Cosa è Accaduto? Nel momento in cui si dovranno accertare e certificare le competenze, necessariamente si dovrà fare riferimento a quanto prima progettato e poi svolto in classe. Ecco perché i documenti di progettazione non possono rimanere nei cassetti la valutazione, a sua volta, per essere valida e credibile deve risultare aderente all’azione didattica svolta in quanto ogni docente può valutare solo ciò che con ogni sforzo ha cercato di sviluppare e promuovere negli alunni l’insegnamento, in quanto azione intenzionale, se non vuole rischiare la deriva presuppone una progettazione cui deve essere coerente “la scuola non sempre dispone di strumenti per riflettersi e riflettere su se stessa: i ballerini, che praticano la loro arte alla perfezione, dispongono di specchi per osservare i loro movimenti. Dove sono i nostri specchi?” (E.W. Eisner, The Educational Imagination, New York, Mac Millan, 1979) Apprendimento trasformativo • Ogni insegnante, attraverso il proprio vissuto come studente prima e come docente poi, ha costruito una personale filosofia educativa (Seldin, 2004) che riguarda il processo di insegnamento-apprendimento. • Queste conoscenze costituiscono il reale e profondo substrato che determina l’agire, le prospettive e le interpretazioni e consentono il possibile apprendimento trasformativo. (Mezirow) Dal magister al professionista riflessivo • La riflessione sul proprio insegnamento è la componente della “conoscenza per insegnare”, che rende l’esperienza di insegnamento un elemento centrale per il buon insegnamento. • L’esperienza individuale diventa un valore trasferibile Insegnare/apprendere,ricercare, riflettere Valutare significa: • Confrontare una situazione osservata con una situazione attesa • Assegnare significato agli esiti di tale confronto • Ricostruire i processi che hanno portato a tali esiti • Attribuire valore a tali esiti sulla base di un sistema di riferimento • Assumere decisioni operative sulla base di tali esiti Come valutare le competenze….. ……….una molteplicità di punti di vista La natura polimorfa del concetto di competenza, la compresenza di componenti osservabili e latenti presuppone una molteplicità di punti di vista: si tratterà di abbinare - una prospettiva soggettiva, - una intersoggettiva - e una oggettiva per arrivare a cogliere la complessità del fenomeno e inserirla in un quadro di insieme coerente ed integrato …………….. (Pellerey) Come valutare le competenze….. Utilizzare una pluralità di fonti di informazione ……….secondo il principio di triangolazione tipico delle metodologie qualitative, per il quale la rilevazione di una realtà complessa richiede l’attivazione e il confronto di più livelli di osservazione per consentire una ricostruzione articolata e pluriprospettica dell’oggetto di analisi. (Pellerey) A queste tre dimensioni dell’osservazione dovranno corrispondere diversi strumenti di valutazione, evidentemente abbastanza lontani da quelli tradizionali. Sul piano soggettivo svolgeranno una funzione importante • il diario di bordo, • le liste di controllo, • i dossier e altri processi di carattere “metacognitivo”. STRATEGIE AUTOVALUTATIVE PERCHE’ L’AUTOVALUTAZIONE? DECENTRAMENTO AUTONOMIA CONSAPEVOLEZZA RESPONSABILITA’ INTENZIONE PERCEZIONE AZIONE RIFLESSIONE CONSAPEVOLEZZA “L’apprendimento si qualifica come una pratica consapevole guidata dalle proprie intenzioni e da una continua riflessione basata sulla percezione dei vincoli e delle risorse interne ed esterne” [Johnassen, 1997] STRATEGIE AUTOVALUTATIVE CONFRONTO TRA VALUTAZIONI Pienamente raggiunto Raggiunto Parzialmente raggiunto Ascolto Riesco a capire gli elementi principali in un discorso chiaro in lingua su argomenti familiari Riesco a capire espressioni e parole di uso molto frequente ed afferrare l’essenziale di messaggi semplici Riesco a riconoscere parole che mi sono familiari ed espressioni molto semplici riferite a me stesso, alla mia famiglia, al mio ambiente Lettura Riesco a capire testi scritti di uso corrente legati alla vita quotidiana Riesco a leggere testi brevi e semplici e a trovare informazioni essenziali in materiale di uso quotidiano Riesco a capire i nomi e le persone che mi sono familiari e frasi molto semplici Parlato Riesco a