Che cos’è l’INFN
• L‘Istituto Nazionale di Fisica Nucleare è l'ente dedicato allo
studio dei costituenti fondamentali della materia;
• svolge ricerca nel campo della fisica nucleare, subnucleare, ed
astroparticellare;
• favorisce l’innovazione, promuovendo il trasferimento al
mondo produttivo e alla società delle conoscenze e tecnologie
acquisite;
• opera nell’ambito di collaborazioni internazionali;
• al tempo stesso, è fortemente presente sul territorio nazionale.
Antonio Masiero
vice-Presidente INFN
20/6/2014
La presenza dell’INFN sul territorio
• L’INFN è presente presso le maggiori
università italiane, con strutture
dipartimentali proprie ( sezioni)
• L’INFN ha realizzato quattro
Laboratori Nazionali, a disposizione
della comunità nazionale e
internazionale.
• Particolarmente forte la presenza in
Veneto:
– Laboratori Nazionali di Legnaro
– Sezione di Padova
– Consorzio RFX
Il rapporto dell’INFN con le regioni
• L’INFN ha formalizzato la propria collaborazione
con varie regioni italiane ( Marche, Toscana, Sicilia,
Abruzzo…
• Di particolare successo il rapporto con l’Abruzzo,
segnalato come una delle «best practice» delle
regioni italiane in ambito europeo.
• Il modello di collaborazione e’ basato su
-protocollo d’intesa
-realizzazione di progetti a regia
Attività gà in corso con le regioni
REGIONE
SICILIA
SICILIA
SICILIA
SICILIA
PUGLIA
SARDEGNA
MARCHE
TOSCANA
OGGETTO
Accordo Collaborazione per lo
sviluppo delle attività di Fisica
Nucleare e Particellare applicate alla
medicina e alla salute
POR AISHA
Distretto Tecnologico BIOMED
Distretto Tecnologico AMAR
ILO2
Convenzione per l’Istituzione di un
sistema premiale per la ricerca
scientifica
Accordo quadro e quindi MCLOUD
Protocollo Intesa per la promozione
del sistema regionale della ricerca
pubblica nell’ambito delle politiche
europee
TOSCANA
Convenzione per realizzazione
progetto ricerca (ISAV)
PIEMONTE
2)Accordo
EMILIA ROMAGNA
SCpA ASTER
Regione Piemonte, CNR,
INRIM, ENEA per il potenziamento
del sistema della ricerca e dell’alta
formazione
L’INFN desidera avviare iniziative anche con la Regione Veneto
I Laboratori Nazionali di Legnaro
Highway
Space and connectivity
LNL
LNL
Giovanni Fiorentini
Direttore LNL
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Carta d’identita’ dei LNL
• Missione: Sviluppare conoscenza in fisica e astrofisica
nucleare, assieme alle applicazioni delle tecnologie
nucleari connesse
• Punti di forza: sviluppo di acceleratori di nuclei, di rivelatori di
radiazioni e del trattamento di superfici
• Personale: Ogni giorno lavorano ai LNL 250 persone, di cui la
meta’ dipendenti dell’INFN
• Costo : 20 MEuro/anno (meta’ per funzionamento e ricerche,
meta’ per spese di personale)
• Bacino di utenza: circa 700 ricercatori di molte università, italiane
e straniere
• Acceleratori esistenti : AN2000 e CN, TANDEM-XTU e ALPI-PIAVE:
mediamente 8000 ore di fascio /anno all’utenza
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Trattamenti di superficie per l’industria
Terenziani
Atroshchenko
Chrikov
Acosta
Jahan Far
Moradi
Li
Yin
Rampazzo
Crosato
Gonzalez
Lytovchenko
Rupp
Synechko
Scagliusi
Bermudez
Balsamo
Barbiero
Azzolini
Deambrosis
De Biasi
Kaabi
Lanza
Rossi
Zambotto
Della Ricca
Roncolato
M. Ceccato
Pira
Pretto
Strada
Cavallin
Keppel
Tonini
P. Modanese
Baracco
Battiston
Brichese
Barison
Miorin
Menegatti
Frigo
Schiccheri
Patron
a
b
g
d
SPES*: il progetto principale del laboratorio
- studio di nuclei atomici
prodotti nelle fasi avanzate
dell’evoluzione stellare
- produzione di radioisotopi di
interesse sanitario;
* SPES= Selective Production of
exotic species
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LARAMED
LAboratorio per la
produzione di
RAdionuclidi di interesse
per la MEDicina
• progetto di INFN, CNR
assieme un’azienda
multinazionale
• approvato dal MIUR con
7 Meur
• Centro di ricerca e di
produzione di
radioisotopi di tipo
innovativo
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Progetto a regia
Tecn-Hosp
• Obiettivo strategico e’ rendere possibile la produzione
diretta di Tc-99m negli ospedali
• Realizzare presso i LNL una facility di produzione di
bersagli di Mo-100 per gli Ospedali, che poi possano
utilizzarli per fabbricare direttamente Tc-99m coi loro
ciclotroni.
