La terapia fisica nelle malattie reumatiche Camillo Giacomelli U.O. Reumatologia, Pisa LA MIA STORIA LA MIA STORIA LA MIA STORIA LA MIA STORIA LA MIA STORIA FISIOTERAPIA Somministrare esercizio fisico o terapie fisiche a scopo terapeutico LA RIABILITAZIONE NELL’AMBITO DELLE MALATTIE REUMATICHE • Abbassa il colesterolo • Migliora il tono dell’umore • Migliora il sistema cardiocaircolatorio • Migliora il sistema immunitario • • • • Artrosi Artrite reumatoide Artrite psoriasica Osteoporosi • Sclerosi sistemica • Lupus eritematoso Sistemico • Fibromialgia ELEMENTI IN COMUNE Cronicità Dolore ELEMENTI A COMUNE Cronicità Dolore Necessità di proporre al paziente PRECOCEMENTE un programma terapeutico multidisciplinare e interdisciplinare che vede nella riabilitazione un importante arma terapeutica nella gestione di queste patologie PROGRAMMA RIABILITATIVO • Specifico • Personalizzato • Pianificato in conformità dei deficit rilevati o potenziali OBIETTIVI • Conrollo del dolore – Utili anche terapie fisiche come Diatermia, Neuromodulazione, Laser ecc. • Recuperare/migliorare la funzione deficitaria – kinesi passiva, passiva/assistita e/o attiva • Prevenire deformità e danno articolare – Economia articolare • Concordare un programma di autotrattamento ALCUNE PATOLOGIE ARTROSI Indebolimento dei muscoli che servono a mantenere ben allineata e legata l’articolazione La perdita di stabilità aggrava e accelera ulteriormente lo sviluppo dell’artrosi Crioterapia: impacchi di ghiaccio. La crioterapia è utile soprattutto nei dolori acuti con segni d’infiammazione (gonfiore, calore e rossore dell’articolazione). Termoterapia esogena: borsa d’acqua calda, del termoforo Ha il limite di non far arrivare il calore in profondità. Il calore riduce la contrazione muscolare, questo determina due tipi di effetti benefici: per prima cosa riduce il dolore derivante dalla contrattura muscolare, in secondo luogo migliora la mobilità dell’area trattata L’applicazione del calore è quindi utile nei dolori cronici e con scarsi aspetti infiammatori. Termoterapia endogena: ultrasuoni, Diatermia Si utilizzano per “scaldare” tessuti profondi cui non si arriverebbe con la termoterapia esogena. ARTROSI Consigli per attività fisica per pazienti con artrosi Tipo di attività Esempi Quanto alla settimana Commenti Esercizio fisico Aerobico. Cioè una attività fisica moderata o intensa per un periodo prolungato (almeno20 minuti). Camminata veloce Bicicletta Nuoto Acquagym Giardinaggio Ginnastica di gruppo Ballo 2 ore e mezzo di attività moderata 1 ora e 15 di attività intensa - attività moderata significa attività fisica che permette di parlare ma non di cantare. - attività intensa: non permette di dire più che poche parole. L’attività fisica dovrebbe essere iniziata in modo graduale e poi mantenuta a cadenza regolare. ARTROSI Consigli per attività fisica per pazienti con artrosi Tipo di attività Esempi Quanto alla settimana Commenti Esercizio fisico Aerobico. Cioè una attività fisica moderata o intensa per un periodo prolungato (almeno20 minuti). Camminata veloce Bicicletta Nuoto Acquagym Giardinaggio Ginnastica di gruppo Ballo 2 ore e mezzo di attività moderata 1 ora e 15 di attività intensa - attività moderata significa attività fisica che permette di parlare ma non di cantare. - attività intensa: non permette di dire più che poche parole. L’attività fisica dovrebbe essere iniziata in modo graduale e poi mantenuta a cadenza regolare. ARTRITE REUMATOIDE • L’esercizio nelle persone affette da AR è essenziale nel rallentare le potenziali disabilità a lungo termine • Dolore, rigidità, danno strutturale, perdita di densità ossea, debolezza muscolare -> controllate e migliorate da una regolare attività fisica. • Benefici di esercizi di medio-elevata intensità, che migliorano la resistenza muscolare e cardiaca. • Attenzione ad attività fisica in caso di attività di malattia ARTRITE REUMATOIDE: ESERCIZI • Ginnastica calistenica: sedute di 30 min di esercizi a corpo libero per 2/3 volte la settimana • Rinforzo dei muscoli di spalle e arti inferiori • Esercizi respiratori SCLEROSI SISTEMICA: MANI • La localizzazione della sclerosi sistemica alle mani provoca gravissima impotenza funzionale nello svolgimento delle ADL. • Recuperare la massima mobilità articolare, in relazione alla situazione articolare di quel preciso momento, e di prevenire e limitare il più possibile le deformità. – – – – – – – massaggi; manipolazioni Mc Mennel; esercizi motori; stretching; terapia fisica; economia articolare; bagni di paraffina SCLEROSI SISTEMICA: VOLTO • Gli obiettivi del progetto riabilitativo sono: migliorare in primo luogo la funzionalità orale (apertura buccale, masticazione, deglutizione), recuperare l’espressività mimica e l’escursione completa del rachide cervicale, che sovente risulta limitata in estensione a causa della retrazione dei tessuti, ed infine ripristinare un corretto allineamento della testa, in relazione a tronco e arti, alterato dalla retrazione delle fibre muscolari del collo e del cingolo scapolare. – – – – manovre massoterapiche; massaggio connettivale; Tecnica Kabat; Chinesiterapia. FIBROMIALGIA • L’esercizio da eseguire è quello aerobico (corsa lenta, cyclette, cammino, nuoto, acqua-gym), a intensità moderata, adattandolo alla situazione di partenza del paziente e poi incrementandolo lentamente. • Scegliere il tipo di attività aerobica preferita controllando frequenza cardiaca, sensazione di fatica e dolore • Integrare esercizi che coinvolgono sia il corpo che la mente – Danza, Thai-Chi, Qui-Gong FIBROMIALGIA: NEUROMODULAZIONE • Attraverso la stimolazione di punti sulla pelle è possibile modificare le afferenze sensitive, compresa la trasmissione algica. • Riequilibrando questi segnali, si migliora la percezione del dolore. CONCLUSIONI Terapie Fisiche Terapie farmacologiche