CORSO DI PRIMO SOCCORSO SOCCORSO SANITARIO 4 Emergenza : circostanza nella quale una o più persone si trovano in imminente pericolo di vita. 4 Urgenza : circostanza nella quale una o più persone si trovano in pericolo di vita. Trasformare una situazione di emergenza in una situazione di urgenza Catena della Sopravvivenza Accesso Supporto Vitale di Base Supporto Vitale Avanzato Dipartimento di Emergenza Accesso al Sistema di Emergenza 1-1-8 Valutazione vittima Primo Soccorso Attivazione 1-1-8 Luogo dell’accaduto Numero di telefono Che cosa é successo Condizioni della vittima Cosa si sta facendo Ogni altra informazione Valutazione Riconoscimento dei segni pericolosi Che disturbo presenta? E’ cosciente? Respira? Età? Primo Soccorso Efficace se precoce ABC della rianimazione Istruzioni pre arrivo Centrale Operativa Interrogazione telefonica Triage e Comunicazioni Coordinamento Logistico Istruzioni Pre Arrivo Sistema Qualità Formazione Interrogazione Telefonica Raccolta Informazioni Primo collegamento con il SSUEm Dipende dal tipo di Chiamante Disturbo Principale Cause mediche: – Segni e Sintomi Cause Traumatiche – Accaduto Multiple Priority Dispatch System Domande Chiave Determinanti del dispaccio Domande Chiave Quale è il disturbo principale? Risponde? Respira? Quanti anni ha? Determinanti Dispaccio Convulsioni/Epilessia 1. Ha già avuto convulsioni? 2. Ha subito un trauma cranico recente? 3. Fa uso di farmaci o sostanze stupefacenti? 4. Soffre di diabete 5. Ha febbre (se età < 5 anni)? 6. È gravida (se età > 12 anni)? 7. Sono cessate le convulsioni? Priorità del Dispaccio Convulsioni/Epilessia A. Vittime SOTTO 35 anni con anamnesi sconosciuta o precedenti convulsivi Convulsioni Febbrili (età < 5 anni) B. Vittime SOTTO 35 anni SENZA precedenti Gravidanza o Trauma o Diabete Convulsioni multiple o continue C. OGNI vittima di 35 anni o più Triage Livello di rischio Priorità Tipo di Risposta Coordinamento Logistico Informazioni ai Soccorritori Invio Altri Enti Invio Specialisti Accesso a Risorse Allertamento Ospedali MISSION La nostra principale missione è quella di gestire il Servizio Sanitario di Urgenza ed Emergenza per ridurre la mortalità e le disabilità causate dagli eventi accidentali e dalle malattie, e assicurare a tutti i cittadini la disponibilità di un trattamento rapido ed efficace Il corso di Basic Life Support insegna a gestire il paziente in ACC senza l’ausilio di presidi perché deve poter essere svolto da chiunque in qualsiasi situazione Il BLS si suddivide in due fasi: Valutazione primaria Trattamento primario Per questioni didattiche vedremo inizialmente come fare la valutazione primaria e successivamente come effettuare il trattamento primario, anche se nella pratica clinica questi due momenti si intersecano tra loro LA VALUTAZIONE PRIMARIA Serve per: identificare situazioni pericolose per la vita Deve essere effettuata: utilizzando una una procedura sistematica che prevede l’analisi di un punto A (airways), di un punto B (breathing) e di un punto C (circulation). A B C Airways Breathing Circulation L’analisi del punto A prevede la Valutazione della coscienza e valutazione della pervietà delle vie aeree L’analisi del punto B prevede la valutazione dell’attività respiratoria L’analisi del punto C prevede la Valutazione del circolo A Airways •Per valutare lo stato di coscienza è sufficiente avvicinarsi al paziente e chiamarlo ad alta voce, avendo però l’accortezza di associare allo stimolo sonoro anche uno stimolo meccanico. •Se la persona risponde la valutazione finisce qui, perché una persona che parla ha respiro e circolo. A Airways •Se la persona non risponde si procede con la valutazione della pervietà delle vie aeree: con due dita si ispeziona il cavo orale per escludere che vi siano oggetti in grado di ostruire le prime vie aeree (Se possibile le dita saranno coperte da un guanto o almeno da un telino). B Breathing La valutazione dell’attività respiratoria viene svolta con la manovra del GAS (Guardo, Ascolto, Sento). Questa manovra permette di evidenziare la presenza dell’attività respiratoria mediante l’analisi della: • presenza/assenza delle escursioni della gabbia toracica, •Presenza/assenza del rumore del respiro, •Presenza/assenza del movimento d’aria dalla bocca B Breathing Per eseguirla correttamente