descrivere i miei sentimenti, le mie esperienze dirette e indirette, le mie opinioni Riesco ad usare una serie di espressioni e frasi per descrivere la mia famiglia e la mia vita Riesco a usare espressioni e frasi semplici per descrivere il luogo dove abito e la gente che conosco Scritto Riesco a scrivere testi semplici e coerenti su argomenti noti e lettere personali sulle mie esperienze ed impressioni Riesco a prendere semplici appunti e a scrivere messaggi su argomenti relativi a bisogni immediati Riesco a scrivere una breve e semplice cartolina, ad esempio per mandare i saluti dalle vacanze come mi vedo io come mi vede l’insegnante STRATEGIE AUTOVALUTATIVE TRACCIA DIARIO DI BORDO QUANDO? QUALE ATTIVITA’? A COSA CI SERVE? COME ABBIAMO LAVORATO? COSA HO IMPARATO? COSA MI E’ PIACIUTO DI ME? COSA NON MI E’ PIACIUTO DI ME? STRATEGIE AUTOVALUTATIVE CAMPO DI FORZE Che cosa aiuta e cosa ostacola il mio apprendimento? CHE COSA AIUTA IL MIO APPRENDIMENTO? lavorare con gli amici impiegare le immagini insegnanti che mi ascoltano CHE COSA OSTACOLA IL MIO APPRENDIMENTO? persone che mi disturbano luoghi poco confortevoli testi troppo lunghi e complessi STRATEGIE AUTOVALUTATIVE ANALISI CRITICA DI LAVORI ESEMPLARI CONDIZIONI DI LAVORO quando è stato fatto? perché è stato fatto? da chi è stato fatto? con quali aiuti? con quali materiali/risorse? come è stato fatto? quali collegamenti con altri lavori? RIFLESSIONE CRITICA perché l’ho scelto? che cosa dimostra che so/so fare? che cosa dimostra che devo migliorare? quali progressi ci sono rispetto ai lavori precedenti? che cosa ho imparato da questo lavoro? su cosa ho dato il meglio di me stesso? su cosa devo dare di più? STRATEGIE AUTOVALUTATIVE TRACCIA DI VALUTAZIONE LAVORO DI GRUPPO ha funzionato il gruppo nello svolgere il suo lavoro? ciascuno ha dato il suo contributo? ci si è sentiti uniti da un progetto comune? ci si è ascoltati e rispettati reciprocamente? erano chiari i ruoli all’interno del gruppo? quale è stata l’arma vincente del gruppo? e l’aspetto più debole? se si dovesse rifare un lavoro insieme cosa si potrebbe migliorare? Rubrica per l’autovalutazione, da parte dell’alunno, di una presentazione orale LISTA DI CONTROLLO DELLA PRESENTAZIONE ORALE Nome…………………………………………………………………………………………………………………………………………… Di che cosa ho parlato □ Ho parlato di fatti Come ho trovato e usato le informazioni Come ho organizzato la mia presentazione □ □ □ □ Ho usato i libri della/e biblioteca/he Ho detto i punti principali del mo discorso, quindi ho spiegato Sussidi di presentazione Ho usato grafici, manifesti, locandine… per mostrare le informazioni Come ho parlato agli altri Ho guardato il pubblico, non il pavimento □ □ Ho usato i giornali □ □ □ □ □ Ho usato Internet □ □ □ □ □ Ho intervistato □ □ □ □ □ □ □ □ □ □ □ □ □ □ Ho usato le parole che tutti conoscevano Ho detto il mio parere Ho spiegato i particolari Ho messo a fuoco l’idea principale Ho detto qualcosa di nuovo rispetto al soggetto Ho risposto alle domande Ho fatto una lista dei luoghi dove ho ottenuto le informazioni Ho detto le cose con le mie proprie parole Ho risposto alle domande Ho detto cosa è accaduto in primo luogo, in secondo in terzo… Ho parlato della cosa più importante che ho imparato Ho usato parole come “in primo luogo”, “allora”, “quindi”, “infine”… Alla fine ho espresso il mio parere spèiegandone il perché Ho spiegato i grafici, i manifesti… I manifesti, i grafici erano facili da vedere e da comprendere Ho usato la musica e il suono per mostrare le informazioni La musica era facile da ascoltare: non era bassa né alta Ho comunicato con tutti Ho parlato chiaramente Non ho comunicato troppo velocemente La mia voce era facile da sentirsi Mi sono alzato in piedi Ho usato mani, faccia, occhi per comunicare Sul piano dell’osservazione intersoggettiva opereranno modalità di osservazione e valutazione delle prestazioni del soggetto costituite da strumenti quali 1. le rubriche valutative, 2. protocolli di osservazione strutturati e non strutturati, 3. questionari o interviste intesi a rilevare le percezioni dei diversi soggetti coinvolti nel processo, note e commenti valutativi. RUBRICHE VALUTATIVE FRAMEWORK EUROPEO DELLE COMPETENZE LINGUISTICHE ELEMENTARE - A1 ELEMENTARE - A2 INTERMEDIO - B1 Ascolto Riesce a riconoscere parole familiari ed espressioni molto semplici riferite a se stesso, alla sua famiglia, al suo ambiente Riesce a capire espressioni e parole di uso molto frequente ed afferrare l’essenziale di messaggi semplici Riesce a capire gli elementi principali in un discorso chiaro in lingua su argomenti familiari Lettura Riesce a capire i nomi e le persone familiari e frasi molto semplici Riesce a leggere testi brevi e semplici e a trovare informazioni essenziali in materiale di uso quotidiano Riesce a capire testi scritti di uso corrente legati alla vita quotidiana Parlato Riesce ad usare espressioni e frasi semplici per descrivere il luogo dove abita e la gente che conosce Riesce ad usare una serie di espressioni e frasi per descrivere la sua famiglia e la sua vita Riesce a descrivere i suoi sentimenti, le sue esperienze dirette e indirette, le sue opinioni Scritto Riesce a scrivere una breve e semplice cartolina, ad esempio per mandare i saluti dalle vacanze Riesce a prendere semplici appunti e a scrivere messaggi su argomenti relativi a bisogni immediati Riesce a scrivere testi semplici e coerenti su argomenti noti e lettere personali sulle sue esperienze ed impressioni RUBRICHE VALUTATIVE UN ESEMPIO DI STRUTTURA: ESSERE CONSAPEVOLI DELLA PROPRIA ATTIVITA’ COGNITIVA DIMENSIONI CRITERI INDICATORI CAPACITA’ DI DESCRIVERE I PROPRI PROCESSI MENTALI - comprendere la sequenza dei processi - riconoscere i processi essenziali Sa ricostruire verbalmente un proprio ragionamento Riesce ad individuare i passaggi essenziali di un procedimento CONSAPEVOLEZZA DELLE PROPRIE SCELTE - considerare le diverse alternative - comprendere i vincoli di realtà della situazione Riconosce possibili alternative al suo procedimento Individua i vincoli che condizionano la sua prestazione - riconoscere i motivi interni/esterni - comprendere l’incidenza dei motivi interni ed esterni Individua i fattori interni ed esterni che condizionano la sua prestazione Riconosce il ruolo di entrambi i fattori - saper ritornare sul proprio processo mentale - individuare i propri errori Riformula a posteriori il proprio procedimento Riesce a individuarne i punti critici Prova a correggere gli errori con soluzioni diverse ATTRIBUZIONE DEL SUCCESSO/ INSUCCESSO CAPACITA’ DI CORREGGERSI AUTONOMAMENTE La dimensione oggettiva della valutazione sarà perseguita con l’analisi delle prestazioni dell’individuo impegnato in compiti operativi: 1. Prove di verifica, più o meno strutturate, 2. Compiti di realtà, 3. Realizzazione di prodotti assunti come espressione di competenza. COMPITI AUTENTICI FOCUS FORMATIVO - COMPRENDERE IL CAMBIAMENTO E LA DIVERSITA’ DEI TEMPI STORICI (I anno scuola superiore) Consegna: costruire un itinerario della Roma repubblicana e imperiale da seguire in un viaggio di istruzione di due giorni a Roma. Fasi del lavoro 1. Suddivisione in gruppi: la classe viene divisa in 6 gruppi di 4 alunni ciascuno. 2. Gli alunni dovranno studiare ed illustrare i diversi aspetti della storia romana attraverso la presentazione di un monumento simbolo. Gruppi A – B – C- : l’età repubblicana A : aspetto politico – Foro di Cesare – B : aspetto militare – Mura repubblicaneC : aspetto culturale – Templi e teatri – Gruppi D – E - F - : l’età imperiale D : aspetto politico- Palazzo imperiale; Castro pretorio E : aspetto militare – Colonna traiana e Arco di trionfo F : aspetto culturale- Colosseo e Foro traiano I gruppi dovranno svolgere il lavoro preparatorio di reperimento di testi, fotografie e filmati che illustrino l’aspetto a loro assegnato; il risultato atteso consiste in una guida ai monumenti da illustrare alla classe, svolgendo il ruolo di cicerone in occasione del viaggio di istruzione. COMPITI AUTENTICI FOCUS FORMATIVO - OSSERVARE, DESCRIVERE E ANALIZZARE FENOMENI NATURALI (fine seconda) Dovete strutturare un esperimento, secondo il formato progettuale proposto, che consenta di verificare il principio che gli esseri viventi reagiscono agli stimoli esterni. Ogni gruppo ha a disposizione quattro incontri: • il primo, in classe, per mettere a punto l’esperimento • il secondo, in laboratorio, per realizzare il proprio progetto • il terzo, in classe, per perfezionare e documentare la propria proposta. Ricordatevi che l’esperimento deve essere realizzato con i materiali presenti in laboratorio e deve potersi svolgere in un tempo massimo di due ore. COMPITI DI PRESTAZIONE Il Consiglio comunale ha deciso di mettere un lampione in un piccolo parco triangolare in modo che l’intero parco sia illuminato. Dove dovrebbe essere collocato il lampione? 