Cosa è
Accaduto?
Nel momento in cui si dovranno accertare e
certificare le competenze, necessariamente si dovrà
fare riferimento a quanto prima progettato e poi
svolto in classe. Ecco perché i documenti di
progettazione non possono rimanere nei cassetti
la
valutazione, a sua volta,
per essere valida e
credibile deve risultare
aderente all’azione
didattica svolta in quanto
ogni docente può valutare
solo ciò che con ogni sforzo
ha cercato di sviluppare e
promuovere negli alunni
l’insegnamento, in
quanto azione
intenzionale, se non
vuole rischiare la
deriva presuppone
una progettazione cui
deve essere coerente
“la scuola non sempre dispone di strumenti per
riflettersi e riflettere su se stessa: i ballerini,
che praticano la loro arte alla perfezione,
dispongono di specchi per osservare i loro
movimenti. Dove sono i nostri specchi?”
(E.W. Eisner, The Educational Imagination, New
York, Mac Millan, 1979)
Apprendimento trasformativo
• Ogni insegnante, attraverso il proprio
vissuto come studente prima e come
docente poi, ha costruito una
personale filosofia educativa (Seldin,
2004) che riguarda il processo di
insegnamento-apprendimento.
• Queste conoscenze costituiscono il
reale e profondo substrato che
determina l’agire, le prospettive e le
interpretazioni e consentono il
possibile apprendimento
trasformativo. (Mezirow)
Dal magister al professionista
riflessivo
• La riflessione sul proprio
insegnamento è la componente della
“conoscenza per insegnare”, che rende
l’esperienza di insegnamento un
elemento centrale per il buon
insegnamento.
• L’esperienza individuale diventa un
valore trasferibile
Insegnare/apprendere,ricercare,
riflettere
Valutare significa:
• Confrontare una situazione osservata con
una situazione attesa
• Assegnare significato agli esiti di tale
confronto
• Ricostruire i processi che hanno portato a
tali esiti
• Attribuire valore a tali esiti sulla base di un
sistema di riferimento
• Assumere decisioni operative sulla base di
tali esiti
Come valutare le competenze…..
……….una molteplicità di punti di vista
La natura polimorfa del concetto di
competenza, la compresenza di
componenti osservabili e latenti
presuppone una molteplicità di punti di
vista: si tratterà di abbinare
- una prospettiva soggettiva,
- una intersoggettiva
- e una oggettiva
per arrivare a cogliere la complessità del
fenomeno e inserirla in un quadro di
insieme coerente ed integrato ……………..
(Pellerey)
Come valutare le competenze….. Utilizzare una
pluralità di fonti di informazione
……….secondo il principio di triangolazione
tipico delle metodologie qualitative, per il quale
la rilevazione di una realtà complessa richiede
l’attivazione e il confronto di più livelli di
osservazione per consentire una ricostruzione
articolata e pluriprospettica dell’oggetto di
analisi.
(Pellerey)
A queste tre dimensioni dell’osservazione
dovranno corrispondere diversi strumenti di
valutazione, evidentemente abbastanza lontani
da quelli tradizionali.
Sul piano soggettivo svolgeranno una funzione
importante
• il diario di bordo,
• le liste di controllo,
• i dossier e altri processi di carattere
“metacognitivo”.
STRATEGIE AUTOVALUTATIVE
PERCHE’ L’AUTOVALUTAZIONE?
