Italo Calvino
e la letteratura combinatoria
• Santiago de Las Vegas
1923 – Siena 1985
• Lungo itinerario
intellettuale
• Dal neorealismo alla
sperimentazione
TORINO
1945-’64
ROMA
80-’85
Il sentiero dei nidi di ragno
I nostri antenati
Marcovaldo
Ultimo viene il corvo
Palomar
Le Cosmicomiche
traduce i Fiori Blu di
Queneau
Ti con zero
L’Orlando Furioso di
Ludovico Ariosto
raccontato da Italo
Calvino
Il castello dei destini
incrociati
Le città invisibili
Se una notte d’inverno
un viaggiatore
Parigi 1964-’85
PARIGI
• Strutturalismo
• Queneau: I fiori blu, Esercizi di stile
• Gruppo dell’Ou.li.po: Laboratorio di
letteratura potenziale
Fase neorealistica
1949
1947
Fase neorealistica
• Due aspetti: fantastico e realistico
• Lontano da tentazioni ideologiche e
propagandistiche
• Pin concepisce la vita come avventura
picaresca
• Eventi minori
Il ciclo fantastico-allegorico
1952
1957
I nostri antenati 1960
1959
Il ciclo fantastico-allegorico
• Storie ambientate in epoche remote
• Creature bizzarre e irreali, allegorie della
condizione umana
Il visconte dimezzato
Il barone rampante
Il cavaliere
inesistente
fine ’600:guerre austro-russe tra ’700-’800
età di Carlo Magno
Medardo di Terralba
Cosimo Piovasco di Rondò
Agilulfo
Dimidiamento dell’uomo
contemporaneo, mutilato,
incompleto, nemico a se
stesso.
Sempre sapendo che per
essere con gli altri
veramente, la sola via era
d’esser separato dagli altri.
Uomo artificiale privo
di individualità fisica
e capace solo di
funzionare
astrattamente.
La letteratura
come “gioco combinatorio”
• Strutturalismo: riduce la complessità del mondo a
figure ed emblemi scrittura sganciata da realtà
• Tempo e Spazio: rarefatti e astratti
• Letteratura come attività condotta in laboratorio e volta
a costruire romanzi artificiali
• Logica combinatoria di percorsi e varianti che seguono:
- combinazione carte (Il castello…),
- significati simbolici e suggestioni favolistiche
(Le città…)
Castello dei destini incrociati (1969)
Le città invisibili (1972)
Se una notte d’inverno un viaggiatore (1979)
Siccome la matematica è un linguaggio,
può servire non solo ad informare,
ma anche a sedurre.
Mandelbrot
•Genesi del libro spiegata in
una Nota che accompagna il
testo
•Concatenazione e
combinazione dei possibili
determinata dalle immagini
dei tarocchi
•Le storie si sovrappongono,
si mescolano
•Ambiente e personaggi non
realistici
•2 testi: Il castello / La
taverna
Il castello dei destini incrociati
•
•
•
•
Lettura domestica
Nota del ’73 scritta da Calvino stesso;
Il castello
Storia dell’Orlando pazzo per amore
Senso nascosto,
allegorico
•Oscilla tra :
-racconto filosofico
-racconto fantastico-allegorico
•Stile aforistico che procede per immagini
frammentarie
Sono un sogno che
nasce dal cuore di
città invivibili
•Non esiste storia né sviluppo o psicologia
dei personaggi:
-Gran Khan dei Tartari
-Marco Polo che espone al sovrano
le risultanze delle sue ambascerie
Struttura dell’opera
9 capitoli: (11 serie x 5 descrizioni) = 55 città
cifre romane
cifre arabe
Alternanza scalare  nessun capitolo ripete
esattamente la serie di un altro e ciascuna serie
torna 5 volte
I
1
1
2
1
2
II
1
2
3
4
5
2
3
4
5
6
3
4
5
6
7
4
5
6
7
8
5
6
7
8
9
6
7
8
9
10
7
8
9
10 11
11
11
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
8
9
10 11
9
3
1
2
10 11 10
3
4
1.Le città e la memoria, 2.Le città e il desiderio, 3.Le città e i segni, 4.Le città
sottili, 5.Le città e gli scambi, 6.Le città e gli occhi, 7.Le città e il nome, 8.Le
città e i morti, 9.Le città e il cielo, 10.Le città continue, 11.Le città nascoste.
