I giovani di fronte al futuro e alla
vita, con e senza fede
Un’indagine di Istituto IARD rps per Passio 2010
Il progetto Passio 2010 e i giovani
All’interno del progetto Passio 2010 è
stata predisposta un’intera sezione
dedicata ai giovani, intitolata “Il futuro tra
paure e speranze. Giovani in dibattito sul
domani”
 La ricerca che viene presentata ne è parte
integrante, essendo articolata sulle
tematiche chiave attorno a cui si è
sviluppata la sessione giovani del progetto

Metodologia



L’indagine è stata realizzata dall’Istituto IARD rps
attraverso un questionario CAWI su un campione di
1.000 giovani italiani, nella fascia 18.-29 anni, segmentato
in relazione al genere, all’età e al luogo di residenza.
Le rilevazioni, attraverso un questionario strutturato
autocompilato on-line, sono state effettuate nella
seconda metà del mese di marzo 2010
I confronti con il 2004 sono riferiti ai dati della Sesta
indagine IARD sulla condizione giovanile in Italia,
descritti nel volume “Giovani, religione e vita
quotidiana” (R. Grassi, 2006, Il Mulino)
Nota informativa ai sensi dell’art 2
delibera 153/02/CSP dell’AGcom

Soggetto realizzatore: ISTITUTO IARD RPS (in collaborazione con SWG srl)

Committente e acquirente: Associazione Culturale “La Nuova Regaldi”

Data di esecuzione: dal 22/03/2010 al 26/03/2010.

Oggetto della rilevazione: ” progetto Passio 2010 ”

Tipo di rilevazione: sondaggio realizzato con tecnica di rilevazione CAWI su un
campione stratificato per quote di 1000 soggetti maggiorenni d’età compresa tra i
18 e i 29 anni residenti in Italia, rappresentativi dell’universo di riferimento (su 4319
contatti).

Tutti i parametri sono uniformati ai più recenti dati forniti dall'ISTAT. I dati sono stati
ponderati al fine di garantire la rappresentatività rispetto ai parametri di zona, sesso
ed età.

Il documento completo è disponibile sul sito: www.agcom.it
LE TIPOLOGIE
RELIGIOSE DEI
GIOVANI ITALIANI
Una lettura complessiva



In un generale contesto di indebolimento delle
appartenenze formali giovanili, anche il rapporto con le
chiese appare in crisi.
Complessivamente circa l’80% del campione intervistato
evidenzia una attenzione verso la dimensione del sacro,
che però sempre meno si identifica in una appartenenza
religiosa specifica e sempre più in una relazione individuale
con una dimensione divina al di fuori dei canoni
tradizionali
Ad entrare maggiormente in crisi sono le adesioni
ritualistiche e intimistiche al cattolicesimo, in cui, lo
sganciamento ad una comunità di appartenenza
indebolisce ulteriormente i legami e tende a sfociare in un
maggiore individualismo religioso
Tipologie religiose
21,8
18,7
Non credenti/agnostici
Credenti che non si identificano
in una chiesa
22,8
12,3
3,1
2
Minoranze religiose
2010
2004
20
23,1
Cattolici non praticanti
32,8
Cattolici praticanti
44
0
10
20
30
Giovani italiani, 18-29enni.
Rilevazione 2004 (N=1709) Rilevazione 2010 (N=1000)
Elaborazioni Istituto IARD per progetto Passio 2010
40
50
I GIOVANI E LA FEDE
Meno cattolici, ma più convinti

Rispetto al 2004 diminuisce notevolmente la quota di
giovani che si definiscono cristiani cattolici che, nella
fascia 18-29 anni sono ora poco più del 50%