DECENTRAMENTO
AUTONOMIA
CONSAPEVOLEZZA
RESPONSABILITA’
INTENZIONE
PERCEZIONE
AZIONE
RIFLESSIONE
CONSAPEVOLEZZA
“L’apprendimento si qualifica come una pratica consapevole guidata dalle proprie intenzioni e
da una continua riflessione basata sulla percezione dei vincoli e delle risorse interne ed
esterne”
[Johnassen, 1997]
STRATEGIE AUTOVALUTATIVE
CONFRONTO TRA VALUTAZIONI
Pienamente
raggiunto
Raggiunto
Parzialmente
raggiunto
Ascolto
Riesco a capire gli elementi
principali in un discorso
chiaro in lingua su
argomenti familiari
Riesco a capire espressioni e
parole di uso molto frequente
ed afferrare l’essenziale di
messaggi semplici
Riesco a riconoscere
parole che mi sono
familiari ed espressioni
molto semplici riferite a
me stesso, alla mia
famiglia, al mio ambiente
Lettura
Riesco a capire testi scritti
di uso corrente legati alla
vita quotidiana
Riesco a leggere testi brevi e
semplici e a trovare
informazioni essenziali in
materiale di uso quotidiano
Riesco a capire i nomi e le
persone che mi sono
familiari e frasi molto
semplici
Parlato
Riesco a descrivere i miei
sentimenti, le mie
esperienze dirette e
indirette, le mie opinioni
Riesco ad usare una serie di
espressioni e frasi per
descrivere la mia famiglia e la
mia vita
Riesco a usare espressioni
e frasi semplici per
descrivere il luogo dove
abito e la gente che
conosco
Scritto
Riesco a scrivere testi
semplici e coerenti su
argomenti noti e lettere
personali sulle mie
esperienze ed impressioni
Riesco a prendere semplici
appunti e a scrivere messaggi
su argomenti relativi a bisogni
immediati
Riesco a scrivere una
breve e semplice
cartolina, ad esempio per
mandare i saluti dalle
vacanze
come mi vedo io
come mi vede l’insegnante
STRATEGIE AUTOVALUTATIVE
TRACCIA DIARIO DI BORDO
QUANDO?
QUALE ATTIVITA’?
A COSA CI SERVE?
COME ABBIAMO
LAVORATO?
COSA HO
IMPARATO?
COSA MI E’
PIACIUTO DI ME?
COSA NON MI E’
PIACIUTO DI ME?
STRATEGIE AUTOVALUTATIVE
CAMPO DI FORZE
Che cosa aiuta e cosa ostacola il mio apprendimento?
CHE COSA AIUTA IL MIO
APPRENDIMENTO?
lavorare con gli amici
impiegare le immagini
insegnanti che mi ascoltano
CHE COSA OSTACOLA IL
MIO APPRENDIMENTO?
persone che mi disturbano
luoghi poco confortevoli
testi troppo lunghi e complessi
STRATEGIE AUTOVALUTATIVE
ANALISI CRITICA DI LAVORI ESEMPLARI
CONDIZIONI DI LAVORO
 quando è stato fatto?
 perché è stato fatto?
 da chi è stato fatto?
 con quali aiuti?
 con quali
materiali/risorse?
 come è stato fatto?
 quali collegamenti
con altri lavori?
RIFLESSIONE CRITICA
 perché l’ho scelto?
 che cosa dimostra che so/so fare?
 che cosa dimostra che devo migliorare?
 quali progressi ci sono rispetto ai lavori
precedenti?
 che cosa ho imparato da questo lavoro?
 su cosa ho dato il meglio di me stesso?
 su cosa devo dare di più?
STRATEGIE AUTOVALUTATIVE
TRACCIA DI VALUTAZIONE LAVORO DI GRUPPO
 ha funzionato il gruppo nello svolgere il suo lavoro?
 ciascuno ha dato il suo contributo?
 ci si è sentiti uniti da un progetto comune?
 ci si è ascoltati e rispettati reciprocamente?
 erano chiari i ruoli all’interno del gruppo?
 quale è stata l’arma vincente del gruppo?
 e l’aspetto più debole?
 se si dovesse rifare un lavoro insieme cosa si potrebbe migliorare?
