MEDIOEVO VICINO:
La nascita dello Stato Pontificio
Perché collocarlo proprio nel Medioevo
vicino?
La Città del Vaticano è il più piccolo Stato indipendente del mondo,sia per
la sua popolazione sia per la sua estensione territoriale.
Ma perché questo territorio che fa parte della penisola Italiana è
indipendente da essa ?
Spesso per capire il presente è necessario guardarsi alle spalle e
ripercorre il passato,alla ricerca delle origini del fatto che ci interessa.
In questo piccolo progetto ho fatto proprio in questo modo: ho cercato di
andare indietro nel tempo fino alle fondamenta, per poi ripercorre a poco
a poco tutti i vari passi della storia fino al giorno d’oggi.
Ho scelto di collocare questo argomento,ovvero la nascita dello Stato
Pontificio, in un Medioevo vicino a noi perché mi è parso proprio di capire
che molte cose che lo hanno caratterizzato tempo fa, sono le stesse cose
che oggi caratterizzano ciò che ancora sopravvive di questo Stato della
Chiesa, cioè la Città del Vaticano.
Argomenti trattati:
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Che cos’è lo Stato della Chiesa?
Scheda tecnica
Perché i Papi esercitarono il loro dominio su alcuni territori
dell’Italia?
Gregorio Magno
Le opere di Gregorio
La donazione di Sutri
Le donazioni carolingie
La (falsa) donazione di Costantino (Constitutum Constantini)
A che scopo fu creato questo documento?
Alcuni passi dalla Constitutum Constantini
Lo Stato della Chiesa
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Con il nome di stato della Chiesa vengono indicati i
territori sottoposti al controllo temporale dei Papi dal
752 al 1870.
Durante quest’arco di tempo i papi hanno esercitato un
forte potere spirituale su tutti i cattolici sparsi nel
mondo e un potere temporale, ossia giuridico e
amministrativo, sui sudditi dello Stato della Chiesa. I
papi, quindi, avevano lo stesso potere dei re, anzi un
potere maggiore, perché la Chiesa aveva l’intenzione
di affermare la propria superiorità in materia
ecclesiastica e spirituale in qualsiasi paese, limitando in
tal modo il potere degli altri monarchi.
Scheda tecnica
Dati amministrativi
Nome completo
Stato Pontifico,Stato della Chiesa o Stato
Ecclesiastico
Nome ufficiale
Patrimonium Sancti Petri,
Status Ecclesiasticus,
Stato Pontificio
Lingue parlate
de facto latino, italiano e dialetti regionali
Capitale
Dipendente da
Roma
Impero bizantino e impero carolingio
nell’Alto Medioevo, impero francese in età
Napoleonica
Politica
Forma di governo
Monarchia assoluta teocratica elettiva
Nascita
752 con Stefano II
Causa
Donazioni carolingie
Fine
1870 con Pio IX
Causa
Presa di Roma
Religione e società
Cristianesimo
Cristianesimo fino al luglio 1054, poi
cristianesimo cattolico
Religione di Stato
Religioni minoritarie
Classi sociali
arianesimo, ebraismo
clero, patrizi, cittadini, popolo
Evoluzione storica
Religioni preminenti
Ducato romano
Regno longobardo
Esarcato d'Italia
Succeduto da
Regno d'Italia
Città del Vaticano
Fonte: Wikipedia
Perché i Papi esercitarono un dominio
temporale su alcuni territori dell’Italia?
La chiesa e la disgregazione dall’impero
Durante il VI e il VII secolo, Roma apparteneva teoricamente
ancora ai Bizantini, infatti il suo vescovo era un suddito
dell’imperatore d’Oriente, ma,naturalmente, Roma non era una
sede vescovile qualsiasi: per primo motivo perché era l’antica
capitale imperiale, poi perché sin dall’epoca delle prime
invasioni barbariche il suo vescovo aveva svolto anche un
importante ruolo politico-diplomatico, negoziando con i vari
condottieri germanici e assicurando,per quanto possibile, la
difesa della città e la tutela dei suoi abitanti. Il vescovo di
Roma,insomma, era intervenuto laddove il potere in declino degli
imperatori romani d’Occidente non riusciva più ad arrivare. Ma
c’erano anche altre ragioni che rendevano speciale la figura del
vescovo di Roma.