basta avvicinare l’orecchio alla bocca del paziente e volgere lo sguardo al torace del paziente In questo modo si potranno apprezzare: •Con gli occhi la presenza delle escursioni toraciche, •Con l’orecchio la presenza del rumore respiratorio, •Con la cute della guancia il movimento dell’aria proveniente dalla bocca C Circulation La valutazione del circolo viene effettuata con la ricerca del polso carotideo: per trovarlo basta posizionare due dita sul pomo d’Adamo e spostarsi lateralmente Con poche semplici manovre siamo in grado di fare la valutazione primaria. Vediamo ora come fare il trattamento primario. IL TRATTAMENTO PRIMARIO Supponiamo di imbatterci in una persona apparentemente priva di vita. Non c’è tempo da perdere: dobbiamo mettere in atto la catena della sopravvivenza e cioè: fare la Valutazione Primaria, chiamare la Centrale Operativa, iniziare il Trattamento Primario Quindi A Airways Valuteremo lo stato di coscienza , come abbiamo imparato a fare prima. In caso di risposta metteremo il paziente in posizione di sicurezza, cioè in decubito laterale. A Airways In caso di mancata risposta chiameremo immediatamente la Centrale Operativa (CO) Alla CO andrà precisato 1. Il luogo dell’emergenza 2. Un recapito telefonico 3. Cosa è accaduto 4. Il numero delle persone coinvolte 5. Le condizioni delle vittime 6. Cosa state facendo 7. Ogni altra informazione utile all’organizzazione del soccorso. A Airways In caso di mancata risposta andrà poi fatta la valutazione della pervietà delle vie aeree, come abbiamo imparato a fare prima. Siccome la causa più frequente di ostruzione delle vie aeree è rappresentata dalla caduta della lingua andrà fatta la manovra di iperestensione della testa, in modo da riportare la lingua in avanti. Per eseguire questa manovra basterà spingere all’indietro la fronte usando due dita e aiutandosi con un dito dell’altra mano posto sotto il mento del paziente. Come potete ben vedere qui, la caduta della lingua causa ostruzione delle vie aeree La semplice iperestensione della testa, sollevamento della mandibola, ripristina la pervietà delle vie aeree. grazie al Questa manovra non può essere fatta in pazienti che hanno subito un trauma, perché provoca uno spostamento del rachide cervicale da evitarsi nei soggetti che hanno un potenziale danno vertebrale. RICAPITOLANDO (A) Si valuta lo stato di coscienza: se è presente si mette in posizione di sicurezza; se è assente si avvisa la CO e Si instaura la pervietà delle vie aeree (con la rimozione dei corpi estranei – con l’ iperespensione ) B Breathing •Dopo aver valutato la pervietà delle vie aeree bisogna valutare l’attività respiratoria, come abbiamo imparato prima. •Se il respiro e presente ci si ferma. •Se il respiro è assente si deve mettere il paziente in posizione supina, su un piano rigido e lo si deve ventilare lentamente due volte. B Breathing Se non si ha nulla a disposizione si deve ventilare con la respirazione bocca a bocca. •Ma come si fa? B bocca-a-bocca Si devono mantenere pervie le vie aeree Si pinza il naso Si fa un respiro profondo Si pone la bocca aderente a quella della vittima E si soffia lentamente per 2 s Guardando che il torace si sollevi Si deve dare il tempo per l’espirazione B Breathing •Se non è possibile accedere alla bocca, si deve fare la respirazione bocca-naso. Ma come si fa? B bocca-naso Si mantengono pervie le vie aeree Si chiude la bocca della vittima Si fa un respiro profondo Si pone la bocca aderente sul naso della vittima Si soffia lentamente per 2 s Guarda che il torace si sollevi Si deve permettere l’espirazione RICAPITOLANDO (B) Si valuta la presenza del respiro: se presente ci si ferma; se assente si mette il paziente in posizione supina, su un piano rigido e si fanno due insufflazioni (bocca-bocca, bocca-naso) avendo l’accortezza di valutare la presenza delle escursioni toraciche. B Breathing •Se le due insufflazioni non sono efficaci, si ritenta di ventilare per altre due volte, •se anche dopo la seconda sequenza le ventilazioni non sono efficaci si deve sospettare la presenza di un corpo estraneo nelle vie aeree e si deve iniziare la procedura per la sua rimozione. Ma come si fa? Ostruzione - corpo estraneo Se la persona è cosciente (dirà di sentirsi soffocare e di aver inalato qualcosa) e l’ostruzione