La Russia nel WTO
Lucia Tajoli
ISPI, febbraio 2014
1
Punti principali
• Il ruolo del WTO e il suo funzionamento
• Le implicazioni dell’adesione al WTO
• La struttura del commercio internazionale
della Russia
• Cosa cambia adesso?
2
Il ruolo del WTO nel coordinare le
politiche commerciali
• Il mandato: promozione di scambi mondiali stabili e liberi
• Obiettivi:
– assicurare trasparenza e stabilità delle regole sugli
scambi internazionali
– abbattimento graduale degli ostacoli agli scambi
internazionali
– fornire un forum per i negoziati multilaterali
– fornire un meccanismo di risoluzione delle dispute
commerciali
 Obiettivi rilevanti soprattutto nei confronti di paesi
poco affidabili / instabili / ad alto rischio
3
Politiche commerciali e negoziati
internazionali
• Il protezionismo commerciale è molto diffuso e
praticato, ma è estremamente costoso
• Come limitare i danni e i costi di protezione e
dazi?
– La grande liberalizzazione commerciale post-bellica è stata
conseguita mediante negoziati internazionali: i governi si sono
accordati per la riduzione reciproca dei dazi.
• I vantaggi della negoziazione
– E’ più facile ridurre i dazi nell’ambito di un accordo reciproco
piuttosto che su iniziativa unilaterale perchè:
• ciò consente di mobilitare gli esportatori come sostenitori del
libero scambio
• ciò aiuta i governi ad evitare il coinvolgimento in distruttive
guerre commerciali.
4
L’accordo GATT (incorporato nel
WTO) firmato nel 1947
• Principi generali:
– Non discriminazione (MFN, national treatment)
– Trasparenza e prevedibilità (tariffe vincolate,
esclusione delle NTB)
– Reciprocità (meccanismo negoziale, competizione
“equa”)
Organizzazione di Round negoziali
• Un vasto numero di paesi si incontra per negoziare un
insieme di riduzioni tariffarie nonché altre misure per la
liberalizzazione degli scambi.
5
Principali eccezioni ai principi
generali del GATT
• Accordi di liberalizzazione regionali
• GSP (trattamento privilegiato per i PVS, non
reciprocità)
• Uso di contromisure (countervailing duties) in casi
d’emergenza
• Uso di misure antidumping
• Settori in passato fuori dall’accordo: agricoltura e
tessile-abbigliamento
• Paesi in passato fuori dall’accordo: URSS e alleati,
diversi PVS
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WTO/GATT e liberalizzazione
commerciale
MFN tariff reduction of industrial countries for industrial products,
excluding petroleum
Implementation
period
Round
Weighted tariff Average
reduction
tariff
•1948–63
First five GATT rounds (1947–62) –36
15.4
•1968–72
Kennedy Round (1964–67)
–37
11.3
•1980–87
Tokyo Round (1973–1979)
–33
8.3
•1995–99
Uruguay Round (1986–94)
–38
6.2
NOTE: Tariff reductions for the first five trade rounds refer to US only
Fonte: WTO
7
Politiche commerciali e
negoziati internazionali
• L’Uruguay Round
– I suoi risultati maggiori sono stati:
• la liberalizzazione degli scambi
• alcune riforme amministrative
• Liberalizzazione commerciale
– Il dazio medio imposto dai paesi avanzati si è ridotto
di quasi il 40%.
• Ancora più significativo della riduzione complessiva dei dazi
è l’accordo per liberalizzare il commercio in due settori molto
importanti: l’agricoltura e l’abbigliamento.
• Dal GATT al WTO
– Molti dei dibattiti che hanno ruotato intorno
all’Uruguay Round riguardano la creazione del WTO. 8
L’attuale WTO
– Quanto è diverso il WTO dal GATT?
• Il GATT era un accordo provvisorio, mentre il WTO
è un’organizzazione internazionale a pieno titolo.
• Il GATT trovava applicazione solo in materia di
commercio di beni, mentre il WTO ha incluso anche
regole sul commercio di servizi (l’Accordo Generale
sul Commercio in Servizi (GATS)) e
sull’applicazione internazionale dei diritti di proprietà
intellettuale (TRIPs).
• Il WTO ha una nuova procedura di risoluzione delle
dispute, concepita per ridurre il tempo in cui si
perviene al giudizio.
