ACQUA Dalla terra nasce l'acqua, dall'acqua nasce l'anima... È fiume, è mare, è lago, stagno, ghiaccio e quant'altro... è dolce, salata, salmastra, è luogo presso cui ci si ferma e su cui ci si viaggia è piacere e paura, nemica ed amica è confine ed infinito è cambiamento e immutabilità ricordo ed oblio. Eraclito Il 70% di noi... Progetto interdisciplinare classi II A e II B Anno scolastico 2012 2013 ITALIANO GEOGRAFIA INGLESE Acqua come risorsa PRIMARIO • Irrigazione – Irrigazione campi di cotone: il lago d’Aral • Pesca e acquacoltura – Sovrapesca nel Mediterraneo • Bonifica – I polder • Piattaforme petrolifere SECONDARIO • Acqua e energia TERZIARIO • Porti fluviali – Duisburg • Porti marittimi – Rotterdam – Marsiglia • Canali e chiuse MUSICA • • • • Il poema sinfonico B. Smetana Orchestra (famiglie) La Moldava – Descrizione dei paesaggi Italiano • • • • • • • Analisi di un testo poetico A Zacinto Foscolo La pioggia nel pineto D’Annunzio La fontana malata Palazzeschi Piove Montale L’Onda di D’Annunzio Piove Jovanotti A Zacinto Né più mai toccherò le sacre sponde ove il mio corpo fanciulletto giacque, Zacinto mia, che te specchi nell'onde del greco mar da cui vergine nacque Venere, e fea quelle isole feconde col suo primo sorriso, onde non tacque le tue limpide nubi e le tue fronde l'inclito verso di colui che l'acque cantò fatali, ed il diverso esiglio per cui bello di fama e di sventura baciò la sua petrosa Itaca Ulisse. Tu non altro che il canto avrai del figlio, o materna mia terra; a noi prescrisse il fato illacrimata sepoltura. La pioggia nel pineto Taci. Su le soglie del bosco non odo parole che dici umane; ma odo parole più nuove che parlano gocciole e foglie lontane. Ascolta. Piove dalle nuvole sparse. Piove su le tamerici salmastre ed arse, piove su i pini scagliosi ed irti, piove su i mirti divini, su le ginestre fulgenti di fiori accolti, su i ginepri folti di coccole aulenti, piove su i nostri volti silvani, piove su le nostre mani ignude, su i nostri vestimenti leggieri, su i freschi pensieri che l'anima schiude novella, su la favola bella che ieri t'illuse, che oggi m'illude, o Ermione. Odi? La pioggia cade su la solitaria verdura con un crepitío che dura e varia nell'aria secondo le fronde più rade, men rade. Ascolta. Risponde al pianto il canto delle cicale che il pianto australe non impaura, nè il ciel cinerino. E il pino ha un suono, e il mirto altro suono, e il ginepro altro ancóra, stromenti diversi sotto innumerevoli dita. E immersi noi siam nello spirto silvestre, d'arborea vita viventi; e il tuo volto ebro è molle di pioggia come una foglia, e le tue chiome auliscono come le chiare ginestre, o creatura terrestre che hai nome Ermione. Ascolta, ascolta. L'accordo delle aeree cicale a poco a poco più sordo si fa sotto il pianto che cresce; ma un canto vi si mesce più roco che di laggiù sale, dall'umida ombra remota. Più sordo e più fioco s'allenta, si spegne. Sola una nota ancor trema, si spegne, risorge, trema, si spegne. Non s'ode voce del mare. Or s'ode su tutta la fronda crosciare l'argentea pioggia che monda, il croscio che varia secondo la fronda più folta, men folta. Ascolta. La figlia dell'aria è muta; ma la figlia del limo lontana, la rana, canta nell'ombra più fonda, chi sa dove, chi sa dove! E piove su le tue ciglia, Ermione. Piove su le tue ciglia nere sìche par tu pianga ma di piacere; non bianca ma quasi fatta virente, par da scorza tu esca. E tutta la vita è in noi fresca aulente, il cuor nel petto è come pesca intatta, tra le pàlpebre gli occhi son come polle tra l'erbe, i