è parziale si dovrà invitare il paziente a fare dei colpi di tosse. Manovra di Heimlich Se la persona è cosciente e l’ostruzione completa, si dovrà eseguire la manovra di Heimlich: ci si posizionerà alle spalle della vittima, e con i pugni chiusi sull’epigastrio si faranno 5 compressioni. Manovra di Heimlich Se la vittima non è responsiva, andrà eseguita la manovra di Heimlich a paziente supino: si posizioneranno le mani sull’epigastrio e si premerà con forza per 5 volte di seguito. Poi si riproverà a ventilare. C Circulation Se le due ventilazioni sono efficaci si passa alla valutazione del circolo, come abbiamo imparato a fare prima. Se il circolo è presente e la ventilazione no: si inizia la ventilazione (10-12 atti minuto e dopo un minuto si ricontrolla) Se anche il circolo è assente: si inizia la rianimazione C-R. C Circulation Ma come si fa? C massaggio cardiaco Si mettono due dita sul margine costale inferiore Si fanno scivolare le dita fino alla punta dello sterno Si metti il palmo di una mano sulla metà inferiore dello sterno Si mette l’altra mano parallela sulla prima con le dita estese o intrecciate Si comprime lo sterno per 4-5 cm, con braccia tese e verticali Si rilascia, permettendo allo sterno di ritornare in posizione Si comprime con frequenza di 100 volte al minuto Si comprime con un ciclo compressione/rilascio di 1/1 Si deve mantieni il contatto nel rilascio C Circulation ll rapporto tra massaggio e ventilazione deve essere di 15: 2 RICAPITOLANDO Garantisci la Tua sicurezza e quella della vittima Scuoti la vittima gentilmente e chiedi “ Tutto bene ? “ Comunica la situazione alla C.O ( 2° soccorritore ) Estendi la testa, solleva il mento Rimuovi i corpi estranei, aspira i liquidi, posiziona una cannula OF 5 - 10 sec Guarda l’espansione del torace Ascolta il rumore del respiro Senti il flusso dell’aria Se il respiro è presente, metti il paziente in posizione laterale di sicurezza ( trauma ! ) Se il respiro non è presente metti il paziente in posizione supina su un piano rigido Estendi la testa, solleva il mento ventila lentamente 1.5 - 2 sec. Controlla l’espansione toracica 5 - 10 sec Verifica la presenza di movimenti controlla il polso carotideo Se il polso centrale è presente: ventilazione 10 - 12 atti / min. controllo ogni minuto 2° soccorritore Dopo 1 min 2° soccorritore Se il polso centrale è assente: localizza la sede posizione corretta Frequenza 80 - 100 min. rapporto 15:2 Controlla il polso carotideo Chiede cambio seguito da 5 CTE si sposta dopo una ventilazione inizia dopo una ventilazione Arriva una Equipe qualificata la vittima si riprende la C.O. autorizza il trasporto QUANDO NON INIZIARE LA RCP: •pericolo o impossibilità oggettiva •segni di morte biologica QUANDO TERMINARE LA RCP: •quando il soccorritore è esausto •quando un medico certifica la morte •Quando arriva il soccorso ALS Tutto quanto vi è stato proposto oggi, è stato tratto dalle LINEE GUIDA ILCOR del 2000 (International Liaison Committee on Resuscitation). DOMANDE? Funzioni vitali A – Airway Vie Aeree Funzioni vitali B – Breathing Ventilazione alveolare Funzioni vitali C – Circulation Circolazione Funzioni vitali Anatomia delle Vie Aeree Sindrome Vaso-vagale SVENIMENTO Più COMUNE causa di perdita di coscienza Insorge dopo stimoli vari Comune nelle persone giovani! Spesso DOPO un trattamento - estrazione Spesso alzandosi dalla posizione supina. Sindrome Vaso-vagale SINTOMI Offuscamento della vista Senso di mancamento Sudore freddo Sindrome Vaso-vagale SEGNI Polso lento e debole Cute fredda e sudata Perdita di coscienza RECUPERO RAPIDO IN POSIZIONE SUPINA Sindrome Vaso-vagale TRATTAMENTO DISTENDI IL PAZIENTE – Solleva le gambe » Aumenta il ritorno venoso – Aspetta il recupero spontaneo (secondi) Ulteriore trattamento? – Chiama l’Ambulanza? Convulsioni/Epilessia Segni & Sintomi Spesso con AURA Perdita di coscienza Prima fase Tonica poi Clonica Sonnolenza dopo l’attacco Convulsioni/Epilessia Trattamento Manteniti calmo! Rimuovi ostruzioni VIE AEREE Sommministra OSSIGENO (apri le finestre) Proteggi il paziente da danni esterni Aspetta che le convulsioni cessino spontaneamente Convulsioni/Epilessia Trattamento Se non terminano spontaneamente Chiama un’ambulanza Basic life support Aspetta i soccorsi Convulsioni/Epilessia Trattamento