Il pesciolino d’oro
Tanto tempo fa, sulla riva di un grande lago, vivevano in una povera casa un
uomo e una donna. Il marito amava andare a pescare ma spesso lo seguiva
anche la moglie ed entrambi contribuivano con il pescato a procurarsi il cibo.
Un giorno l’uomo ammalato chiese alla moglie di prendere la sua piccola
barca e gettare le reti al largo. La donna attiva ed energica non si fece ripetere
due volte l’invito e , trascinata la sua barca in acqua, gettò le reti ed aspettò.
Ad un tratto sentendo le reti molto pesanti e assai contenta perché pensava
già alla ricca cena da preparare, tirò su a fatica le reti…Ma grande fu la
delusione. C’era di tutto: tronchi, bottiglie, sacchetti di plastica, lattine di
bibite e un piccolo pesciolino colore dell’oro.
Delusa lo prese fra le sue mani e …….. Sentì una vocina
“Donnina, donnina affaticata
lasciami vivere nell’acqua
argentata.
Rigettami nel mio ambiente e
non te ne pentirai per niente”
La donna per niente spaventata ma meravigliata, lo lasciò libero di nuotare.
Tornata a casa il marito, arrabbiato per l’accaduto e perché non avrebbe
mangiato, le impose di tornare al lago e chiedere al pesciolino pane e
prosciutto per la cena.
Giunta sulla riva continuava a chiamare il pesciolino:
“Oh pesciolino, pesciolino
d’oro,
prezioso e bello
come un gioiello,
Si tu con me generoso e
affettuoso,
ascolta le mie richieste,
così poi potrò fare feste!
A quelle parole il pesciolino guizzò fuori dall’acqua e rispondendo alle
richieste della donna disse:
” Donnina, donnina mia la tua
generosità voglio premiare, quando
a casa tornerai tanto pane troverai”
E così fu; a casa i due sposi mangiarono a più non posso, ma da quel giorno le
richieste del marito divennero più pressanti.
Volle una nuova casa e l’ebbe, titoli nobiliari e l’ebbe, ricchezze e l’ebbe.
Ma un bel giorno la donna implorò così il pesciolino:
“Se è vero che tu puoi tutto
allora fai diventare mio
marito assai potente
Facendo di lui un re
onnipotente!”
Nessuna risposta arrivò e tornata a casa delusa e amareggiata la trovò vuota,
vecchia e malconcia come l’aveva lasciata.
Morale
“chi troppo vuole nulla
stringe”
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Rivisitazione della fiaba " Il pesciolino d`oro"