• Struttura: conferenza ministeriale e consigli; 1
paese, 1 voto (Febb. 2013: 158 membri)
9
Le aree di competenza del
WTO dopo l’Uruguay Round
• commercio di beni (NON petrolio e gas)
• commercio di servizi
• diritti di proprietà intellettuale
• sorveglianza delle politiche commerciali
• soluzione delle dispute commerciali
10
Il Doha Round
• La dichiarazione del Novembre 2001 della Quarta
Conferenza Ministeriale a Doha, Qatar, fornisce il
mandato per le negoziazioni in una serie di aree, e
individua il lavoro da svolgere su altre questioni che
riguardano l’implementazione degli accordi esistenti.
• Development round?
• Nuovi temi
• Agricoltura
11
Il Doha Round
• L’idea di un round esplicitamente legato allo sviluppo
viene dal fatto che l’integrazione di alcuni paesi più poveri
negli scambi mondiali potrebbe aiutare a ridurre la povertà
• Una serie di accordi specifici per un trattamento
differenziato per i PVS
• Per i paesi più poveri vi sono difficoltà di accesso ai
mercati internazionali per problemi infrastrutturali, accesso
alle informazioni, ecc. => “aid for trade”
• Negoziati già molto difficili e bloccati in più occasioni, e poi
tutto bloccato dalla crisi finanziaria internazionale del 2008
12
Membri e osservatori del WTO
(2013)
13
Il processo di adesione al WTO
•
•
•
•
•
Any state or customs territory having full autonomy in the conduct of its trade policies may join (“accede
to”) the WTO, but WTO members must agree on the terms. Broadly speaking the application goes through
four stages:
First, “tell us about yourself”. The government applying for membership has to describe all aspects of its
trade and economic policies that have a bearing on WTO agreements. This is submitted to the WTO in a
memorandum which is examined by the working party dealing with the country’s application. These working
parties are open to all WTO members.
Second, “work out with us individually what you have to offer”. When the working party has made
sufficient progress on principles and policies, parallel bilateral talks begin between the prospective new
member and individual countries. They are bilateral because different countries have different trading
interests. These talks cover tariff rates and specific market access commitments, and other policies in
goods and services. The new member’s commitments are to apply equally to all WTO members under
normal non-discrimination rules, even though they are negotiated bilaterally. In other words, the talks
determine the benefits (in the form of export opportunities and guarantees) other WTO members can
expect when the new member joins. (The talks can be highly complicated. It has been said that in some
cases the negotiations are almost as large as an entire round of multilateral trade negotiations.)
Third, “let’s draft membership terms”. Once the working party has completed its examination of the
applicant’s trade regime, and the parallel bilateral market access negotiations are complete, the working
party finalizes the terms of accession. These appear in a report, a draft membership treaty (“protocol of
accession”) and lists (“schedules”) of the member-to-be’s commitments.
Finally, “the decision”. The final package, consisting of the report, protocol and lists of commitments, is
presented to the WTO General Council or the Ministerial Conference. If a two-thirds majority of WTO
members vote in favour, the applicant is free to sign the protocol and to accede to the organization. In
many cases, the country’s own parliament or legislature has to ratify the agreement before membership is
complete.
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I rapporti tra Russia e WTO
•
•
•
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•
•
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•
•
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•
•
•
1993 Russia applies to join the General Agreements on Tariffs and Trade
(Gatt)
1998 Russia suffers a major financial crisis
2000 US President Bill Clinton backs Russia's WTO bid in a speech to the
Russian parliament
Vladimir Putin succeeds Boris Yeltsin as Russian president
2001 Russian membership talks intensify
2002 The US and EU recognise Russia as a market economy, removing a
major hurdle to WTO membership
2004 EU gives formal backing to Russia's application
2006 US formally backs Russian membership
Georgia threatens to veto after Russia imposes a trade blockade on it
2008 Brief Russian military invasion of Georgia
President Putin questions the benefits of joining the WTO
2010 EU reaffirms support for Russian membership
2011 Russia reaches an agreement with Georgia in November, opening the
way for its accession in December
15
2012 Russia formally joins on Aug. 22
Il processo di adesione della
Russia
• Lunga durata, 19 anni
• Ostacoli inizialmente economici, poi più di natura politica
– Russia nel 2009 ha dichiarato di voler entrare solo con
Bielorussia e Kazakistan, con cui forma un’unione
doganale
– veto della Georgia
– Ok di USA e EU già da tempo, anche se persiste
qualche ostacolo (eredità della guerra fredda) per gli
USA
• L’ingresso a tutti gli effetti è avvenuto il 22 agosto 2012,
dopo l’approvazione del parlamento russo e la
promulgazione del presidente
16
Obiettivi dichiarati della Russia nell’adesione
al WTO
•
Every nation aspiring to create a modern and effective economy and to participate in the world trade equally
strives for WTO membership. Russia is not an exception.
