Seminario di diffusione
SAFEPORT WP3
Linee guida per la gestione delle emergenze in ambito portuale
SAFEPORT - Il porto e la gestione dei rischi industriali ed ambientali
Ing. Marco Buldrini (NIER Ingegneria S.p.A.)
Ravenna, 24/10/2014
Linee guida per la gestione delle emergenze in ambito portuale
Premessa
Le presenti Linee guida sono redatte nell’ambito del progetto finanziato dalla
Comunità Europea, all’interno del Programma per la Cooperazione Transfrontaliera
Italia-Slovenia 2007-2013, denominato Safeport - il porto e la gestione dei rischi
industriali ed ambientali.
I Partner del progetto sono:
 Autorità Portuale di Ravenna,
 Autorità Portuale di Venezia (lead partner),
 Autorità Portuale di Trieste,
 Azienda speciale per il porto di Monfalcone,
 Consorzio per lo sviluppo industriale della Zona Aussa - Corno,
 Azienda speciale per il porto di Chioggia,
 Porto di Capodistria (Luka Koper),
 Università del Litorale.
Linee guida per la gestione delle emergenze in ambito portuale
Sommario
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Modalità di lavoro
Scopo del piano di emergenza portuale
Il contesto normativo
Gli strumenti per la raccolta dati
Gli scenari emergenziali
La catena di comando ed il sistema di allertamento
Le procedure operative per la gestione dell’emergenza
Le informazioni da fornire alle istituzioni preposte alla gestione delle
emergenze
Linee guida per la gestione delle emergenze in ambito portuale
Modalità di lavoro
Presentazione
dell’attività al
GdL
Studio delle
condizioni in essere
(Italia – Slovenia)
Studio delle Best
Practics Nazionali
ed Internazionali
Elaborazione
di una
proposta
Condivisione
con GdL
Stesura del documento condiviso
Linee guida per la gestione delle emergenze in ambito portuale
Scopo del piano di emergenza portuale
Fornire alle Autorità Portuali un quadro di riferimento metodologico omogeneo per l’elaborazione dei
Piani di Emergenza sui rischi d’incidente rilevante per le aree portuali.
1
Un Piano di Emergenza deve individuare:
le attività da svolgere in tempo di pace,
le azioni, le attività coordinate, le procedure,
i mezzi
le risorse umane e strumentali
le relative modalità di gestione dell’emergenza,
per ciascuna tipologia di scenario incidentale insistente sull’area portuale.
2
Sono, inoltre, definite le attività volte a prevenire e mitigare gli effetti degli eventi, e ad
affrontare l’emergenza fino al superamento della fase acuta di crisi ed al ripristino delle
condizioni di normalità.
3
Il Piano individua la vulnerabilità della porzione di area portuale interessata (aree, popolazione
potenzialmente coinvolta, strutture danneggiabili, ecc.), al fine di poter disporre di un quadro
globale ed attendibile relativo all'evento atteso e, quindi, poter dimensionare,
preventivamente, la risposta operativa necessaria al superamento dell’emergenza, con
particolare attenzione alla salvaguardia della vita umana.
Linee guida per la gestione delle emergenze in ambito portuale
Scopo del piano di emergenza portuale
Il Piano di emergenza sui rischi di incidente rilevanti nelle aree portuali deve necessariamente
coordinarsi con i vigenti strumenti di pianificazione inerenti la realtà portuale, ad esempio:
1.
4
2.
3.
4.
5.
Piani di protezione civile a livello locale e d’area più vasta, in funzione dei livelli di
suddivisione amministrativa del territorio;
