CONTROLLO INFORMATICO DEL TRAFFICO DEI RIFIUTI
Ministero dell’Ambiente della Tutela del Territorio e del Mare
Audizioni dell’Osservatorio Nazionale sui rifiuti
Lettura introduttiva
Paolo Bidello (Università degli Studi di Napoli Parthenope)
Roma, 14 luglio 2008
INTERAZIONE TRA LE COMPONENTI AMBIENTALI

L’ambiente assume la dimensione di un sistema
articolato caratterizzato da componenti naturali,
sociali e tecnologiche e dai rapporti che fra queste
si instaurano (Mendia, 1985)
componenti
naturali
componenti
tecnologiche
componenti
sociali
PRESSIONI STATO E RISPOSTE

Se chi esercita Pressioni sulle Componenti
Ambientali Elementari (CAE) modificandone lo
Stato riesce a capire per tempo le alterazioni
indotte, allora può fornire tempestivamente le
più opportune Risposte al fine di riportare le
CAE verso condizioni di equilibrio più stabile
I MODELLI CONCETTUALI PSR DI OECD E PSR/E DI US EPA
Pressures
State
Responses
information
Human
Activities
pressures
State of the
environment
and
of natural
resources
Economic and
environmental
agents
information
----------------
--------------------------------
Energy
Transport
Industry
Agricolture
Others
resources
Air
Water
Land
Living
Resources
PSR/E Conceptual Model
(US EPA, 1995)
societal
responses
societal responses
PSR Conceptual Model
(OECD, 1993)
Administrations
Households
Enterprises
NGO
information
UNDERLYING
PRESSURES:
Socio-Tech.
forces
information
pressures
INDIRECT
PRESSURES:
Human
activities &
Natural factors
DIRECT
PRESSURES:
Releases of
biophysical
stressors
RESPONSES
by:
STATE
of Environment
LOCAL
REGIONAL
GLOBAL
ECOSYSTEMS
resources
services
HUMAN
HEALTH &
WELFARE
Effects
societal responses
GOVERNMENT
Policies &
Actions
PRIVATE
SECTORS
Activities
societal
responses
INDIVIDUAL
HOUSEHOLDS
COOPERATIVE
EFFORTS
IL MODELLO CONCETTUALE DELL’AGENZIA EUROPEA
The DPSIR Framework
for reporting on Environmental Issues
Responses
Drivers
Impact
Pressures
State
LA PIRAMIDE DELL’INFORMAZIONE AMBIENTALE
Politici e Decisori
+ sintesi
Pubblico
+ rappresentatività
report
ambientali
indici ed
indicatori
dati elaborati
Tecnici
dati grezzi
+ disponibilità
+ intelligibilità
GOVERNO DELL’AMBIENTE E PERCEZIONE DELLE INTERAZIONI

la percezione delle informazioni sulle
interazioni esistenti tra le CAE è un “fattore
critico nella determinazione di appropriate
politiche dalle quali dipende la stabilità degli
equilibri tra le CAE” (Amato e Bidello, 1998)
REQUISITI DI QUALITÀ DELL’INFORMAZIONE AMBIENTALE






attendibilità esprime un livello di qualità dei dati valutabile
statisticamente;
accuratezza attiene alla vicinanza di un valore rilevato al
corrispondente valore vero;
adeguatezza è una caratteristica che il dato ha di soddisfare
i bisogni conoscitivi dell’utente;
tempestività attiene alla capacità del dato di rappresentare
in tempo utile e congruo un fenomeno;
trasparenza attiene alla possibilità di valutare le modalità di
produzione di un dato;
pertinenza denota la rispondenza tra informazione prodotta
e necessità informative dell’utente.
(Quintano, 1994)
FONTI INFORMATIVE SUI RIFIUTI: RIFERIMENTI NORMATIVI
Catasto dei rifiuti (art. 3 del D.L. 9 settembre
1988, n. 397, convertito, con modificazioni, nella
L. 9 novembre 1988, n. 475)
 Osservatorio Nazionale sui Rifiuti (art. 206 bis del
D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. relativamente al
Rapporto Annuale previsto dal comma 1, lettera g)
 Rete delle Agenzie APAT AR/PPA, SinaNET, CTNRFM (Rifiuti e Flussi di Materiali)
 Il sistema di produzione delle informazioni, anche
in materia di rifiuti, afferisce al SISTAN (Sistema
Statistico Nazionale)

QUALITÀ ATTUALE DELL’INFORMAZIONE SUI RIFIUTI
I limiti e i punti deboli dell’attuale sistema di
produzione delle informazioni in materia di rifiuti
sono palesi e segnalati da più autori.
 Nel Rapporto della Commissione per la garanzia
dell’informazione statistica della Presidenza del
Consiglio dei Ministri (in particolare: Arbia; 2004),
viene evidenziato chiaramente che nel settore
rifiuti, l’informazione statistica è incompleta,
intempestiva e solo parzialmente attendibile.