• Costruzione di un prototipo innovativo di sistema da
sputtering di film spessi fino a 500 micron di Mo-100
da polveri.
• Formazione di personale specifico su nuove tecnologie
• Collaborazione con gli ospedali sul territorio nazionale
Progetto a regia
COBRA
Tecnologie Avanzate di
Combustione di Rifiuti
• Costruzione di un Prototipo innovativo di
inceneritore al plasma
• Sviluppare in Italia una tecnologia innovativa e
strategica che attualmente è studiata
prevalentemente in Cina, Giappone, Corea, Stati
Uniti e Germania.
• Formazione di personale specifico su nuove
tecnologie
• Collaborazione con la PMI del territorio
Monitoraggio della
radioattività naturale
• 2008 – 2013: carte tematiche della
radioattività naturale delle regioni
Toscana (CIPE) e Veneto
(Fondazione Cariparo)
• 2013 – 2016: carte
delle regioni Sardegna,
Marche e Umbria
(MIUR – INFN)
• Un patrimonio per le future
generazioni in caso di
contaminazioni
• Uno strumento per la
pianificazioni territoriale
(Green building)
Monitoraggio della
radioattività artificiale
Proponiamo un progetto di monitoraggio
del 137Cs, a 30 anni di distanza dal
disastro di Chernobyl
Obiettivi
• Realizzare una monitoraggio sistematico, in linea con gli
altri paesi europei
• Evitare “allarmi” estemporanei, fornendo dati rigorosi e
scientifici
• Collaborare con ARPAV e IZSVe
• Valorizzare know-how e strumenti d’eccellenza
Giugno 2013
Tecnologie nucleari per l’agricoltura di precisione
Velivolo per misure elettromagnetiche
multibanda (gamma, visibile, infrarosso,
termico, visibile)
Prodotti cartografici
• carta dell'uso del suolo
• carta del vigore vegetativo
• carta dello stato di salute delle piante
• carta dello stress idrico
Monitoraggio della radioattività naturale
• carta del contenuto idrico del suolo
• carta della distribuzione delle piante infestanti e dell’efficacia dei fertilizzanti
La Sezione di Padova
dell’
Istituto Nazionale di Fisica Nucleare
Mauro Mezzetto
Direttore
20/6/2014
Sezione INFN di Padova
• Uno dei quattro fondatori dell’INFN (Milano, Padova, Roma,
Torino), 8 agosto 1951
• Tuttora fra le piu’ grandi sezioni INFN in Italia
• Assieme ai Laboratori Nazionali di Legnaro forma il più
importante centro urbano INFN dopo Roma
• In numeri:
• 124 dipendenti
• 184 associati universitari (tecnici, laureandi, borsisti,
assegnisti, ricercatori, professori associati ed ordinari)
• Circa 120 ospiti all’anno (più della metà stranieri)
• Padova ha espresso un presidente INFN e 6 vicepresidenti
• … e ha fondato i Laboratori Nazionali di Legnaro
Sezione INFN e Dipartimento di Fisica
• Le sezioni INFN vivono nei Dipartimenti di Fisica, con sostanziali peculiarità:
• Mettono a disposizione fondi per la ricerca
• Assumono tecnici e tecnologi (oltre ai ricercatori)
• Mantengono officine e servizi
• In particolare a Padova, che storicamente ha una lunga tradizione di costruzione di
esperimenti, sono molto attivi:
• Officina elettronica(7 tecnologi, 12 tecnici)
• Officina meccanica (14 tecnici, di cui 2 universitari)
• Ufficio tecnico (6 ingegneri, 4 disegnatori progettisti)
• Servizio calcolo, reti e Grid, che mantiene assieme a Legnaro uno dei piu’
efficienti centri di calcolo regionali di LHC/CERN (13 tecnologi, 7 tecnici)
Attività della Sezione
• La stretta collaborazione con il Dipartimento di Fisica (il migliore in Italia secondo
CENSIS 2012 e ANVUR 2013, e classificato fra i 51-75 migliori dipartimenti di fisica del
mondo secondo Euricse 2013) porta ad un ampio spettro di attività:
• CERN: la Sezione si e’ focalizzata in un grosso sforzo nell’esperimento CMS, uno
dei due esperimenti che hanno riportato la scoperta del bosone di Higgs.
