Le 5 leggende:
«un film d’animazione per grandi e piccoli»
Il mondo dell'animazione ha sempre marcato
confini netti fra Bene e Male, ma mai come in
questo caso la lotta è al centro della trama e va a
scardinare paure ancestrali e il bisogno primario
di credere in qualcuno per poter credere in noi
stessi. Le cinque leggende del titolo sono i grandi
protettori dei bambini, coloro che distribuiscono
gioia, fantasia e sogni d'oro e sono esattamente
Babbo Natale, il Coniglio Pasquale, la Fatina dei
Denti e Sandman ,l’omino dei sogni d’oro. Li ha
scelti tanto tempo fa l'Uomo nella Luna, il saggio
osservatore delle vicende terrestri. Accade, però,
che ora l'Uomo Nero (Pitch, da "pitch black", buio
pesto) sia deciso a scalzarli, seminando la paura
nelle menti dei bambini e trasformando i loro
sogni d'oro in incubi neri come la pece. Per
tentare di fermarlo, l'Uomo nella Luna ha indicato
alle quattro leggende l'aiuto di un quinto
"guardiano": lo scanzonato e dispettoso Jack
Frost. Tuttavia Jack non si crede all'altezza del
compito: i bambini nemmeno lo vedono, non
hanno mai creduto in lui. Per capire davvero chi
può diventare, allora, Jack deve prima capire chi è
stato e risalire ai suoi ricordi d'infanzia, quando
era ancora un bambino normale. Dai creatori di
film come Madagascar e Dragon Trainer non
poteva che uscire un altro capolavoro
dell’animazione contemporanea :perché le 5
leggende ha proprio tutte le qualità per piazzarsi
al primo posto nella lista dei film animati
dell’anno.
Probabilmente la cosa più affascinante
è la riscrittura dei personaggi più amati
dall’infanzia, nati dalle leggende
popolari del folclore antico. Troviamo
infatti un Babbo Natale tatuato e
dall’accento russo, un Coniglio di
Pasqua australiano , alto uno e ottanta
ed esperto di arti marziali ( doppiato
per altro dal mitico Hugh Jackman
),una Fatina dei Denti versione colibrì
un Sandman di origine asiatica ed un
adolescente spirito dell’inverno alla
ricerca di uno scopo nella vita,
tormentato dalle strazianti gesta del
suo passato e abbandonato ad una vita
di solitudine. Al di là dell'operazione
commercial-ideologica, il film di Peter
Ramsey riesce, fortunatamente, anche
sotto parecchi altri aspetti: ha ritmo, è
inventivo, contiene il pericolo di
straripamento retorico (per quanto
possibile sotto Natale) e coniuga
sapientemente mezzo e messaggio,
ruotando, in fin dei conti, attorno ad
una
necessaria
sospensione
dell'incredulità
governata
da
improbabili eroi d’azione.
Di Giovanni Lanteri
«Jack Frost viene reclutato
dai guardiani dell’infanzia.»
«Jude Law presta la voce
al cattivissimo e
memorabile Pitch,l’uomo
nero antagonista del film»
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articolo per il giornale scolastico