INCOMPLETEZZA DELLE INFORMAZIONI

il sistema di rilevazione, attualmente basato
sulle dichiarazioni previste dal Catasto dei
rifiuti (MUD) copre l’universo solo parzialmente
sia per mancate risposte (e carenze nella
catena di comando e controllo) sia a causa di
esclusioni esplicitamente previste dalla
normativa attuale.
INTEMPESTIVITÀ DELL’INFORMAZIONE

il sistema di produzione delle informazioni in
materia di rifiuti attualmente in uso è in grado
di fornire dati (peraltro con tutti gli altri limiti
qualitativi segnalati) con un ritardo variabile tra
due e tre anni (dipendentemente dai
destinatari dell’informazione) rispetto all’anno
di rilevazione del fenomeno.
ATTENDIBILITÀ PARZIALE DELLE INFORMAZIONI
L’attendibilità delle informazioni prodotte è
ulteriormente minata alla base
dall’integrazione dei dati mancanti con fonti
ulteriori (es. di carattere amministrativo, o con
stime)
 Ciò introduce forti componenti di eterogeneità
nei livelli di qualità dei dati (con tutti i limiti
intrinseci del processo di trattamento di serie
territoriali affette dalla fallacità ecologica)

EFFETTI
I limiti evidenziati comportano un elevato livello
di incertezza nella conoscenza del fenomeno
 Ciò implica:

 mancata
chiusura del bilancio di massa;
 impossibilità di tracciare i flussi dei rifiuti;
 labilità delle proposte, anche a livello strategico
dovute alla scarsa solidità oggettiva delle posizioni
nel confronto tra gli attori;
 consolidarsi di convenienze acquisite.
APPROCCIO TRASPORTISTICO ALLA TRACCIABILITÀ
Esistono progetti in avanzata fase di
sperimentazione (UIRNET, ULISSE/ARTIST),
connessi alla gestione dei flussi di materia ed
in particolare alla gestione in sicurezza delle
merci pericolose, basati essenzialmente sul
tracciamento in tempo reale dei vettori
 Altri progetti prevedono l’integrazione con
sensori da satellite (progetti GALILEO,
SINTESIS)

SCHEMA DEL TRACCIAMENTO IN REAL TIME
Centrale operativa
Scambio informazioni
Comunicazione della
posizione
GSM/GPRS/UMTS
Posizionamento
GPS
flotta
Tracciamento
SVANTAGGI E QUESTIONI APERTE

All’approccio trasportistico al problema della
tracciabilità dei vettori rimangono collegati
alcuni svantaggi:
 Costi
elevati
 incidenza nulla sul sistema di produzione delle
informazioni sul ciclo dei rifiuti
 permanenza della scadente qualità delle
informazioni prodotte (incompletezza,
intempestività, attendibilità parziale)
LO STATO DELL’ARTE: I PUNTI DI FORZA

Anche con maggiori vincoli rispetto al dettato
normativo comunitario (Direttiva Rifiuti
2006/12/CE) i produttori, i trasportatori e i
gestori sono tenuti, in Italia, alla corretta tenuta
delle cd. scritture ambientali:
 Formulario
di trasporto (art. 193 del d.lgs.
152/2006 e s.m.i);
 Registri di Carico e Scarico (art. 190);
 MUD (L. 70/94 e art. 189 del D.Lgs. 152/2006 e
s.m.i.).
FORMATO DELLE INFORMAZIONI

I Registri e i Formulari:
 contengono
informazioni obbligatorie ed essenziali
previste per legge (art. 190 commi 1 e 2 ed art.
193 comma 1);
 sono tenuti in formato cartaceo