Le città invisibili
• Lettura della prima cornice, dell’ottava e
della conclusione
• Lettura e analisi di Le città e i segni 1
(Tamara)
INFO
«Il mio libro in cui credo di aver detto più cose resta Le città invisibili, perché ho potuto concentrare sui un
unico simbolo tutte le mie riflessioni, le mie esperienze, le mie congetture» (Lezioni americane)
OULIPO: fondato nel 1960 da Queneau e Le Lionnais, è emanazione del Collège de Pataphisique creato
da Jarry, scrittore surrealista che conia questo termine a indicare una sorta di scienza dell’astruseria e del
bizzarro. Nel 1972 Calvino diventa membro straniero dell’Oulipo. Oggetto delle sperimentazioni del
gruppo è la letteratura considerata a partire dai suoi vincoli formali: le restrizioni rappresentate da regole
grammaticali, sintattiche e retoriche, la prosodia e le forme fisse diventano stimoli inventivi. Le strutture
letterarie vengono studiate servendosi delle scienze matematiche, allo scopo di creare nuovi vincoli
espressivi che eccitano la libertà poetica. Analisi delle classiche restrizioni formali da un lato e teorie
sintetiche dall’altro, con l’invenzione di regole del tutto nuove basate su modelli matematici e geometrici.
Le città continue sono l’immagine inquietante della realtà postmoderna: tutto il mondo è un’unica enorme
città continua, priva di identità, ovunque uguale a se stessa, senza nessuna differenza fra centro e periferia,
assediata dai rifiuti che lei stessa produce in un’orgia dissennata di consumi. L’inferno che Marco Polo si
propone di riconoscere per approntare strategie di resistenza è la società postmoderna e postindustriale,
trionfo del consumismo e dell’alienazione (Trude, Berenice, Leonia). L’inferno è anche il vuoto lasciato
dalle ideologie egemoni negli anni precedenti, il rovescio della crisi ella progettualità politica: la città
ideale della fede religiosa e politica si è rivelata in una trappola (Bersabea, Perinzia). Rimanere aggrappati
alla memoria e ai desideri del passato significa condannarsi all’autodistruzione
«Il mondo è composto da linee spezzate e oblique con segmenti che tendono a sporgere fuori dagli angoli
di ogni gradino, come fanno le agavi che crescono spesso sul ciglio, e con linee verticali ascendenti come
le palme che fanno ombra ai giardini» (dall’opaco)
LEONIA
La città di Leonia rifà se stessa tutti i giorni: ogni mattina la popolazione si risveglia tra lenzuola fresche, si lava con
saponette appena sgusciate dall'involucro, indossa vestaglie nuove fiammanti, estrae dal piú perfezionato frigorifero
barattoli di latta ancora intonsi, ascoltando le ultime filastrocche dall'ultimo modello d'apparecchio. Sui marciapiedi,
avviluppati in tersi sacchi di plastica, i resti della Leonia d'ieri aspettano il carro dello spazzaturaio. Non solo tubi di
dentifricio schiacciati, lampadine fulminate, giornali, contenitori, materiali d'imballaggio, ma anche scaldabagni,
enciclopedie, pianoforti, servizi di porcellana: piú che dalle cose che ogni giorno vengono fabbricate vendute comprate,
l'opulenza di Leonia si misura dalle cose che ogni giorno vengono buttate via per far posto alle nuove. Tanto che ci si
chiede se la vera passione di Leonia sia davvero come dicono il godere delle cose nuove e diverse, o non piuttosto
l'espellere, l'allontanare da sé, il mondarsi d'una ricorrente impurità. Certo è che gli spazzaturai sono accolti come angeli, e
il loro compito di rimuovere i resti dell'esistenza di ieri è circondato d'un rispetto silenzioso, come un rito che ispira
devozione, o forse solo perché una volta buttata via la roba nessuno vuole piú averci da pensare. Dove portino ogni giorno
il loro carico gli spazzaturai nessuno se lo chiede: fuori della città, certo; ma ogni anno la città s'espande, e gli
immondezzai devono arretrare piú lontano; l'imponenza del gettito aumenta e le cataste s'innalzano, si stratificano, si
dispiegano su un perimetro piú vasto. Aggiungi che piú l'arte di Leonia eccelle nel fabbricare nuovi materiali, piú la
spazzatura migliora la sua sostanza, resiste al tempo, alle intemperie, a fermentazioni e combustioni. E'una fortezza di
rimasugli indistruttibili che circonda Leonia, la sovrasta da ogni lato come un acrocoro di montagne. Il risultato è questo:
che piú Leonia espelle roba piú ne accumula; le squame del suo passato si saldano in una corazza che non si può
togliere; RINNOVANDOSI OGNI GIORNO LA CITTÀ CONSERVA TUTTA SE STESSA NELLA SOLA FORMA
DEFINITIVA: quella delle spazzature d'ieri che s'ammucchiano sulle spazzature dell'altroieri e di tutti i suoi giorni e anni e
lustri. Il pattume di Leonia a poco a poco invaderebbe il mondo, se sullo sterminato immondezzaio non stessero
premendo, al di là dell'estremo crinale, immondezzai d'altre città, che anch'esse respingono lontano da sé montagne di
rifiuti. Forse il mondo intero, oltre i confini di Leonia, è ricoperto da crateri di spazzatura, ognuno con al centro una
metropoli in eruzione ininterrotta. I confini tra le città estranee e nemiche sono bastioni infetti in cui i detriti dell'una e
dell'altra si puntellano a vicenda, si sovrastano, si mescolano. Piú ne cresce l'altezza, piú incombe il pericolo delle frane:
basta che un barattolo, un vecchio pneumatico, un fiasco spagliato rotoli dalla parte di Leonia e una valanga di scarpe
spaiate, calendari d'anni trascorsi, fiori secchi sommergerà la città nel proprio passato che invano tentava di respingere,
mescolato con quello delle città limitrofe, finalmente monde: un cataclisma spianerà la sordida catena montuosa,
CANCELLERÀ OGNI TRACCIA DELLA METROPOLI SEMPRE VESTITA A NUOVO. Già dalle città vicine sono pronti coi
rulli compressori per spianare il suolo, estendersi nel nuovo territorio, ingrandire se stesse, allontanare i nuovi
immondezzai.
