DIOCESI DI POZZUOLI
Sportello Eccomi
“Non sotterrate i talenti,
scommettete sui grandi ideali,
una vita senza sfide non esiste.”
Papa Francesco ai giovani
La parola a voi
 Parlare di vocazione è avvertire che Dio ti è passato
accanto, ti ha guardato con amore, ha pronunciato il
tuo nome e ti ha chiamato a sentirti amato e a dare
amore.
 Come rispondi a questa chiamata?
Eccomi!
SAPERI
INTENZIONI
MOTIVAZIONI
ESPERIENZE
30 sett. “Volontariato come scelta vocazionale”
28 ott. “Volontariato: una scelta di servizio”
25 nov. “Volontariato: una scelta d’amore”
27 gen. “Il volontariato nella Caritas”
24 feb. “Il volontariato come relazione di aiuto: tra
carità e cura”
31 mar. “Ascolto”
28 apr. “Osservazione”
26 mag. “Un anno insieme: testimonianze e
proposte”
“Eccomi manda me!”
(Is 6,8)
L’uomo interpellato da Dio, se
sente tale responsabilità,
realizza con il suo sì il progetto
di Dio in comunione di intenti.
 “Chi rimane in me, ed io in lui, fa molto
frutto, perché senza di me non potete
far nulla.” (GV. 15.5)
 Non si tratta solo di sapere quello che Dio vuole da noi.
Occorre fare quello che Dio vuole.
Così dice Maria “Fate quello che vi dirà” (GV 2,5)
 Occorre per questo essere capaci e rendersi capaci.
 Da qui nasce la necessità di una formazione di fedeli
laici che ha come obiettivo la scoperta della propria
vocazione.
LA PAROLA A VOI
 Cos’è il volontariato?
 Quali sono le sue caratteristiche?
 Cosa il volontariato non è?
 Perché si fa volontariato?
 Che tipo di relazione il volontario instaura con l’altro?
 Ecco cosa penso del volontariato
Se il servizio è vocazione …
 … allora dà gioia.
“Io dormivo e sognavo che la vita non era che gioia; mi
svegliai e ho visto che la vita non era che servizio. Io ho
servito e ho visto che il servizio era la gioia.”
Tagore
Le gioie del volontariato:
 La gioia della chiamata
 La gioia della chiamata ad essere e a render felici
 La gioia della gratuità
 La gioia di scoprire che il povero è il volto del Signore
 La gioia di sentirmi inviato da una comunità
 La gioia di poter offrire amore: l’unico che salva e non
umilia
 La gioia di comunicare gioia e speranza
Quali le sfide:
 Tenere gli occhi bene aperti sulla realtà
 Essere consapevoli che il ‘luogo’ nel quale operiamo è
sacro
 Nutrire la mistica che dà significato all’agire della
carità
 Assumere la dimensione politica della carità
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corso base 30 settembre