AUTISMO
Riconoscimento precoce.
Neurobiologia
Eziopatogenesi (genetica e ambiente).
Focus sulle vaccinazioni
Dott.ssa Giampina Grimaldi
Resp. S.S.D. Neuropsichiatria Infantile.
A.O.R.N. Santobono-Pausilipon Napoli
Introduzione
 L’Autismo infantile rappresenta una delle sindromi
più angoscianti e difficilmente comprensibili dell’età
evolutiva.
 E’ un disturbo che mina precocemente e in
profondità le normali capacità evolutive di un
bambino.
 Non esistono specifici markers biologici o test
medici in grado di confermare la diagnosi, anche se la
ricerca scientifica è in possesso di dati in favore di
un’origine biologica.
Introduzione
 La frequenza del disturbo sembra in aumento,
attualmente si avvicina all’1 per mille della
popolazione, con rapporto maschi\femmine di 4\1, ma
le stime sono variabili e vanno da 62/10000 in europa a
65/10000 in america, fino a 147/10000 (recente
rapporto del CDC, Centers for disease control and
prevention).
Prime Descrizioni
 Bleuler 1911 (ritiro autistico degli schizofrenici)
 Kanner 1943 (chiusura e modalità atipiche di relazione)
 Asperger 1944 (bambini con sviluppo atipico ma con
buone capacità cognitive)
 DSM-III anni “80 (primo riconoscimento di categoria
indipendente)
 DSM-IV anni “90 (inclusione nei PDD: Pervasive
Developmental Disorder)
DSM-V: Disturbi dello Spettro
dell’Autismo
Criteri diagnostici:
1. Deficit persistenti della comunicazione sociale e della
interazione sociale in molteplici contesti
2. Pattern di comportamento, interessi o attività, ristretti,
ripetitivi,
3. I sintomi devono essere presenti nel periodo precoce
dello sviluppo, ma possono non manifestarsi
pienamente prima che le esigenze sociali eccedano le
capacità limitate.
4. Compromissione significativa del funzionamento
sociale
Sintomi conclamati
 1° criterio:
 deficit della reciprocità socio-emotiva, della capacità
conversazionale, della condivisione di interessi o
emozioni, approccio sociale anomalo,
 deficit dei comportamenti comunicativi sia verbali
che non verbali, anomalie del contatto visivo, dell’uso
dei gesti,
 Deficit di adattamento ai diversi contesti sociali,
difficoltà nella condivisione di giochi di
immaginazione, assenza di interesse verso i coetanei
Sintomi conclamati
 2° criterio
 Movimenti, uso degli oggetti o dell’eloquio, stereotipati o
ripetitivi,
 Insistenza nella “sameness” (immodificabilità), mancanza
di flessibilità, comportamento ritualistici,
 Interessi molto limitati, fissi, attaccamento a oggetti
insoliti
 Iper o iporeattività in risposta a stimoli sensoriali,
avversione per suoni o consistenze tattili specifiche, fascino
per “luci” o “movimenti”
Infine…..
 I comportamenti anomali non sono meglio spiegati
da disabilità intellettiva o da ritardo globale dello
sviluppo.
 Ci può essere comorbilità del disturbo dello spettro
autistico con disabilità cognitiva (in tali casi il livello di
comunicazione sociale deve essere inferiore rispetto a
quanto atteso per il livello di sviluppo generale)
Età di esordio \ Età di
riconoscimento
 Età di esordio: primo-secondo anno di vita
 Età di riconoscimento: 2,6 anni in media
Condizione preautistica
 Ricerche su filmati familiari di bambini che
svilupperanno l’autismo hanno documentato:
 Minore frequenza di comportamenti sociali precoci,
già nel primo anno di vita (guardare negli occhi,
interazioni affettuose con il caregiver),
 Comparsa di tali comportamenti solo in presenza di
un adulto molto attivo,
 Mancanza di iniziativa, (spinta endogena di ricerca
dell’altro anche quando l’altro non li sta stimolando)
Condizione preautistica
 I bambini con autismo (successivamente diagnosticato)
sin dal primo anno di vita possono essere coinvolti in
sequenze anche ad alto contenuto emotivo, ma solo a
partenza dall’intenzionalità dell’altro,
 Manca l’istinto della provocazione (intersoggettività
primaria),
Condizione preautistica
 Bassa frequenza di vocalizzazioni sociali e alta
frequenza di vocalizzazioni agli oggetti.
 I genitori non sono supportati nell’uso di adeguate
modalità comunicative dalla risposta del bambino
 Difficoltà nella costruzione di precocissimi
“protodialoghi”
 Scarso uso del “motherese”, linguaggio bambinodiretto, che ha specifiche caratteristiche ritmiche,
melodiche e prosodiche
Condizione preautistica
“circolo vizioso” che genera
 Riduzione del sostegno esterno allo sviluppo sociale
del bambino.