Piani di emergenza esterna per gli stabilimenti a rischio d’incidente rilevante (in Italia
predisposti dalle Prefetture, in Slovenia dai comuni e dallo Stato);
Piani di sicurezza del porto – security;
Piani specifici per le emergenze portuali: es. Piani antincendio e Piani antinquinamento;
Piani di emergenza interni per gli stabilimenti RIR.
Linee guida per la gestione delle emergenze in ambito portuale
Analisi della normativa: analogie e differenze
Dall’analisi della normativa vigente in Italia ed in Slovenia è emerso:
• E’ stata recepita in entrambi gli stati la Direttiva Europea 96/82/CE  stesso ruolo e compiti del
gestore degli stabilimenti RIR: redazione del Rapporto di Sicurezza e/o di Valutazioni di Analisi di
rischio, elaborazione, attuazione e mantenimento del Sistema di Gestione della Sicurezza di cui fa
parte anche il Piano di Emergenza Interno e responsabilità nella gestione degli eventi incidentali
all’interno dei propri confini, con uomini e mezzi propri.
•
Gestione dell’emergenza esterna alle RIR
ITALIA  Prefettura (PEE), Sindaco, soccorsi tecnici urgenti come Vigili del Fuoco e Struttura
Sanitaria locale.
Il Sindaco, inoltre, in Italia, oltre ad intervenire in emergenza sotto il coordinamento della
Prefettura, ha l’onere, in tempo di pace (assenza di evento), di informare la popolazione sui rischi
presenti sul proprio territorio, sui comportamenti da seguire in caso di emergenza e le azioni di
prevenzione e protezione intraprese.
SLOVENIA  non è presente una funzione pubblica come quella del Sindaco e tale ruolo è affidato
al gestore dello stabilimento. L’analogo della Prefettura è l’Ufficio Regionale di Protezione Civile.
Linee guida per la gestione delle emergenze in ambito portuale
Analisi della normativa: analogie e differenze
Per quanto riguarda l’analisi di rischio richiesta dalla direttiva Seveso per gli stabilimenti RIR:
ITALIA  la normativa ha definito con il DM 09/05/2001 delle soglie
stima degli effetti di danno, sulla base delle quali è definita,
di riferimento standard per la
SLOVENIA  la normativa non indica delle soglie specifiche, pertanto, l’analisi dei rischi e la
pianificazione delle emergenze è effettuata di norma in riferimento a standard internazionali, scelte
dagli estensori dell’analisi.
Linee guida per la gestione delle emergenze in ambito portuale
Gli strumenti per la raccolta dati
•
Mappatura fisico strutturale dell’area di studio e del suo intorno
I dati e le informazioni raccolte relative alle sorgenti di rischio, alla struttura e alle risorse/mezzi
del porto, agli elementi vulnerabili presenti e alle risultanze delle analisi di rischio, possono
essere gestiti ed organizzati tramite un sistema di informazione geografica (GIS).
•
Mappatura organizzativa
È necessario individuare gli strumenti vigenti di gestione delle emergenze, attraverso una
mappatura organizzativa degli enti potenzialmente coinvolti, delle loro interazioni e delle
loro competenze, nonché dei campi d’intervento.
Linee guida per la gestione delle emergenze in ambito portuale
Delimitazione dell’area d’interesse
È l’area entro cui l’Autorità Portuale svolgerà un ruolo attivo nella gestione delle emergenze
secondo il piano che verrà predisposto. Tale AREA PORTUALE comprende almeno:
•
•
•
•
•
•
gli stabilimenti a rischio d’incidente rilevante che effettuano operazioni portuali;
