Famoso arciere originario della
penisola di Manganesia, possedeva
le frecce e l'arco di Eracle, donate a
lui (o al padre) dall'eroe che voleva
ringraziare in tal modo per aver
appiccato il fuoco al rogo dell'Eta.
Eracle gli chiese di tenere segreto il
luogo della morte e Filottete giurò di
mantenerlo.
Pressato da domande, Filottete andò
sull'Eta e battendo col piede la terra
nel punto in cui era stato eretto il
rogo d'Eracle lo rivelò senza parlare.
Il giuramento fu cosi’ violato.
Filottete partecipò alla spedizione dei Greci contro Troia.
Durante lo scalo a Tenedo
Fu morso al piede da un
serpente nel corso di un
sacrificio.
Per punizione del
giuramento violato
La ferita diventò ben presto così infetta da
emanare un puzzo insopportabile,
e Ulisse non fece alcuna fatica a convincere gli
altri capi ad abbandonare il ferito a Lemno.
Altri sostengono invece
che fu ferito sempre al
piede da una delle letali
frecce di Eracle
imbevute del sangue
dell‘Idra
Filottete rimase per
dieci anni su quell'isola
allora deserta, e vi
sopravvisse uccidendo
uccelli con le frecce
d'Eracle…
Frattanto davanti a Troia i Greci catturarono
l'indovino Eleno, e seppero da quest'ultimo che la
città non sarebbe mai caduta se Neottolemo ed il
possessore dell'arco e delle frecce di Eracle non
fossero venuti a combattere in mezzo a loro.
Ulisse, allora, pensò di
ottenere il suo scopo
servendosi della complicità
di Neoptolemo , il figlio di
Achille; perciò, non senza
fatica, convinse il giovane a
recarsi nell’isola di
Lemno,fingendo di aver
abbandonato l’esercito
Acheo perché gli Atridi
avevano assegnato le armi
di suo padre ad un uomo,
secondo lui, immeritevole.
La caverna di Filottete sull'isola di Lemno
Neoptolemo sbarcato a
Lemno, riuscì a diventare
amico di Filottete.
Quest’ultimo è molto
felice di potersi sfogare
con il figlio di un suo
grande amico. Ma,
mentre si sta svolgendo
questo colloquio,
sopraggiungono due
marinai che riferiscono
che gli Achei stanno per
sbarcare nell’isola, a
causa del vaticinio e
dunque, per riprendersi
Filottete.
Indignato, Filottete, chiede
a Neoptolemo di affrettare la
partenza e si dichiara pronto
a salpare non appena avrà
portato via dalla grotta le
poche cose che gli sono
indispensabili: l’arco, le
frecce ed un’erba che lenisce
i dolori della ferita.
Neoptolemo, allora, chiede
il permesso di vedere e
toccare quelle armi; e
Filottete, senza alcun
sospetto,glieli affida.
Di lì a poco,però,
Filottete,viene assalito da
atroci dolori causati dalla
vecchia piaga; non appena si
placano un po’, l’eroe cade in
un sonno profondo.
Quando si ridesta,
Neoptolemo, preso dal
rimorso di essersi lasciato
coinvolgere da Odisseo in
un così vile tradimento ,
rivela tutto a Filottete e lo
avverte che Odisseo è
nell’isola, pronto a
riportarlo a Troia.
A questo punto, il giovane vorrebbe
restituire l’arco e le frecce; ma
Odisseo , appena sopraggiunto,
glielo impedisce e ordina ai due
marinai di afferrare Filottete e di
imprigionarlo, affermando che ,
dopo tutto ,gli Achei non hanno
bisogno di lui, ma solo delle sue
armi. Neoptolemo , allora, cerca di
convincere l’eroe a seguirli
spontaneamente, promettendogli
che, nel campo degli Achei, i
medici figli di Asclepio, Polidalirio
e Macaone,cureranno la sua ferita
ed egli potrà tornare a combattere e
a coprirsi di gloria.
Ma Filottete rifiuta
ostinatamente; la
situazione sarebbe senza
sbocco, se Eracle,
comparso
improvvisamente dal
cielo, non convincesse
l’eroe a cedere e ad
accompagnare
Neoptolemo e gli altri a
conquistare la città di
Priamo, che gli Achei non
avrebbero mai potuto
espugnare senza il suo
aiuto.
Una volta giunto a Troia Filottete fu curato
da Macaone.
Di questa cura si raccontava
che Apollo avesse fatto cadere
Filottete in un sonno assai profondo,
mentre Macaone sondato la ferita e
tolto via col coltello le carni morte e
poi lavato la piaga con vino prima di
applicarvi una pianta, la segreta
medicina che Asclepio aveva ricevuto
dal centauro Chirone.
Filottete è il primo esempio di un'operazione
chirurgica sotto anestesia
Si attribuiscono all'arciere molti
meriti in guerra; le sue stragi furono
considerevoli e le sue vittime davvero
eccellenti. Filottete sfidò Paride a
duello con l'arco e lo ferì
mortalmente, vendicando così la
morte di Achille.
Secondo leggende
posteriori, scacciato dalla
patria,venne in Italia,
nel Bruzzio (regione
di Crotone),e vi
fondò Krimisa, Petelia e
Macalla.
SEGRETO
FILOTTETE
ERACLE
PIAGA
PUNIZIONE
DIVINA
ABBANDONO DEI COMPAGNI
ISOLA DI LEMNO
CURA DI
FILOTTETE E
VITTORIA A
TROIA
PATTO CON FILOTTETE
RIVELAZIONE
SEGRETO
ORACOLO
RIVELATORE
SBARCO NELL’ISOLA
DI LEMNO DI ULISSE
E NEOTTOLEMO
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Isola di Lemno
Mazzei Massimiliano
Cifalino’ Graziella
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Filottete di Sofocle