The WTO membership offers a range of benefits. Enjoying these benefits is, pragmatically, the goal of
joining the WTO. By acceding to the WTO Russia pursues the following goals:
•
•
•
•
•
•
•
•
Improvement of existing conditions for access of Russian products to foreign markets and provision of nondiscriminatory treatment for Russian exporters;
Access to the international dispute settlement mechanism;
Creation of a more favorable climate for foreign investments as a result of legal system change in
accordance with the WTO standards;
Expansion of opportunities for Russian investors in the WTO member-countries, particularly, in the banking
area;
Creation of conditions for growth of domestic production’ quality and competitiveness as a result of
increased flows of foreign goods, services and investments to the Russian market;
Participation in negotiations of the international trade agreements taking into account national interests;
Improvement of the image of Russia as a competent international trade participant.
The objective of the accession negotiations is to achieve the most favorable conditions for Russia
joining the WTO, i.e. the best balance possible between the benefits of accession and the
concessions in forms of tariffs reduction and domestic market opening. According to German Gref,
The Minister of Economic Development and Trade, the balance of rights and obligations of Russia
17
during its accession to the WTO should contribute to its economic growth and not vice versa.
Effetto di incremento degli
scambi commerciali
• Secondo diversi studi, l’adesione al WTO
funge da moltiplicatore degli scambi tra
paesi
• Questo si è senz’altro verificato per
esempio per la Cina (export aumentato in
media del 20% all’anno, import poco meno)
• Effetto in parte atteso anche per la Russia,
ma con alcune importanti differenze
18
La struttura del commercio
internazionale della Russia
• Quota della Russia su export mondiale
merci nel 2012: 2,9% (8° esportatore
mondiale, in salita)
– Valore export 400 mld $ 2010, 529 mld $ 2012
– Crescita annuale export 2003-2012: 16%
• Quota della Russia su import mondiale nel
2012: 1,8% (16° importatore mondiale)
– Valore import 249 mld $ 2010, 335 mld $ 2012
– Crescita annuale import 2003-2012: 18%
19
La struttura del commercio
internazionale della Russia
Export per
gruppi
merceologici
%
Import per
gruppi
merceologici
%
Prodotti agricoli
5,2
Prodotti agricoli
14,8
Prodotti minerali e
combustibili
70,4
Prodotti minerali e
combustibili
5,3
Manufatti
20,2
Manufatti
75,7
Export per
principali paesi
%
Import per
principali paesi
%
Unione Europea
52,2
Unione Europea
38,3
Ucraina
5,8
Cina
15,7
Turchia
5,1
Ucraina
5,6
Cina
5,1
USA
4,5
Bielorussia
4,5
Giappone
4,1
20
Gli scambi di servizi della Russia
(14° importatore di servizi commerciali, ma fuori dal gruppo dei primi 20
esportatori di servizi)
Commercio internazionale
di servizi nel 2010
Value
Annual percentage change
2005-2010
Commercial services exports (million
US$)
Commercial services imports (million
US$)
2009
2010
43 961
12
-19
7
70 223
13
-20
19
2010
Share in world total exports
1.19
Breakdown in economy's
total exports
Share in world total imports
2.00
Breakdown in economy's total imports
By principal services
item
By principal services item
Transportation
33.9
Transportation
17.1
Travel
20.4
Travel
Other commercial services
45.6
Other commercial services
37.8
21
45.2
Investimenti diretti esteri della
Russia
• IDE in uscita: Russia nel 2012 al 8°
posizione mondiale, con 3,7% dei flussi
(ma solo 1,87% dello stock)
• IDE in entrata: Russia nel 2012 al 9° posto
con 3,8% dei flussi (2,3% dello stock)
22
Gli scambi con l’UE
• UE come principale partner commerciale della Russia
– Export UE verso la Russia nel 2010: €86,1 miliardi
– Import UE dalla Russia nel 2010: €158,6 miliardi
– Import da Russia costituito per il 79,5% da prodotti minerali e
combustibili.
– Export verso Russia costituiti per il 44,7% da meccanica e
prodotti per il trasporto.
