AZIONE E RUOLO DEGLI ENTI LOCALI A
SOSTEGNO DELLA RIGENERAZIONE EDILIZIA IN
AMBITO URBANO
A cura dell’Arch. Giuseppe Cosenza
Direttore Area Governo del Territorio – Comune di Como
13 aprile 2015
IL CONSUMO DI SUOLO
• Il suolo è una risorsa naturale limitata, non rinnovabile.
• Nella legislazione italiana il suolo è definito come “il
territorio, il suolo, il sottosuolo, gli abitati e le opere
infrastrutturali”.
• Il suolo ci fornisce cibo, è un elemento del paesaggio e
del patrimonio culturale e svolge un ruolo fondamentale
come habitat e come riserva di patrimonio genetico.
Fonte: ISPRA – «Il consumo di suolo in Italia» edizione 2014
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La definizione di paesaggio
Convenzione europea del Paesaggio (ottobre 2000):
"…una determinata parte del territorio, così come è percepita dalle
popolazioni, il cui carattere deriva dall'azione di fattori naturali e/o
umani e delle loro interrelazioni".
Con D.lgs. 42/2004 Codice dei beni culturali e del paesaggio (art.131)
si intende:
"il territorio espressivo di identità, il cui carattere deriva dall'azione
di fattori naturali, umani e dalle loro interrelazioni".
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• IL CONSUMO DI SUOLO IN ITALIA:
•
•
•
•
70 ettari al giorno, con oscillazioni marginali intorno a questo valore nel corso degli ultimi
venti anni;
8 metri quadrati al secondo;
22.000 chilometri quadrati del nostro territorio.
Tabella - Stima del suolo consumato a livello nazionale, in percentuale sulla superficie
nazionale e in ettari per anno:
•
Tabella - Stima del suolo consumato in percentuale sulla superficie regionale a livello
regionale, per anno. Per ogni regione e per ogni anno si riportano i valori minimi e massimi
dell’intervallo di confidenza:
•
Tabella - Stima del suolo consumato (%) a livello comunale, per anno. Fonte: ISPRA, ARPA,
APPA (2013).
Fonte: ISPRA – «Il consumo di suolo in Italia» edizione 2014
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Uso del suolo in Regione Lombardia:
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PTCP: la rete ecologica e gli ambiti agricoli strategici
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PTCP: il consumo di suolo
Superficie territoriale
(Kmq)
Ambiti
Aree urbanizzate esistenti
e previste (Kmq)
consumo di
suolo (%)
Territori montani
888,25
76,51
8,61%
Pianura e collina
399,76
153,65
38,44%
1.288,01
230,16
17,87%
Provincia
Aree urbanizzate
8,61 %
91,39 %
Territori montani
Aree non urbanizzate
38,44 %
61,56 %
Pianura e collina
17,87 %
82,13 %
Totale Provincia
15 comuni hanno superato il 50% di consumo di suolo non urbanizzato
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CONSUMO DI SUOLO: IL PGT DI COMO
• Non prevede nuove edificazioni in aree libere;
• Favorisce la rigenerazione urbana mediante bonus
volumetrici;
• Prevede quote di housing sociale mediante il recupero di aree
dismesse;
• Integra volontariamente la rete ecologica provinciale con una
rete ecologica locale;
• Soddisfa il fabbisogno abitativo mediante ampliamenti degli
edifici esistenti;
• Ammette esclusivamente la media e grande distribuzione
commerciale in aree dismesse o di riqualificazione urbana;
• Tutela all’interno del tessuto urbano consolidato le porosità
destinate a verde pubblico e/o privato.
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I PRINCIPALI CONTENUTI DELLA VARIANTE AL PGT
PARAMETRI DI ORIENTAMENTO PER LA
PREDISPOSIZIONE DEL P.I.I.
AMBITO DI PONTE CHIASSO
COMPARTO 1a (ex Lechler)
S.t.10250 mq – I.t. min 1.8 mc/mq – I.t. max 2.0 mc/mq Destinazioni d’uso: tutte ad eccezione I ed A – AS
COMPARTO 1b (ex Albarelli – Autoparco C.) S.t.71080 mq – I.t. min 0.35 mq/mq – I.t. max 0.5 mq/mq
Destinazioni d’uso: tutte ad eccezione di R, I ed A
H max: determinata in fase di progettazione, privilegiando la qualità architettonica delle soluzioni proposte. La progettazione dovrà proporre
uno skyline caratterizzato da un’articolazione dei volumi conciliabile con il contesto attesa la particolare prossimità del Parco Spina Verde.