Durante una seconda crisi: Continua a somministrare Ossigeno Durante una terza crisi: Quando cessa la crisi trasferisci in ospedale Crisi Diabetica ‘IPO’ - Segni & Sintomi USUALMENTE è un diabetico conosciuto Comportamento aggressivo & irritabile Cute fredda e sudata Polso rapido scoccante Ansia e tremore Parestesie periorali Confusione e disorientamento Crisi Ipoglicemica Trattamento ANTICIPA i problemi – Somministra glucosio orale precocemente per prevenire il collasso! ABC – è veramente ipoglicemia? – Quando recupera somministra GLUCOSIO ORALE! Necessita di trasferimento Ambulanza/Ospedale? Ictus Come riconoscerlo – – – – ABC normale Livello di coscienza Variabile Giudizio Variabile Deficit sensorio/motorio Variabile Insorgenza Rapida o Evoluzione graduale Ictus Trattamento Chiama l’Ambulanza Somministra ossigeno – Aumenta l’ossigenazione del tessuto ‘marginale’ Posizione di sicurezza – Se possibile Rassicurare Asma Iper reattività delle vie aeree Scatenata da inalazione di sostanze o farmaci in circolo Può essere manifestazione dell’anafilassi Asma Segni & Sintomi Dispnea Fischi e sibili Tosse Se grave: Impossibilità a parlare Panico Asma Trattamento Posizione seduta Se non rispode entro 10 minuti – Chiama l’ambulanza – Trasferisci in ospedale I GIOVANI POSSONO MORIRE PER ASMA! Inalazione di Corpi Estranei *Un pericolo della posizione supina * Se le vie aeree sono pervie, vai in ospedale per una radiografia del torace Se vie aeree ostruite – CHIAMA L’AMBULANZA – Tosse – Manovra di Heimlich Reazione a farmaci & Anafilassi QUALSIASI COSA può scatenarle Nella pratica è spesso dovuta a: Reazione a farmaci Allergie a MATERIALI Reazione a Farmaci Non sempre è prevedibile – Non sempre alla prima esposizione I Sintomi sono variabili (lieve/moderata) Reazione Anafilattica Sintomi Prurito cutaneo Dolore addominale Paraestesie Nausea Panico Reazione Anafilattica Segni Arrossamento facciale Sibili respiratori Edema Cute fredda e sudata Polso debole & rapido Pressione arteriosa Bassa/Assente Reazione a farmaci Trattamento Reazione lieve Rimuovere lo stimolo (se possibile) Osservare Reazione a farmaci Trattamento - GRAVE Scopo – Ripristinare volume circolante & PA Posizione supina CHIAMA AMBULANZA!!! Angina ‘crampi’ del cuore (ischemia reversibile) – inadeguato apporto di O2 al muscolo Dolore precordiale - ? irradiazione al braccio USUALMENTE anamnesi di angina NO perdita di coscienza Il polso può essere rapido Trattamento dell’Angina Interrompi il trattamento & libera le vie aeree Fai sedere il paziente Se è necessario? – Ambulanza? – Ospedale? Infarto Miocardico Ischemia irreversibile del muscolo cardiaco Dolore oppressivo precordiale – Irradiazione al braccio, schiena, mandibola – Sensazione di “morte imminente” Pallore, sudorazione, nausea NO perdita di coscienza Polso rapido e debole, respiro rapido Come ci si arriva? Arteriosclerosi Malattia Coronarica Trombo Infarto Sintomi Atipici Epigastralgia Dolore localizzato nella zona del collo ASINTOMATICO Three Percutaneous Coronary Interventions (PCIs) 2. PTCA + stent placement 1. PTCA: Percutaneous Transluminal Coronary Angioplasty 3. Atherectomy: “grinds away” the plaque Trattamento dell’IMA Interrompi il trattamento & libera le vie aeree Fai sedere il paziente Prova con nitrati – solo per 10 minuti! Somministra ossigeno & aspirina CHIAMA AMBULANZA NON LASCIARE IL PAZIENTE SOLO Trattamento dell’Arresto Cardiaco Interrompi il trattamento Inizia Basic life support. Libera le vie aeree VERIFICA LA DIAGNOSI NO responsività, NO respiro, NO polso CHIAMA L’AMBULANZA Vediamo ora come gestire l’ EMERGENZA TRAUMATICA Il trauma rappresenta la principale causa di Morte nei sogg al di sotto dei 40 anni … e la terza causa di morte in tutti i gruppi di età (dopo l’infarto e la patologia neoplastica) IN ITALIA OGNI ANNO CIRCA 6.500 MORTI e… …CIRCA 250.000 FERITI … fortunatamente … … l’organizzazione del soccorso, permettendo di agire rapidamente Su alcune cause di morte, stà contribuendo a ridurre significativamente la mortalità Tra le più frequenti cause di morte traumatica che insorgono nei primi 5 minuti dal trauma ricordiamo: 0-5' LESIONI A: CERVELLO MIDOLLO CUORE AORTA PREVENZIONE 4h EMATOMA EPI-SUBDURALE EMOTORACE PNEUMOTORACE FRATTURE PELVICHE FRATTURE OSSA LUNGHE ROTTURE MILZA ROTTURE