La Comunità Capi
Data di nascita 1979
Luogo di nascita Bedonia
Età anni 35
Sesso misto
Segni particolari incasinata
La mia Comunità Capi
Perché la Co.Ca.
 Nella parola ci sono le parole
COMUNITA’ e CAPI
 Anni 70 crisi dell’autorità
 I movimenti esaltano il senso del
valore sociale del nostro impegno
educativo
Co.Ca.
 Presenza
 Confronto fra
strutturata
capi
nel territorio  Progettazione e
 Dimensione
programmazione
comunitaria
Co.Ca.
 Scelta coraggiosa in un tempo
difficile, di passaggio.
 Una risposta non banale e
scontata alla protesta
movimentista
 Che non ha snaturato la nostra
missione educativa originaria
 Sono passati 35 anni.
 Le generazioni di capi attuali non hanno
vissuto il Concilio, non hanno vissuto il
68, il terrorismo e le BR, non erano a
Bedonia, ai Piani di Pezza, alcuni non
erano a Verteglia
 La scelta della Co.Ca. può essere
sempre la stessa ?
La scelta della Co.Ca. può
essere sempre la stessa?
Co.Ca. che fatica
 Scontri generazionali
 Relazioni tra adulti tese
 Il Progetto e il programma due
atti burocratici a volte svuotati
di senso
Co.ca. che fatica
 Ciò che era nato per aiutare i
capi diventa un peso
Co.Ca. che fatica
 Ciò che era nato per migliorare
il servizio ci distrae dalla nostra
missione
Co.Ca. che fatica
 Ciò che era nato per avere un
miglior rapporto con il territorio
spesso è motivo di chiusura
Ma anche no
 La bellezza del
confronto, l’aiuto
vicendevole, la
preparazione
educativa, lo
scambio
generazionale
I problemi che abbiamo
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Relazione fra capi
Continuità nel servizio
Precarietà dei capi
Fatica nel servizio
Poca serenità
Scarsa progettualità
Esperienza adulta in crisi
I problemi che abbiamo
 Roverismo in Co.Ca.
 Focus troppo sui ragazzi e poco sui
capi
 Il capo educatore e catechista
 Si stanno perdendo i valori del P.A.
 Il P.d.C. chi è costui?
 Partecipazione associativa scadente
Chi ci può dare una mano
La fatica
 “La vita si rafforza donandola e si
indebolisce nell’isolamento e nell’agio.
Di fatto, coloro che sfruttano di più la
possibilità della vita sono quelli che
lasciano la riva sicura e si
appassionano alla missione di
comunicare la vita agli altri” (EG10)
La gioia
 “Figlio, per quanto ti è possibile,
trattati bene…. Non privarti di un
giorno felice” (Sir. 14,11.14)
 “dove i discepoli passavano, vi fu
grande gioia” (Atti 8,8)
Le relazioni
 “la comunità evangelizzatrice si
dispone ad accompagnare. Conosce
lunghe attese la sopportazione
apostolica. Usa molta pazienza ed
evita di non tenere conto dei limiti. Si
prende cura del grano e non perde la
pace a causa della zizzania. Il suo
sogno non è riempirsi di nemici, ma
piuttosto che la parola venga accolta
Le relazioni
E manifesti la sua potenza liberatrice
e rinnovatrice. E infine la comunità è
gioiosa e sa sempre festeggiare ogni
piccola vittoria” (EG24)
La partecipazione
 “Ci sono strutture ecclesiali che
possono arrivare a condizionare un
dinamismo evangelizzatore;
ugualmente le buone strutture
servono quando c’è una vita che le
anima, le sostiene e le giudica. Senza
vita nuova e autentico spirito
evangelico, qualsiasi nuova struttura
si corrompe in poco tempo” (EG26)
Il coraggio di cambiare
 “La Pastorale in chiave missionaria
esige di abbandonare il comodo
criterio pastorale del <si è fatto
sempre così>. Invito ad essere audaci
e creativi in questo compito di
ripensare gli obiettivi, le strutture e lo
stile e i metodi evangelizzatori delle
proprie comunità.
Il coraggio di cambiare
 Una individuazione dei fini senza una
adeguata ricerca comunitaria dei
mezzi per raggiungerli è condannata
a tradursi in mera fantasia (EG33)
Riaprire delle finestre
 Rilanciare la figura del Capo come
Maestro in un tempo che appiattisce
 La mediocrità e il contrario del
coraggio
 Una Co.Ca. non protettiva dei giovani
capi che hanno difficoltà a diventare
adulti
Riaprire delle finestre
 Adulti che si interrogano sulle proprie
scelte costantemente
 La Co.Ca. luogo di amicizia vera
 Ci si incontra per stare bene per
condividere le fatiche ma non per
annoiarsi
 Dove i progetti, le verifiche, le
discussioni durano una riunione,non 5
Riaprire delle finestre
 I ragazzi al centro del nostro servizio
 Non come le coppie in crisi, che
parlano sempre dei figli ma solo per
litigare
Come lavorare
 “Quando si assume un obiettivo pastorale e
uno stile missionario , che effettivamente arrivi
a tutti senza eccezioni né esclusioni, l’annuncio
si concentra sull’essenziale, su ciò che è più
bello, più grande, più attraente e allo stesso
tempo più necessario. La proposta si
semplifica, senza perdere per questo profondità
e verità e così diventa più convincente e
radiosa,” (EG35)
Buon lavoro a tutti noi
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