Alessandro Finazzi Psicologia del lavoro Il burn-out E Il mobbing IL DISAGIO NEL LAVORO Alessandro Finazzi IL BURN OUT DEFINIZIONI C. Maslach: perdita d’interesse nei confronti delle persone con cui si lavora. C.Cherniss: una ritirata psicologica dal lavoro in risposta all'eccesso di stress e insoddisfazione. Edelwich e Brodsky: progressiva perdita di idealismo, energia e scopi, vissuta da operatori sociali, professionali e non, come risultato delle condizioni in cui lavorano. IL DISAGIO NEL LAVORO Alessandro Finazzi IL BURN OUT B. POTTER Emozioni negative: frustrati, arrabbiati, depressi, insoddisfatti o ansiosi, croniche. Problemi interpersonali: è difficile avere contatti con gli altri, sul lavoro e a casa. Conflitti inevitabili: intensa ostilità. Questa tendenza al ritiro è piuttosto diffusa fra i "professionisti dell'aiuto". Problemi di salute: la salute fisica ne risente (bridivi, mal di testa, insonnia, ma di schiena). In generale ti senti stanco e "giù di corda". Prestazione sotto la norma: puoi sentirti infastidito dal tuo lavoro o privo di entusiasmo per i tuoi progetti. difficile concentrarti. meno produttivo Abuso di sostanze: bere più alcool, usare droghe o farmaci, mangiare troppo o troppo poco, bere più caffè e fumare più sigarette. Sensazione di mancanza di senso: "chi me lo fa fare?" "chi se ne frega!". IL DISAGIO NEL LAVORO Alessandro Finazzi IL BURN OUT CAUSE Burn out non solo come un sintomo di una sofferenza individuale collegata all'attività lavorativa ma anche un possibile indicatore di inadeguatezze organizzative e un problema di natura sociale, prodotto da dinamiche sociopolitiche-economiche. 'concettualmente lo stress è il genere e il burnout la specie - una particolare forma di risposta a certe condizioni di stress. Il burnout è il risultato dello stress, di quel tipo di stress che fa sentire le persone senza via d'uscita. IL DISAGIO NEL LAVORO Alessandro Finazzi IL BURN OUT COME USCIRNE? Un'adeguata strategia di coping è quella di diventare consapevoli che c'è un problema. No allo slogan "così è la vita“. Il primo passo è dunque prestare attenzione, "ascoltarsi", diventare consapevoli. Lavoro: negoziare in modo consapevole e attivo il proprio ruolo, le proprie mansioni e le proprie condizioni di lavoro in generale. Privato: recuperare dentro di sé, e al di là della situazione di lavoro specifica, la propria motivazione e la propria capacità di alimentare spazi di desiderio. E’ importante la tensione all'apprendimento e al comprendere, ossia "la curiosità" e la "ricerca di senso" del proprio fare. IL DISAGIO NEL LAVORO Alessandro Finazzi IL MOBBING DEFINIZIONE Il Mobbing (dall’inglese “to mob” = attaccare, accerchiare) consiste in attacchi sistematici, abusi, oltraggi e soprusi esercitati dal mobber (superiori gerarchici o colleghi) contro un lavoratore isolato (il mobbizzato) divenuto, per svariate ragioni, indesiderato. l’etologo Konrad Lorenz l’ha impiegato per spiegare l’attacco coalizzato sferrato da un gruppo di animali ad animali della stessa specie. Il primo ad applicare il termine alle società umane è stato Heinz Leyman IL DISAGIO NEL LAVORO Alessandro Finazzi IL MOBBING DEFINIZIONE Essere “vittima”, essere “mobbizzato” vuol dire trovarsi in una condizione di totale sudditanza e impotenza. Si tratta di pettegolezzi più o meno fondati, tesi a metterla