 21 to November 11, 1994,
simultaneously at the Center for
Contemporary Art, University of
Kentucky, Lexington, and the Science Hall,
in New York)
The canary in Lexington, KY.
The Plant in New York
By enabling an isolated and caged animal to have a telematic conversation with a member of another species, this
installation dramatized the role of communication and telecommunications in human lives. The inter-species
communicative experience observed in the gallery reflects our own longing for interaction, our desire to reach out and
stay in touch. This interactive installation is as much about creating art for non-humans as it is about human isolation
and loneliness, and about the very possibility of communication. As this piece projects the complexities of
electronically mediated human communication over non-human organisms, it surprisingly reveals aspects of our own
communicative experience. This interaction is as dynamic and unpredictable as a human dialogue.
Il punto di partenza: la coscienza percettiva
1. Abbiamo accesso diretto solo ai contenuti della nostra mente;
2. Le idee sono la traduzione in un linguaggio accessibile alla coscienza delle sensazioni, e quindi delle alterazioni
fisiche del nostro corpo;
3. Le idee semplici della percezione sono gli atomi psichici della nostra vita di coscienza e debbono essere pensati
come il correlato di sensazioni semplici;
4. Dalle idee semplici della percezione derivano per composizione le idee complesse, per rimemorazione e per
libera ricomposizione le idee della memoria e dell’immaginazione;
5. La mente può riflettere sulla sua attività: di qui le idee della riflessione. Le idee sono stati della mente;
6. La mente non determina autonomamente i suoi stati di consapevolezza percettiva;
7. Le idee della percezione sono passive
Un punto di partenza introspettivo e solipsistico: abbiamo coscienza soltanto
delle nostre idee, dei nostri stati mentali
Ciò che ci è propriamente dato è tutto
racchiuso nello spazio angusto della nostra
mente: in questo senso, si deve riconoscere
che ogni nostra conoscenza diretta è
conoscenza delle nostre idee – dei nostri
contenuti mentali.
Il problema lockeano: la conoscenza non può essere soltanto conoscenza introspettiva; non può parlarci solo di idee, ma
deve parlarci del mondo. Dobbiamo cioè poter uscire dalla stanza delle idee.
L’ipotesi causalistica: le idee sono stati mentali causati dal mondo esterno. Il corollario di quest’ipotesi: se le
idee sono causate da elementi del mondo esterno, allora possono fungere da segni di elementi del mondo
esterno
Il contenuto di un’ipotesi: le idee come segni naturali
1. Le idee della percezione sono segni naturali delle cause che le hanno prodotte;
2. Le idee della percezione non sono raffigurazioni delle cose: il loro legame con il mondo non è di tipo
raffigurativo;
3. Le idee della percezione denotano elementi oggettuali del mondo;
4. La relazione di denotazione è una funzione che connette le idee ad elementi oggettuali e che è fondata
sull’ipotesi causalistica;
5. Le idee sono nomi che stanno per oggetti; la causalità è la regola di proiezione del linguaggio mentale;
6. Comprendere la natura del linguaggio mentale significa analizzare la natura della funzione che dalle idee
ci conduce alle cose;
7. Primo quesito: è sempre applicabile questa funzione alle idee? Ad ogni idea corrisponde un elemento
oggettuale?
8. Secondo quesito: la funzione è tale da garantire che vi sia un’idea per ogni elemento oggettuale?
9. Terzo quesito: la funzione è tale da garantire che per ogni elemento oggettuale vi sia una sola idea che gli
corrisponde?
10.A questi tre quesiti Locke ritiene che si possa dare una risposta negativa. L’ipotesi di corrispondenza tra
idee e mondo non garantisce comunque una piena conoscenza del mondo. Dal disegno mentale non
possiamo risalire alla realtà che lo ha causato.
Il linguaggio delle idee ha solo una denotazione o ha anche un senso?
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7.
L’interrogativo di Locke: possiamo dire qualcosa di come è fatto il mondo a partire dal contenuto
delle idee?
Una prima constatazione: le idee valgono come una determinazione relativa degli elementi
oggettuali che denotano. Questo è contenuto nel modello funzionale: posso designare un elemento
del codominio on dicendo che è l’immagine f(in) di un elemento in del dominio; Locke parla a questo
proposito di poteri (il potere di ridestare in un soggetto normale in circostanze normali una data
sensazione);
Ogni potere si fonda su qualità primarie;
Non possiamo sapere come i poteri agiscano sulla coscienza e quindi non ci è lecito dedurre la causa
dall’effetto;
Potremmo risalire dagli effetti alle cause se ci fossero idee che non sembrano alterare la natura
della causa che le ha prodotte;
Le idee delle qualità primarie sono le idee che sono trasparenti rispetto alle qualità primarie che le
causano; le idee delle qualità secondarie sono le idee che non ci consentono di risalire dai poteri
alle qualità che li causano;
È possibile distinguere, sia pure solo ipoteticamente, le idee che stanno per qualità porimarie dalle
idee che stanno per qualità secondarie.
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/transcoded/1/11/Ames_room.ogv/Ames_room.ogv.480p.webm
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