Beni materiali,eredità spirituale
La chiesa possedeva un patrimonio di beni e terre che incrementava nel
corso del tempo,infatti monasteri e chiese divenivano oggetto di donazioni
e lasciti di terreno alla morte di un fedele, che si assicurava in tale modo
una garanzia della salvezza della propria anima. Questo patrimonio era
gestito dal vescovo di Roma, che perciò assumeva le opportune iniziative
per salvaguardarlo e renderlo redditizio.
In secondo luogo, il prestigio di Roma era legato anche a ragioni più
strettamente religiose. A Roma era morto Pietro,l’apostolo al quale
Gesù,secondo il racconto dei Vangeli, aveva affidato il ruolo di capo
supremo della chiesa; perciò,il vescovo di Roma si considerava in un certo
senso come il successore di Pietro, e dunque il depositario di un potere che
gli era stato conferito direttamente da Cristo stesso.
Proprio per questi motivi l’autorità e il prestigio della chiesa di Roma
erano in continua crescita e, soprattutto, sempre meno dipendenti dal
controllo dell’imperatore d’Oriente.
La Chiesa cerca delle alleanze
Questa situazione instabile entrò definitivamente in crisi con l’arrivo
dei longobardi nella penisola Italiana(nel 568). Da quanto si può
capire, fu immediatamente evidente che i bizantini non erano in
grado di contrastare l’avanzata dei nuovi invasori e di garantire la
difesa del territorio; la stessa Roma e il Lazio,dove si concentravano
molte proprietà ecclesiastiche, furono più volte attaccati dai
longobardi, che erano alla ricerca di un’ ulteriore espansione.
Dal momento che l’impero ad Oriente non rappresentava più un
affidamento sicuro al quale rivolgersi,per la chiesa divenne urgente
trovare nuovi e più potenti alleati: già alla fine del VI secolo, pochi
anni dopo la discesa longobarda in Italia, il papa di Roma avviò
contatti diplomatici con i sovrano franchi, chiedendo e ottenendo un
loro intervento militare in Italia contro i longobardi.
I contatti proseguirono nei decenni successivi e si rivelarono
determinanti per il futuro del papato e dell’intera storia europea.
Fonte : manuale di storia e
geografia Ambiente storia
Gregorio Magno
Il vero creatore del potere temporale della
Chiesa fu Gregorio I, detto “Magno” (cioè il
Grande), pontefice tra il 590 e il 640.
64º papa della Chiesa
cattolica
Elezione
3 settembre 590
Fine pontificato
12 marzo 604
Predecessore
papa Pelagio II
Successore
papa Sabiniano
Nascita
Roma, 540 circa
Morte
Roma, 12 marzo 604
Sepoltura
Basilica di San Pietro
Egli proveniva dalla famiglia
degli Anicii,una delle più
antiche dell’aristocrazia
senatoria.
Le opere di Gregorio
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Gregorio è una delle figure più emergenti durante l’età longobarda,infatti egli
attese al compito sociale più urgente: la sicurezza delle popolazioni.
Gregorio all’inizio diede impulso ad una separazione dell’autorità pontificia
dal controllo dell’imperate bizantino e dal patriarca di Costantinopoli
Ottimizzò l’amministrazione dei vasti averi di cui la chiesa disponeva nell’Italia
centro-meridionale e in diverse aree dell’Europa per poterle rendere fruttuose;
Grazie ai proventi ricavati dalle ricchezze fondiarie, si poteva mantenere la
chiesa di Roma che era quindi in grado di dare il proprio sostegno a chiese e
monasteri, fornire approvvigionamento o persino assicurare la difesa militare
alle città in caso di pericolo.