Condizione preautistica
 I comportamento sociali semplici restano in “attesa”
di interazioni emotive,
 Non evolvono in comportamenti dialogici più
complessi
 Infine, poichè non presi dentro sequenze
intersoggettive più complesse, tendono a scomparire.
Intersoggettività
 Intersoggettività primaria (interazione faccia a
faccia con la madre), il bambino ha accesso allo stato
affettivo della madre attraverso lo sguardo
 Intersoggettività secondaria (persona-personaoggetto), alla base della condivisione, rappresenta una
pietra miliare nello sviluppo dell’attività mentale del
bambino (attenzione condivisa)
Intersoggettività
 Fino a 9 mesi il bambino può alternare l’attenzione
verso le persone ad un’attenzione verso gli oggetti.
 Dopo i 9-12 mesi diviene capace di coordinare
l’attenzione tra gli oggetti e le persone (condivisione
delle esperienze e reciprocità sociale:interazioni di
tipo “triadico”)
Sviluppo atipico
 Nel bambino autistico:
 Nel primo semestre di vita si realizza una specifica
riduzione dell’attenzione verso gli stimoli sociali, ma
l’attenzione rivolta agli oggetti non lo distingue dai
bambini con sviluppo tipico
Sviluppo atipico
 Nel secondo semestre, si manifesta un chiaro difetto
di interesse sociale a fronte di una decisa preferenza
per gli oggetti fisici, non emergono comportamenti
sociali più complessi, non si realizza la capacità di
riconoscere l’intenzionalità dell’azione, la
direzionalità degli occhi, non emergono le interazioni
di tipo triadico (condivisione di esperienze e
reciprocità sociale)
Sviluppo atipico
 Il ridotto interesse del bambino per il volto umano ha un
effetto devastante sullo sviluppo del suo cervello,
programmato per assumere il volto della madre come il più
potente stimolo in grado di mettere in atto i processi
neuroevolutivi.
 Nella teoria della mente proposta da Baron-Cohen,
l’attenzione condivisa di tipo triadico, è essenziale per il
pieno sviluppo del sistema primario di riconoscimento
delle emozioni (sistema dell’empatia)
 Sistema dei neuroni specchio (Mirror Neuron System)
Eziopatogenesi
 La natura del disturbo coinvolge i complessi rapporti
mente/cervello.
 Pertanto non rende possibile il riferimento al
modello sequenziale eziopatogenetico comunemente
usato nelle discipline mediche.
Eziopatogenesi
 La componente genetica esercita un ruolo di
fondamentale importanza, cosi come alcuni fattori
patogeni acquisiti nelle epoche precoci dello
sviluppo del SNC (anomalo sviluppo di alcune
strutture cerebrali:lobo frontale, gangli basali, sistema
limbico, amigdala e ippocampo, cervelletto)
Eziopatogenesi
 Aree cerebrali coinvolte
 Lobo Frontale
 Lobo temporale
 Sistema limbico (amigdala e ippocampo)
 Cervelletto
 Sistemi di associazione tra la corteccia frontale e la
corteccia parietale.
Eziopatogenesi
 Livello Neurobiochimico
 Livelli ematici elevati di serotonina e del suo precursore, il
triptofano, nel 30% dei soggetti autistici
 Livelli urinari elevati di serotonina
 Livelli elevati di metaboliti della dopamina, nel sangue,
nelle urine e nel LCR, nel 20% dei soggetti
 Alterati livelli di beta endorfine (oppiodi endogeni) nel
sangue e nel LCR nel 15% dei soggetti
 Alterati livelli di ossitocina nel sangue e nel LCR
 Elevata escrezione urinaria di peptidi
Eziopatogenesi
 Presenza anomala nel liquor di citochine, (mediatori
dell’infiammazione)
 Alterazioni del sistema immunitario
 Alterato metabolismo degli steroidi (testosterone)
Eziopatogenesi
 Neuroimaging:
 Crescita troppo veloce del cervello nei primi anni di
vita (volume medio cerebrale > 5% nei bambini
autistici al di sotto dei 12 anni), amigdala
sproporzionalmente più grossa.
 Anomalie morfologiche (ventricoli laterali e
cervelletto) e strutturali (ipercellularità)
Eziopatogenesi
 Studi trattografici di imaging (visualizzazione in vivo
dei fasci di fibre attraverso cui si stabiliscono
connessioni tra regioni cerebrali, anche lontane tra
loro) testimoniano:
 Mal funzionamento della rete di connessioni tra le
aree cerebrali prefrontali, del sistema limbico e del
cervelletto (Riva 2003)
Eziopatogenesi
 Alterazione del processo di apoptosi (causa di
proliferazione neuronale anomala)
 Connessioni sinaptiche troppo precoci rispetto ai
normali tempi di accrescimento del bambino,
 Migrazione neuronale e sviluppo di connessioni non
regolato dall’esperienza e dall’apprendimento
(senza guida)
Eziopatogenesi
 Connettività locale eccessiva, disorganizzata,
iperattiva e poco selettiva
 Connettività a distanza, corticale-corticale, ridotta,
non sincronizzata e poco responsiva
Eziopatogenesi
 Carenza nella processazione degli stimoli (che
avviene attraverso le connessioni a distanza)
 Carenza nella funzione integrativa delle
informazioni, (che attiene prevalentemente al lobo
frontale).
