Come si decide a scuola
dalla riunione alla classe
La decisione
Una prima definizione
Risposta a situazione, caratterizzata da
1. possibilità di valutare più alternative
2. possibilità che gli eventi associati a ciascuna
alternativa si verifichino
3. conseguenze associate ai possibili esiti
Dall’esercitazione
 La dimensione del gruppo è una variabile importante
 Importanza del ruolo dei membri del gruppo
 “è emersa una persona che si è auto-attribuita il ruolo
di dare la parola a tutti” IL FACILITATORE nel gruppo
può essere scelto FORMALMENTE oppure
INFORMALMENTE
“ognuno ha espresso il proprio punto di vista”
CONDIVISIONE DELLE INFORMAZIONI
POSSEDUTE e/o i punti di vista sull’oggetto
Dall’esercitazione
 “abbiamo valutato i pro e i contro” ABBIAMO ESPLORATO
I VANTAGGI O GLI SVANTAGGI DELLE IPOTESI
INIZIALI . Importanza delle PRECONOSCENZE di
ciascuno
 “abbiamo iniziato a mediare tra le diverse posizioni”
INDIVIDUAZIONE DELLE CARATTERISTICHE DELLE
DIVERSE IPOTESI EMERSE quali i vantaggi e/o gli
svantaggi? La scelta si effettua sulla base dei vantaggi
oppure sulla base del numero delle persone che la sostiene
 La decisione ha a che fare con l’IMPREVISTO
 La scelta “RAZIONALE” non sempre possibile
Dall’esercitazione:
elementi che facilitano la decisione
 Livello di coinvolgimento nella decisione
 Raggiungimento dell’obiettivo (spesso l’obiettivo non è




condiviso)
Il numero limitato favorisce la scelta
La disponibilità dei singoli (da dove nasce?)
La conoscenza degli argomenti
La condivisione delle idee di base
Dall’esercitazione:
ostacoli alla decisione
 La presenza di opinioni differenti (divergenza
cognitiva)
 Essere troppo coinvolti ostacola la scelta
Teorie sulla decisione
Teoria dell’utilità attesa
fondata sul concetto di scelta razionale
Teoria della razionalità limitata,
fondata sull’impossibilità di considerare tutto
Teoria del prospetto
fondata su osservazioni e descrizioni del reale
La decisione a scuola
Cuore dell’azione didattica,
parte della vita quotidiana della scuola
Scuola: organizzazione multiforme con molteplici attori
Rischi di frattura tra:
 interno ed esterno
 classe e istituto
» visione condivisa
Le decisioni scolastiche
Organizzative
(dirigente in GR)
Di collegamento
Didattiche
(insegnante in rapporto a colleghi, studenti e genitori,
in PR)
Il percorso della decisione nelle riunioni
Il compito del dirigente (o di chi coordina):
favorire una struttura dell’interazione che faciliti
divulgazione e condivisione delle informazioni
rilevanti
strutturare fasi di coinvolgimento
Le domande iniziali
 Quali le abilità e le competenze di un insegnante per
essere parte attiva di un processo decisionale?
 Quali i comportamenti?
 Quali gli spazi, i luoghi e i tempi in cui i processi
decisionali si realizzano?
Abilità e competenze
L’expertise decisionale
-
Capacità di essere parte attiva in un processo
decisionale, attraverso
l’argomentazione
la negoziazione
la discussione
la decostruzione
il confronto
degli argomenti che si intendono sostenere per
giungere ad una decisione
L’expertise decisionale
contenuto esplicito
contenuto modale
AMBITI DELL’EXPERTISE DECISIONALE
disciplina
“trasversale”
gruppo
organizzazione
I MOMENTI DELLA DECISIONE
IL PRIMA
la progettazione
IL DURANTE
la decisione
in azione
IL DOPO
la riflessione
Allenarsi a decidere
il lavoro di gruppo e il gruppo di lavoro
(brainstorming, simulazione mentale, “e se?”, cognitive task
analysis)
il lavoro individuale (la capacità riflessiva)
la formazione e le esercitazioni pratiche (analisi
delle euristiche)
La negoziazione
Decisione collettiva in cui due o più persone
raggiungono un accordo mutualmente vantaggioso pur
interessi differenti.
Distributiva
Integrativa
Aspetti relazionali della negoziazione
Comprendere l’altro
Mostrare interesse per gli interessi dell’altro
Trovare soluzioni creative e vantaggiose per sé e l’altro
Accogliere l’altro
Trovare un valore o un’attività comuni
Non giudicare
Accogliere l’emotività dell’altro
Essere onesti
Non essere coercitivi
Prediligere la persuasione
Aspetti comunicativi della negoziazione