1. Partire da un problema reale Occorre localizzare il punto di un parco in cui mettere un lampione. 2. Strutturare il problema in base a concetti matematici Il parco può essere rappresentato con un triangolo e l’illuminazione di un lampione come un cerchio con un lampione al centro. 3. Formalizzare il problema matematico Il problema viene riformulato in “localizzare il centro del cerchio circoscritto al triangolo”. 4. Risolvere il problema matematico Poiché il centro di un cerchio circoscritto a un triangolo giace nel punto di incontro degli assi dei lati del triangolo occorre costruire gli assi su due lati del triangolo. Il loro punto di intersezione è il centro del cerchio. 5. Tradurre la soluzione matematica in rapporto alla situazione reale Si tratta di applicare la soluzione alla situazione reale, considerando le caratteristiche degli angoli, l’ubicazione e la dimensione degli alberi, etc. COMPITI DI PRESTAZIONE: UN ESEMPIO PROCESSO DI MATEMATIZZAZIONE SOLUZIONE REALE 5 SOLUZIONE MATEMATICA 4 1, 2, 3 PROBLEMA DEL MONDO REALE PROBLEMA MATEMATICO 1. Partire da un problema reale 2. Strutturare il problema in base a concetti matematici 3. Formalizzare il problema matematico 4. Risolvere il problema matematico 5. Tradurre la soluzione matematica in rapporto alla situazione reale VALUTARE LE COMPETENZE MODALITA’ DI VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE AUTOVALUTAZIONE Diario di bordo OSSERVAZIONE ANALISI PRESTAZIONI Autobiografie Strategie Strategie autovalutative autovalutative Compiti autentici Prove di verifica Selezione lavori Rubriche valutative valutative Rubriche Osservazioni in itinere Commenti docenti e genitori Formare per competenze, valutare competenze Formare/valutare per conoscenze/abilità Formare/valutare per competenze “Lettura” del problema Problemi “chiusi”: un solo modo di interpretare il problema Problemi “aperti” a più interpretazioni Modo di affrontarlo Una soluzione univoca Più strategie di soluzione Modo per valutare Feedback la propria azione giusto/sbagliato Riflessione sulle proprie strategie Il “cursore” della competenza Problemi “chiusi” Problemi “aperti” Una soluzione univoca Più strategie di soluzione Feedback giusto/sbagliato Riflessione sulle proprie strategie - Iniziativa - Esigenze pluridimensionali - Innovazione - Complessità - Esecuzione - Esigenza unidimensionale - Ripetizione - Semplicità Saper fare (eseguire una operazione prescritta) Saper agire e interagire (gestire situazioni complesse e non routinarie; prendere iniziative) Le Boterf G. (2008), Costruire le competenze individuali e collettive, Napoli, Guida, p. 62. 39 • La competenza non coincide con la prestazione, ma la prestazione può essere “indizio” di competenza: – La competenza è un costrutto – Le prestazioni possono essere suoi indicatori • Competente è chi ha risorse (conoscenze, capacità di base, atteggiamenti, …) … • … ma solo se è in grado di mobilitarle nelle situazioni che lo richiedono → fare la mossa giusta al momento giusto • Non basta saper agire, è necessario poter agire e voler agire 40 Agire con competenza Indicatori Risorse (conoscenze, capacità di base, atteggiamenti, …, dell’allievo) Strutture di interpretazione (come l’allievo “legge”le situazioni) Strutture di autoregolazione (come l’allievo apprende dall'esperienza e cambia le proprie strategie in funzione delle sollecitazioni provenienti dal contesto) Strutture di azione (come l’allievo agisce in risposta ad un problema) Valutare le competenze • Rilevare le risorse dell’allievo e la loro mobilitazione “in situazione”, attraverso: – mettere l’allievo in situazioni tratte dal mondo reale – Item “competence-based” • Non richiedono la semplice applicazione meccanica di procedure risolutive • Esempio: indagini Ocse-Pisa 42 dimensioni fondamentali di un compito Concetti chiave • Situazioni di