LEONIA
www.plastichina.blogspot.it
www.cittainvisibili.com/olii/Leonia
Leonia: Città produttrice di rifiuti e rifiuto essa stessa.
LEONIA
http://www.internapoli.it/public/fotoarticoli/8587_Rifiuti
Vesuvio.jpg
http://marcominghetti.nova100.ilsole24ore.com/imag
es/2008/06/02/leonia.jpgc
INTERDISCIPLINARIAMENTE
Il metodo di esaustione è un procedimento utile a calcolare aree di varie figure geometriche
piane. Consiste nella costruzione di una successione di poligoni che convergono alla figura data.
L'area della figura risulta essere quindi il limite delle aree dei poligoni.
Cenni storici
Il sofista Antifonte (430 a.C.) tentò di determinare l'area del cerchio inscrivendovi dei triangoli sempre più
piccoli, fino a quando la sua area non "esaurisce".
Un più famoso esempio di applicazione del metodo di esaustione è quello della quadratura del cerchio
effettuata da Archimede. Egli però utilizzò due metodi, quello di esaustione, inscrivendo poligoni regolari su
di un cerchio di raggio unitario, e il metodo di compressione, circoscrivendo cioè i poligoni al cerchio.
In questo modo all'aumentare del numero dei lati dei poligoni le figure tenderanno ad avvicinarsi alla forma
del cerchio, tanto che egli ottenne una misura abbastanza precisa del π. Il metodo di esaustione venne
descritto all'interno del Metodo, un libro di Archimede. Esso è alla base del concetto di limite di una funzione
sviluppato nel Seicento da Newton.
2009
Calvino scrive nel 1972, oltre 35 anni fa, ma già parla di una
città circondata da un immane immondezzaio!
• “Metaromanzo” che mette
in discussione i meccanismi
della narrazione
• Rapporti scrittore-lettore
• 12 capitoli e comprende10
inizi di romanzi i cui titoli
letti di seguito formano
altro incipit
• Struttura aperta e vicenda
chiusa e tradizionale
Se una notte d’inverno un
viaggiatore
• Lettura estiva del romanzo
• Consegna scheda comprensione del testo
per verificarne la lettura
• Capitolo I della cornice
• Frammento iniziale: In una stazione
ferroviaria
Letteratura postmoderna
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Commistione dei generi
Linguaggio inteso come discorso separato dalle cose,
Letteratura come gioco ironico e parodico,
Leggerezza, stratificazioni allegoriche del senso
Intertestualità
Precursore Jorge Luis Borges
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In Italia: Tabucchi, Il gioco del rovescio
• Eco, Il nome della rosa
Morte delle grandi ideologie
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La storia non procede con linearità, ma per biforcazioni e salti
Precarietà di ogni significato
Atteggiamento ironico/cinico
Superficilità vs. profondità (Un paio di scarponi di Van Gogh [1887] vs. Scarpette di
Warhol [1980] )
Morte della diacronia in favore della simultaneità
Spazio del tutto artificiale: la natura è schiacciata dall’artificio
Perdita della distinzione alto – basso: appiattimento di tutto
Schizofrenia: il frammento è destinato a restare tale, vale a dire isolato
Lo scrittore postmoderno riconosce e rappresenta la frammentarietà del reale
divertendosene
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Italo Calvino