PER UNA NEGOZIAZIONE CREATIVA
Ascolto attivo
Prendere tempo
Atteggiamento empatico
Utilizzo delle parafrasi
Tecniche e strategie negoziative
- verificare l’effettiva scarsezza di risorse
- se la scarsità delle risorse non è risolvibile, scomporre la
questione in sottoquestioni e osservarle da più punti di
vista
- pensare a risorse aggiuntive per compensare la parte che ne
è rimasta priva
- pensare a risorse aggiuntive che non hanno a che fare con la
contingenza ma che compensano la parte che è rimasta
priva di risorse
- brinding: nessuna delle due parti ottiene le risorse sperate
ma viene lasciato spazio ad una nuova opzione che
consenta ad entrambe le parti di raggiungere gli obiettivi
iniziali
DALLE RIUNIONI ALLA CLASSE
LE DOMANDE INIZIALI
Come le decisioni organizzative si trasformano in
decisioni quotidiane e continuative fra la
progettazione e l’azione in aula?
Le decisioni didattiche in aula
La decisione durante la progettazione
tra studenti e insegnante
capacità studenti
gestione classe
contenuti
caratteristiche insegnante
valutazione
Le decisioni didattiche in aula
La decisione in aula (o delle microdecisioni)
tra il cosa e il come
contenuti della lezione
struttura e organizzazione della lezione
metodi
gestione classe
attenzione a farsi domande
Le decisioni didattiche in aula
Le decisioni immediate (o dell’improvvisazione radicale)
tra il sostanziale e il marginale
attività
tempi

metodi
attenzione ad avere feedback strutturati
Le decisioni didattiche in aula
La riflessione sulla decisione didattica
La decisione valutativa (sull’attività valutativa)
Le decisioni didattiche in aula
La riflessione sulla decisione didattica
La valutazione riflettuta sulla propria attività
attenzione ad esplicitare oggetti e criteri e
a ridurre la valutazione formativa
verso ricerca di “specchi”
Un decisore “individuale”
Decisione didattica del singolo, ma
tra razionale e irrazionale
dentro relazioni
- coi colleghi: verso progressivo riconoscimento didattico e visioni condivise
- con gli studenti: in negoziazioni aperte o chiuse
- con accordi di compromesso, egemonia o contro-egemonia
- con dirigente E genitori
Scorciatoie ed errori
Errori sistematici (bias)
frame (o della rappresentazione della situazione)
ancoraggio e aggiustamento
disponibilità (o del ricordo)
rappresentatività (o della somiglianza)
euristica affettiva (emozioni confusive o motivanti)
subadditività
credenze
DALLA CLASSE ALL’ISTITUTO
LE DOMANDE INIZIALI
E’ possibile collegare le singole iniziative didattiche
vissute in aula all’Istituto?
Come trasformare le iniziative dei singoli insegnanti o
del team in modelli condivisibili e sperimentabili
nella scuola di appartenenza?
I termini dell’innovazione
La didattica allargata
L’esperienza individuale si trasforma in esperienza collettiva
La modellizzazione
Creazione di modelli didattici che assumono una validità generale
all’interno dell’Istituto
La strutturazione di un MODELLO
- interazione tra l’azione didattica/esperienza con la
riflessione e la verbalizzazione
PROGETTO
- generalizzazione dell’azione didattica/esperienza
- trasferimento dell’azione didattica/esperienza nello
SPAZIO e nel TEMPO
Elementi che definiscono
l’innovazione
- l’esperienza diretta del singolo insegnante o del team
- motivazioni esogene
- motivazioni endogene
- riguarda il contesto in cui si sviluppano
l’apprendimento, le conoscenze, le competenze
- vi deve necessariamente essere il collegamento tra la
dimensione della classe e quella più allargata
dell’Istituto
- rinnovamento delle azioni didattiche in termini di
creatività
Il percorso dell’innovazione
L’ IDEA
nasce da una problematica particolare, da una
situazione specifica che richiede un cambiamento, una
diversa organizzazione didattica
LA GESTAZIONE DELL’IDEA
risponde alle domande:
come far fronte ad una determinata situazione?
quali risorse ci sono a disposizione?
quali metodologie si possono adottare?
La problematica inizia a trasformarsi in opportunità
didattica e formativa
IL PROGETTO
l’idea si trasforma in pianificazione dell’azione
con l’intenzione di concretizzarla
l’insegnante si chiede:
“a cosa penso mentre progetto?”
“quali sono gli obiettivi che voglio raggiungere?”
“ quali azioni mi permettono di migliorare
l’ambiente di apprendimento?”
La decisione inizia il suo cammino all’esterno della classe
LA SPERIMENTAZIONE EURISTICA
gli insegnanti del team sperimentano l’idea iniziale
nella classe
gli insegnanti sono degli “sperimentatori dilettanti”
LA PROPOSTA NELLE PICCOLE RIUNIONI
avviene la presentazione ufficiale dell’idea
L’idea innovativa si sta trasformando in
DECISIONE DI COLLEGAMENTO
LA DIFFUSIONE DELL’IDEA
Presentazione efficace e significativa dell’idea alla
GRANDE RIUNIONE
potere deliberante
formalizzazione del progetto
LA SPERIMENTAZIONE DIFFUSA
L’idea innovativa viene sperimentata da tutti i gruppi
di insegnanti che sono coinvolti nel progetto
La decisione ritorna in classe e sperimenta i vari
passaggi del progetto (formalizzato e generalizzato
nella GR)
Inizia un processo di riflessione sull’azione didattica
LA MODELLIZZAZIONE
L’idea iniziale, il progetto si trasformano in MODELLO
La decisione didattica si trasforma in decisione
organizzativa
L’ADOZIONE COME ISTITUTO
Il nuovo progetto, dopo aver percorso i diversi settori
della scuola (dall’insegnante al team alla piccola
riunione alla grande riunione alla classe alla
grande riunione di nuovo) viene inserito nel POF
(piano dell’offerta formativa)
I legami nella scuola
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Tra il dire e il fare