Legge elettorale e prospettiva di riforma { Avvocato Michele Cardella Meetup M5S Agrigento . Secondo l’opinione comune si definisce sistema elettorale quel complesso di regole e procedure che determinano le modalità con cui gli elettori esprimono il loro voto nonché il procedimento con cui questi siano tradotti in seggi. Sistema a Maggioranza assoluta: richiedono la maggioranza assoluta dei suffragi espressi per l’attribuzione del seggio. Essi operano in collegi uninominali, nei quali, viene eletto un solo candidato. Difficilmente si ricorre a un sistema puro, che determinerebbe una situazione di stallo permanente. Ed invero, come succede per la elezione dei sindaci, il suindicato modello prevede dei correttivi: doppio turno a cui accedono i primi due classificati nella prima fase del voto. Sistema a maggioranza relativa: anche essi operano in collegi uninominali e richiedono la maggioranza relativa per l’assegnazione del seggio. E’ il sistema in vigore in Gran Bretagna e che è stato applicato in Italia dal 1993 al 2005 ( c.d. Legge Mattarella). assicurare a ciascun partito un numero di seggi in proporzione alla propria forza politica e in relazione alla distribuzione effettiva degli elettori su tutto il territorio nazionale. Il sistema, dunque, favorisce anche la forze politiche minoritarie. In estrema sintesi si può affermare: 1) I sistemi maggioritari favoriscono la governabilità: chi vince le elezioni, anche se con uno scarto minimo ha l’onere di formare l’esecutivo. 2) I sistemi proporzionali valorizzano la rappresentanza delle forze politiche e determinano una legislazione basata su scelte compromissorie. La legge elettorale 270/2005 ( comunemente definita porcellum) prevede un sistema proporzionale con correttivi: 1) diversi sbarramenti per entrare in Parlamento ( questi variano tra Camera e Senato e tra movimenti coalizzati o che concorrono tra di loro). 2) Premio di maggioranza in favore della colazione o del partito che prende più voti. Criticità del c.d. porcellum: 1) liste bloccate: l’applicazione italiana delle liste bloccate rende ciechi e impotenti gli elettori riguardo la scelta dei loro rappresentati. Inoltre, questo sistema favorisce le oligargchie di partito. Premio di maggioranza: La Consulta con la sentenza 15/2008 ha statuito: « il dovere di segnalare al Parlamento l’esigenza di considerare con attenzione gli aspetti problematici di una legislazione che non subordina l’attribuzione del premio di maggioranza al raggiungimento di una soglia minima di voti e/o seggi» La Corte Costituzionale il 4 dicembre del 2013 dichiara incostituzionale la legge elettorale nei punti che riguardano sia il premio di maggioranza, sia le liste bloccate. Cosa succederà adesso? Se il Parlamento non approverà una riforma elettorale avremo un sistema proporzionale puro: senza premio di maggioranza e con preferenza unica. V-Day del 2007 Beppe Grillo ha raccolto oltre 350.000 firme per proporre una legge di iniziativa popolare. La proposta ( c.d. parlamento pulito) prevedeva: l'ineleggibilità dei condannati in via definitiva e la sospensione dall'incarico di parlamentare per chi è condannato in via non definitiva; il tetto di due mandati alle Camere e una preferenza. Come sono stati scelti i candidati del M5S per le ultime elezioni politiche del febbraio 2013? La Nostra provincia è adeguatamente rappresentata? Comunicato politico 53 M5S "Signori stiamo per affrontare qualche cosa di straordinario, delle elezioni in Parlamento, un Movimento, elezioni via Web, non è mai stato fatto nulla di così straordinario. Facciamo quello che possiamo, le regole sono molte, poi stanno molto attenti se sbagliamo, bisogna non sbagliare nulla. Quindi queste elezioni ci saranno e potranno votare tutti i nostri iscritti, che ovviamente sono quelli che hanno dato la documentazione, mandato la carta di identità, le