FEGATO 48 h SEPSI MOF ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE Tra le più frequenti cause di morte traumatica che insorgono nelle prime 4 ore dal trauma ricordiamo: 0-5' LESIONI A: CERVELLO MIDOLLO CUORE AORTA PREVENZIONE 4h EMATOMA EPI-SUBDURALE EMOTORACE PNEUMOTORACE FRATTURE PELVICHE FRATTURE OSSA LUNGHE ROTTURE MILZA ROTTURE FEGATO 48 h SEPSI MOF ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE …sulle cause di morte che Intervengono nei primi minuti non possiamo incidere molto, sulle cause di morte che Intervengono nelle ore successive possiamo incidere molto Ma soprattutto possiamo fare molto per evitare le morti… dovute a: OSTRUZIONE VIE AEREE Responsabili fino al 40 % delle cause di morte EMORRAGIE Responsabili fino al 25 % delle cause di morte Le morti provocate da queste cause sono facilmente evitabili perché queste cause sono facilmente trattabili Come deve essere organizzato il soccorso affinchè si riducano le morti da trauma? Cioè O si devono fare solo le cose essenziali, O si devono fare bene e O si devono fare in poco tempo … cioè entro 10 minuti dall’arrivo sul posto, i soccorritori devono aver Stabilizzato il paziente ed essere pronti a partire… Vediamo ora praticamente cosa fare una volta giunti sul luogo di un TRAUMA VALUTARE: • LA SCENA •LA DINAMICA •LA GRAVITA’ VALUTARE LA SCENA è importante per poter agire in sicurezza Una volta giunti sulla scena, particolare attenzione deve essere posta A tutti i potenziali pericoli quali: 4 Fuoco 4 fili elettrici caduti 4 sostanze pericolose (gas) 4 strutture pericolanti 4 materiale sparso sulla scena valutare sempre la presenza di pericoli per sé e per il paziente NO Iniziare la valutazione SI Rimuovere il pericolo o rimuovere il paziente Tenendo presente che la principale regola per il soccorritore è quella di TUTELARE SEMPRE SÉ STESSO CAPIRE LA DINAMICA DELL’EVENTO è importante per poter intuire quali potrebbero essere gli organi lesi Per capire la dinamica dell’evento è bene valutare: •posizione del soggetto •postura non fisiologica degli arti • posizione del paziente in relazione agli oggetti ( incastrato ) • distanza del paziente dal luogo dell’incidente (sbalzato) CAPIRE RAPIDAMENTE LA GRAVITA’ DELLA SITUAZIONE è importante perché permette di richiedere rapidamente un mezzo di soccorso Indicatori di grave trauma sono : • caduta da > 5 mt Una volta fatta la valutazione della scena si deve passare alla valutazione primaria … cioè alla valutazione … A Airways B Breathing la coscienza e la pervietà delle vie aeree l’attività respiratoria C Circulation L’ attività circolatoria Vediamole insieme partendo dal PUNTO A A Airways Per quanto riguarda il PUNTO A è bene ricordare che il paziente traumatizzato non va scosso violentemente per accertarne lo stato di coscienza Inoltre è bene ricordare che la disostruzione delle vie aeree nel PLT non deve avvenire per iper-estensione del capo… (perché l’iperestensione provoca uno spostamento del rachide cervicale , Cosa che deve essere evitata nei soggetti che hanno un potenziale danno vertebrale) Dopo aver liberato le vie aeree con la sublussazione si deve immobilizzare manualmente il rachide e… Immobilizza la colonna cervicale RIASSUMENDO il PUNTO A: Valutare la coscienza senza …, Liberare le vie aeree senza…, Immobilizzare il rachide …, Dopo aver valutato il PUNTO A, si deve passare al PUNTO B B Breathing il PUNTO B nel soggetto traumatizzato va condotto come nel soggetto non traumatizzato tenendo però conto che le VE devono essere effettuate senza l’iperestensione del capo Dopo aver valutato il PUNTO B, si deve passare al PUNTO C C Circulation il PUNTO C nel soggetto traumatizzato va condotto come nel soggetto non traumatizzato… … anche se nel PLT andranno ricercate eventuali emorragie Guarda se emorragie … e se presenti andranno trattate … con compressioni Premi sulla ferita va precisato che in presenza di corpi estranei penetranti … Non si deve procedere con la loro rimozione ma con la loro immobilizzazione Immobilizza il corpo penetrante Non rimuovere il corpo estraneo Tampona emorragia La valutazione primaria nel politraumatizzato si arricchisce inoltre di altri 2 punti: il punto D e il punto E. D Disability Il punto D valuta lo stato neurologico mediante l’ analisi della +/- delle risposte