gli stabilimenti a rischio d’incidente rilevante che si avvalgono di ditte terze per
l’effettuazione di operazioni portuali, con il coinvolgimento di sostanze pericolose;
gli stabilimenti a rischio d’incidente rilevante i cui contours di danno insistono
sulle aree in cui si effettuano operazioni portuali (scarico, carico, trasbordo e
deposito);
le banchine;
lo specchio d’acqua del porto;
eventuali altre aree sotto la diretta gestione dell’Autorità portuale.
Linee guida per la gestione delle emergenze in ambito portuale
Gli strumenti per la raccolta dati
•
Mappatura fisico strutturale dell’area di studio e del suo intorno
•
•
•
•
Check list
Modello data base
Requisiti GIS
TABELLE SIMBOLI
Linee guida per la gestione delle emergenze in ambito portuale
Gli strumenti per la raccolta dati
•
Mappatura organizzativa
È necessario individuare gli strumenti vigenti di gestione delle emergenze, attraverso una mappatura
organizzativa degli enti potenzialmente coinvolti, delle loro interazioni e delle loro competenze, nonché
dei campi d’intervento.
•
•
CHECK LIST
Modello database
Linee guida per la gestione delle emergenze in ambito portuale
Individuazione degli scenari emergenziali attesi
Tale fase è volta all’individuazione della tipologia di scenari incidentali ipotizzabili nell’area
portuale, sia nelle acque del porto che a terra e sulle banchine, a partire dall’esperienza storica
dei porti.
Analisi esperienza storica
(emergenze passate)
Analisi dati da RdS e VdR
(All. V D.lgs.334/99)
Scenari
emergenziali di
riferimento
Tarare il modello d’intervento
previsto dal Piano di Emergenza
Portuale
Soglie di danno
Italia / Slovenia
Linee guida per la gestione delle emergenze in ambito portuale
Analisi dati storici relativi a emergenze portuali & scenari di riferimento
Censimento e analisi dei possibili scenari
incidentali all’interno dell’area portuale
Irraggiamento Stazionario
Scenario con conseguenze
maggiori
Raggruppamento degli scenari individuati in
categorie in funzione degli impatti (tipologia
di effetti di danno) e classe di frequenza di
accadimento
Irraggiamento Istantaneo
Scenario con conseguenze
maggiori
Individuazione dello scenario caratterizzato
dalle conseguenze di danno più gravose
(maggiori distanze di danno) – scenario
catastrofico.
Tale scenario è il
più frequente?
Scenario più probabile,
con conseguenze gravi
SCENARIO DI
RIFERIMENTO
Scenario più probabile,
con conseguenze gravi
Esplosione
Scenario con conseguenze
maggiori
Scenario più probabile,
con conseguenze gravi
Sì
NO
Individuare tra gli scenari appartenenti alla
classe di probabilità maggiore, quello più
gravoso in termini di entità delle
conseguenze.
Inserire anche questo scenario tra gli scenario
di riferimento.
Dispersione tossica
Scenario con conseguenze
maggiori
Scenario più probabile,
con conseguenze gravi
Contaminazione
Scenario con conseguenze
maggiori
Scenario più probabile,
con conseguenze gravi
Linee guida per la gestione delle emergenze in ambito portuale
Valutazione della catena di comando e del sistema di allertamento
OBBIETTIVO
Definire la catena di comando e controllo ed il sistema di allertamento in emergenza, significa individuare:
•
i soggetti coinvolti nella gestione dell’evento e le relative competenze;
•
i flussi di comunicazione (allertamento ed attivazione) e le modalità con le quali queste sono effettuate.
Dati in INPUT:
1. Mappatura Organizzativa