denti negli alvèoli con come mandorle acerbe. E andiam di fratta in fratta, or congiunti or disciolti (e il verde vigor rude ci allaccia i mallèoli c'intrica i ginocchi) chi sa dove, chi sa dove! E piove su i nostri vólti silvani, piove su le nostre mani ignude, su i nostri vestimenti leggieri, su i freschi pensieri che l'anima schiude novella, su la favola bella che ieri m'illuse, che oggi t'illude, o Ermione. La fontana malata Clof, clop, cloch, cloffete, cloppete, clocchette, chchch... È giù, nel cortile, la povera fontana malata; che spasimo! sentirla tossire. Tossisce, tossisce, un poco si tace... di nuovo. tossisce. Mia povera fontana, il male che hai il cuore mi preme. Si tace, non getta più nulla. Si tace, non s'ode rumore di sorta che forse... che forse sia morta? Orrore Ah! no. Rieccola, ancora tossisce, Clof, clop, cloch, cloffete, cloppete, chchch... La tisi l'uccide. Dio santo, quel suo eterno tossire mi fa morire, un poco va bene, ma tanto... Che lagno! Ma Habel! Vittoria! Andate, correte, chiudete la fonte, mi uccide quel suo eterno tossire! Andate, mettete qualcosa per farla finire, magari... magari morire. Madonna! Gesù! Non più! Non più. Mia povera fontana, col male che hai, finisci vedrai, che uccidi me pure. Clof, clop, cloch, cloffete, cloppete, clocchete, chchch... Piove Eugenio Montale Piove. È uno stillicidio senza tonfi di motorette o strilli di bambini. Piove da un cielo che non ha nuvole. Piove sul nulla che si fa in queste ore di sciopero generale. Piove sulla tua tomba a San Felice a Ema e la terra non trema perché non c’è terremoto né guerra. Piove non sulla favola bella di lontane stagioni, ma sulla cartella esattoriale, piove sugli ossi di seppia e sulla greppia nazionale. Piove sulla Gazzetta Ufficiale qui dal balcone aperto, piove sul Parlamento, piove su via Solferino, piove senza che il vento smuova le carte. Piove in assenza di Ermione se Dio vuole, piove perché l’assenza è universale e se la terra non trema è perché Arcetri a lei non l’ha ordinato. Piove sui nuovi epistemi del primate adue piedi, sull’uomo indiato, sul cielo ominizzato, sul ceffo dei teologi in tuta o paludati, piove sul progresso della contestazione, piove sui work in regress, piove sui cipressi malati del cimitero, sgocciola sulla pubblica opinione. Piove ma dove appari non è acqua né atmosfera, piove perché se non sei è solo la mancanza e può affogare. L’onda Gabriele D’Annunzio Sciacqua, sciaborda, scroscia, schiocca, schianta, romba, ride, canta, accorda, discorda, tutte accoglie e fonde le dissonanze acute nelle sue volute profonde, libera e bella, numerosa e folle, possente e molle, creatura viva che gode del suo mistero fugace. • Les états de l’eau dans le temps et la météo • Les cours d’eau en France: maintenant un peu de géo • Approfondissement sur un fleuve: la Seine Quel temps fait-il aujourd’hui? • Révisons notre lexique! http://www.bonjourdefrance.com/n11/mete o.html http://atschool.eduweb.co.uk/rgshiwyc/sch ool/curric/French/Primary/Weather/14.ht m • Entraînons-nous avec http://www.education.vic.gov.au/languages online/french/sect28/no_01/no_01.htm Et maintenant un peu de géo: les cours d’eau en France La Seine en chanson… • Tiré du dessin animé “Un monstre à Paris”: http://www.youtube.com/watch?v=9ZNbQvhzKM • Chanson de la Seine (Jacques Prévert) http://www.youtube.com/watch?v=p1VH2BZ CMUE ….et en poésie! La Seine (V.Paradis) (corrigé du texte à trous) • Elle sort de son lit Tellement sur d'elle La seine, la seine, la seine, Tellement jolie Elle m'ensorcèle La seine, la seine, la