Alla riduzione della quota di chi si definisce cattolico
(-14%), non corrisponde una riduzione altrettanto netta
della quota di chi ritiene importante la religione per la
propria vita (-3%), dove, anzi, si registra un leggero
aumento di coloro che la definiscono “molto
importante” (+1,6%)
Fede professata al momento
dell’intervista
3
agnostico
5,7
17,5
12,8
non crede a nessuna religiose
crede ad entità superiori senza fare
riferimento ad una religione
6,9
religioni orientali
1,3
0,6
altre religioni monoteiste
0,3
0,1
cristiano non appartenente a nessuna
chiesa
14,6
2010
2004
7,4
5,3
1,4
1,2
altre religioni cristiane
52,8
cristiano cattolico
0
20
40
60
Giovani italiani, 18-29enni.
Rilevazione 2004 (N=1709) Rilevazione 2010 (N=1000)
Elaborazioni Istituto IARD per progetto Passio 2010
66,9
80
Importanza attribuita alla religione
100%
1,2
90%
18,7
80%
3,9
23,7
70%
60%
per niente
45,8
50%
40,8
abbastanza
40%
molta
30%
20%
10%
0%
poca
23,9
19,3
10
11,6
2004
2010
Giovani italiani, 18-29enni.
Rilevazione 2004 (N=1709) Rilevazione 2010 (N=1000)
Elaborazioni Istituto IARD per progetto Passio 2010
moltissima
Il valore della fede


Complessivamente di fronte alla richiesta di
autovalutare l’intensità della propria fede il campione si
spacca in 3 tronconi: coloro che la definiscono bassa o
nulla (36%), coloro che la definiscono alta o molto alta
(32%) e coloro che si pongono in una situazione
intermedia (31%)
La percezione della valenza della fede è in stretta
connessione con la generale collocazione rispetto alla
dimensione religiosa. In generale alla fede viene
riconosciuta una funzione di sostegno (psicologico e
relazionale) e guida (offre un senso e una speranza);
meno un valore di riferimento morale.
Valutazione del proprio livello di
fede al momento dell’intervista
100%
90%
80%
10,3
14,1
19,5
70%
60%
16,5
Nulla
34
50%
Bassa
30,8
40%
30%
20%
Alta
32,3
10%
0%
Né alta né bassa
21,9
8,8
9,9
2004
2010
Giovani italiani, 18-29enni.
Rilevazione 2004 (N=1709) Rilevazione 2010 (N=1000)
Elaborazioni Istituto IARD per progetto Passio 2010
Molto alta
Cosa comporta avere fede
Cattolici non praticanti
Atei/ agnostici
Cattolici intimisti/ritualisti
Credenti che non si riconoscono
in una chiesa
Cattolici praticanti
11,7
aiuta a distinguere il bene dal male
crea una illusione
19,6
41,2
26,5
43,4
dà speranza per il futuro
22,9
44,2
aiuta a dare senso alla vita
43
aiuta a superare le difficoltà da un punto
di vista psicologico
20
71,7
40
71,4
57
30,1
17,1
13,4
0
49,7
70,7
71,6
60,3
60
73,9
67
60
Giovani italiani, 18-29enni. Rilevazione marzo 2010 (N=1000)
Elaborazioni Istituto IARD per progetto Passio 2010
85,9
89,2
77,4
83,9
80
100
LA PARTECIPAZIONE
Le forme base della partecipazione: frequenza
della S Messa e preghiera individuale

La frequenza della S. Messa ripropone la polarizzazione
osservata in relazione all’importanza attribuita alla fede:
da un lato si mantiene (rinforzandosi leggermente) la
quota di chi ha una frequenza assidua, dall’altra chi ha
una frequenza saltuaria la riduce ulteriormente

Diminuisce invece significativamente la quota di chi
prega abitualmente, con un aumento di ben 6 punti
percentuali della quota di chi dichiara di non pregare
mai
Frequenza delle funzioni religiose
nei 6 mesi precedenti l’intervista
0,6
0,5
ogni giorno
13,5
12,6
tutte le settimane
6,9
2 o 3 volte al mese
9,8
2010
9
circa 1 volta al mese
2004
13,5
35,5
1 o 2 volte in 6 mesi
29,6
32,9
32,7
mai in 6 mesi
0
10
20
30
Giovani italiani, 18-29enni.
Rilevazione 2004 (N=1709) Rilevazione 2010 (N=1000)
Elaborazioni Istituto IARD per progetto Passio 2010
40
Frequenza della preghiera
individuale
30,3
non prego mai
24,5
19,1
solo in occasioni particolari
19,6
2010
30,6
a volte senza continuità
2004
35,3
17,2
tutti i giorni
20
0
10
20
30
Giovani italiani, 18-29enni.
Rilevazione 2004 (N=1709) Rilevazione 2010 (N=1000)
Elaborazioni Istituto IARD per progetto Passio 2010
40
La partecipazione ad iniziative
religiose