Rubrica per l’autovalutazione, da parte dell’alunno, di una presentazione orale
LISTA DI CONTROLLO DELLA PRESENTAZIONE ORALE
Nome……………………………………………………………………………………………………………………………………………
Di che cosa ho
parlato
□
Ho parlato
di fatti
Come ho trovato e
usato le informazioni
Come ho organizzato
la mia presentazione
□
□
□
□
Ho usato i libri
della/e biblioteca/he
Ho detto i punti
principali del mo
discorso, quindi ho
spiegato
Sussidi di
presentazione
Ho usato grafici,
manifesti, locandine…
per mostrare le
informazioni
Come ho parlato agli
altri
Ho guardato il
pubblico, non il
pavimento
□
□
Ho usato i giornali
□
□
□
□
□
Ho usato Internet
□
□
□
□
□
Ho intervistato
□
□
□
□
□
□
□
□
□
□
□
□
□
□
Ho usato le parole
che tutti conoscevano
Ho detto il mio
parere
Ho spiegato i
particolari
Ho messo a fuoco
l’idea principale
Ho detto qualcosa di
nuovo rispetto al
soggetto
Ho risposto alle
domande
Ho fatto una lista
dei luoghi dove ho
ottenuto le
informazioni
Ho detto le cose con
le mie proprie parole
Ho risposto alle
domande
Ho detto cosa è
accaduto in primo
luogo, in secondo in
terzo…
Ho parlato della
cosa più importante
che ho imparato
Ho usato parole
come “in primo luogo”,
“allora”, “quindi”,
“infine”…
Alla fine ho
espresso il mio parere
spèiegandone il perché
Ho spiegato i grafici,
i manifesti…
I manifesti, i grafici
erano facili da vedere e
da comprendere
Ho usato la musica
e il suono per mostrare
le informazioni
La musica era facile
da ascoltare: non era
bassa né alta
Ho comunicato con
tutti
Ho parlato
chiaramente
Non ho comunicato
troppo velocemente
La mia voce era
facile da sentirsi
Mi sono alzato in
piedi
Ho usato mani,
faccia, occhi per
comunicare
Sul piano dell’osservazione intersoggettiva
opereranno modalità di osservazione e
valutazione delle prestazioni del soggetto
costituite da strumenti quali
1. le rubriche valutative,
2. protocolli di osservazione strutturati e non
strutturati,
3. questionari o interviste
intesi a rilevare le percezioni dei diversi soggetti
coinvolti nel processo, note e commenti
valutativi.
RUBRICHE VALUTATIVE
FRAMEWORK EUROPEO DELLE COMPETENZE LINGUISTICHE
ELEMENTARE - A1
ELEMENTARE - A2
INTERMEDIO - B1
Ascolto
Riesce a riconoscere parole
familiari ed espressioni
molto semplici riferite a se
stesso, alla sua famiglia, al
suo ambiente
Riesce a capire espressioni
e parole di uso molto
frequente ed afferrare
l’essenziale di messaggi
semplici
Riesce a capire gli elementi
principali in un discorso
chiaro in lingua su
argomenti familiari
Lettura
Riesce a capire i nomi e le
persone familiari e frasi
molto semplici
Riesce a leggere testi brevi
e semplici e a trovare
informazioni essenziali in
materiale di uso quotidiano
Riesce a capire testi scritti
di uso corrente legati alla
vita quotidiana
Parlato
Riesce ad usare espressioni
e frasi semplici per
descrivere il luogo dove
abita e la gente che conosce
Riesce ad usare una serie di
espressioni e frasi per
descrivere la sua famiglia e
la sua vita
Riesce a descrivere i suoi
sentimenti, le sue
esperienze dirette e
indirette, le sue opinioni
Scritto
Riesce a scrivere una breve
e semplice cartolina, ad
esempio per mandare i
saluti dalle vacanze
Riesce a prendere semplici
appunti e a scrivere
messaggi su argomenti
relativi a bisogni immediati
Riesce a scrivere testi
semplici e coerenti su
argomenti noti e lettere
personali sulle sue
esperienze ed impressioni
RUBRICHE VALUTATIVE
UN ESEMPIO DI STRUTTURA:
ESSERE
CONSAPEVOLI DELLA PROPRIA ATTIVITA’ COGNITIVA
DIMENSIONI
CRITERI
INDICATORI
CAPACITA’ DI
DESCRIVERE I PROPRI
PROCESSI MENTALI
- comprendere la sequenza
dei processi
- riconoscere i processi
essenziali
Sa ricostruire verbalmente un proprio
ragionamento
Riesce ad individuare i passaggi essenziali di
un procedimento
CONSAPEVOLEZZA
DELLE PROPRIE SCELTE
- considerare le diverse
alternative
- comprendere i vincoli di
realtà della situazione
Riconosce possibili
alternative al suo
procedimento
Individua i vincoli che condizionano la sua
prestazione
- riconoscere i motivi
interni/esterni
- comprendere l’incidenza dei
motivi interni ed esterni
Individua i fattori interni ed esterni che
condizionano la sua prestazione
Riconosce il ruolo di entrambi i fattori
- saper ritornare sul proprio
processo mentale
- individuare i propri errori
Riformula
a
posteriori
il
proprio
procedimento
Riesce a individuarne i punti critici
Prova a correggere gli errori con soluzioni
diverse
ATTRIBUZIONE DEL
SUCCESSO/ INSUCCESSO
CAPACITA’ DI
CORREGGERSI
AUTONOMAMENTE
La dimensione oggettiva della valutazione
sarà perseguita con l’analisi delle prestazioni
dell’individuo impegnato in compiti operativi:
1. Prove di verifica, più o meno strutturate,
2. Compiti di realtà,
3. Realizzazione di prodotti assunti come
espressione di competenza.