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I PRINCIPALI CONTENUTI DELLA VARIANTE AL PGT
PARAMETRI DI ORIENTAMENTO PER LA
PREDISPOSIZIONE DEL
PROGRAMMA DI RIASSETTO URBANO
AMBITO VIALE INNOCENZO XI
COMPARTO 1a (COMODEPUR)
S.t. 15747 mq - I.t. min 1.8 mc/mq - I.t. max 2.2 mc/mq – destinazione d’uso: tutte ad eccezione di I ed A
COMPARTO 1b (SCALO MERCI)
S.t. 38084 mq - I.t. : parametri funzionali – dest. d’uso: servizi pubblici e d’interesse pubblico o generale S ed in quota parte Terziario/Ricettivo T
COMPARTO 2 ( BLOCKBUSTER)
S.t. 4574 mq - I.t. min 1.8 mc/mq - I.t. max 2.2 mc/mq - destinazione d’uso: tutte ad eccezione di I ed A
COMPARTO 3 ( ENEL)
S.t. 6072 mq - I.t. min 1.8 mc/mq - I.t. max 2.2 mc/mq - destinazione d’uso: tutte ad eccezione di I ed A
H max: verrà determinata in fase di progettazione, privilegiando la qualità architettonica delle soluzioni proposte. La progettazione dovrà proporre uno
skyline caratterizzato da un’articolazione dei volumi conciliabile con il contesto attesa la prossimità del Parco Spina Verde
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I PRINCIPALI CONTENUTI DELLA VARIANTE AL PGT
PARAMETRI DI ORIENTAMENTO PER LA PREDISPOSIZIONE
DEL P.I.I.
Superficie territoriale 41800 mq
Indice territoriale 2,75 mc/mq
AMBITO EX TICOSA
Volumetria edificabile 114950 mc
Programma Integrato di Intervento (P.G. 48592/06 del 17/10/2006) adottato con deliberazione Consiliare n..35 del 26/07/2010.
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I PRINCIPALI CONTENUTI DELLA VARIANTE AL PGT
PARAMETRI DI ORIENTAMENTO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL P.I.I.
AMBITO DI COMO
BORGHI
COMPARTO 1 (ex Seminario)
S.t. 11577 mq – I.t. max 3.5 mc/mq
Destinazioni d’uso: tutte ad eccezione I ,A,AS
COMPARTO 3 (area Telecom)
S.t. 5983 mq – I.t. min 1.8 mc/mq - I.t. max 2.2 mc/mq
Destinazioni d’uso: tutte ad eccezione I ed A – AS
COMPARTO 2 (area SPT)
S.t. 5017 mq - I.t. min 1.8 mc/mq - I.t. max 2.2
mc/mq
Destinazioni d’uso: Edilizia integrata
COMPARTO 4 (area Centro Studi Casnati)
S.t. 5096 mq – V max esistente – H max esistente
Destinazioni d’uso: 33%S (istruzione superiore) – 37%T
(struttura ricettiva-terziario) – 30% R
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I PRINCIPALI CONTENUTI DELLA VARIANTE AL PGT
AMBITO ex O.P.P. SAN MARTINO
L’ambito dell’ex Ospedale psichiatrico provinciale di San Martino, da assoggettarsi a
riconversione funzionale mediante l’attivazione di specifico Accordo di Programma, è legato
all’opportunità di trasferire e unificare le varie strutture universitarie, dislocate sul territorio
comunale, in un unico Campus universitario.
Gli atenei comaschi rappresentano un fondamentale motore di sviluppo per l’intera comunità
lariana e dopo l’ultimazione e consegna di Palazzo Natta e del Chiostro di S. Abbondio, si
dovrà operare nella direzione del campus
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I PRINCIPALI CONTENUTI DELLA VARIANTE AL PGT
PARAMETRI DI ORIENTAMENTO PER LA
PREDISPOSIZIONE DEL P.I.I.