Aumenta sorprendentemente la quota di giovani che
dichiara di avere partecipato ad iniziative promosse da
enti religiosi (+12%)
Cresce soprattutto la partecipazione sporadica a singole
iniziative che riescono ad imporsi sul mercato
dell’offerta culturale e ricreativa
Le attività che mostrano la partecipazione più elevata
sono quelle ricreative, culturali e di solidarietà
Percentuale di intervistati che dichiara di
avere partecipato a qualche iniziativa di
una organizzazione religiosa nei 12 mesi
precedenti l’intervista
Percentuale di intervistati che nel corso dell’anno
precedente l’intervista hanno partecipato almeno
una volta alle iniziative elencate
iniziative di solidarietà internazionale
8,4
3,9
vacanze/campi scuola
9,5
7,4
attività sportive
9,1
incontri di preghiera
8,4
incontri di catechesi
13,3
2004
15,8
7,9
incontri culturali
2010
13,8
7
iniziative di solidarietà a livello locale
13,3
18,2
9,5
feste e momenti ricreativi
23,4
13,2
0
5
10
15
20
Giovani italiani, 18-29enni.
Rilevazione 2004 (N=1709) Rilevazione 2010 (N=1000)
Elaborazioni Istituto IARD per progetto Passio 2010
25
LA FIDUCIA NELLE
FIGURE RELIGIOSE E IL
RUOLO DELLA CHIESA
La fiducia nelle figure religiose



Se storicamente le figure religiose sono state un punto
di riferimento anche per i non credenti, oggi il rapporto
di fiducia si è bruscamente interrotto, soprattutto per
quelle figure che sono più legate al potere ecclesiale.
Tra i non cattolici le figure religiose che godono della
maggiore fiducia sono i monaci buddisti, seguiti a grande
distanza da frati e suore
Tra i cattolici non praticanti, solo frati e suore
raccolgono la fiducia di almeno il 50% del campione,
mentre tra i praticanti tutte le figure della chiesa hanno
una fiducia compresa tra l’84% (i frati) e il 60% (i
vescovi)
La fiducia verso le figure religiose
4,4
10
6,7
gli imam
non credenti
18
11,2
18,6
16,4
i rabbini
1
i vescovi
8,6
6,4
i sacerdoti
5,4
il papa
credenti che non si riconoscono
in una chiesa
cattolici non praticanti
31,5
29,4
59,6
cattolici praticanti
18,1
40,5
14,5
68,9
44,9
72,2
46,3
52,1
38,8
46,4
i monaci buddisti
22,9
le suore
31,6
24,6
i frati
0
20
51,1
39,1
40
75,5
61,8
60
Percentuale di intervistati che
dichiarano di avere
molta o abbastanza fiducia
nelle figure indicate
83,9
80
100
Giovani italiani, 18-29enni. Rilevazione marzo 2010 (N=1000)
Elaborazioni Istituto IARD per progetto Passio 2010
Il ruolo della Chiesa