COMPITI AUTENTICI
FOCUS FORMATIVO - COMPRENDERE IL CAMBIAMENTO E LA
DIVERSITA’ DEI TEMPI STORICI (I anno scuola superiore)
Consegna: costruire un itinerario della Roma repubblicana e imperiale da seguire in
un viaggio di istruzione di due giorni a Roma.
Fasi del lavoro
1. Suddivisione in gruppi: la classe viene divisa in 6 gruppi di 4 alunni ciascuno.
2. Gli alunni dovranno studiare ed illustrare i diversi aspetti della storia romana
attraverso la presentazione di un monumento simbolo.
Gruppi A – B – C- : l’età repubblicana
A : aspetto politico – Foro di Cesare –
B : aspetto militare – Mura repubblicaneC : aspetto culturale – Templi e teatri –
Gruppi D – E - F - : l’età imperiale
D : aspetto politico- Palazzo imperiale; Castro pretorio
E : aspetto militare – Colonna traiana e Arco di trionfo
F : aspetto culturale- Colosseo e Foro traiano
I gruppi dovranno svolgere il lavoro preparatorio di reperimento di testi, fotografie e
filmati che illustrino l’aspetto a loro assegnato; il risultato atteso consiste in una guida
ai monumenti da illustrare alla classe, svolgendo il ruolo di cicerone in occasione del
viaggio di istruzione.
COMPITI AUTENTICI
FOCUS FORMATIVO - OSSERVARE, DESCRIVERE E ANALIZZARE FENOMENI
NATURALI (fine seconda)
Dovete strutturare un esperimento, secondo il formato
progettuale proposto, che consenta di verificare il principio che gli
esseri viventi reagiscono agli stimoli esterni.
Ogni gruppo ha a disposizione quattro incontri:
• il primo, in classe, per mettere a punto l’esperimento
• il secondo, in laboratorio, per realizzare il proprio progetto
• il terzo, in classe, per perfezionare e documentare la propria
proposta.
Ricordatevi che l’esperimento deve essere realizzato con i materiali
presenti in laboratorio e deve potersi svolgere in un tempo
massimo di due ore.
COMPITI DI PRESTAZIONE
Il Consiglio comunale ha deciso di mettere un lampione in un piccolo parco triangolare
in modo che l’intero parco sia illuminato. Dove dovrebbe essere collocato il lampione?
1.
Partire da un problema reale
Occorre localizzare il punto di un parco in cui mettere un lampione.
2. Strutturare il problema in base a concetti matematici
Il parco può essere rappresentato con un triangolo e l’illuminazione
di un lampione come un cerchio con un lampione al centro.
3. Formalizzare il problema matematico
Il problema viene riformulato in “localizzare il centro del
cerchio circoscritto al triangolo”.
4. Risolvere il problema matematico
Poiché il centro di un cerchio circoscritto a un triangolo giace nel punto di
incontro degli assi dei lati del triangolo occorre costruire gli assi su due lati
del triangolo. Il loro punto di intersezione è il centro del cerchio.
5. Tradurre la soluzione matematica in rapporto alla situazione reale
Si tratta di applicare la soluzione alla situazione reale, considerando le caratteristiche
degli angoli, l’ubicazione e la dimensione degli alberi, etc.