AMBITO EX CASERMA DE
CRISTOFORIS
COMPARTO 1 (ex tinto-stamperia Lombarda)
S.t. 5576.55 mq – I.t. 2.6 mc/mq – H max 16 m – Rapp. copertura 50%
Destinazioni d’uso: Edilizia integrata – ERP
COMPARTO 2 (ex caserma De Cristoforis)
S.t. 25997.32 mq - I.t. esistente – H max esistente – Rapp. copertura 50%
Destinazioni d’uso: Servizi di interesse generale
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I PRINCIPALI CONTENUTI DELLA VARIANTE AL PGT
AMBITO EX OSPEDALE S.ANNA
Comparto Sant’Anna – Zona Speciale
- recupero degli edifici esistenti - destinazioni residenziali, terziarie ed esercizi pubblici: volumetria e altezza esistente;
- nuovi edifici per i quali sono previste destinazioni residenziali, terziarie ed esercizi pubblici: Slp per piano 1600 mq per ognuno dei
due ambiti di riedificazione, n. max piani 3;
- nuovi edifici per i quali sono previste destinazioni residenziali, terziarie, commerciali ed esercizi pubblici: Slp 1600 mq per l’edificio
adiacente la chiesa di Santa Brigida e 1.000 mq per l’altro edificio posto lungo il fronte di via Colonna, per ognuno dei due ambiti di
riedificazione n. max piani 5.
Superfici commerciali delle medie superfici
- superfici di vendita complessiva con possibilità di distribuzione planimetrica anche in diverse unità, da localizzarsi nel nuovo edificio
adiacente alla chiesa di Santa Brigida, per un massimo di 800 mq;
- superfici di vendita complessiva con possibilità di distribuzione planimetrica anche in diverse unità, da localizzarsi nell’altro nuovo
edificio posto lungo il fronte di via Colonna, per un massimo di 600 mq;
- esercizi di vicinato: insediabili in base alla disciplina vigente in materia di urbanistica commerciale.
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I PRINCIPALI CONTENUTI DELLA VARIANTE AL PGT
AMBITO EX TREVITEX
La proposta presentata (P.G. 25992/10), conserva inalterati gli aspetti dimensionali relativi ai parametri volumetrici esistenti.
L’intervento di riassetto e di riqualificazione di questo comparto dovrà perseguire i seguenti obiettivi:
Infrastrutturali: verifica d’impatto dell’assetto viabilistico e della mobilità anche pedonale.
Fra le opere è prevista la revisione del calibro di via Badone con l’adeguamento delle corsie in direzione di Como e Milano,
l’attraversamento protetto della stessa via Badone con realizzazione di un percorso pedonale di collegamento tra la piazza di
Camerlata e i plessi scolastici esistenti, la realizzazione di due rotatorie rispettivamente lungo la via Varesina all’altezza di via Lissi
e lungo via D’Annunzio in località Prestino. Verrà altresì realizzata una piazza antistante il centro commerciale in qualità di spazio
d’incontro ed aggregazione, incrementati i posti auto interrati di uso pubblico e riqualificate alcune attrezzature pubbliche di uso
pubblico o interesse generale.
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I PRINCIPALI CONTENUTI DELLA VARIANTE AL PGT
PARAMETRI DI ORIENTAMENTOPER LA
PREDISPOSIZIONE DEL
PROGRAMMA DI RIASSETTO
URBANO
COMPARTO 1 (ex Parmalat)
Superficie territoriale 7762 mq
AMBITO DI VIA SCALABRINI
COMPARTO 2 (ex Rasa)
Superficie territoriale 18494 mq
COMPARTI 3 – 4 – 5
Superficie territoriale 7333 mq – 37191 mq – 33414 mq
I.t. con destinazioni terziarie/commerciali
minimo 0.3 mq/mq massimo 0.4 mq/mq
I.t. con destinazioni produttive di beni e servizi minimo 0.4 mq/mq massimo 0.5 mq/mq
H max: verrà determinata in fase di progettazione
Destinazione d’uso : tutte ad eccezione di R e di grandi strutture di vendita alimentare.
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•
•
strumenti di concertazione pubblico-privato
demolire e utilizzare l’area come servizio di interesse pubblico
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Art. 1
(Finalità generali)
2. Il suolo, risorsa non rinnovabile, è bene comune di fondamentale
importanza per l’equilibrio ambientale, la salvaguardia della salute, la
produzione agricola finalizzata alla alimentazione umana e/o animale, la
tutela degli ecosistemi naturali e la difesa dal dissesto idrogeologico.