Egli non si limitò soltanto ad amministrare questi territori, ma condusse una
vera e propria politica estera in piena autonomia, infatti egli ebbe un ruolo
importante nello scontro tra Longobardi e Bizantini. Inoltre era in
corrispondenza diplomatica con le corti dei regni romano-barbarici e trattava
da pari a pari con lo stesso imperatore d’Oriente.
Promosse la diffusione del Cristianesimo dalle campagne alle città, basti
pensare solamente alle aperture dei Longobardi verso il Cristianesimo
(favorite anche dalla regina bavara Teodolinda) oppure alla conversione di
angli e sassoni .
Fonte : Polis 2 e Ambiente storia
La donazione di Sutri
Sutri in provincia
di Viterbo (VT)
nel Lazio
Un episodio fondamentale per il rafforzamento del potere
temporale dei pontefici, avvenne nel 728.
La politica di Liutprando fallì perché ostacolata dai
bizantini,dall’impero d’Oriente e dallo stesso Papa, però
prima di ritirarsi nel nord Italia,Liutprando cedette alla
chiesa alcune terre conquistate in precedenza, tra queste
terre c’era la rocca di Sutri.
Si trattava di territori appartenenti all’impero d’Oriente che
però divennero proprietà dei Longobardi per diritto di
conquista;
Donandoli al Papa, Liutprando permise al Papa di godere
di un potere autonomo attraverso la disposizione di
territorio che andava a formare il primo nucleo di uno Stato
Pontificio.
Fonte: Ambiente storia
Le donazioni carolingie
Nel 753 Papa Stefano consacrò Pipino il breve re
dei franchi, quindi quando i Longobardi posero fine
alla presenza bizantina nell’Italia (nel 752) ,Pipino il
Breve liberò Ravenna e il suo entroterra dalla
dominazione longobarda come ringraziamento di
questo riconoscimento. Pipino si comportò proprio
come Liutprando trent’anni prima: consegnò i
territori liberati dai Longobardi nelle mani dello
Stato Pontificio, che incrementò di conseguenza i
propri possedimenti in Italia.
Grazie a queste consistenze donazioni, la chiesa
ormai aveva il controllo di una striscia di terra che si
estendeva dal Lazio fino al litorale romagnolo.
Questa entità politica sarebbe sopravvissuta fino al
Stato della Chiesa dopo le
1870, oggi la Città del Vaticano ne rappresenta
donazioni carolingie
l’ultimo,minuscolo residuo.
Fonte: Ambiente storia
La (falsa) donazione di Costantino
« In considerazione del fatto che il nostro potere imperiale è terreno, noi
decretiamo che si debba venerare e onorare la nostra santissima Chiesa
Romana e che il Sacro Vescovado del santo Pietro debba essere
gloriosamente esaltato sopra il nostro Impero e trono terreno. Il vescovo di
Roma deve regnare sopra le quattro principali sedi, Antiochia, Alessandria,
Costantinopoli e Gerusalemme, e sopra tutte le chiese di Dio nel mondo...
Finalmente noi diamo a Silvestro, Papa universale, il nostro palazzo e tutte
le province, palazzi e distretti della città di Roma e dell'Italia e delle regioni
occidentali. »
Raffigurato in questo dipinto,troviamo la
Constitutum Constantini ovvero la
Donazione di Costantino: un falso, in cui
l’imperatore Costantino afferma di cedere
al Papa Silvestro I il palazzo del Laterano,i
simboli della carica imperiale, compresa la
corona,l’Italia e le provincie occidentali
dell’impero,con la città di Roma.