solite cose che abbiamo chiesto, anche per garantire un po’ chi entra, sennò ti entra Toto u curtu e poi ce lo hai tutta la vita dentro, Toto u curtu. Chi può essere eletto? Chiunque abbia già fatto una lista, perché più o meno le liste le abbiamo in tutta Italia, quindi per premiare quelli che sono stati con noi per 5 anni, che hanno combattuto sul territorio, che poi non sono stati eletti e si sono candidati. Quindi chiunque sia stato iscritto a una lista comunale o regionale può candidarsi. Ringrazio anche i 60 delegati che si sono offerti di fare questo compito di portare poi le liste in Tribunale, abbiamo bisogno di personale lì sul luogo, nelle circoscrizioni. Non si può candidare uno scelto in una circoscrizione che vive in un posto e si fa eleggere da un’altra parte, come succede nella politica normale, noi siamo qualche cosa di diverso. Quelli che vivono all’estero, gli italiani, è un’altra popolazione che c’è, che ci sta seguendo per la Sicilia, ci ha seguito, potranno iscriversi, mi raccomando di mandare un documento, l’iscrizione non costa niente, basta mandare i dati, ci stiamo organizzando. Tutte queste cose dovremmo metterle a punto anche insieme, io devo essere il capo politico di un movimento, però io voglio solo dirvi che il mio ruolo è quello di garante, di essere a garanzia di controllare, vedere chi entra, dobbiamo avere soglie di attenzione molto alte. Chi entrerà in Parlamento si toglierà questo nomignolo ormai deleterio di onorevole: macchè onorevole! Niente onorevole, sarà Cittadino del MoVimento 5 Stelle, il leader sarà il MoVimento, il leader vero. Terremo sempre un piede fuori dal Parlamento, quindi con i nostri rimborsi, con i nostri stipendi, che non dovranno superare un certo limite, con tutte le cose fatturate, messe online. Quelli di fuori controlleranno quelli dentro e quelli dentro saranno a disposizione di quelli fuori, cioè i Cittadini fuori potranno esporre una loro legge e proposta che verrà messa dentro attraverso i parlamentari e discussa in Parlamento. Fare entrare nella Costituzione per esempio il fatto del referendum propositivo senza quorum, dell’obbligatorietà del Parlamento di discutere le leggi popolari di inserire dentro la Costituzione la legge elettorale del voto di preferenza, non si possono cambiare le leggi elettorali durante le elezioni. Sarà un cambiamento epocale, duro, sbaglieremo, sbaglierò, mi accuserete di qualsiasi cosa, non lo so. Io credo che dovremmo affrontare insieme una grande cosa che stiamo facendo, ce ne renderemo conto tra qualche anno, quindi dateci una mano piuttosto che martellarci, a me e a Casaleggio, di darci delle martellate in testa, dateci consigli, una mano, abbiamo bisogno tutti uno dell’altro. Grazie." Beppe Grillo 30 ottobre 2012. Risultato? Direi aberrante: Giovanni Di Caro prende 2.765 voti di preferenza per le elezioni regionali dell’ottobre 2012; viene messo in lista dietro a Mannino Claudia voti di preferenza 85 e Azzurra Cancelleri voti di preferenza 18 alle elezioni comunali di Palermo del maggio 2012; a Loredana Lupo che ha ottenuto 851 voti alle elezioni regionali del 2012 che oggi siedono a Montecitorio. In conclusione: il sistema appena definito ha determinato una forte incongruenza tra i voti espressi e la rappresentanza territoriale. Il M5S ha preso nella città di Agrigento il 33% dei consensi alla Camera dei Deputati, tuttavia si trova senza nessun rappresentate a Montecitorio. Il sistema elettorale per le elezioni del Parlamento Europeo prevede il voto di preferenza plurimo, un sistema proporzionale con uno sbarramento del 4%. Cosa potrebbe succedere in concreto con il ritorno alla preferenza? Esempio: Ravanusa, elezioni politiche 41%; elezioni comunali 11%. Cosa bisogna fare? E’ tollerabile che la provincia di Agrigento non abbia nessun rappresentate in Parlamento nel gruppo del M5S?