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Art. 2
(Definizioni di consumo di suolo e rigenerazione urbana)
comma 3
gli strumenti comunali di governo del territorio prevedono consumo di
suolo esclusivamente nei casi in cui il documento di piano abbia
dimostrato l’insostenibilità tecnica ed economica di riqualificare e
rigenerare aree già edificate, prioritariamente mediante l’utilizzo di edilizia
esistente inutilizzata o il recupero di aree dismesse nell’ambito del
tessuto urbano consolidato o su aree libere interstiziali.
comma 4
La Giunta regionale, con deliberazione da approvare entro dodici mesi
dalla data di entrata in vigore della presente legge, sentita la competente
commissione consiliare, definisce i criteri di individuazione degli interventi
pubblici e di interesse pubblico o generale di rilevanza sovracomunale
per i quali non trovano applicazione le soglie di riduzione del consumo di
suolo di cui alla presente legge.
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Art. 3
(Modifiche alla l.r. 12/2005)
comma 1 – Rif. PGT Piano delle Regole
k) dopo la lettera e) del comma 1 dell’articolo 10 è aggiunta la seguente:
«e bis) individua e quantifica, a mezzo di specifico elaborato denominato Carta
del consumo di suolo, la superficie agricola, ivi compreso il grado di utilizzo
agricolo dei suoli e le loro peculiarità pedologiche, naturalistiche e
paesaggistiche, le aree dismesse, da bonificare, degradate, inutilizzate e
sottoutilizzate, i lotti liberi, le superfici oggetto di progetti di recupero o di
rigenerazione urbana; tale elaborato costituisce parte integrante di ogni
variante generale o parziale del PGT che preveda nuovo consumo di suolo.
L’approvazione della Carta del consumo di suolo costituisce presupposto
necessario e vincolante per la realizzazione di interventi edificatori, sia
pubblici sia privati, sia residenziali, sia di servizi sia di attività produttive,
comportanti, anche solo parzialmente, consumo di nuovo suolo.»;
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Art. 5
(Norma transitoria)
1. La Regione integra il PTR con le previsioni di cui all’articolo 19, comma 2,
lettera b bis), della l.r.12/2005, come introdotto dall’articolo 3, comma 1, lettera
p), della presente legge, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore
della presente legge.
2. Ciascuna provincia e la città metropolitana adeguano il PTCP e gli
specifici strumenti …entro dodici mesi dall’adeguamento del PTR di cui al
comma 1.
3. …i comuni adeguano, in occasione della prima scadenza del
documento di piano, i PGT alle disposizioni della presente legge.
4. Fino all’adeguamento di cui al comma 3 e, comunque, fino alla definizione
nel PGT della soglia comunale del consumo di suolo, di cui all’articolo 8,
comma 2, lettera b ter), della l.r.12/2005, come introdotto dall’articolo 3, comma
1, lettera h), della presente legge, i comuni possono approvare unicamente
varianti del PGT e piani attuativi in variante al PGT, che non comportino
nuovo consumo di suolo, diretti alla riorganizzazione …
…esclusi gli ampliamenti di attività economiche già esistenti, nonché quelle
finalizzate all’attuazione degli accordi di programma a valenza regionale. Fino a
detto adeguamento sono comunque mantenute le previsioni e i programmi
edificatori del documento di piano vigente.
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La riforma urbanistica
Regionale:
gli aspetti innovativi
Superamento di una fase storica caratterizzata da un impianto normativo
riferito all’organizzazione del territorio che passa , attraverso l’analisi del
quadro analitico- conoscitivo, a un approccio culturale diverso in quanto
introduce una visione strategica della “pianificazione territoriale” allo
scopo di contemperare le diverse componenti :



di sviluppo socio-economico
di integrazione e coerenza fra sistemi insediativi, infrastrutture di
mobilità, ambiente e paesaggio, difesa del suolo
di concorso e partecipazione dei diversi livelli istituzionali alla
governance del territorio
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La riforma Regionale: gli attori
Fra le novità IL NETTO CAMBIAMENTO DEI RAPPORTI FRA LE ISTITUZIONI,
ENTI, ASSOCIAZIONI VARIE E PRIVATI
Cambiano i rapporti tra Comune, Provincia e Regione non più di tipo
gerarchico bensì collaborativo, partecipativo e improntato alla sussidiarietà:
Si passa dall’approvazione dei piani alla verifica di conformità

il Comune potrà proporre modifiche alla programmazione della
Provincia e questa a quella della Regione.