apprendimento significative (situazioni-problema) → Situazioni in cui si renda necessario mobilitare risorse: – Per interpretare i problemi in modo adeguato – Per progettare e mettere in atto strategie risolutive adeguate – Per riflettere sulle strategie adottate ed autoregolare la propria azione • Livelli EQF • Grado di padronanza (basilare, adeguato, eccellente) 44 In pratica? … Valutare competenze sui 4 assi culturali • • • • Asse dei linguaggi Asse matematico Asse scientifico-tecnologico Asse storico-sociale 46 Asse dei linguaggi … 47 Asse dei linguaggi: competenze • Padronanza della lingua italiana: – Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti; – Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo; – Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi • Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi • Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario • Utilizzare e produrre testi multimediali 48 49 50 51 Compendio Prove Pisa per Insegnanti: http://www.invalsi.it/download/pdf/Compendio-definitivo-22-10-08.pdf 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 Asse matematico … 68 Asse matematico: competenze • Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica • Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni. • Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi • Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico DM 139/07: www.pubblica.istruzione.it/news/2007/allegati/obbligo_istruzione07.pdf 69 70 71 Compendio Prove Pisa per Insegnanti: http://www.invalsi.it/download/pdf/Compendio-definitivo-22-10-08.pdf 72 73 74 75 76 Asse scientifico-tecnologico … 77 Asse scientifico-tecnologico • Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità • Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza • Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate DM 139/07: www.pubblica.istruzione.it/news/2007/allegati/obbligo_istruzione07.pdf 78 79 80 Compendio Prove Pisa per Insegnanti: http://www.invalsi.it/download/pdf/Compendio-definitivo-22-10-08.pdf 81 82 83 84 85 Asse storico-sociale … 86 Asse storico-sociale: competenze • Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali. • Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente • Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio. DM 139/07: www.pubblica.istruzione.it/news/2007/allegati/obbligo_istruzione07.pdf 87 88 89 Compendio Prove Pisa per Insegnanti: http://www.invalsi.it/download/pdf/Compendio-definitivo-22-10-08.pdf 90 91 92 93 94 “I consigli di classe utilizzano le valutazioni effettuate nel percorso di istruzione di ogni studente in modo che la certificazione descriva compiutamente l’avvenuta acquisizione delle competenze di base, che si traduce nella capacità dello studente di utilizzare conoscenze e abilità personali e sociali in contesti reali, con riferimento alle discipline/ambiti disciplinari che caratterizzano ciascun asse culturale”. Indicazioni per la certificazione delle competenze relative all’assolvimento dell’obbligo di istruzione nella scuola secondaria superiore Le 8 competenze chiave di cittadinanza e le 16 competenze culturali relative ai 4 assi pluridisciplinari vengono accertate e certificate al termine del biennio sulla base di un modello di certificazione predisposto dal Miur 96 Livello avanzato: lo studente svolge compiti e problemi complessi in situazioni anche non note, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità. Sa proporre e sostenere le proprie opinioni e assumere autonomamente decisioni consapevoli. Livello intermedio: lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni note, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite. Livello di base: lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere conoscenze ed abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali. Nel caso in cui non sia stato raggiunto il livello base, è riportata l’espressione “livello base non raggiunto” con l’indicazione della relativa motivazione 6 comp ling 8 - Italiano Livello……… - Lingua stran Livello……… - Altri linguaggi Livello……… 4 competenze matematiche Livello……… competenze di cittadinanza 3 competenze scient/tecn. Livello……… 3 competenze stor/sociali Livello……… maurizio tiriticco didinnovativa 2010