Ruolo, responsabilità e competenze dell’Autorità Portuale o dell’Ente di riferimento;
Piani vigenti e normativa;
Organizzazione, servizi, convenzioni vigenti utili alla gestione delle emergenze;
Materiali, attrezzature e mezzi di prevenzione e protezione;
Modalità e mezzi di comunicazione in emergenza.
2. “Buone pratiche” disponibili a livello nazionale ed internazionale.
Vincoli del sistema comando e controllo e di allertamento:
•
•
specifico per le diverse tipologie di scenario di riferimento,
diversificato per giorno (orario lavorativo) o ore notturne e festivi (al di fuori dell’orario
lavorativo, in cui eventualmente vige un sistema di reperibilità).
Linee guida per la gestione delle emergenze in ambito portuale
Valutazione della catena di comando e del sistema di allertamento
Risorse e mezzi
disponibili
Area in cui l’emergenza si
verifica (stabilimento RIR,
nave, mare,
banchina/area
demaniale)
Tipologia scenario
(incendio, esplosione,
dispersione tossica,
contaminazione, ecc.)
Entità/ estensione
dell’evento
Gravità dello scenario
emergenziale
Livello 1
•Emergenza locale - gestibile con le sole forze interne (es. Stab. RIR) e che coinvolge
una parte circoscritta dell’area portuale .
Livello 2
•Emergenza di sito - ancora gestibile con le forze interne di chi gestisce l’area, ma non
circoscritta, che potenzialmente potrebbe richiedere assistenza unicamente di alcune
strutture tecniche di soccorso esterne (es. 118, o, 112 per la Slovenia) .
Livello 3
•Emergenza esterna - non gestibile con le forze delle strutture/Enti operanti in area
portuale e che richiede la piena attivazione del sistema di Protezione Civile.
Momento in cui
l’emergenza di
manifesta
(giorno/notte,
festivo/feriale, ecc.)
Linee guida per la gestione delle emergenze in ambito portuale
Valutazione della catena di comando e del sistema di allertamento
Livello 1
•Emergenza locale - gestibile con le sole forze interne (es. Stab. RIR) e che coinvolge
una parte circoscritta dell’area portuale .
Livello 2
•Emergenza di sito - ancora gestibile con le forze interne di chi gestisce l’area, ma non
circoscritta, che potenzialmente potrebbe richiedere assistenza unicamente di alcune
strutture tecniche di soccorso esterne (es. 118, o, 112 per la Slovenia) .
Livello 3
•Emergenza esterna - non gestibile con le forze delle strutture/Enti operanti in area
portuale e che richiede la piena attivazione del sistema di Protezione Civile.
Linee guida per la gestione delle emergenze in ambito portuale
Valutazione della catena di comando e del sistema di allertamento
Livello di allerta
Notifica apertura/chiusura evento
Da
Ente
A
Responsabile e
Ente
suo delegato
Modalità
Responsabile e
suo delegato
Informazio
ni fornite
Backup/re
gistrazione
Intervento
richiesto
Backup/re
gistrazione
Telefono
fisso/fax/cellular
e
/mail/radio/ecc.
Livello di allerta
Attivazione
Da
Ente
A
Responsabile e
Ente
suo delegato
Modalità
Responsabile e
suo delegato
Es.
Telefono
Soccorso
fisso/fax/cellular
sanitario/
e
spegniment
/mail/radio/ecc.
o/ecc.
Linee guida per la gestione delle emergenze in ambito portuale
Valutazione della catena di comando e del sistema di allertamento
Risultati attesi dell’applicazione della procedura sono:
1.
Database/rubrica degli enti/strutture esterni all’AP coinvolte e dei
relativi referenti
2.
Database/rubrica dei responsabili interni dell’AP con ruolo attivo nella
gestione delle emergenze
3.
Struttura organizzativa (organigramma) per la gestione dell’emergenze
(per tipo di scenario e per livello di allerta)
4.
Schema dei flussi organizzativi e di comunicazione
Linee guida per la gestione delle emergenze in ambito portuale
Definizione delle procedure operative per la gestione dell’emergenza e
dell’evacuazione
Obiettivo: pianificare la successione delle azioni che devono essere
intraprese per far fronte ad una emergenza
Requisiti per le procedure operative
1. Devono essere delineate per ciascuna tipologia di scenario incidentale di riferimento
individuato
2. Devono essere strutturate sulla base della catena di comando e controllo e del sistema di
allertamento previsto
3. Devono tenere conto dei ruoli e delle competenze assegnate ad ogni Ente
4. Devono assegnare precisi compiti a tutti i soggetti coinvolti,
5. Devono indicare le azioni da svolgere progressivamente (istruzioni sequenziali) in modo da
rendere efficace la risposta all’emergenza.
6. Se, all’interno della propria organizzazione, la risposta in emergenza si differenza per
giorno/notte e/o giorni feriali/festivi, a causa della differente disponibilità di risorse e/o
diverse modalità di attivazione e allertamento, le procedure dovranno essere differenziate
anche sotto questo aspetto.
Linee guida per la gestione delle emergenze in ambito portuale
Definizione delle procedure operative per la gestione dell’emergenza e
dell’evacuazione