seine, Extralucide La lune est sur La seine, la seine, la seine, Tu n'es pas saoul Paris est sous La seine, la seine, la seine. Je ne sais, ne sais, Ne sais pas pourquoi On s'aime comme sa, La seine et moi. Je ne sais, ne sais, Ne sais pas pourquoi On s'aime comme sa, La seine et moi. Extra-Lucille Quand tu es sur La seine, la seine, la seine, Extravagante Quand l'ange est sur La seine, la seine, la seine, • Je ne sais, ne sais, Ne sais pas pourquoi On s'aime comme sa, La seine et moi. Je ne sais, ne sais, Ne sais pas pourquoi On s'aime comme sa, La seine et moi. • Sur le pont des âmes Mon coeur vacille Entre le roux L'air est si bon Cet air si pur Je le respire Nos reflets perchés sur ce pont. On s'aime comme sa, La seine et moi. (x4) Storia • • • • • • • • Nuovi strumenti Nuove rotte commerciali Nuovi mercati Nuovo assetto politico Conoscenze di nuove popolazioni Atlantizzazione Commercio triangolare Carta del Cantino RELIGIONE RELIGIONE RELIGIONE RELIGIONE L’acqua … l’oro blu dell’umanità il ciclo dell’acqua potabilizzazione e depurazione la carta europea consumi di acqua nel mondo vari tipi d’acqua ed etichette il risparmio la fisica dell’acqua L’acqua nel mondo Consumi di acqua dolce nel mondo La fisica dell’acqua Water • • • • Water in… the weather Water in … everyday life Water in…the bathroom! Water in… some great great natural environment • Water in… some great manmade environments Water in… the weather Sottomarini, Portaerei, Petroliere Acquedotto Tecnologia Canali Artificiali Energia idroelettrica Energia da Maree L’ACQUEDOTTO ROMANO Un acquedotto è un'opera, più o meno complessa, costruita per trasportare acqua da un posto ad un altro per soddisfare vari scopi: uso potabile, uso irriguo, uso industriale. La parola deriva dai due termini della latino aqua ("acqua") e ducere ("condurre"). Costruttivamente può essere realizzato in vari modi: con canali artificiali, con tubazioni o con soluzioni miste. Nel caso di canali il funzionamento può essere solo a pelo libero, nel caso di tubazioni anche in pressione. Per gli acquedotti potabili, si preferisce il funzionamento in pressione, perché da maggiore garanzia di igienicità, anche se in Puglia è stato realizzato all'inizio del 1900 il Canale Principale dell'Acquedotto Potabile del Sele - Calore, tuttora in esercizio, che funziona a pelo libero. Molti acquedotti attraversano il paesaggio con dei ponti o somiglianti a dei piccoli fiumi. Acquedotti abbastanza larghi possono essere utilizzati da imbarcazioni. Sono tipi particolari di ponti, che anziché far superare ostacoli a strade e ferrovie, trasportano acqua. Ma, mentre con i ponti stradali si possono raggiungere punti più elevati rispetto al percorso di base, la cosa Sottomarini, Petroliere e Portaerei • • • Il sottomarino è un mezzo navale progettato per operare principalmente in immersione e questa caratteristica lo distingue dal sommergibile di cui costituisce un'evoluzione. Un sottomarino può essere impiegato per scopi militari, scientifici e di soccorso, i diversi ambiti d'impiego ne determinano le caratteristiche. Una portaerei è una nave da guerra di grandi dimensioni il cui ruolo principale è il trasporto in zona di operazioni, lancio e recupero di aeroplani, agendo in effetti come una base aerea capace di muoversi in mare. Le portaerei permettono pertanto ad una forza navale di proiettare la propria potenza aerea fino a grandi distanze senza dover dipendere da basi locali per gli aerei. Le marine moderne che operano portaerei le trattano come il nucleo della flotta, un ruolo giocato in precedenza