Viene consolidato il principio di “trasparenza” mediante
l’acquisizione preliminare di proposte per i nuovi Piani.

Viene legittimata la partecipazione nei processi di pianificazione
territoriale prima di esclusiva prerogativa del soggetto Pubblico

Viene favorita e incentivata la collaborazione pubblico-privata
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Il PGT


Con i nuovi PGT si passa:
da una pianificazione rigida di vincoli, regole e controlli
alla cooperazione pubblico-privata connotata per sua
natura da elevata flessibilità
ciò richiede un cambiamento ed in particolare:
AMMINISTRATORI E TECNICI
COMUNALI

nella Pubblica Amministrazione

nel privato
mediante l’innovazione, la
formazione e l’aggiornamento al fine
di assicurare un giusto equilibrio fra
interesse pubblico e privato
PROFESSIONISTI E IMPRESE
in grado di promuovere atti di
programmazione negoziata e
garantire la qualità urbana degli
interventi
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PGT: valutazione ambientale strategica (VAS)
I PGT sono sottoposti a valutazione ambientale che deve essere avviata
già nella fase iniziale.
La VAS deve essere:
integrata nel processo di pianificazione
coerente con gli aspetti ambientali,
sociali ed economici
orientata alla sostenibilità
diretta ad accertare gli effetti e le
ricadute sull’ambiente delle previsioni di
piano
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ELEMENTI DI CRITICITA’ L. R. 12/2005
IL CASO “CERMENATE”: LA SENTENZA DEL T.A.R. LOMBARDIA
“….dell’intendimento del legislatore di affidare il ruolo di autorità competente
ad un soggetto pubblico specializzato, in giustapposizione all’autorità
procedente, coincidente invece con il soggetto pubblico che approva il
piano….”
“….l’autorità procedente deve individuare soggetti pubblici che offrano
Idonee garanzie non solo di competenza tecnica e di specializzazione in
materia di tutela ambientale, ma anche di imparzialità e di
indipendenza rispetto all’autorità procedente, allo scopo di assolvere la
funzione di valutazione ambientale nella maniera più obiettiva possibile,
Senza condizionamenti – anche diretti – da parte dell’autorità procedente.”
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La Valutazione Ambientale Strategica (VAS)
 LA DECISIONE DEL CONSIGLIO DI STATO DEL 2001
CONFERMA L’IMPOSTAZIONE DELLA REGIONE LOMBARDIA E CIOE’:
L’autorità procedente può individuare l’autorità competente (DGR 2007/
2009) con le seguenti modalità:
all’interno
dell’ente tra coloro che svolgono compiti di tutela e
valorizzazione ambientale;
in
un team interdisciplinare;
con
incarico a contratto di alta specializzazione.
Con la decisione del Consiglio di Stato abbiamo davvero risolto il problema?
Ma qualcuno si è chiesto se l’autorità competente è
“competente” ?
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LE MODIFICHE AL D.P.R. 380/2001
I Titoli Edilizi la situazione attuale:
1) Attività Edilizia Libera (senza titolo);
2) Comunicazione di Inizio Lavori (C.I.L.);
3) Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata (C.I.L.A.);
4) Segnalazione Certificata di Inizio Attività (S.C.I.A.);
5) Comunicazione di Eseguita Attività;
6) Denuncia di Inizio Attività
7) Permesso di Costruire
8) Permesso di Costruire in deroga
9) Permesso di Costruire Convenzionato
Le tipologie di Autorizzazione Paesaggistiche
Esame di Impatto paesistico
Autorizzazione Paesaggistica ordinaria
Autorizzazione Paesaggistica semplificata
Autorizzazione Paesaggistica in sanatoria (certificazione di compatibilità
paesaggistica)
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LE MODIFICHE AL D.P.R. 380/2001, L’OPINIONE DEI
COMUNI
RIFERIMENTO
Contributo
straordinario
sul maggior
valore generato
da variante
urbanistica
(art. 16, commi
4 lett. d-ter e 4bis)
OGGETTO
COMMENTO
Nelle tabelle parametriche, deve
• Qualche cenno di
essere stabilito il criterio per
perequazionecalcolare il maggior valore di aree
compensazione
od immobili, in conseguenza di
variante urbanistica in deroga o con • Si pone l’obbligo
cambio di destinazione d’uso.
della destinazione
Almeno il 50% del maggior valore
vincolata dei proventi
deve essere versato al Comune
per opere pubbliche
come contributo straordinario ed
nell’ambito o
è vincolato alla realizzazione di
cessione di aree a
opere pubbliche e servizi da
servizi di pubblica
realizzare nel contesto in cui
utilità
ricade l’intervento. Sono fatte
salve diverse disposizioni regionali
o degli strumenti urbanistici
comunali.