Scenario di riferimento,
Ruoli, responsabilità e competenze,
Sistema di allerta ed attivazione,  CHI FA, CHE COSA e QUANDO;
Mezzi ed attrezzature disponibili;
Stato dell’arte delle tecniche di soccorso/intervento;
Standard minimi di sicurezza per gli operatori e per gli eventuali esposti
(compresi i visitatori del porto e la popolazione circostante);
 Requisiti legislativi ed amministrativi.
Linee guida per la gestione delle emergenze in ambito portuale
Definizione delle procedure operative per la gestione dell’emergenza e
dell’evacuazione
Procedura - Allerta Livello 1
Procedura - Allerta Livello 2
Scenario 1
Procedura - Allerta Livello 3
Procedura – Post Emergenza
Scenario n
Linee guida per la gestione delle emergenze in ambito portuale
Definizione delle procedure operative per la gestione dell’emergenza e
dell’evacuazione
….
Unità di
Crisi
Linee guida per la gestione delle emergenze in ambito portuale
Definizione delle procedure operative per la gestione dell’emergenza e
dell’evacuazione
….
Ruolo
Descrizione compiti/responsabilità
Responsabile
dell’emergenza
(RE)
Attivazione del piano di emergenza e attivazione/chiusura dei livelli di allerta (1, 2 o Competenze tecniche sia
3), in funzione di quanto comunicato dal coordinatore dell’emergenza. sui rischi che sul porto.
Coordinamento di tutti gli interventi necessari per la gestione dell’evento, in funzione Responsabilità decisionale.
delle competenze affidate all’AP, per le diverse tipologie di scenario incidentale e per
livello di allerta.
Coordinatore
dell’emergenza
(CE)
Analisi tecnica della situazione da risolvere, valutazione dell’estensione dell’area
coinvolta, definizione degli interventi da attuare e delle risorse necessarie. Coordina
sul campo le eventuali risorse interne ad AP, mantenendo costantemente informato il
RE.
Responsabile delle
comunicazioni con le
Autorità e con i
Media
(RC)
Referente per le
operazioni di
soccorso (viene
attivata solo per il
livello 3)
(RS)
Responsabile delle comunicazioni per la notifica dell’evento verso l’esterno, compresi Appartiene alla Direzione
i Media, per l’attivazione degli Enti/strutture coinvolte, a diverso livello nella gestione dell’Autorità portuale.
dell’emergenza, e del mantenimento della rete di comunicazione.
Agisce di concerto con il responsabile dell’emergenza.
Collabora con le Autorità e gli Enti di soccorso per l’allestimento di un Posto medico
Avanzato (Pma) e per l’accoglienza degli evacuati al punto di raccolta.
Agisce di concerto con il coordinatore dell’emergenza per le attività di soccorso degli
esposti/colpiti.
Organizza l’eventuale predisposizione dei cancelli e supporta le F.O. nella gestione
della viabilità.
In tempo di pace partecipa al mantenimento del piano di emergenza, in particolare
per quanto riguarda l’evacuazione (individuazione e segnalazione di punto di raccolta
e vie di esodo)
Competenze
Ha un quadro complessivo
di tutte le attività svolte nel
porto e dei rischi alle stesse
correlati.
Ha un quadro complessivo
di tutte le attività svolte nel
porto, dei materiali e mezzi
a disposizione, della
viabilità interna, ecc.
Linee guida per la gestione delle emergenze in ambito portuale
Definizione delle procedure operative per la gestione dell’emergenza e
dell’evacuazione
ATTIVITA’ (MINIME) IN CAPO ALL’AUTORITA’ PORTUALE DURANTE UN EMERGENZA
•
Gestione della viabilità
•
Posto medico avanzato
•
Supporto tecnico
Linee guida per la gestione delle emergenze in ambito portuale
Definizione delle procedure operative per la gestione dell’emergenza e
dell’evacuazione
Livello
di 1 – Emergenza
emergenza:
locale
2–
3 – Emergenza
Fine
Emergenza di
esterna
Emergenza
sito
Scenario
di Indicare lo scenario per il quale si sta elaborando la procedura (es. incendio in
riferimento:
banchina/area demaniale marittima). Se influente ai fini della pianificazione degli
interventi e azioni in emergenza, deve essere indicato il periodo giornaliero di
riferimento (giorno o notte- festivi).
Responsabile/ Azione
Ente
(Autorità
portuale,
Capitaneria di