La caduta della fiducia nelle figure religiose non è legata
solo ai recenti scandali della pedofilia, ma,
probabilmente, ad una più generale insofferenza relativa
al rapporto tra chiesa e potere temporale.
Tra tutte le categorie di intervistati è prevalente
l’atteggiamento per il quale la Chiesa non dovrebbe in
alcun modo condizionare le leggi dello Stato
Ampiamente in crisi anche il concetto che
l’insegnamento della Chiesa sia ancora valido. In questo
senso non appare essere messo in crisi il messaggio
religioso, ma in maniera più specifica il ruolo della chiesa
e il modello stesso di insegnamento
Il ruolo della chiesa
non credenti
6,9
20,3
l'insegnamento della chiesa è
ancora valido
credenti che non si riconoscono
in una chiesa
43,8
70,4
cattolici non praticanti
cattolici praticanti
95,6
la chiesa non dovrebbe in
alcun modo condizionare le
leggi dello stato
90,9
84
57,1
0
Percentuale di intervistati
molto o abbastanza d’accordo
con le affermazioni indicate
20 40 60 80 100
Giovani italiani, 18-29enni. Rilevazione marzo 2010 (N=1000)
Elaborazioni Istituto IARD per progetto Passio 2010
LA MORTE,
L’INFERNO
E IL PARADISO
Cosa c’è dopo la morte


Su cosa accada dopo la morte tra i giovani intervistati
prevale nettamente una dimensione di incertezza. Uno
ogni sei ritiene che non ci sia nulla, uno su sette che si
vada all’inferno o in paradiso, qualcuno meno che
entreremo tutti in una dimensione di sostanziale
aponia/atarrasia
Anche tra i cattolici praticanti, solo il 27% sostiene che
dopo la morte si vada in paradiso o all’inferno in base a
come ci si è comportati durante la vita e ben il 7%
ritiene che ci reincarneremo in una nuova vita
Cosa accade dopo la morte?
dopo la morte non c'è nulla
totale
campione
41
dopo la morte ci reincarneremo
in una nuova vita
non credenti
41,5
credenti che
non si
riconoscono…
cattolici non
praticanti
dopo la morte si va all'inferno o in
paradiso, in base a come ci siamo
comportati
53,2
nessuno può dire con certezza
cosa ci sarà dopo la morte
dopo la morte saremo tutti in una
dimensione diversa senza dolore
42,3
cattolici
praticanti
non so
36,3
0%
50%
100%
Giovani italiani, 18-29enni. Rilevazione marzo 2010 (N=1000)
Elaborazioni Istituto IARD per progetto Passio 2010
L’esistenza dell’inferno e del
paradiso



L’incertezza sul dopo morte è legata anche alla difficoltà
a credere nell’esistenza dell’inferno e del paradiso.
Coloro che hanno meno dubbi sono i cattolici
praticanti, anche se, per più del 40% dei casi, anche chi fa
parte di questa categoria mette in dubbio l’esistenza
dell’inferno e più del 30% non è certo neppure
dell’esistenza del paradiso
Tra chi ritiene che esista il paradiso è definito
innanzitutto come l’incontro con Cristo Risorto e, più
in generale, come un luogo di gioia e serenità
Esistono inferno e paradiso?
totale
campione
inferno
purgatorio
paradiso
non credenti
credenti che
non si
riconoscon…
Percentuale di intervistati
che ritengono esistere paradiso,
purgatorio e inferno
cattolici non
praticanti
cattolici
praticanti
0
25
50
75
100
Giovani italiani, 18-29enni. Rilevazione marzo 2010 (N=1000)
Elaborazioni Istituto IARD per progetto Passio 2010
Cosa è il Paradiso?
N = 348 intervistati che
ritengono che il Paradiso esista
Il Paradiso è un livello
di coscienza
superiore
Il Paradiso è il posto
in cui reincontreremo
i nostri cari
Il Paradiso è un posto
di pura gioia
Il Paradiso è un posto
in cui non c'è dolore
Il paradiso è
l'incontro con Gesù
Cristo Risorto
0
25
50
75
Giovani italiani, 18-29enni. Rilevazione marzo 2010 (N=1000)
Elaborazioni Istituto IARD per progetto Passio 2010
100
L’ANIMA
L’anima esiste sicuramente, ma…