COMPITI DI PRESTAZIONE: UN ESEMPIO
PROCESSO DI MATEMATIZZAZIONE
SOLUZIONE REALE
5
SOLUZIONE
MATEMATICA
4
1, 2, 3
PROBLEMA DEL MONDO
REALE
PROBLEMA
MATEMATICO
1. Partire da un problema reale
2. Strutturare il problema in base a concetti matematici
3. Formalizzare il problema matematico
4. Risolvere il problema matematico
5. Tradurre la soluzione matematica in rapporto alla situazione reale
VALUTARE LE COMPETENZE
MODALITA’ DI VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
AUTOVALUTAZIONE
Diario di bordo
OSSERVAZIONE
ANALISI PRESTAZIONI
Autobiografie
Strategie
Strategie
autovalutative
autovalutative
Compiti autentici
Prove di verifica
Selezione lavori
Rubriche valutative
valutative
Rubriche
Osservazioni in
itinere
Commenti
docenti e genitori
Formare per competenze,
valutare competenze
Formare/valutare
per
conoscenze/abilità
Formare/valutare
per competenze
“Lettura” del
problema
Problemi “chiusi”:
un solo modo di
interpretare il
problema
Problemi “aperti”
a più
interpretazioni
Modo di
affrontarlo
Una soluzione
univoca
Più strategie di
soluzione
Modo per valutare Feedback
la propria azione
giusto/sbagliato
Riflessione sulle
proprie strategie
Il “cursore” della competenza
Problemi “chiusi”
Problemi “aperti”
Una soluzione univoca
Più strategie di soluzione
Feedback giusto/sbagliato
Riflessione sulle proprie strategie
- Iniziativa
- Esigenze
pluridimensionali
- Innovazione
- Complessità
- Esecuzione
- Esigenza
unidimensionale
- Ripetizione
- Semplicità
Saper fare
(eseguire una
operazione
prescritta)
Saper agire e
interagire (gestire
situazioni complesse e
non routinarie;
prendere iniziative)
Le Boterf G. (2008), Costruire le competenze individuali e collettive, Napoli, Guida,
p. 62.
39
• La competenza non coincide con la
prestazione, ma la prestazione può essere
“indizio” di competenza:
– La competenza è un costrutto
– Le prestazioni possono essere suoi
indicatori
• Competente è chi ha risorse (conoscenze,
capacità di base, atteggiamenti, …) …
• … ma solo se è in grado di mobilitarle nelle
situazioni che lo richiedono → fare la mossa
giusta al momento giusto
• Non basta saper agire, è necessario poter
agire e voler agire
40
Agire con competenza
Indicatori
Risorse
(conoscenze, capacità di
base, atteggiamenti, …,
dell’allievo)
Strutture di
interpretazione
(come l’allievo
“legge”le situazioni)
Strutture di
autoregolazione
(come l’allievo apprende
dall'esperienza e cambia le
proprie strategie in funzione
delle sollecitazioni provenienti
dal contesto)
Strutture di
azione
(come l’allievo agisce in
risposta ad un problema)
Valutare le competenze
• Rilevare le risorse dell’allievo e la
loro mobilitazione “in situazione”,
attraverso:
– mettere l’allievo in situazioni tratte dal
mondo reale
– Item “competence-based”
• Non richiedono la semplice applicazione
meccanica di procedure risolutive
• Esempio: indagini Ocse-Pisa
42
dimensioni fondamentali di un
compito
Concetti chiave
• Situazioni di apprendimento significative
(situazioni-problema) → Situazioni in cui si
renda necessario mobilitare risorse:
– Per interpretare i problemi in modo adeguato
– Per progettare e mettere in atto strategie
risolutive adeguate
– Per riflettere sulle strategie adottate ed
autoregolare la propria azione
• Livelli EQF
• Grado di padronanza (basilare, adeguato,
eccellente)
44
In pratica?
…
Valutare competenze sui 4 assi
culturali
•
•
•
•
Asse dei linguaggi
Asse matematico
Asse scientifico-tecnologico
Asse storico-sociale
46
Asse dei linguaggi
…
47
Asse dei linguaggi: competenze
• Padronanza della lingua italiana:
– Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per
gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti;
– Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo;
– Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi
• Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi
ed operativi
• Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione
consapevole del patrimonio artistico e letterario
• Utilizzare e produrre testi multimediali
48
49
50
51
Compendio Prove Pisa per Insegnanti: http://www.invalsi.it/download/pdf/Compendio-definitivo-22-10-08.pdf
52
53
54
55
56
57
58
59
60
61
62
63
64
65
66
67
Asse matematico
…
68
Asse matematico: competenze
• Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed
algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica
• Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando
invarianti e relazioni.