Azioni/istruzioni operative in modo sequenziale
Porto,

…
Prefettura,
ecc.)

Linee guida per la gestione delle emergenze in ambito portuale
Definizione delle procedure operative per la gestione dell’emergenza e
dell’evacuazione
Livello
emergenza:
di 1 – Emergenza
locale
Scenario
riferimento:
di Indicare lo scenario per il quale si sta elaborando la procedura (es. incendio in
banchina/area demaniale marittima). Se influente ai fini della pianificazione degli
interventi e azioni in emergenza, deve essere indicato il periodo giornaliero di riferimento
(giorno o notte- festivi).
Ruolo
Responsabile
dell’emergenza
(RE)
Coordinatore
dell’emergenza
(CE)
Responsabile delle
comunicazioni con le
Autorità e con i
Media
(RC)
Referente per le
operazioni di
soccorso (viene
attivata solo per il
livello 3)
2 – Emergenza di
sito
3 – Emergenza
esterna
Fine
Emergenza
Azione

Azioni/istruzioni operative in modo sequenziale (es. Attivazione dell’Unità di crisi,
Dichiarazione dello stato di emergenza di livello 3, ecc.)
…
Linee guida per la gestione delle emergenze in ambito portuale
Individuazione delle informazioni da fornire alle istituzioni preposte alla
gestione delle emergenze
Tempo di pace
Informazioni scambiate


Conoscenza della realtà portuale: aziende insediate, risultanze
analisi di rischio delle aziende RIR, sostanze pericolose, ecc.
Informazioni relative alle utenze di servizio o a dispositivi di
protezione antincendio
 Nominativi e contatti dei referenti dell’Autorità portuale in





caso di emergenza nel porto
Nominativi e contatti dei referenti delle imprese insediate
nel porto
Nominativi e contatti dei referenti degli Enti da contattare
o attivare
Tipologia di convenzioni attivate
Database mezzi e risorse in dotazione ai diversi Enti
Modalità di segnalazione degli allarmi, anche
eventualmente in funzione della tipologia/livello di emergenza.
Attori coinvolti





Autorità portuale
Capitaneria di Porto
Aziende concessionarie
Prefettura
Comando Regionale dei
Vigili del Fuoco
 ARPA
Linee guida per la gestione delle emergenze in ambito portuale
Individuazione delle informazioni da fornire alle istituzioni preposte alla
gestione delle emergenze
Emergenza








Informazioni scambiate
Dati sull’evento incidentale verificatosi (Data, orario,
localizzazione);
Nome/tipologia di attività dell’impresa o dati identificativi
della nave
Tipologia di emergenza in atto (Descrizione scenario in
corso, quantitativo di sostanza pericolosa rilasciata,
tipologia e natura della sostanza pericolosa, ecc.)
Livello 1-2-3 di gravità così come definiti
Presenza di feriti e/o vittime
Informazioni presunte sull’evoluzione dello scenario (Dati
meteorologici, condizioni del mare, potenziale durata)
eventuali bersagli vulnerabili sia ambientali che antropici
minacciati dall’evento in corso
Tipologia di mezzi necessari e loro effettiva disponibilità
Attori coinvolti
 Autorità portuale
 Capitaneria di Porto
 Aziende
concessionarie
 Prefettura
 ARPA
 MATTM
 USL
 Questura
 Sindaco
 Enti Gestori dei servizi
e dei trasporti
 Forze dell’Ordine
 VVF
Linee guida per la gestione delle emergenze in ambito portuale
Individuazione delle informazioni da fornire alle istituzioni preposte alla
gestione delle emergenze
Emergenza
Comunicazioni con i media e la popolazione




Informazioni
Dati sull’evento
Conseguenze accertate o possibili
Modalità operative di gestione
dell’evento incidentale
Eventuali misure di sicurezza da attuare o
comportamenti da adottare che
riguardano la popolazione.
Responsabile delle
comunicazioni
Linee guida per la gestione delle emergenze in ambito portuale
Individuazione delle informazioni da fornire alle istituzioni preposte alla
gestione delle emergenze
Linee guida per la gestione delle emergenze in ambito portuale
Individuazione delle informazioni da fornire alle istituzioni preposte alla
gestione delle emergenze
Per ogni tipologia di comunicazione individuata, la linea guida suggerisce:
1. Mezzi di comunicazione (necessari, opportuni, ecc.)
2. Modalità di esposizione delle informazioni
3. Modulistica / facsimile
Linee guida per la gestione delle emergenze in ambito portuale
Conclusioni
Come espressamente sottolineato nelle stesse linee guida, nel processo di elaborazione di un
Piano di Emergenza, è sempre di estrema importanza prevedere il coinvolgimento e/o la
consultazione di tutti gli attori coinvolti nella gestione di una eventuale crisi.
Grazie al concreto contributo di tutti i Partner del progetto SAFEPORT, e dell’Autorità
Portuale di Ravenna in particolare, è stato possibile realizzare una Linea Guida che
può concretamente supportare le Autorità Portuali nella elaborazione di un Piano di
Emergenza Portuale in grado di tener conto delle peculiarità del contesto portuale in
cui si opera.
Grazie a tutti per l’attenzione
Ing. Marco Buldrini
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