 Sin dai primi anni di vita la corteccia frontale parla
solo a sé stessa ed è incapace di ascoltare e rispondere
agli altri sistemi del cervello
…perchè ritardo nella diagnosi?
 I circuiti connessionistici frontale, temporale e
cerebellare, hanno normalmente uno sviluppo
postnatale prolungato e non entrano pienamente in
funzione prima del 2^ anno di vita.
 Per questo non è facile diagnosticare l’autismo prima
del 2°-3° anno di vita.
Studio su famiglie
 Fenotipo allargato o BAP (broader autism
phenotype) comprende temperamento rigido, difficoltà
nel linguaggio pragmatico, quadri stereotipati di
comportamento. Broader e al 2005
 Scala del fenotipo più ampio (BPASS) ha lo scopo di
“catturare “ il continuum della severità del danno.
Dawson e al 2007
Studi su famiglie
 La BPASS, usata in famiglie con almeno 2 bambini
affetti, ha mostrato, nei genitori, alti tassi di
 -disordini di personalità (con tendenza al ritiro
sociale, mancanza di comunicazione reciproca,
interessi speciali……)
 -disturbo ossessivo-compulsivo (forma estrema di
comportamento stereotipato)
 -disfunzione esecutiva (forma estrema di
comportamento restrittivo)
Studi su famiglie

o ancora
 -schizofrenia e ritardo mentale
 -comportamento sociale deviante
 -bassa qualità e quantità di rapporti amichevoli
 -ridotte abilità sociali
Ipotesi genetica
 Tasso di ricorrenza familiare 10-50 volte maggiore
rispetto alla popolazione generale
 Concordanza del disturbo del 60-90% nei gemelli
monozigoti e del 10%, nei gemelli dizigoti
Ipotesi genetica
 Rapporto maschi\femmine : 4 a 1 (difetto X linked?)
 Alta incidenza di comorbidità dell’autismo con
diversi disordini neurogenetici (Xfragile, Sclerosi
tuberosa, Sindrome di Rett, Sindrome di duplicazione
del cromosoma 15, Epilessia del lobo temporale con
ritardo mentale e del linguaggio)
Ipotesi genetica
 Maggiore incidenza di forme lievi di disturbi dello
sviluppo che coinvolgono la comunicazione, la
socialità o altri sintomi comportamentali, nei familiari
di bambini affetti da autismo.
Ipotesi genetica
 Disturbo geneticamente eterogeneo e poligenico,
dovuto ad un effetto additivo di molti geni differenti
(geni di suscettibilità), ognuno responsabile di un
piccolo difetto fenotipico.
 I locus di suscettibilità per l’autismo riguarderebbero
particolari tratti dei cromosomi 2,7,15,16,17.
Ipotesi genetica
In particolare
 la regione 15q11.13 (questa stessa regione è
interessata, in caso di delezione, a due sindromi
soggette ad imprinting: Prader-Willi derivante da
perdita di geni ad espressività paterna, Angelman,
derivante da perdita di geni ad espressività materna)
 il gene RELN (reelin) sul cromosoma 7
Ipotesi genetica
Questi geni sono implicati
 nello sviluppo e nella fisiologia del SNC.
 nella produzione di proteine coinvolte nello sviluppo
e funzionamento delle sinapsi,
 nella produzione di neurotrasmettitoti e loro
recettori,
Ipotesi genetica
 La reelina è una proteina implicata nella migrazione
neuronale e nello sviluppo delle connessioni neurali.
 Il gene per la reelina è localizzato nellla regione 7q
geni/ambiente
 Causa fondamentale:
Interazione di più geni
 Concause:
Esposizione a “modificatori ambientali”
Fattori epigenetici
(storia delle interazioni ambientali proprie dell’individuo e
delle generazioni che lo hanno preceduto che non modificano i
geni ma la loro espressività: storia transazionale propria di
quella particolare linea di sviluppo)
Interazione geni\ambiente
 Fattori ambientali come fattori di comorbidità:
 -Fattori prenatali (andamento della gravidanza, età dei
genitori, stato immunologico materno-fetale, esposizione a
infezioni, ad agenti tossici come il mercurio o altri
inquinanti ambientali come pesticidi organo fosfati,
farmaci)
 Fattori legati al parto (basso peso alla nascita, durata della
gravidanza, ipossia al momento del parto)
 Fattori postnatali (“ipotetici”) (gastrointestinali,
immunitari, esposizione a droghe, infezioni, alcuni cibi,
metalli pesanti quali il mercurio o piombo, infine
vaccinazioni).