in cattiva luce, di improvvisi mancati inviti al bar o in mensa, di allusioni inizialmente senza importanza e di piccoli conflitti con i colleghi che vanno degenerando nell’isolamento del mobbizzato. sono la sistematicità e la durata nel tempo gli elementi che distinguono il Mobbing da qualsiasi altro scontro sul lavoro IL DISAGIO NEL LAVORO Alessandro Finazzi IL MOBBING GLI ATTORI Side-mobber non è un semplice testimone, ma un vero e proprio complice silenzioso, in quanto spettatore che osserva ma non interviene. I colleghi non direttamente coinvolti hanno una potenzialità tale da permettere o non permettere l’azione del mobber nel loro ufficio Il Mobber : chi vessa i propri sottoposti o colleghi per scopi che in superficie sono di potere, ma nascondono motivazioni psicopatologiche più profonde, le quali arrivano al sadismo praticato per il proprio piacere, anche fisico. Secondo alcune indagini, condotte sul campo, il mobber ha una personalità “psicopatologicamente disturbata”, che si manifesta come “disturbo narcisistico di personalità”. IL DISAGIO NEL LAVORO Alessandro Finazzi IL MOBBING LA POSIZIONE DEL MOBBER Chi era il suo nemico? Numer o Le persone nel suo reparto/i colleghi 31 I dipendenti o altri in posizioni inferiori alla sua 173 I capi o altri in posizioni superiori alla sua insieme alle persone nel suo reparto/i colleghi 90 nessuno 0 0 TOTALE 301 100 % 10,29900 57,47508 29,90033 tratto da ... "I numeri del Mobbing" di Harald Ege, Pitagora, Bologna, 1998, pag. 151 IL DISAGIO NEL LAVORO Alessandro Finazzi IL MOBBING ALCUNI DATI Recenti ricerche empiriche condotte in Svezia e Germania hanno dimostrato che: il 10-20% dei suicidi in un anno sono imputabili al mobbing; centinaia di lavoratori mobbizzati sono finiti in prepensionamento o in cliniche psichiatriche. Anche in Italia, ultimamente, sono state condotte ricerche specifiche dalle quali risulta che i lavoratori mobbizzati supererebbero il milione, mentre si aggirerebbe intorno ai 5 milioni il numero dei cittadini coinvolti, in qualità di amici o colleghi di lavoro dei mobbizzati. IL DISAGIO NEL LAVORO Alessandro Finazzi IL MOBBING TIPOLOGIA Si distingue tra mobbing orizzontale e verticale a seconda che i mobbers siano colleghi di pari livello della vittima (mobbing orizzontale) o superiori (mobbing verticale) e tra mobbing discendente, operato dal o dai superiori verso i lavoratori ad un livello gerarchico inferiore, ed ascendente, praticato da un individuo o gruppo nei confronti di un capo. IL DISAGIO NEL LAVORO Alessandro Finazzi IL MOBBING FASI DEL MOBBING Si individuano 6 fasi: 1. Conflitto mirato 2. Creazione dei pretesti e delle occasioni 3. Comparsa di problemi psicosomatici 4. Creazione del “caso aziendale” 5. Coinvolgimento dell’ufficio personale 6. Uscita dal mondo del lavoro IL DISAGIO NEL LAVORO Alessandro Finazzi IL MOBBING CONSEGUENZE SOCIALI 1. Difficile recupero dell’inserimento occupazionale 2. Coinvolgimento del nucleo familiare 3. Coinvolgimento della vita di relazione sociale IL DISAGIO NEL LAVORO Alessandro Finazzi IL MOBBING LA NORMATIVA Codice civile Art. 2087 Tutela delle condizioni di lavoro Comma 1. Art. 2103 Mansioni del lavoratore Comma 1. Comma 2. D.Lgs. n. 626/1994 Art. 3 Misure generali di tutela Comma 1. Comma 2. Art. 5 Obblighi dei lavoratori Comma 1. Comma 2. In particolare capoverso h.