verbali spontaneo o evocate Utile a tal proposito è conoscere la scala AVPU … La scala AVPU assegna la lettera: A al sogg. che parla spontaneamente, V al sogg. che risponde allo stimolo verbale, P al sogg. che risponde allo stimolo doloroso, U al sogg. che non risponde. Valuta se risponde Dopo aver analizzato il punto D, si passa all’ analisi del punto E E Exposure Il PUNTO E valuta le parti del corpo che verosimilmente sono state colpite nel corso del trauma La valutazione avviene mediante l’esposizione delle parti medesime Taglia i vestiti Al termine della valutazione del punto E sarà necessario fare: Le eventuali ferite riscontrate dovranno essere medicate Pulisci la ferita PROTEZIONE TERMICA e… Proteggi la vittima … ASSISTENZA PSICOLOGICA Ed infine… … all’ arrivo dei sanitari dovrà essere fatto: Rapporto e consegna Riferisci come lo hai trovato Racconta cosa hai fatto Quando si deve sospettare la presenza di fratture ossee? Quando il paziente presenta: dolore localizzato tumefazione ematoma posizione anomala di un arto movimenti innaturali di un arto Ma Cosa fare in presenza di un arto fratturato? Sostenere l’area lesa Immobilizzare l’articolazione precedente e successiva (con le stecco-bende o con i manicotti a depressione) È bene poi valutare: la sensibilità, il colore la temperatura a valle Per cercare di capire se c’è stato un eventuale coinvolgimento dei vasi arteriosi con conseguente danno ischemico Ma cosa fare in presenza di emorragie? Si dovrà provvedere al loro tamponamento Ma cosa non fare in presenza di un arto fratturato? Non si dovrà mai Tentare di raddrizzare l’’arto fratturato LE USTIONI Definizione Lesione acuta della pelle e/o mucose e di altri tessuti molli provocata da agenti fisici o chimici, cui possono associarsi danni organici e metabolici generali di entità variabile TIPI DI USTIONI USTIONI DA ALTE TEMPERATURE USTIONI DA SOSTANZE CHIMICHE (ACIDE O ALCALINE) USTIONI ELETTRICHE L’ustione è una Lesione acuta della pelle e/o mucose e di altri tessuti molli provocata da agenti fisici o chimici cui possono associarsi danni organici e metabolici di entità variabile Sono rappresentati dalla: 4 fonte dell’ustione La fonte dell’ustione può essere rappresentata da: il CALORE le SOSTANZE CHIMICHE L’ ELETTRICITA’ le RADIAZIONI Altro fattore di gravità è rappresentato: 4Dall’elevato grado della lesione In base alla gravità, le ustioni si suddividono in: GRAVITA’ I grado II grado III grado USTIONI DA ALTE TEMPERATURE Effetti locali Ustione di I grado: arrossamento della parte colpita (eritema) in rapporto con fenomeni di vasodilatazione (istamina e serotonina). RESTITUTIO AD INTEGRUM USTIONI DA ALTE TEMPERATURE Effetti locali Ustione di II grado: comparsa di flittene in relazione alla elevata quantità di liquidi e proteine che non restano circoscritti al tessuto connettivo ma si fanno strada verso i tessuti superficiali raccogliendosi fra lo stato corneo e il malpighiano o fra questo e il derma. RESTITUTIO AD INTEGRUM USTIONI DA ALTE TEMPERATURE Effetti locali Ustione di III grado: comparsa di necrosi dell’epidermide, del derma e degli strati più profondi. FORMAZIONI DI ESCARE E/O ULCERE NON RESTITUTIO AD INTEGRUM LESIONI CICATRIZIALI DISCROMICHE (mancanza di melanoblasti) Le ustioni di I° grado sono quelle che danno arrossamento …, Le ustioni di II° grado sono quelle che danno flittene, Le ustioni di III° grado sono quelle che danno aree di necrosi GRAVITA’ Altro fattore di gravità è rappresentato: 4dall’elevata estensione dell’ustione Ad ogni parte del corpo è stata assegnata una % di estensione per permetterci di fare rapidamente i calcoli dell’estensione dell’ustione… e quindi della gravità della situazione ESTENSIONE Altri fattori di gravità sono rappresentati: 4dall’elevata età del paziente 4dalla presenza di altre malattie concomitanti in caso di ustione Sicuramente: 4 va fatta autoprotezione va allontanata la vittima dalla fonte di calore TERMICHE Trasporta in luogo sicuro Bagna e soffoca il fuoco va valutato l’A ( vanno ricercati segni di inalazione di fumi, quali la carbonizzazione dei peli nasali ), B e C Fai l’ABC Valuta ustioni vie aeree va raffreddata l’ustione con acqua corrente TERMICHE Raffredda con acqua 4vanno valutati eventuali traumi associati 4 va posto l’ossigeno 4 vanno rimossi i