Ipotesi vaccinale
 Nasce da un dato temporale: apparente esordio della
sintomatologia in coincidenza con talune vaccinazioni.
 Molti bambini con autismo manifestano regressione
delle competenze “acquisite” dopo aver ricevuto
vaccinazioni multiple.
 Il vaccino trivalente MPR sarebbe quello
maggiormente implicato.
Ipotesi vaccinale
 Andrew Wakefield (1998) sosteneva che il vaccino
trivalente MPR fosse causa di infezioni
gastrointestinali, a loro volta legate all’autismo.
 Recenti studi scientifici (British Medical Journal
gennaio 2011) hanno decretato l’infondatezza di
questa associazione
 Nel 2010 Wakefiel è stato espulso dal Royal College of
Phisician
Ipotesi vaccinale
 Recentemente (2013) Richard Deth ha ripreso la
teoria di Wakefield focalizzando l’attenzione sugli
adiuvanti (alluminio) e conservanti (mercurio sotto
forma di Thimerosal)
 Alluminio e mercurio rimarrebbero per anni nel
SN, provocando infiammazione. L’infiammazione
interferirebbe con l’espressione genica.
Ipotesi vaccinale
 Il thimerosal è stato ritirato. I casi di autismo sono
aumentati.
 Il vaccino MPR non contiene alluminio o mercurio.
 L’esposizione simultanea a questi 3 virus
provocherebbe comunque infiammazione.
Ipotesi vaccinale
 L’infiammazione interferirebbe con l’espressione
genica.
 Il ruolo patogeno di tale meccanismo sarebbe più
evidente nell’Autismo con regressione.
Ipotesi vaccinale
 Journal of Immunotoxicology 2011; 8(1): 68-79 Nuova
revisione di studi che esamina cause ambientali di
autismo tra cui i vaccini e i loro componenti.
 La nuova versione del vaccino contro morbillo,
parotite e rosolia (MPR II), non contiene thimerosal
ma:
-la componente per la rosolia è stata propagata
in membrana cellulare umana, derivata dai tessuti dei
polmoni embrionali
Ipotesi vaccinale
 Il DNA umano dai vaccini può essere inserito
casualmente nei geni di chi ha fatto il vaccino
 Punti caldi per l’inserimento di questo DNA sono stati
trovati nel cromosoma X, in otto geni associati
all’autismo, coinvolti nella formazione di sinapsi,
nello sviluppo del sistema nervoso centrale e nella
funzione mitocondriale. (ipotesi del danno
mitocondriale)
 Secondo questa teoria residui di DNA umano di alcuni
vaccini possono provocare autismo in bambini
geneticamente a rischio.
Ipotesi vaccinale
 Nel marzo 2013 è stata pubblicata sul Journal of
Pediatrics una ricerca condotta dai Center for
disease control (Cdc) di Atlanta, ripresa dall’American
Academy of Pediatrics, da cui si evince che allo stato
attuale della medicina non è stata rilevata alcuna
correlazione tra vaccini e autismo.
(Increasing Exposure to Antibody-Stimulating Proteins
and Polysaccharides in Vaccines Is Not Associated with
Risk of Autism)
Ipotesi vaccinale
 In tale ricerca, riportata sul sito dell’ISS, sono stati
studiati 256 bambini con DSA, confrontati con 752
bambini non autistici. Emerge quanto segue:
 Il n.ro totale di antigeni ricevuti entro i due anni,
non differiva nei due gruppi
 Il n.ro massimo di antigeni ricevuto nelle singole
sedute vaccinali era simile
 I bambini affetti da autismo con regressione non
avevano ricevuto un n.ro maggiore di vaccini
rispetto ai bambini con autismo senza regressione
Conclusione
 L’autismo è una sindrome comportamentale
associata a un disturbo dello sviluppo del cervello e
della mente con esordio nei primi tre anni di vita.
 E’ una malattia che colpisce il modo in cui un essere
che sta crescendo impara a muoversi e a rispondere
all’ambiente fisico e interpersonale.
Conclusione
 Il disturbo è prodotto dalla combinazione di diversi
geni di rischio “avversi” su cui intervengono altri
fattori di comorbilità, ambientali, che agiscono nel
periodo prenatale, perinatale o postnatale.
 Le vaccinazioni potrebbero essere tra le “concause” di
espressione della malattia.
 Allo stato attuale della ricerca medica comunque esse
non sono da annoverarsi tra le principali cause
dell’Autismo.
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Giampina Grimaldi – Autismo, riconoscimento