Il Modello Unico di Dichiarazione ambientale:
 contiene
informazioni obbligatorie ed essenziali
stabilite con Decreto dello Stato
 informazioni già compilate e trasmesse in formato
elettronico con tracciato MULTIRECORD
NOVITÀ INTRODOTTA DAL D.LGS. 16 GENNAIO 2008 N. 4

Art. 189 (Catasto dei rifiuti) comma 3-bis. Senza nuovi o
maggiori oneri per la finanza pubblica, a partire
dall'istituzione di un sistema informatico di controllo
della tracciabilità dei rifiuti, ai fini della trasmissione e
raccolta di informazioni su produzione, detenzione,
trasporto e smaltimento di rifiuti e la realizzazione in
formato elettronico del formulario di identificazione dei
rifiuti, dei registri di carico e scarico e del MUD, da
stabilirsi con apposito decreto del Ministro dell'ambiente
e della tutela del territorio e del mare, le categorie di
soggetti di cui al comma precedente sono assoggettati
all'obbligo di installazione e utilizzo delle
apparecchiature elettroniche.
LA PROPOSTA DI ISTITUZIONE DEL SIRR

Nell’ambito dell’elaborazione del Piano
Regionale di Gestione dei Rifiuti Speciali in
Campania, per conto dell’ARPAC, AMRA, Centro
di Competenza Regionale sull’analisi ed il
monitoraggio del rischio ambientale, società
consortile partecipata, tra l’altro, dalle cinque
Università Campane, ha avanzato la proposta
dell’istituzione di un Sistema Informativo
Regionale sui Rifiuti
ISTITUZIONE DEL SISTEMA INFORMATIVO REGIONALE RIFIUTI




Presso la Regione Campania – ARPAC è istituito un Sistema
Centralizzato di raccolta, sistematizzazione, controllo e verifica
delle informazioni sulla produzione, sulla movimentazione, sul
recupero e sullo smaltimento dei rifiuti in Campania
Il gestore del SIRR è la Regione Campania – ARPAC ed è un
soggetto del Sistema Informativo Statistico Nazionale SISTAN
Il SIRR è un sottoinsieme del sistema SIRA-SINA (Sistema
Informativo Regionale Ambientale – Sistema Informativo
Nazionale Ambientale)
Il SIRR alimenta i flussi informativi del Catasto e
dell’Osservatorio Regionale ed è adeguato a soddisfare i
fabbisogni del Catasto Nazionale e dell’Osservatorio Nazionale
ACCESSO E TRASPARENZA DELLE INFORMAZIONI
Al SIRR hanno accesso, con privilegi di
interrogazione illimitati, la Magistratura e le forze
di Polizia con compiti di tutela dell’ambiente (CC
NOE, GdF, PPSS, Polizie Provinciali, CFdS, CC. PP.,
ecc.)
 Al SIRR ha accesso il pubblico in ossequio ai
principi della trasparenza con privilegi
d’interrogazione limitati, nel rispetto della tutela
della privacy e della tutela del segreto statistico

STRUTTURA DEL SIRR



L’architettura del Sistema Centralizzato è concettualmente
schematizzabile in un sistema a rete (WAN Wide Area Network) con
topologia di tipo stellato in cui il nodo centrale è costituito dalla
Regione Campania – ARPAC.
Il nodo centrale del sistema Regione Campania – ARPAC costituisce
autorità di timing e autorità di riconoscimento della firma elettronica
che autentica e identifica univocamente ogni nodo periferico del
sistema.
Gli impianti di recupero (R1-R13 di cui all’allegato C alla parte quarta
del D.Lgs. 152/2006) e di smaltimento (D1-D15 di cui all’allegato B
alla parte quarta del D.Lgs. 152/2006) dei rifiuti a qualsiasi titolo
autorizzati all’esercizio nell’ambito della Regione Campania (pertanto
anche quelli in esercizio in base a comunicazioni secondo le
procedure semplificate) costituiscono terminali nodali periferici del
SIRR e concorrono ad alimentare il flusso informativo verso il
Sistema Centrale
SCHEMA TOPOLOGICO DELLA WAN SIRR
Nodo periferico (impianto)
Forze di Polizia Ambientale
Internet
Nodo periferico (impianto)
Nodo periferico (impianto)
Nodo periferico (impianto)
Nodo centrale regionale
DOTAZIONE HARDWARE MINIMA