vestiti e gioielli 4 vanno tagliati vestiti non adesi che stringono 4vanno coperte le lesioni con telini sterili umidi 4 va protetto il paziente dall’ipotermia 4vanno monitorati i segni vitali 4 non va applicata alcuna sostanza sulla cute In presenza di USTIONI CHIMICHE USTIONI CHIMICHE Fattori che ne determinano la gravità 1. concentrazione chimica del prodotto ustionante 2. quantità di prodotto che viene a contatto con la cute 3. durata del contatto con la cute 4. penetrazione del prodotto nei tessuti (i prodotti alcalini -solventipenetrano più rapidamente e sono quindi più difficili da neutralizzare) 5. meccanismo d’azione del prodotto in questione USTIONI CHIMICHE ALCUNE NOTE • se si tratta di SODA CAUSTICA o CALCE non lavare con acqua ma allontanare a secco • SE SONO INTERESSATI GLI OCCHI : fare un lavaggio continuo dall’angolo mediale (nasale) continuare il lavaggio fino all’arrivo in ospedale USTIONI TRATTAMENTO Rimuovere e allontanare la sostanza ustionante Rimuovere gli indumenti (se non adesi alla cute) Detergere abbondantemente con acqua (temperatura ambiente) pulita o sterile la superficie corporea interessata (spazzolare in caso di calce secca) Ricoprire con telini sterili bagnati la zona interessata (se possibile coprire con telo ustionati) Assicurare la copertura temica della vittima se è implicata la SODA CAUSTICA o CALCE è bene non lavare con acqua ma allontanare a secco se sono interessati gli occhi, si deve fare un lavaggio continuo dall’angolo mediale ( nasale ) fino all’arrivo in H Sciacquare con gli occhi aperti Lava abbondantemente con acqua Particolare attenzione meritano i TRAUMI di alcuni importanti distretti quali: quello CRANICO, quello TORACICO, quello del RACHIDE Il trauma cranico va sempre sospettato in tutti i soggetti PLT… … perché questi frequentemente presentano un trauma Cranico misconosciuto A seguito di un trauma cranico anche modesto, si puo’ avere un arresto respiratorio che puo’ durare anche vari minuti … … e visto che l’impossibilita’ di fornire sangue ossigenato al cervello è il piu’ rapido “ killer “ del traumatizzato … possiamo asserire che … DANNO PRIMARIO causato direttamente dal trauma DANNO SECONDARIO causato da ipossia. Per questo motivo il paziente con trauma cranico deve essere sorvegliato anche dal punto di vista respiratorio… … e in caso di arresto respiratorio gli deve essere garantita: • LA PERVIETA’ DELLE VIE AEREE • LA VENTILAZIONE ASSISTITA Occorre inoltre tener presente che… il paziente con trauma cranico puo’ variare molto rapidamente il proprio stato di coscienza prima dell’arrivo in H Per questo motivo è opportuno ripetere costantemente la valutazione dello stato di coscienza mediante l’esame neurologico Utilizzando la scala AVPU Il trauma toracico è responsabile del 25 % delle cause di morte per trauma (seconda causa di morte dopo il trauma cranico) Ad ogni soggetto con trauma toracico va valutata l’ attività respiratoria e la saturazione… tenendo conto che una Saturazione… SUPERIORE A 95% è indice di una Situazione buona TRA 90% E 95% è indice di Rischio ipossico INFERIORE A 90% è indice di una Grave ipossia INFERIORE A 80% è indice di rischio di ACC ipossico per misurare la saturazione ci si avvale ovviamente del saturimetro Per utilizzarlo basta: Una lesione del rachide cervicale dovrebbe sempre essere sospettata in tutti i pazienti PLT SPECIALMENTE IN QUELLI CON: alterata coscienza trauma al di sopra delle spalle lesione della colonna vittime di annegamento per cui di fronte a un PLT ci si dovrebbe comportare come se il soggetto avesse una frattura vertebrale E quindi si dovrebbe agire come se l’obiettivo fosse quello di: o STABILIZZARE le lesioni esistenti o PREVENIRE il danno midollare secondario Come raggiungere questi obiettivi? Il rachide deve essere mantenuto immobilizzato manualmente Se ciò non è possibile ci si può aiutare con uno spessore E’ bene sapere che la posizione neutra puo’ determinare: o contrattura al collo o peggioramento del dolore o deficit neurologici o complicanze delle vie aeree o respiro del Quando la manovra va interrotta? Quando: o insorgono spasmi muscolari al collo oAumenta il dolore oInsorge un deficit neurologico oSi compromette la pervieta’ delle vie aeree oSi instaura una compromissione respiratoria cosa fare in presenza