dalle corazzate. Le petroliere sono navi cisterna di diverso tonnellaggio, adibite al trasporto di greggio (petroliere propriamente detta o tanker) o dei prodotti derivati (product). Oltre agli oleodotti l'unico modo per trasportare grandi quantità di greggio è quello di ricorrere a queste navi. IL PRIMO SOTTOMARINO, 1624. • Il primo battello subacqueo funzionante fu costruito nel 1624 in Inghilterra su progetto di un inventore olandese di nome Cornelius van Drebbel . • Era un'imbarcazione di legno chiusa che poteva scendere sotto la superficie e riaffiorare a piacere, in quanto usava una paratia di cuoio che poteva espandersi, essere pressata e fatta tornare nella posizione originale, espellendo l'acqua di zavorra. La propulsione era fornita da remi ed un tubo di sfiato portava alla superficie. Il re Giacomo I d'Inghilterra presenziò personalmente ad una immersione nel Tamigi, quando van Drebbel navigò con successo da Westminster a Greenwich. PIATTAFORMA PETROLIFERA Una piattaforma petrolifera è un'imponente struttura metallica, utilizzata per l'esplorazione di aree marine, ove sono locati potenziali giacimenti di idrocarburi. Allo stesso tempo le piattaforme vengono utilizzate anche per la perforazione di pozzi petroliferi, nel caso sia stata provata l'esistenza del giacimento. Una volta terminato il pozzo, la piattaforma può essere usata per estrarre idrocarburi dallo stesso, oppure può essere spostata in un'altra località per eseguire una nuova perforazione. Esse sono classificate essenzialmente in due macrocategorie: piattaforme di perforazione piattaforme di produzione Canali artificiali Energia idroelettrica L'energia idroelettrica è una fonte di energia alternativa e rinnovabile, che sfrutta la trasformazione dell'energia potenziale gravitazionale, posseduta da una certa massa d'acqua ad una certa quota altimetrica, in energia cinetica al superamento di un certo dislivello; tale energia cinetica viene infine trasformata in energia elettrica in una centrale idroelettrica grazie ad un alternatore accoppiato ad una turbina. Energia da Maree • • La marea, il ritmico innalzamento e abbassamento del livello del mare provocato dall'azione gravitazionale della luna e del sole, di solito ha un'ampiezza (dislivello tra l’alta marea e la bassa marea) inferiore al metro, ma in alcune zone, per la particolare configurazione del sito, il dislivello può raggiungere valori elevati, interessanti lo sfruttamento e la produzione di energia, ad oggi prevalentemente elettrica. In alcune zone del pianeta, per esempio, si registrano maree anche con 20 m di ampiezza verticale. Già nell’antichità si cercò di sfruttare questo tipo di energia, mediante la costruzione di "mulini a marea". L’acqua veniva raccolta, durante il flusso, in un piccolo bacino, che veniva in seguito chiuso con una paratia. Al momento del deflusso l’acqua veniva convogliata attraverso un canale verso una ruota che muoveva una macina. Scienze motorie Il nuoto • • • • La piscina Gli stili Le regole di base Le gare APPROFONDIMENTO DI UNO SPORT ACQUATICO A SCELTA DEL CANDIDATO Arte E Immagine L’arte Paleocristiana e i suoi simbolismi Mosaico: Il Battesimo di Gesù Tecniche ad acqua: Acquarello e tempera L’acqua nei giardini rinascimentali Il simbolo dell’acqua battesimale nei sarcofagi paleocristiani • • • • Il significato salvifico dell’acqua battesimale – acqua viva e che dà la vita – è espressa generalmente in due forme essenziali, che ritroviamo nei sarcofagi delle immagini: le onde (fig. 1) e l’acqua “viva” (fig. 2). In entrambe le rappresentazioni