La dotazione hardware minima dei terminali nodali
periferici è costituita da un personal computer e da un
sistema di connessione alla rete Internet.
L’accertamento della dotazione minima avviene
contestualmente al rilascio dell’autorizzazione per gli
impianti di smaltimento e recupero e viene ripetuto ad
ogni rinnovo o attraverso visite ispettive programmate o
non programmate.
La dotazione minima costituisce requisito
indispensabile per l’esercizio degli impianti al pari degli
altri presidi o delle altre attrezzature prescritte con
l’autorizzazione.
DOTAZIONE HARDWARE OPZIONALE

La dotazione hardware opzionale dei terminali
nodali periferici può comprendere:
un sistema hardware di cifratura attraverso una smart
card, comunque sostituibile da protocolli di transazione
crittografati (https) con sistema di riconoscimento di
identificativo utente e password
 webcam per lo streaming via Internet di immagini in
tempo reale collocate in punti strategici quali l’ingresso
degli impianti, le unità di accettazione e pesatura, le
linee di processo, le piazzole di stoccaggio, i varchi di
uscita

INSTALLAZIONE DEL NODO CENTRALE

Le caratteristiche degli impianti di smaltimento e
recupero, i codici rifiuti ammessi in ingresso, i
limiti, le capacità di trattamento, le potenzialità, le
capacità residue ed ogni altro elemento utile
possa essere ricavato dalle autorizzazioni
all’esercizio a qualsiasi titolo rilasciate, compreso
gli elementi essenziali noti alle sezioni regionali e
o nazionale dell’Albo gestori ambientali, vengono
acquisite al SIRR in fase di istituzione ed
aggiornate in corrispondenza di qualsiasi
variazione delle caratteristiche degli impianti e/o
rinnovo delle autorizzazioni
FLUSSI FISICI ED ALIMENTAZIONE DEL SIRR



E’ definito un tracciato multirecord conforme ai
corrispondenti elementi della dichiarazione annuale MUD,
nonché agli elementi obbligatori dei “registri di carico e
scarico” e dei “formulari di trasporto”
Il SIRR è alimentato mediante l’acquisizione in tempo reale
dei dati sui rifiuti in ingresso ed in uscita dagli impianti di
smaltimento e recupero, organizzati e strutturati secondo il
tracciato multirecord adottato
In corrispondenza di ogni operazione che implica l’ingresso
e/o l’uscita di rifiuti dall’impianto viene effettuata una
registrazione sul sistema periferico ed un invio delle
informazioni acquisite al nodo centrale del SIRR
ACCETTAZIONE PRELIMINARE DEL CARICO



A tutti i produttori di rifiuti è fatto obbligo, preliminarmente
rispetto ad ogni operazione di trasporto del rifiuto verso un
impianto della rete, di acquisire o direttamente, per trasporto in
proprio, o attraverso un vettore soggetto terzo, per trasporto
conto terzi, l’accettazione preliminare dall’impianto di
destinazione del rifiuto
L’accettazione preliminare è resa dall’impianto destinatario
sulla base degli elementi della propria autorizzazione e cioè:
compatibilità con i codici di rifiuti da trattare/smaltire, capacità
di trattamento, capacità residuali, ecc.
In mancanza dell’accettazione preliminare il rifiuto non può
essere movimentato
CASI PARTICOLARI


L’accettazione preliminare è richiesta direttamente al
nodo centrale del SIRR per il trasporto di rifiuti fuori
Regione ed è resa su speciale istruttoria tendente a
definire il percorso di instradamento e a verificare la
compatibilità e la capacità dell’impianto di destinazione
I trasportatori che effettuano microraccolta (es. raccolta
di piccole quantità di olii esausti da numerosi
produttori), all’atto della richiesta di accettazione
preliminare, comunicano il percorso necessario a
formare il carico trasportato all’impianto
PROTOCOLLO UNICO CON CODICE A BARRE

I terminali nodali periferici del SIRR
trasmettono in tempo reale al nodo centrale
Regione Campania – ARPAC le richieste di
accettazione preliminare ed acquisiscono
protocollo centralizzato con codice a barre dal
Sistema informatico che inviano ai richiedenti,
rendendo formalmente valida l’accettazione
preliminare del carico da trasportare
ACCETTAZIONE E CONSOLIDAMENTO DELLE OPERAZIONI