• Individuare le strategie appropriate per la soluzione di
problemi
• Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e
ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni
grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le
potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo
informatico
DM 139/07: www.pubblica.istruzione.it/news/2007/allegati/obbligo_istruzione07.pdf
69
70
71
Compendio Prove Pisa per Insegnanti: http://www.invalsi.it/download/pdf/Compendio-definitivo-22-10-08.pdf
72
73
74
75
76
Asse scientifico-tecnologico
…
77
Asse scientifico-tecnologico
• Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni
appartenenti alla realtà naturale e artificiale e
riconoscere nelle sue varie forme i concetti di
sistema e di complessità
• Analizzare qualitativamente e quantitativamente
fenomeni legati alle trasformazioni di energia a
partire dall’esperienza
• Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti
delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in
cui vengono applicate
DM 139/07: www.pubblica.istruzione.it/news/2007/allegati/obbligo_istruzione07.pdf
78
79
80
Compendio Prove Pisa per Insegnanti: http://www.invalsi.it/download/pdf/Compendio-definitivo-22-10-08.pdf
81
82
83
84
85
Asse storico-sociale
…
86
Asse storico-sociale: competenze
• Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi
storici in una dimensione diacronica attraverso il
confronto fra epoche e in una dimensione sincronica
attraverso il confronto fra aree geografiche e
culturali.
• Collocare l’esperienza personale in un sistema di
regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti
garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona,
della collettività e dell’ambiente
• Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema
socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo
del proprio territorio.
DM 139/07: www.pubblica.istruzione.it/news/2007/allegati/obbligo_istruzione07.pdf
87
88
89
Compendio Prove Pisa per Insegnanti: http://www.invalsi.it/download/pdf/Compendio-definitivo-22-10-08.pdf
90
91
92
93
94
“I consigli di classe utilizzano le valutazioni
effettuate nel percorso di istruzione di ogni
studente in modo che la certificazione descriva
compiutamente l’avvenuta acquisizione
delle competenze di base, che si traduce nella
capacità dello studente di utilizzare
conoscenze e abilità personali e sociali in contesti
reali, con riferimento alle
discipline/ambiti disciplinari che caratterizzano
ciascun asse culturale”.
Indicazioni per la certificazione delle
competenze relative all’assolvimento dell’obbligo
di istruzione nella scuola secondaria superiore
Le 8 competenze chiave di
cittadinanza e le 16 competenze
culturali relative ai 4 assi
pluridisciplinari vengono accertate e
certificate al termine del biennio sulla
base di un modello di certificazione
predisposto dal Miur
96
Livello avanzato: lo
studente svolge compiti
e problemi complessi in
situazioni anche non
note, mostrando
padronanza nell’uso
delle conoscenze e delle
abilità. Sa proporre e
sostenere le proprie
opinioni e assumere
autonomamente
decisioni consapevoli.
Livello intermedio: lo
studente svolge
compiti e risolve
problemi complessi in
situazioni note,
compie scelte
consapevoli,
mostrando di saper
utilizzare le
conoscenze e le
abilità acquisite.
Livello di base: lo studente svolge compiti semplici in situazioni
note, mostrando di possedere conoscenze ed abilità essenziali
e di saper applicare regole e procedure fondamentali.
Nel caso in cui non sia stato raggiunto il livello base, è riportata
l’espressione “livello base non raggiunto” con l’indicazione della
relativa motivazione
6 comp ling
8
- Italiano
Livello………
- Lingua stran
Livello………
- Altri linguaggi
Livello………
4 competenze
matematiche
Livello………
competenze di
cittadinanza
3 competenze
scient/tecn.
Livello………
3 competenze
stor/sociali
Livello………
maurizio tiriticco
didinnovativa 2010
Scarica

apri/salva file - Polo Didattico “Donati Ticchioni”