di un paziente con un’amputazione di un arto? Si dovrà fare l’ABCDE Si dovrà fermare l’emorragia Si dovrà conservare l’arto amputato Come fermare l’emorragia? L’emorragia dovrà essere arrestata, se possibile, tramite compressione diretta in caso di emorragia inarrestabile in ultima analisi si possono usare LACCI LARGHI (I lacci filiformi non devono essere usati perché possono creare lesioni gravi alle arterie con conseguente ischemia a valle. Come conservare gli arti amputati? i segmenti amputati devono essere: Avvolti in panni sterili asciutti Messi in un sacchetto di plastica il quale deve essere messo in un altro sacchetto contenente acqua e ghiaccio Particolare attenzione meritano i TRAUMI in età PEDIATRICA e in età GERIATRICA. Nel bambino a parita’ di forza d’ impatto Si ha una minor incidenza di fratture rispetto a quelle che si verificherebbero in un adulto Quindi la presenza di una frattura ossea in un bambino deve far supporre a un danno maggiore Nel bambino le priorita’ di trattamento sono identiche a quelle dell’adulto ma e’ indispensabile: possedere conoscenze sulle diversità anatomo - fisiologiche del bambino rispetto all’adulto utilizzare materiali ed attrezzature idonee Per quanto riguarda il PUNTO A Fondamentale è sapere che: I) un bambino che piange ha le vie aeree pervie II) Per ottenere la posizione neutra del capo, viste le maggiori dimensioni dello stesso, si deve … posizionare la colonna in flessione posizionare uno spessore sotto le spalle Per quanto riguarda il PUNTO B Fondamentale è sapere che: I) nel bimbo la tachipnea si ha per FR > 40 II) il respiro può essere fisiologicamente russante e nasale Per quanto riguarda il PUNTO C Fondamentale è sapere che: Nel bambino si parla di ipotensione quando la PAS < 70 mmHg Per quanto riguarda il PUNTO E fondamentale è sapere che: i bambini sono maggiormente soggetti all’ipotermia quindi vanno protetti molto bene dagli agenti atmosferici infine è bene considerare che… … in un evento che coinvolge un bambino ci si deve spesso occupare anche dei genitori A tal proposito è bene ricordare che quando è possibile non si devono separare i genitori dai bambini Per concludere il capitolo dei traumi, parliamo ora dei traumi cutanei: Se si tratta di USTIONI DA FOLGORAZIONE è bene fare: 4 L’AUTOPROTEZIONE Controllare che non sia ancora inserita la corrente elettrica ATTENZIONE corrente elettrica 4l’ABC ( trisma ) 4 posizionare l’ossigeno Tener conto che vi potrebbe essere un trauma associato TENERE CONTO DEL Trauma associato Quindi: 4 proteggere la colonna 4 immobilizzare le eventuali fratture 4 monitorare i parametri vitali PHTLS Trauma Termico: Lesioni prodotte dal caldo e dal freddo PREVENZIONE Tecnico della Prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro SOSTANZE TOSSICHE INIETTATE L’avvelenamento avviene in seguito all’ingresso nel circolo sanguigno di tossine. LE PIU’ COMUNI SONO PUNTURE DI INSETTI MORSI DI RAGNI O SERPENTI SEGNI E SINTOMI MINORI SOSTANZE TOSSICHE INIETTATE Segni di puntura cutanea Prurito e dolore localizzato o esteso Cute a chiazze (macchiata) Insensibilità di un arto Gonfiore o vescicole Crampi muscolari SEGNI E SINTOMI MAGGIORI SOSTANZE TOSSICHE INIETTATE Aumento della salivazione Debolezza ipotensione Sudorazione Alterazione stato di coscienza Respirazione difficoltosa Collasso cardio-circolatorio Arresto cardio respiratorio TRATTAMENTO SOSTANZE TOSSICHE INIETTATE Valutazione ambientale Valutazione ABC Ossigeno Saturimetro Posizionare bendaggio dei linfatici Immobilizzazione Posizionare ghiaccio sulla zona Raccolta dati Trasmissione dati alla CO 118 Trasporto in ospedale idoneo SOSTANZE TOSSICHE INGERITE L’avvelenamento avviene tramite l’ingestione orale di veleni, acidi, farmaci, cibi o altro. SEGNI E SINTOMI SOSTANZE TOSSICHE INGERITE Bruciature o macchie sulla mucosa orale Alitosi, odori insoliti Alterazione stato di coscienza Alterazione del respiro e del polso Salivazione abbondante Dolori addominali TRATTAMENTO SOSTANZE TOSSICHE INGERITE Valutazione ABC Ossigeno Saturimetro Raccolta dati e campioni Trasmissione dati alla CO 118 Consulenza immediata con il centro antiveleni Diluizione con acqua (su indicazione CO 118) Indurre il vomito (su indicazione della CO 118) Posizione di sicurezza Trasporto immediato in ospedale idoneo