si sottolinea il fatto che l’acqua battesimale è, come l’acqua sorgiva, pura e purificatrice, non stagnante ed è purificante. Il richiamo è anche alle acque primordiali, quelle della creazione, sulle quali aleggia lo Spirito di Dio e dalle quali tutto prende vita. L’acqua battesimale, infine è presente sui sarcofagi quale “caparra” della vita eterna, acquistata con il battesimo- Il battesimo del Signore (mosaico del Battistero Neoniano di Ravenna ) Quest’opera costituisce - come molti dei mosaici singoli o dei cicli musivi del periodo paleocristiano e bizantino - una vera e propria catechesi sul Battesimo e contemporaneamente una difesa teologica dell’umanità di Cristo, messa in discussione da molti eretici e, in particolare dagli ariani, (presenti anche a Ravenna) i quali sostenevano che l’umanità di Cristo non è reale, ma apparente. È proprio il “velo” dell’acqua che nasconde e rivela, la vera umanità fisica di Gesù accentuando la visibilità della sua genitalità. Giotto: Battesimo del Signore (Padova – Cappela Scrovegni) Giovanni resta stupito nel vedere il Nazareno in fila a ricevere il battesimo con gli altri. Gesù, umilmente, pur senza colpa, manifesta solidarietà con l'umanità peccatrice. Il Padre esprime le sue emozioni e dice a Gesù: «Tu sei il mio figlio bene-amato, sono contento di te». Anche noi, fratelli in Cristo, siamo "bene-amati", cioè amati bene. Si può amare male, con possesso e squilibrio, con gelosia ed oppressione, Dio, no, ci ama bene e ci fa del bene. Egli è contento di noi, di ciascuno di noi, così come siamo. Passiamo la vita a meritarci l'amore degli altri, a cercare di essere buoni figli, buone mogli, buoni preti, buoni cristiani. Elemosiniamo l'amore degli altri, siamo disposti a compiere ogni gesto pur di avere attenzione e affetto, ci sforziamo di piacere agli altri per essere gratificati. Dio, al contrario, non ci ama perché siamo buoni ma, amandoci, ci rende buoni. Nel battesimo abbiamo ricevuto il seme della presenza di Dio da far crescere e germogliare, siamo diventati figli di Dio, in noi la grazia di Dio scorre impetuosa. Possiamo essere stimati professionisti, grandi scienziati, ma più che figli di Dio non potremo mai essere. E già lo siamo. (Paolo Curtaz) La Nascita di Venere è un dipinto a tempera su tela di lino (172×278 cm) di Sandro Botticelli, databile al 1482-1485 circa e conservato nella Galleria degli Uffizi a Firenze. Opera iconica del Rinascimento italiano, spesso assunta come simbolo della stessa Firenze e della sua arte, faceva forse anticamente pendant con l'altrettanto celebre Primavera sempre di Botticelli, con cui condivide la provenienza storica, il formato e alcuni riferimenti filosofici. Rappresenta una delle creazioni più elevate dell'estetica del pittore fiorentino, oltre che un ideale universale di bellezza femminile. Il Parco Mediceo di Pratolino (Fi) racchiude bellezze naturali affiancate a meraviglie costruite dall'uomo. Parco di villa Demidoff: l’Appennino Novantanove cannelle a simboleggiare i novantanove castelli da cui, nel XIII secolo, arrivarono le popolazioni chiamate a formare una sorta di nuova “città madre”: L’odierna L’Aquila. Così narra la leggenda della Fontana delle 99 Cannelle, monumento simbolo di unità civile situata nella zona Sud Ovest della città abruzzese. Proprio nella Fontana delle 99 Cannelle, edificata a partire dal 1272, il FAI ha individuato il monumento su cui intervenire per dare il proprio contributo concreto alla città colpita dal tragico terremoto dello scorso aprile, in accordo con il Ministero dei Beni Culturali.