E’ di meno del 5% la quota di intervistati che ritiene che
l’anima non esista, ma molto diverse sono le modalità
con cui essa è definita
Si registra dai dati una sorta di pan animismo. Per la
maggioranza degli intervistati l’anima non è una
prerogativa solo degli esseri umani, ma anche degli
animali.
Per un intervistato su tre, l’anima è propria anche delle
piante, per uno ogni dieci dei pianeti e delle rocce, per
uno ogni venti dei computer
Cosa è l’anima?
l'anima non esiste
totale
campione
32,4
l'anima è la nostra coscienza
non credenti
13,7
credenti che
non si
riconoscono…
29
cattolici non
praticanti
37,1
cattolici
praticanti
l'anima è un aspetto della
psicologia dell'uomo
l'anima è la parte spirituale di
ciascuno di noi
l'anima è ciò che resterà di noi
dopo la morte
l'anima è quella parte di noi stessi
che ci consente di essere in
sintonia con il resto della natura
non so
45,9
0%
50%
100%
Giovani italiani, 18-29enni. Rilevazione marzo 2010 (N=1000)
Elaborazioni Istituto IARD per progetto Passio 2010
Chi ha una anima?
3,9
4,1
4,6
5
i computer evoluti
non credenti
le rocce
6,8
12,8
11,3
13,9
i pianeti e le stelle
9,2
14,5
12,4
14,2
credenti che non si riconoscono
in una chiesa
cattolici non praticanti
cattolici praticanti
28,3
44,3
36,6
34,1
le piante
41,7
gli animali meno evoluti
47,6
58,6
57,2
57,4
gli animali più evoluti
61,7
76,4
79,9
67,3
gli esseri umani
0
20
40
60
90,4
93,3
92,1
80
100
Giovani italiani, 18-29enni. Rilevazione marzo 2010 (N=1000)
Elaborazioni Istituto IARD per progetto Passio 2010
GLI ATTEGGIAMENTI NEI
CONFRONTI DELLA
SCIENZA E DELLA VITA
La scienza è la depositaria del
sapere



La fiducia nella scienza si conferma particolarmente alta,
anche se nella consapevolezza che non è in grado di
dare spiegazioni su ogni cosa;
Tra i non credenti il primato della scienza è un assoluto,
non conciliabile con una dimensione religiosa
Tra i credenti praticanti, invece, è più forte la percezione
di una conciliabilità tra fede e scienza
Il rapporto tra scienza e fede
non credenti
20,4
43,4
50
Scienza e fede si possono conciliare
credenti che non si riconoscono
in una chiesa
cattolici non praticanti
63,5
cattolici praticanti
57,8
81
77,3
83,9
Ci sono cose che la scienza non può
spiegare
86,4
74,1
64,4
Le spiegazioni scientifiche sono le
uniche veramente attendibili
26,9
0
20
40
60
80
100
Giovani italiani, 18-29enni. Rilevazione marzo 2010 (N=1000)
Elaborazioni Istituto IARD per progetto Passio 2010
La guida della scienza e il desiderio
di conoscenza


Se per una quota rilevante dei giovani intervistati, la
scienza è il vero punto di riferimento, il fascino del
mistero è diffuso nella maggior parte del campione
Giovani curiosi e affascinati rispetto alle grandi questioni
che attraversano il sapere e il fondamento dei significati
filosofici della vita, ma poco propensi a consultare
“esperti” verso i quali la fiducia rimane molto bassa
Quanto ti interessano…?
23,1
26,5
l'astrologia e gli oroscopi
non credenti
32,5
24,6
il mondo dell'occulto
41,6
le religioni in genere
le filosofie orientali
38,5
credenti che non si
riconoscono in una
chiesa
cattolici non praticanti
60,4
56,1
40,8
47,7
le esperienze di vta oltre la morte
cattolici praticanti
49,3
41,2
il mondo del paranormale
la ricerca di forme di vita extraterrestre
43,9
la filosofia
47
la capacità della scienza di trasformare
l'uomo
55,6
57,5
54,6
I misteri degli antichi popoli
66,1
57,4
0
20
40
60
67,7
80
Giovani italiani, 18-29enni. Rilevazione marzo 2010 (N=1000)
Elaborazioni Istituto IARD per progetto Passio 2010
Ti è capitato di consultare…?
1,4
esorcisti
non credenti
1,9
credenti che non si
riconoscono in una
chiesa
cattolici non praticanti
0,5
medium
1,9
persone con particolari poteri di
guarigione
3,6
5
cattolici praticanti
7,3
maghi e/o cartomanti
5
6,8
astrologhi
2,8
20,8
religiosi per una guida spirituale
39,7
0
10
20
30
40
50
Giovani italiani, 18-29enni. Rilevazione marzo 2010 (N=1000)
Elaborazioni Istituto IARD per progetto Passio 2010
Lo spartiacque della bioetica