Gli impianti di smaltimento e recupero verificano che il
carico in arrivo sia conforme agli elementi contenuti
nelle accettazioni preliminari rilasciate e, in caso di esito
positivo della verifica, accettano in via definitiva il carico
trasmettendo le informazioni dovute al nodo centrale del
SIRR
in caso di non conformità del carico in ingresso agli
elementi contenuti nell’accettazione preliminare oppure
in caso di assenza o di alterazioni di tale documento,
comunicano senza indugio il caso alle forze di Polizia e
al nodo centrale del SIRR
VERIFICA DEL PERCORSO E TRACCIABILITÀ

A tutti i vettori in transito sulla rete stradale
regionale, eccettuati quelli in transito sulle sole
autostrade provenienti da fuori regione e diretti
fuori regione, è resa obbligatoria l’installazione di
un sistema di registrazione (scatola nera) della
posizione e dei principali parametri di navigazione
(incluso l’aggancio/sgancio dei rimorchi, il carico e
scarico degli scarrabili e il sollevamento dei
cassoni ribaltabili), sigillato ed accessibile solo da
centrale autorizzata (e accreditata presso la
Regione Campania – ARPAC) e dunque
inaccessibile agli operatori dei vettori
SCATOLA NERA

Consente di registrare:



Posizione del vettore (GPS)
Parametri di navigazione (velocità,
accelerazione, stato di alcuni
dispositivi ON/OFF)
Consente di essere interrogato:


Da centrale remota via
GSM/GPRS/UMTS ed Internet
Direttamente “on the road”
tramite accesso alle memorie
I VANTAGGI DELLA PROPOSTA

Costo zero per la Pubblica Amministrazione:

Esternalizzazione dei costi (comunque irrisori) per i soggetti
autorizzati
gestori degli impianti
 trasportatori



Informazioni di qualità sull’intero ciclo dei rifiuti in
tempo reale
Tracciabilità dei vettori con possibilità di:



verificarne in tempo reale la posizione
verificarne i percorsi ed i parametri di navigazione ex post
Possibilità di pianificare e mirare i controlli
PERMANERE DI PUNTI CRITICI

Illeciti consumati senza nessuna
documentazione di accompagnamento nelle
fasi di:
 produzione
 trasporto
 smaltimento/recupero
Impiantistica assente o carente in prossimità
dei siti di produzione
 Accertamenti “on the road” inadeguati

AZIONI A SOSTEGNO
adeguamento dell’impiantistica
 rafforzamento delle forze dell’ordine con
compiti di polizia ambientale
 istituzione di un centro o nucleo regionale
tecnico operativo 7/24 di pronto intervento a
supporto alle forze dell’ordine nelle operazioni
di ispezione (analisi, individuazione, prelievi,
procedure di fermo e sequestro)

CONCLUSIONI




La tracciabilità dei rifiuti non si può garantire solo
attraverso l’uso di moderne tecnologie
Il quadro di riferimento normativo finalmente consente
la tracciabilità documentale dei rifiuti in tempo reale
A costo zero per la pubblica amministrazione è possibile
attivare una rete telematica di trasmissione delle
informazioni essenziali sulle operazioni che i soggetti
obbligati oggi registrano solo in formato cartaceo
Sono necessarie importanti azioni di rafforzamento
della rete impiantistica di trattamento e smaltimento,
delle polizie ambientali e dei tecnici di pronto intervento
on the road
PRINCIPALI DOCUMENTI DI RIFERIMENTO






AA.VV. (2004) L’informazione statistica per le politiche ambientali:
Stato e Prospettive. Rapporto della Commissione per la garanzia
dell’informazione statistica della Presidenza del Consiglio dei
Ministri.
ARPAC (2003) Secondo Rapporto sullo Stato dell’Ambiente in
Campania;
Autorità Ambientale, Regione Campania (2002) Valutazione
Ambientale ex Ante del POR Campania 2000-2006;
Bidello P. (2004) Alcune riflessioni di carattere statistico sui modelli
concettuali di indicatori ambientali. In “Scritti di Statistica Economica
n. 24”. A cura di Claudio Quintano. ISM. Napoli
Mendia L. et al. (1985) Principi e metodologie per la valutazione
dell’impatto ambientale. Ingegneria Sanitaria, n. 3. Maggio-Giugno.
Quintano C. (1994) Il Sistema Informativo Statistico Regionale (SISR)
nel quadro statistico italiano. Curto ed. Napoli.
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