Esso fu probabilmente inventato verso la
metà del’’ VIII secolo. Sarà il filologo
Lorenzo Valla a smascherare,intorno al
1440,la sua falsità: non era possibile che
al tempo di Costantino si definisse così
chiaramente il papa come “culmine del
sacerdozio e capo della religione
cristiana”. Il documento servì nei secoli
finali del Medioevo a per giustificare il
potere temporale della Chiesa,ovvero il
possesso di Roma e dell’Italia centrale.
Fonte: manuale di storia
.
medievale
A che scopo fu creato questo falso
documento?
La Constitutum Constantini fu elaborata nella
cancelleria papale e fu attribuita all’imperatore
Costantino, il primo imperatore cristiano.
Lo scopo di questo documento era quello di
affermare l’autorità del Papa e il suo diritto ad
esercitarlo su certi territori. Esso si rivelò prezioso
anche nei successivi secoli,infatti mediante questo
documento, anche i successivi Papi motivavano il
proprio potere temporale. Il falso creato nel VIII
secolo dunque si rivelò fondamentale e condizionò
un’intera epoca europea.
Fonte: Ambiente storia
Questi sono alcuni dei passi più significativi della Donazione
di Costantino:
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11 [...] Abbiamo giudicato utile, con tutti i nostri magistrati e con tutto il senato, con gli ottimati e tutto il popolo
romano sottoposto al nostro impero glorioso, che, come San Pietro appare costituito in terra quale vicario del
figlio di Dio, così i pontefici, che fanno le veci dello stesso principe degli apostoli, ottengano, concesso da noi e
dalla nostra imperiale potestà, un potere sovrano più ampio di quello che è concesso alla terrena mansuetudine
della nostra imperiale serenità, scegliendo che lo stesso principe degli apostoli e i suoi vicari siano nostri saldi
patroni presso Dio. E, per quanto è possibile alla nostra terrena imperiale potestà, abbiamo deciso di onorare
la sua sacrosanta chiesa romana con la dovuta venerazione, e di esaltare gloriosamente, più del nostro impero
e del nostro trono terreno, la santissima sede di San Pietro, assegnandole potestà, gloria, dignità, forza e onori
imperiali.
12 Pertanto decretiamo e sanciamo che essa tenga il primato sia sulle quattro principali sedi di Antiochia,
Alessandria, Costantinopoli e Gerusalemme, sia su tutte le chiese di Dio esistenti su tutta la terra; e che ogni
pontefice della Santa Romana Chiesa sia il più alto e principale di tutti i sacerdoti, e che secondo il suo giudizio
siano regolate tutte le cose che attengono al culto di Dio e servono a rendere salda la fede dei cristiani. È
infatti giusto che la legge santa abbia la capitale del suo dominio là dove il creatore delle sante leggi, il
nostro Salvatore, dispose che San Pietro avesse la cattedra del suo apostolato, dove egli, affrontando il
supplizio della croce, bevve il calice della morte beata e imitò il suo maestro e signore; e che le genti chinino il
capo confessando la fede di Cristo là dove il loro dottore, l’apostolo San Paolo, ebbe la corona del martirio
porgendo il collo [alla spada] [...].
17 E affinché la dignità pontificale non sia svilita, ma sia onorata più della dignità e della potenza della gloria
dell’impero terreno, ecco che, trasferendo e lasciando al più volte nominato beatissimo pontefice, il padre
nostro Silvestro, papa universale, e alla potestà e giurisdizione dei pontefici suoi successori, il nostro palazzo e
tutte le province, luoghi e città di Roma, dell’Italia, e delle regioni occidentali, determiniamo, con decreto
imperiale destinato a valere in perpetuo, in virtù di questo nostro editto e prammatico costituto, che essi ne
possano disporre, e concediamo che [tali possessi] restino sottoposti al diritto della Santa Romana Chiesa.
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Fonte : Artblog
Spero che questo lavoro sia stato di vostro
gradimento.
GRAZIE DELLA VISIONE
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La nascita dello Stato Pontificio