I temi di bioetica creano una frattura profonda tra
credenti praticanti e non credenti. Tra questi ultimi è
nettamente prevalente un atteggiamento che ritiene il
singolo individuo unico artefice delle proprie scelte e
quindi unico responsabile anche per quanto riguarda la
vita e la morte
Ciò detto questo atteggiamento non è completamente
alieno nemmeno tra chi si professa praticante né tra
coloro che si mostrano più ortodossi rispetto alla fede,
che fanno comunque registrare percentuali elevate di
soggetti favorevoli all’eutanasia (29%), all’aborto (21%) e
alla fecondazione assistita eterologa (31%)
Gli atteggiamenti verso la vita
20
24,3
36,1
22,5
21,5
la pena di morte
la fecondazione assistita
eterologa
non credenti
credenti che non si riconoscono
in una chiesa
39,3
31,1
L'aborto
22,3
L'eutanasia
28,9
0
20
40
54,6
76,6
70,5
cattolici non praticanti
cattolici intimisti/ritualisti
86,9
77,8
69,1
56,2
56,8
60
88,3
85
76,3
cattolici praticanti
Percentuale di intervistati
favorevoli alle azioni indicate
per tipologia religiosa
80 100
Giovani italiani, 18-29enni. Rilevazione marzo 2010 (N=1000)
Elaborazioni Istituto IARD per progetto Passio 2010
L’inizio della vita e gli obiettivi da
conseguire


Quasi la metà dei giovani intervistati ritiene che la vita
inizi al momento del concepimento. Ciò vale
soprattutto per chi si dichiara cattolico, mentre tra gli
altri sono forti sia l’incertezza sia una definizione più di
tipo giuridico che lega la presenza della vita alle
settimane di vita dell’embrione
La richiesta di identificare quali siano gli obiettivi più
importanti della vita spacca il campione tra chi li
identifica in una dimensione edonistica, chi vorrebbe
lasciare un segno della sua presenza sulla scena del
mondo, chi vorrebbe fare del bene gli altri e chi, invece,
enfatizza la dimensione affettiva
Quando inizia la vita?
totale
campione
al momento del concepimento
47,1
dopo la 12esima settimana dal
concepimento
27,2
non credenti
credenti che
non si
riconoscono…
cattolici non
praticanti
35,3
non so
53,6
non mi interessa
cattolici
praticanti
65,9
altre risposte
0%
50%
100%
Giovani italiani, 18-29enni. Rilevazione marzo 2010 (N=1000)
Elaborazioni Istituto IARD per progetto Passio 2010
L’obiettivo della vita è…
godersela il più possibile
totale
campione
23,6
20,9
18,3
12,4
costruire qualcosa che ci
sopravviva
lasciare un buon ricordo di sé
29,8
non credenti
15,6
12,7
18
fare del bene agli altri
credenti che
non si
riconoscono…
31,2
23,1
10,9
9
raggiungere il successo personale
sentirsi amati
cattolici non
praticanti
cattolici
praticanti
23,3
14,8
0%
23,3
23
50%
11,4
14,5
30,6
11
non so
100%
Giovani italiani, 18-29enni. Rilevazione marzo 2010 (N=1000)
Elaborazioni Istituto IARD per progetto Passio 2010
IL FUTURO
Un presente ed un futuro non
entusiasmanti, ma certo positivi
Nonostante la crisi e le difficoltà i giovani italiani sono
piuttosto soddisfatti della loro vita, a prescindere dalla
loro posizione religiosa, anche se tra i non cattolici gli
indici di soddisfazione sono leggermente più bassi della
media
 Anche rispetto al futuro prevale un ottimismo figlio
soprattutto di una concezione positiva di sé e delle
proprie potenzialità