È anche presente negli esperimenti LHC-B ed Alice
• Laboratori Nazionali del Gran Sasso: con una importante partecipazione
all’esperimento Icarus (l’esperimento di Carlo Rubbia) ed inoltre Opera, Cuore,
Gerda, Luna.
• Laboratori Nazionali di Legnaro: storicamente la Sezione ha una fortissima
collaborazione con i Laboratori, partecipando a numerosi esperimenti di fisica
nucleare, ma proponendo anche esperimenti di fisica fondamentale, quali
Auriga, PVLAS, Casimir, Virgo etc.
• Importanti collaborazioni nei maggiori laboratori internazionali, quali Fermilab e
SLAC negli Stati Uniti, KEK in Giappone, Ganil in Francia, GSI in Germania,
l’osservatorio Magic alle isole Canarie, recentemente l’esperimento Juno in Cina.
• Il gruppo teorico della Sezione di Padova vanta una tradizione e un livello di
assoluta eccellenza internazionale.
• 15 progetti europei FP7 approvati con partecipazione della Sezione
Le camere di CMS, costruite a Legnaro
ICARUS al Gran Sasso
Ordini del CERN a ditte Italiane
Trasferimento Tecnologico e
Formazione
• La combinazione ricerca scientifica di alto livello, capacità progettuale e
costruttiva di strumenti innovativi per la ricerca scientifica, competenze in
atto e infrastrutture esistenti costituisce la premessa ideale per:
– Contribuire alla formazione professionalizzante sia in ambito di ricerca
che in ambito tecnologico, intendiamo proporre alla Regione un
progetto per la formazione simile a quelli attivati nella regione Abruzzo
con i Laboratori del Gran Sasso
– Capacità di trasferimento tecnologico ad alto livello in diversi ambiti:
elettronica, elettrotecnica, informatica, meccanica
– Proporre iniziative sull’orientamento delle discipline scientifiche
universitarie, priorità espressa anche nel documento di
programmazione per il POR 2014-2020
• “nel 2010 i laureati veneti in materie scientifico-tecnologiche per
mille abitanti sono 10,8 (contro 12,4 in Italia)”
• “il numero di laureati in queste discipline è sceso di 1350 unità
(passando da 6.770 a 4.220) dal 2006 al 2010”
INFN e Cloud computing
– l’INFN, che ha costruito nel corso dell’ultimo decennio una
notevole competenza nel campo del calcolo distribuito e
ora sta collaborando a due progetti che hanno come tema
il Cloud computing per la P.A., vincitori del bando Smart
Cities a livello nazionale (Prisma ed OCP) ed in particolare
la sez. di Padova svolge in essi un ruolo di primo piano
• ai progetti partecipano varie aziende leader a livello nazionale ed è
attiva la collaborazione con varie amministrazioni regionali e
comunali
– ha inoltre implementato per la Regione Marche
un’infrastruttura pilota di Cloud computing presso il centro
informatico regionale, validato attraverso una prima
applicazione per l’accesso alla refertazione diagnostica
sanitaria.
Un cluster cloud pilota per la Regione
Recentemente, a seguito di interazioni con colleghi Universitari e
responsabili di sistema informativi della Regione e del Comune di
Padova si è sviluppata l’idea progettuale di:
– un data center a livello regionale in Veneto in grado di fornire servizi in
modalità Cloud a P.A. locali, enti di ricerca ed Università ed imprese,
consolidando potenzialmente in un’unica infrastruttura la moltitudine
di installazione informatiche oggi esistenti e mettendo a frutto quanto
sviluppato nei progetti Smart Cities
– un centro di competenze sul calcolo avanzato rivolto alla
specializzazione nello sviluppo del software per i moderni processori a
basso consumo e ad elevato grado di parallelismo che, spinti
dall’enorme diffusione dei dispositivi mobili troveranno presto
applicazioni in tutti gli ambiti fino a quello delle applicazioni più
impegnative in campo scientifico e tecnico.
Abbiamo in programma di discutere a breve l’idea porgettuale con il
vice-presidente della Regione Marino Zorzato
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