“ LEZIONE N. 14 Mettersi insieme è un inizio, rimanere insieme è un progresso, lavorare insieme è un successo Henry Ford Anno accademico 2012-2013 1 QUANDO I TRASPORTI SI FACEVANO COSÌ anche in Europa! 2 UE 27 TRAFFICO MERCI INTERNO TUTTI MODI vol. mld t/km stima 2011 Eurostat Il trasporto merci nella UE ha segnato una sensibile flessione in considerazione della crisi ha poi registrato una ripresa nel 2010 mentre la stima del 2011 fa intravvedere un rallentamentoo 3 UE 27 VOL. MERCI TARSPORTATE E PIL tassi crescita stima 2011 coeff. Correlaz. o,93 Eurostat La figura evidenzia che sino al 2007 il trasporto merci è cresciuto a tassi superiori a quello del PIL quindi è sceso sensibilmente rispetto ad esso 4 UE 27 VOLUMI DI MERCI TRASPORTATE E PIL Numeri indice : PIL a prezzi di mercato/Trasporto merci t/KM Eurostat Il grafico descrive il fenomeno della decrescita del trasporto merci in confronto al Pil che diversamente aumenta 5 UE 27 TRAFFICO INTERNO MERCI vol. mld t/km modal split variazioni, Eurostat 6 UE 27 TRAFFICO MERCI quote per modalità 1995/2010 Eurostat La tabella precedente ed il grafico evidenziano che nella ripartizione il trasporto stradale rappresenta la scelta modale preferita 7 Traffico merci nazionale e internazionale nei maggiori paesi europei % 2012, Eurostat La prevalenza del trasporto stradale si riscontra anche nei maggiori paesi europei 8 UE 27 TRASPORTO MERCI SU STRADA mln t/km x 10,.000 abitanti 2012, Eurostat 9 UE 27 modal split traffico interno merci % Eurostat 10 PUNTI DI FORZA DEL TRASPORTO SU GOMMA 1. FLESSIBILITÀ OPERATIVA; 2. FLESSIBILITÀ DI CONTRATTAZIONE; 3. CAPILLARITÀ; 4. RAPIDITÀ; 5. AFFIDABILITÀ. 11 PUNTI DEBOLI DEL TRASPORTO SU GOMMA 1. ELEVATO NUMERO DI OFFERENTI; 2. SCARSITÀ DI BARRIERE ALL’ENTRATA; 3. SEMPLICITÀ DELLE TECNOLOGIE APPLICATE; 4. RIDOTTI COSTI D’INVESTIMENTO. 12 VALORE AGGIUNTO DALLA FILIERA LOGISTICA E DEI SERVIZI DI TRASPORTO IN ITALIA PER AREA GEOGRAFICA 2007 13 VALORE AGGIUNTO dalla filiera logistica e dei servizi di trasporto in italia per regione 2007 € mln 14 ORIGINI EXPORT ITALIA 15 ALCUNE PRIME CONSIDERAZIONI Da quanto considerato sinora potremmo concludere, fatto salvo quanto ascrivibile alla crisi, che la globalizzazione e l’integrazione delle economie hanno indotto una notevole accelerazione al commercio mondiale in percentuali superiori alla crescita della produzione e in definitiva tali da TRASFORMARE LE MODALITÀ DI PRODUZIONE E DI DISTRIBUZIONE. 16 RAPPORTI IMPRESA/MERCATO L’evoluzione verificatasi ha indotto i seguenti cambiamenti nel rapporto tra l’impresa e mercato di riferimento: INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE PRODUZIONI E DEI MERCATI; NECESSITÀ DI RIDURRE I TEMPI DI RISPOSTA SUL MERCATO – TIME-TO-MARKET (innovazione di prodotto) lead time (innovazione di processo); VELOCIZZAZIONE DEI FLUSSI E AUMENTO DELLA COMPLESSITÀ ORGANIZZATIVA DELLA DELIVERY. 17 RAPPORTI IMPRESA/MERCATO (2) In riferimento alla domanda si è imposta un’ottica DOOR-TO-DOOR che ha richiesto: VELOCIZZAZIONE DEL TRASPORTO QUALITÀ DEI PROCESSI OUTSOURCING LOGISTICO Da ciò è derivata la trasformazione degli operatori logistici in : MTO - MULTIMEDIA TRANSPORT OPERATOR 18 MODELLI DI DISTRIBUZIONE EUROPEA 1. PER PAESE SEMPLIFICATO- per cui il continente è diviso in 7/10paesi secondo accorpamenti logici per vicinanza geografica(es Spagna e Portogallo, Gran Bretagna e Irlanda etc); 2. PER CLUSTER DI PAESI- per cui l’Europa è divisa in 5/6 raggruppamenti ( Italia Grecia Spagna, Austria Svizzera Gemania etc.); 3. PER MACRO-AREE- per cui esistono due soli centri di distribuzione ( Nord Anversa o Amsterdam, Sud Milano o Marsiglia); 4. UNIFICATO per cui si utilizza un solo centro di distribuzione per l’Europa. 19 MODELLI DISTRIBUTIVI (2) I modelli predominanti prevedono la concentrazione delle attività in aumento (mercato di 4oo milioni di consumatori) MODELLO A UN MAGAZZINO di solito ubicato nella zona d’influenza del northern range; MODELLO A DUE MAGAZZINI orientato al sud Europa esprime possibilità per l’Italia e i porti tirrenici (mercato di 200 milioni di consumatori) 20 PRODROMI AGLI EFFETTI SULLA DOMANDA Internazionalizzazione delle produzioni e dei mercati Esigenza di ridurre i tempi si risposta time to market Lead time Velocizzazione dei flussi determina l‘aumento della complessità organizzativa dei trasporti 21 EFFETTI SULL’INDUSTRIA DEL TRASPORTO Riconsiderazione del rapporto cliente fornitore in direzione della partnership; Transizione verso un trasporto integrato; Molteplicità dei servizi; Multimedial Transport Operator; Gestione di un flusso di varie attività accessorie nel viaggio della merce dal produttore al consumatore. 22 EFFETTI SULL’INDUSTRIA DEL TRASPORTO (2) L’INTEGRAZIONE PREME VERSO LA CONCENTRA-ZIONE DELLE IMPRESE CHE PUÒ AVVENIRE PER: Accordi commerciali; 2. Accordi di partnership; 3. Fusioni acquisizioni. 1. 23 POSSIBILI EFFETTI PER L’ITALIA I mutamenti dei mercati e della produzione pongono l’Italia in una situazione interessante che merita attenzione in riferimento a un riposizionamento inteso come SISTEMA ITALIA rispetto ai flussi globali. L’emergere di nuovi attori quali le sei tigri asiatiche (Corea, Singapore, Indonesia, Taiwan, Hong Kong) che compensano la flessione dei flussi giapponesi ha modificato lo scenario mondiale. Questi flussi che transitano da Suez fanno dell’Italia la piattaforma logistica ideale per le merci destinate all’Europa PURCHÉ SI ATTREZZI ADEGUATAMENTE. 24