• Molto rilevanti anche gli scambi di servizi
– Export UE di servizi verso la Russia nel 2010: €22,6 miliardi
– Import UE di servizi dalla Russia nel 2010: €14,2 miliardi
• UE principale partner anche per gli investimenti diretti esteri
– Il flusso degli IDE in Russia registra nel 2010 una riduzione per
via della crisi internazionale
23
Scambi con l’UE
24
Composizione merceologica
degli scambi UE-Russia
25
Andamento degli IDE dall’UE
26
Scambi Italia- Russia
27
Interscambio Italia-Russia
28
Principali prodotti esportati e importati
tra Italia e Russia
29
Attuale struttura dei dazi in Russia
MFN tariffs
Simple average of import
duties
All goods
Promemoria: dazio
medio applicato da
UE su tutti i beni: 4%
Applied
2011
9,4
Agricultural goods (AOA)
Non-agricultural goods
Non ad-valorem duties (%
total tariff lines)
MFN duty free imports (%,
2009)
14,3
8,7
in agricultural goods (AOA)
in non-agricultural goods
9,9
31,2
30
13,1
Dazi medi applicati, 2013
31
Altri possibili effetti dell’ingresso
della Russia nel WTO
• Effetti sul settore manifatturiero russo: maggiore
competizione e spinta a maggiore efficienza oppure
completa eliminazione?
– Alcuni studi stimano l’effetto dell’ingresso nel
WTO per la Russia in un aumento del PIL dell’1%
• Effetti sugli investimenti diretti esteri in entrata,
soprattutto nel settore dei servizi
– Per esempio, si dovrebbe aprire la possibilità di
ingresso di banche straniere, seppure con dei
limiti
• Effetti sulla credibilità delle istituzioni russe
32
Situazione a un anno e mezzo
dall’ingresso
• Troppo presto per vedere effetti sugli scambi
(periodo di transizione di 7 anni)
• Già alcune controversie sono nate con UE
(soprattutto nel settore agricolo, ma anche in
altri)
• Alcuni problemi sollevati da produttori russi che
temono la concorrenza
• Per il momento scarso coinvolgimento della
Russia nel WTO e nei negoziati
33
Da “La voce della Russia”, agosto 2013
Russia: il primo anno col WTO
•
•
•
•
•
Il risultato piu’ importante e’ che gli scenari radicali non si sono avverati. Gli analisti
rilevano che per ora l’adesione al WTO non ha portato a cambiamenti visibili
dell’economia russa. Le difficolta’ affrontate dagli agricoltori, primi fra tutti gli allevatori
di suini e i produttori di latte, sono dovute alla flessione dei prezzi, ma questi problemi
difficilmente possono essere interpretati come una “crisi” del settore. D’altra parte, fino
ad oggi non sono comparsi neanche dei settori nuovi, tecnolgoicamente evoluti o
semplicemente moderni, ma secondo Aleksandr Abramov, docente della Scuola
superiore di economia, il problema non e’ del WTO.
L’esperto ha rilevato che molte cose gia’ vengono fatte, ma la mancanza di sincronia
tra le azioni degli imprenditori e quelle del governo fa si’ che il clima di investimento e di
attivita’ imprenditoriale non stia ancora cambiando in maniera radicale.
Anche i consumatori non hanno ancora sentito i vantaggi del WTO, sebbene molti
avessero sperato che l’adesione avrebbe portato alla riduzione dei dazi d’importazione
con la conseguente riduzione dei prezzi delle merci d’importazione.
I problemi derivano dall’imperfezione del mercato russo. Il WTO non c’entra, devono
essere cambiate le regole interne.
Tuttavia gli esperti dicono che un anno e’ troppo poco per poter raggiungere dei
tangibili risultati. La Russia sta solo imparando a usare le regole dell’Organizzazione
mondiale, per tanto non conviene sperare in rapidi cambiamenti.
34
Prime controversie con UE già aperte (1)
• Complaint by the European Union:
– On 9 July 2013, the European Union requested consultations with
the Russian Federation regarding Russia's measures relating to a
charge, the so-called “recycling fee”, imposed on motor vehicles.
• According to the European Union, the Russian Federation imposes
the recycling fee only on imported motor vehicles. Under certain
conditions, domestic vehicles, as well as vehicles imported from
Belarus and Kazakhstan, are exempted from the fee. In contrast,
there is no exemption from the fee for vehicles imported from the
European Union.