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LE MODIFICHE AL D.P.R. 380/2001, L’OPINIONE DEI
COMUNI
RIFERIMENTO
OGGETTO
COMMENTO
Mutamento d’uso
urbanisticamente
rilevante (art. 23ter)
È mutamento della destinazione d’uso
rilevante ogni forma di utilizzo
dell’immobile o di singola u.i. diversa da
quella originaria, con o senza opere, che
comporti il passaggio ad una diversa
categoria funzionale tra le seguenti:
1)residenziale;
2)turistico-ricettiva;
3)produttiva e direzionale;
4)commerciale;
5)rurale.
Le Regioni entro il 10 febbraio 2015
adeguano la propria legislazione in
mancanza decorso il termine si applica
la norma statale.
E’ una novità importante e
positiva
Salva diversa previsione da parte delle
leggi regionali e degli strumenti
urbanistici comunali, il mutamento della
destinazione d'uso all'interno della
stessa categoria funzionale è sempre
consentito.
In attesa degli indirizzi
regionali entro la data
indicata ed in caso
contrario senza quindi
adeguamento della
Legislazione Regionale si
applicheranno i contenuti
del citato art 23 ter.
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LE MODIFICHE AL D.P.R. 380/2001, L’OPINIONE DEI
COMUNI
RIFERIMENTO
Permesso di
costruire
convenzionato
(art. 28-bis)
OGGETTO
Qualora le esigenze di
urbanizzazione possano essere
soddisfatte con una modalità
semplificata, è ammesso il rilascio
del permesso di costruire
convenzionato. La convenzione
dovrà fissare gli obblighi, in
particolare: la cessione di aree al
fine dell’utilizzo di diritti edificatori; la
realizzazione di opere di
urbanizzazione; le caratteristiche
morfologiche degli interventi; la
realizzazione di interventi di edilizia
residenziale sociale. Gli interventi
possono essere attuati per stralci
funzionali e per fasi e tempi distinti,
a cui vanno collegati gli oneri, le
garanzie e le opere dello stralcio.
COMMENTO
Costituisce la messa a
regime di una prassi
oramai consolidata e
che in prospettiva
sembra destinata ad
essere incentivata.
Restano dubbi sulla
competenza
all’approvazione della
convenzione e il
rispetto dei tempi per il
rilascio.
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LE MODIFICHE AL D.P.R. 380/2001, L’OPINIONE DEI
COMUNI
RIFERIMENTO
OGGETTO
COMMENTO
Autorizzazione
paesaggistica –
modifiche
all’art. 146,
comma 9 del
D.lgs. 42/2004
La modifica apportata dall’art. 25
rende più celere il procedimento in
quanto prevede che decorsi 60
giorni dalla ricezione degli atti da
parte del Soprintendente senza che
questi si esprima,
l’Amministrazione competente
provvede comunque sulla
domanda. (E’ stata eliminata la
facoltà di convocare la
conferenza di servizi qualora il
Soprintendente non emetta nei
termini il parere).
Novità interessante
ma forse l’argomento
richiede una
rivisitazione
complessiva delle
competenze e delle
procedure.
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Legge 164 del 11 Novembre 2014
Conversione in Legge, con modificazioni, del Decreto Legge 11
Settembre n. 133, recante misure urgenti per l’apertura dei cantieri,
la realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del
Paese, la semplificazione burocratica, l’emergenza del dissesto
idrogeologico e per la ripresa delle attività produttive
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LA RIGENERAZIONE URBANA: una nuova opportunità
di sviluppo sostenibile della città
• Il recupero di aree-edifici dismessi e degradati, anziché
nuovo consumo di suolo, rappresenta una straordinaria
opportunità per ripensare e riorganizzare la città
Una nuova cultura della città associata alla qualità urbana
richiede:
• una vera riforma della Pubblica Amministrazione
•
la semplificazione dei contenuti, delle normative urbanisticoedilizie e la riduzione dei tempi dei procedimenti
• La partecipazione, la condivisione e nuovi rapporti pubblico
privati virtuosi in grado di generare investimenti
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