Quanto sei soddisfatto della tua
vita?
totale
campione
22,6
non credenti
26,3
credenti che
non si
riconoscono…
22,6
cattolici non
praticanti
26,3
cattolici
praticanti
18,6
0%
55,8
56,6
55,7
57,2
57,5
50%
15
per niente
poco
abbastanza
molto
11,7
14,5
12,4
18,9
100%
Giovani italiani, 18-29enni. Rilevazione marzo 2010 (N=1000)
Elaborazioni Istituto IARD per progetto Passio 2010
Rispetto al futuro ti senti
molto ottimista
totale
campione
53,7
27,2
non credenti
53,7
27,3
abbastanza ottimista
24,4
poco ottimista
30,9
per niente ottimista
credenti che
non si
riconoscono…
cattolici non
praticanti
53,4
53,1
cattolici
praticanti
57,2
0%
50%
27
100%
Giovani italiani, 18-29enni. Rilevazione marzo 2010 (N=1000)
Elaborazioni Istituto IARD per progetto Passio 2010
I giovani di fronte al futuro e alla
vita, con e senza fede
Un’indagine di Istituto IARD rps per Passio 2010
Cresce la polarizzazione
I dati sulla partecipazione confermano rispetto al 2004,
una polarizzazione tra una minoranza (in crescita) di
soggetti molto coinvolti, ed una maggioranza di giovani
che non partecipano a riti ed iniziative, ma rimangono
comunque interessati alla dimensione spirituale
 In diminuzione la fiducia nella Chiesa che crolla tra i non
credenti (solo il 2% la definisce alta o molto alta) e si
riduce al 39% tra i praticanti, dove si registra comunque
un picco dell’81% tra i cosiddetti “ferventi” (la tipologia
che dichiara la religione molto importante ed una
frequenza assidua alla messa e alla preghiera individuale)

Due tendenze
Alcuni indicatori (che dovranno essere adeguatamente
approfonditi), sembrano indicare un processo di
“tifizzazione”, con la creazione di gruppi contrapposti le
cui posizioni a favore o contro la Chiesa si stanno
consolidando
 Allo stesso tempo aumenta la partecipazione saltuaria
ad eventi ed iniziative promosse da enti religiosi
(culturali, di formazione e di solidarietà), segno
dell’affermarsi di percorsi di ricerca del sacro di tipo più
individualistico, secondo le regole del più ampio
mercato formativo e culturale

Fiducia, partecipazione, interesse
9,1
3,1
6,2
La partecipazione a
gruppi religiosi
5
la partecipazione a riti
religiosi
15,8
24,3
11
18,3
3,9
11,5
La fiducia nella chiesa
cattolica
30,8
L'interesse verso la
dimensione spirituale
23,8
29,3
22,3
14,8
L'interesse verso la
dimensione spirituale
La partecipazione a
gruppi religiosi
La partecipazione a riti
religiosi
20
Molto alta
Alta
Né alta né bassa
Bassa
Nulla
40
50,6
40,3
7,8
33,1
31,9
La fiducia nella chiesa
cattolica
37,9
8,3
0
0
46,7
45,4
4,7
49,8
26,6
27,9
29,5
50,1
17,3
20
40
60
è diminuita
è rimasta uguale
è aumentata
Giovani italiani, 18-29enni. Rilevazione marzo 2010 (N=1000)
Elaborazioni Istituto IARD per progetto Passio 2010
52,7
60
Partecipazione a particolari
momenti liturgici
11,6
Pellegrinaggi in luoghi sacri
9,7
29,3
Processioni religiose
26
2010
26,3
Veglia della notte di Pasqua
2004
27,9
46,6
S. Messa di Natale
56
0
10
20
30
40
Giovani italiani, 18-29enni.
Rilevazione 2004 (N=1709) Rilevazione 2010 (N=1000)
Elaborazioni Istituto IARD per progetto Passio 2010
50
60
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Giovani e fede – IARD 2010