IDROGRAFIA CORSI D’ACQUA I corsi d’acqua scorrono dentro un alveo, cioè un avvallamento del terreno scavato dalla loro stessa corrente. L’acqua viene via via raccolta nel territorio che il corso d’acqua attraversa, che si chiama bacino idrografico. Il bacino idrografico di un fiume è quindi quella porzione di territorio che raccoglie le acque superficiali e le fa confluire nel fiume stesso. La portata d’acqua di un fiume è la quantità d’acqua che passa nell’alveo in un secondo. REGIME DI UN CORSO D’ACQUA La portata di un corso d’acqua non è costante, ma varia durante l’anno, perché dipende dalle precipitazioni e dallo scioglimento di nevi e ghiacciai. Il regime di un corso d’acqua è la variazione di portata durante l’anno. Può essere fluviale o torrentizio: un corso d’acqua a regime fluviale ha portata abbastanza regolare in tutte le stagioni, mentre un corso d’acqua a regime torrentizio presenta una portata irregolare (ad es. in estate può essere quasi in secca). LAGHI I laghi possono essere di tre tipi principali: 1) Lago vallivo: si forma sul fondo di una valle, dove si raccoglie l’acqua. È alimentato da un fiume immissario e cede la sua acqua ad un fiume emissario. I laghi vallivi possono essere: - di origine glaciale (cioè sono il risultato dello scioglimento di un antichissimo ghiacciaio) di sbarramento (cioè occupano una valle occlusa da una frana o da una diga artificiale). 2) Lago vulcanico: ha origine da un vulcano spento, per questo è di forma tondeggiante. È alimentato dall’acqua piovana, non ha immissario ma solo un piccolo emissario. I laghi vulcanici possono essere: - di cratere (cioè occupano la bocca di un vulcano spento) - di caldera (cioè occupano la parte centrale di un vulcano dopo lo sprofondamento del cono vulcanico) 3) Lago costiero: si crea quando una laguna viene chiusa del tutto, rimanendo separata dal mare. Formazione di una caldera in seguito ad una forte eruzione, il serbatoio di un vulcano si svuota dal magma e il cono vulcanico sprofonda, lasciando un avvallamento circolare chiamato caldera. L’acqua piovana nel tempo riempie la caldera formando un lago. FALDE ACQUIFERE L’acqua piovana che viene assorbita dalla terra scende in profondità finché non incontra rocce impermeabili. Al di sopra dello strato impermeabile si formano quindi riserve d’acqua chiamate falde acquifere. FONDALE MARINO Sotto la superficie del mare troviamo il fondale, formato da tre parti principali: - Piattaforma continentale, che è il prolungamento della zona costiera sotto il mare. Scende con una leggera inclinazione fino a 200 m di profondità. - Scarpata continentale, una superficie molto ripida che può scendere fino a 2000 m di profondità. - Piana abissale, molto profonda. È solitamente pianeggiante ma si possono trovare anche delle voragini, dette fosse, delle montagne sommerse e dei vulcani sottomarini (che se sono molto alti emergono dall’acqua, come nel caso di Stromboli , a nord delle coste siciliane). Schema del fondo marino o oceanico CORRENTI MARINE La superficie del mare è messa in movimento dal vento, che crea le onde. Il mare è in movimento anche sotto la superficie, grazie alle correnti, che sono grandi masse d’acqua che si spostano in continuazione. Possono essere calde o fredde. La più nota corrente marina è quella del Golfo, che parte dal Golfo del Messico e attraversa tutto l’Atlantico, fino a toccare le coste dell’Europa. È una corrente calda. La corrente del Labrador, invece, è una corrente fredda che tocca le coste del Canada. La corrente del Golfo La corrente del Labrador MAREE La marea è un movimento periodico dell’acqua del mare, il cui livello si innalza (alta marea) o si abbassa (bassa marea) per due volte in una giornata. È provocata dalla forza di attrazione della luna combinata con quella del sole (che è meno forte perché si trova molto più lontano della luna). In alcuni mari questo fenomeno è poco evidente, come per esempio nel Mare Adriatico; altrove invece le maree si notano moltissimo, come sulle coste dell’Oceano Atlantico (dove le maree possono superare i due metri). Meccanismo delle maree (naturalmente sono più alte quando si esercita l’azione combinata di sole e luna) Uno dei luoghi europee dove le maree sono più evidenti è Mont Saint-Michel, in Normandia (Francia settentrionale). Il monastero, costruito su una collinetta, durante l’alta marea diventa una vera e propria isola. COSTE Possono essere: - Basse e sabbiose si trovano nelle zone pianeggianti e sono costituite da spiagge, che derivano dall’accumulo di detriti trasportati dai fiumi. - Alte e rocciose si trovano dove montagne o colline si affacciano direttamente sul mare. Spesso presentano sporgenze (dette promontori) e rientranze. Un particolare tipo di costa alta è la costa a fiordi, che in Europa si trova soprattutto in Norvegia, Scozia e Islanda. Il fiordo è una insenatura lunga e stretta, in cui il mare penetra in profondità tra le montagne. I fiordi sono antiche valli glaciali occupate ora dagli oceani. Un fiordo norvegese. Carta della Penisola Scandinava, con la Norvegia in verde. Si nota la linea di costa, piena di rientranze allungate (i fiordi). Falesie Un altro tipo particolare di costa alta è la falesia, che è una parete rocciosa a picco sul mare. L’azione delle onde modella la parte basse della costa, dove spesso si aprono grotte. In Europa, molto famose sono le falesie del nord della Francia. EROSIONE E COSTRUZIONE DELLE COSTE La forma delle coste dipende da vari fattori: - azione delle onde e del vento - vicinanza alla foce di un fiume - rocce o sabbia da cui sono costituite Nei mari poco profondi, i detriti trasportati dai fiumi si accumulano sul fondo del mare fino ad emergere in superficie come cordoni di sabbia paralleli alla costa, chiamati lidi. Tra i lidi e la costa si forma una laguna. LAGUNE La laguna è uno specchio d’acqua costiero, delimitato da uno o più lidi. La laguna non va confusa con un lago: infatti resta sempre in comunicazione con il mare grazie a passaggi tra un lido e l’altro, chiamati bocche. In Italia la laguna più importante è quella di Venezia. Laguna Veneta ATTIVITÀ UMANE SULLA COSTA L’attività tradizionale è naturalmente la pesca, che dipende dalla profondità, dalla temperatura delle acque e dalla presenza di correnti. In genere, i mari freddi e poco profondi sono i più pescosi. Nelle lagune si pratica spesso l’itticoltura. Coste basse e sabbiose sono adatte al turismo balneare. Se presentano insenature sono anche ideali per la costruzione di porti. Le coste alte e rocciose sono più difficili da utilizzare, ma spesso costituiscono comunque un’attrazione turistica grazie alla bellezza dei loro ambienti.