Testo di Ignacio Larrañaga
Elaborazione grafica di Amalia Moscato
Sono incurvato dal peso della
disillusione e dall’esperienza
della vita. Già vissi 50 anni,
sessant’anni.
Sono un vecchio lupo di mare.
Nulla mi illude più, nulla mi
rattrista, tutto mi è indifferente,
sono indurito dalla vita e
immunizzato.
Fui giovane.
Sognai,
perché solamente
coloro che non
hanno ancora
vissuto sognano.
.
Il mio albero, in
quel tempo, fioriva
di illusioni.
Ogni sera tuttavia
c’era un colpo di
vento e volavano le
illusioni.
Mi alzai e caddi.
Tornai ad alzarmi e
a cadere.
Sull’orizzonte issai
le mie bandiere di
combattimento:
Obbedienza,umiltà,
pazienza, purezza,
contemplazione,
amore…
…………
Ma presto quando vidi che i sogni erano tanto distanti dalla
realtà quanto l’oriente dall’occidente.
Mi dissero: “Prova ancora”.
E di nuovo mi imbarcai sulla nave dorata dell’illusione.
I naufragi si succedettero.
Di nuovo mi gridarono: “Ancora c’è tempo”.
E, sebbene
incurvato dal
peso di tante
sconfitte, mi
alzai di nuovo
sopra le ali
dell’illusione.
La caduta fu
peggiore.
Oggi sono un
disingannato.
Io non nacqui per essere “uomo di Dio”.
Sbagliai strada. Ma non è possibile
ritornare all’infanzia felice o al seno
materno per ricominciare.
Guardo indietro e tutto è in rovina. Guardo
ai miei piedi, tutto è un disastro. Non so se
sono colpevole di ciò, nemmeno ho
interesse a saperlo. Non so se lottai con
tutte le armi, o se ho voluto troppo.
Importa qualcosa?
Nessuno torna indietro!
So con certezza una
cosa: non c’è
speranza per me.
Ciò che fui fino ad
oggi e ciò che sono
ora, lo sarò fino alla
fine.
La mia lapide sarà
eretta sulle macerie
del mio castello.
Sopra la spuma dell’illusione avevi costruito la tua casa.
Per ciò cadde in rovina una e mille volte, al succedersi delle
ondate.
La sabbia dorata delle spiagge fu il fondamento
delle tue edificazioni ed era inevitabile la rovina.
Le tue regole di gioco furono il calcolo delle
probabilità e le costanti psicologiche, e i risultati
si vedono.
Ma ho una parola finale da dirti in questo albeggiare:
ancora puoi,
ancora è possibile la speranza,
domani tutto andrà meglio.
Cominciamo un’altra volta.
Se finora
hai visto solo
rovine, d’ora in
poi avrai castelli
di luce puntando
con la prua verso i
vertici eterni.
Se finora hai raccolto
insuccessi, ricorda:
si avvicinano scintillanti
primavere.
Dentro la notte tenebrosa ci sono alte montagne e da dietro le
montagne notturne arriverà galoppando l’aurora. E’ bello
credere nella luce quando è notte.
Dietro il silenzio respira il Padre. La solitudine è abitata dalla
Presenza, e là ci attendono il riposo e la liberazione.
Cominciamo un’altra volta.
Io, la Speranza
Sono nata in un meriggio
oscuro, su un brullo colle
bagnato dal sangue,
quando tutti in coro
ripetevano: tutto è
perduto,
non c’è nulla da fare,
il Sognatore è morto,
i sogni sono finiti..
Nacqui dal ventre della morte. Per ciò la
morte non può distruggermi. Sono
immortale perché sono figlia
primogenita del Dio immortale.
Se migliaia di volte mi diranno che tutto
è perduto, migliaia di volte risponderò
che c’è ancora tempo.
Se finora successi e
insuccessi si sono
alternati nella tua
vita come i giorni e
le notti, da oggi ogni
mattina Gesù
risusciterà in te e
fiorirà come
primavera sulle
foglie morte
d’autunno.
Egli vincerà in te
l’egoismo e la morte.
Si, il Fratello ti condurrà per mano e ti condurrà sui colli
luminosi della contemplazione.
Torneranno a garrire le tue antiche bandiere: forza, amore,
pazienza…
La purezza solleverà il capo
incontaminato nei tuoi
aranceti e tra i fiori del tuo
giardino fiorirà l’umiltà.
Riprenderai il fulgore degli
antichi profeti in mezzo al
popolo innumerevole.
E alla fine, tutti diranno:
È un prodigio
del nostro Dio.
Cominciamo un’altra volta.
Guarda:
quelle stelle, gialle o
rosse, palpitano
dall’eternità.
Sii come loro:.
Non ti stancare di brillare.
Semina nei campi aridi
e
sulle aspre cime
la misericordia,
la speranza
e
la pace.
Non ti stancare di seminare,
sebbene i tuoi occhi
non debbano vedere mai le spighe
dorate.
I poveri un
giorno
le vedranno.
CAMMINA
Il Signore Dio
sarà luce
per i tuoi occhi,
alito
per i tuoi polmoni,
olio per le ferite,
meta
per il tuo cammino,
premio
per le tue fatiche.
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