• The European Union also argues that the structure of the recycling
fee has a detrimental impact on imported vehicles as compared with
relevant domestic vehicles, because the fee is progressive and
differentiates between “new vehicles” and “vehicles produced more
than 3 years ago”.
• Giappone si unisce a questa controversia contro la Russia
35
Prime controversie con UE già aperte (2)
• Dic. 2013: Mosca apre una controversia con l’UE presso il WTO.
Russia requested consultations with the European Union regarding
“cost adjustment” methodologies used by the EU for the calculation of
dumping margins in anti-dumping investigations and reviews
– Issue: According to Russia, the European Union is charging
Russian companies hundreds of millions of dollars for allegedly
reducing energy prices in global markets . The EU has been
applying so–called energy adjustments on Russian companies
accusing them of dumping. However, Russia says the block didn’t
take into account prices on the domestic market, as required by
international trade law.
• Even though Russia achieved the status of a market economy in 2002,
the EU has kept on viewing it as a country with a non-market economy,
and determined whether dumping had occurred by comparing the price
of Russian exports with prices on the domestic markets in third
countries.
(Financial Times, http://www.ft.com/cms/s/0/a658098a-6bfe-11e3-85b1-36
00144feabdc0.html#axzz2sYi0yshO)
Timori di aumento delle pressioni
concorrenziali
•
A fronte delle richieste di alcuni produttori russi, dopo l’ingresso nel WTO della
Russia, sono state adottate alcune misure “di sostegno”.
•
Intervista a viceministro dello Sviluppo Economico, Alexei Likhachev : Quali
cambiamenti sono stati adottati nel processo di adeguamento della nostra
economia alle regole del WTO?
La Russia ha un piano di adeguamento alle condizioni del WTO, ed è un piano che
riguarda tutti i settori dell'economia. È già stata prolungata la validità del tasso zero sugli
utili delle imprese agricole, e sono state concesse delle agevolazioni per il pagamento
dell'Iva ad alcune categorie di importatori di prodotti agroalimentari, in particolare dei
prodotti d'eccellenza. Inoltre, sono state concesse ulteriori garanzie ai produttori di
automobili, nell'ambito di un programma di aiuti finanziari ai progetti delle imprese russe
del settore automobilistico.
(Fonte: Russia Oggi,
http://russiaoggi.it/economia/2014/01/16/una_nuova_fase_tra_brics_e_wto_28969.html)
•
37
Effetti sui consumatori
•
•
•
Ai russi, una volta che il Paese fosse entrato a far parte dell’Organizzazione
Mondiale del Commercio, erano stati promessi prezzi più contenuti. Ma è già
trascorso un anno e i prezzi continuano a salire, almeno per i consumatori.
Secondo gli analisi, questo avviene a causa dei monopoli detenuti dai
rivenditori nei rispettivi segmenti di mercato: se la struttura della
distribuzione non cambia, i consumatori continuano a pagare. Sono queste
le conclusioni contenute nel rapporto annuale di monitoraggio presentato da
Camera Pubblica, un gruppo di cittadini eletti che mira a influenzare le
politiche statali.
“Una delle ragioni per entrare a fare parte del Wto era di ridurre i prezzi per i
consumatori. Ciò però non è accaduto, - ha detto Mikhail Popov, direttore del
gruppo di lavoro di Camera Pubblica sull’agricoltura. - Vi è un’unica
spiegazione per questo: un’insufficiente concorrenza al dettaglio”.
38
Riassumendo
• Il WTO non è una “bacchetta magica”, e
l’adesione all’Organizzazione non basta di per sé
a cambiare la struttura economica di un paese.
• I membri WTO sono però tenuti a seguire
determinate regole e ad avere una maggiore
apertura verso i mercati mondiali, e questo può
stimolare importanti cambiamenti.
• Gli effetti dell’adesione dipendono in modo
cruciale da come il sistema economico
interagisce con i mercati internazionali, e li vede
come un’opportunità o come una minaccia.
39
Riferimenti utili
• www.wto.org
• http://www.wto.ru/en/newsmain.asp
• http://www.wto.org/english/thewto_e/countries_e/russia_e.htm
• http://go.worldbank.org/UDWN5QV1V0 (World Bank papers
su Russia e WTO)
• http://www.worldbank.org/en/country/russia
• Deardorff and Stern, What you should know about
globalization and the World Trade Organization, Review of
International Economics
http://www-personal.umich.edu/~alandear/writings/what-rie.pdf
40
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Associazione Italia Russia