La Shoah
Terminologia
SHOA
Genocidio, sciagura
Azione criminale finalizzata
alla distruzione di un
gruppo etnico, nazionale,
razziale o religioso
Catastrofe,
disastro
OLOCAUSTO
Pogrom
Sacrificio,
espiazione
termine russo che
significa "devastazione“.
con cui vengono indicate
le sommosse popolari
antisemite
2.Emigrazione dalla
Germania e ipotesi
Madagascar
3.Specie nell’est, isolati
dagli altri cittadini, chiusi
da mura
1933-1945
Espulsione
Ghetti
1.Leggi di
Norimberga
1935: niente
diritti politici,
fuori dalla
PA, dalle
scuole…
No diritti
Le 5 fasi della
Shoa
Massacri
Deportazione
4.Da parte
delle
Einsatzgruppe
n durante le
azioni di
rastrellamento
Il falso inizio: la notte dei Cristalli
• Indica il pogrom condotto dai
nazisti (SS) nella notte tra il 9 e 10
novembre 1938 in Germania,
Austria e Cecoslovacchia
• furono uccise circa 400 persone,
rase al suolo 267 sinagoghe e
devastati 7500 negozi. Circa 30
mila ebrei furono deportati nei
campi di concentramento
• La causa: l’uccisione del
diplomatico tedesco vom Rath il
7–XI-38 a Parigi da parte del
diciassettenne ebreo Grünspan
(forse suo amante)
1. La negazione dei diritti
Leggi di
Norimberga
1935
Cittadinanza
del Reich
Si nega agli ebrei
la cittadinanza
germanica e
quindi anche il
diritto di voto
Protezione del
sangue e
dell'onore
tedesco vieta i
matrimoni tra
"ebrei" e tedeschi.
Vieta ai tedeschi di
lavorare per ebrei
2.Emigrazione
• Anche attraverso queste leggi si voleva
convincere gli ebrei a lasciare la Germania
Difficoltà
Tassa di fuga,
fino al 90%
del capitale
1933: 520 mila ebrei
Costi elevati i
trasporti se ne
approfittavan
o
Pochi stati
disposti ad
ospitarli
1938: 350 mila ebrei
L’emigrazione forzata
• Si riprese una vecchia
idea francese di fine ‘800
• Deportare tutti gli ebrei
in Madagascar
• Non si riuscì a trovare
un accordo con la F
• Con lo scoppio della
guerra divenne
impossibile, anche perché
gli ebrei erano diventati
+ di 2,5 milioni
3.I ghetti
• 1940-41: Mezza
Europa è occupata
dai nazisti
• Si pensò di
trasportare tutti gli
ebrei verso est e
rinchiuderli nei ghetti
• Situazione transitoria:
la Germania a est
cercava infatti il suo
spazio vitale
3 immagini del
ghetto di Varsavia
4.I massacri
• Il 22 giugno 1941 la
Germania invade l'Unione
Sovietica
• Vengono occupati territori
dove risiedevano 4 milioni di
ebrei
• Impossibile il loro trasporto
nei ghetti
• All'avanzare delle truppe
tedesche, alle loro spalle, gli
Einsatzgruppen iniziarono un
sistematico massacro che,
secondo gli storici, provocò
oltre 1.500.000 morti.
Oltre alle razzie dei villaggi e
alle fucilazioni, i massacri
avvennero anche con i camion
a gas, dove venivano rinchiuse
fino a 200 persone per volta
5.la “Soluzione finale”
• Con i singoli massacri non
coordinati era impossibile
eliminare il problema ebraico
e a ovest era impossibile
comportarsi come ad est
• A inizio ‘42 si decise allora di
fare il “salto di qualità” e di
organizzare un incontro a
Wannsee per scegliere le
strategie migliori
Il protocollo di Wannsee
La conferenza di Wannsee
• Gennaio 1942: Heydrich indice la
conferenza con lo scopo di rendere
l’Europa Judenfrei
• Necessità degli spazi vitali per i tedeschi
• Alcuni gerarchi si opposero: meglio
sfruttare gli ebrei e i loro talenti
• Ma alla fine la posizione di Heydrich vinse
anche perché era la posizione di Goering
Autorizzazione del 31 luglio 1941 di Göring
per il capo della Polizia di sicurezza Reinhard Heydrich,
a preparare una «soluzione globale della questione ebraica
• "A integrazione delle disposizioni (…) nella quale La si
incaricava di avviare la questione ebraica, mediante
emigrazione o evacuazione, alla soluzione più favorevole in
relazione alle circostanze, con la presente Le assegno
l'incarico di predisporre tutte le necessarie misure
per preparare dal punto di vista organizzativo,
pratico e materiale una soluzione globale della
questione ebraica nell'area dell'Europa sotto influenza
tedesca.
Tutte le altre istanze centrali devono cooperare allo scopo.
Inoltre, La incarico di rimettermi al più presto un piano
complessivo dei provvedimenti da adottare riguardo
all'organizzazione, l'attuazione e i mezzi materiali necessari
per realizzare la desiderata soluzione finale della questione
ebraica".
I protagonisti
• Heydrich, Eichmann, Lange
• Prima Eichmann mostra il protocollo
• Poi Heydrich illustra il suo piano per lo
sterminio
Il piano Heydrich
• "Ora, nel quadro della soluzione finale della questione ebraica e
sotto la necessaria guida, gli ebrei devono essere utilizzati all'Est nei
compiti lavorativi giudicati più opportuni. Inquadrati in grandi
colonne e separati per sesso, gli ebrei abili al lavoro saranno
condotti in quei territori a costruire strade, operazione durante la
quale senza dubbio una gran parte di loro soccomberà per
riduzione naturale. Il nucleo che alla fine sopraviverà a tutto questo,
e si tratterà della parte dotata della maggiore resistenza, dovrà
essere trattato in maniera adeguata, poiché rappresentando il frutto
di una selezione naturale, qualora fosse lasciato andare libero,
dovrebbe essere considerato la cellula germinale di una nuova
rinascita ebraica (si veda l'esperienza storica). Nel quadro
dell'attuazione pratica della soluzione finale, l'Europa verrà
setacciata da ovest a est. II territorio del Reich, incluso il
Protettorato di Boemia e Moravia, dovrà essere ripulito per primo,
non foss'altro che per ragioni di carattere abitativo e altre necessità
socio-politiche. Gli ebrei evacuati verranno dapprima portati, senza
esitare, in cosiddetti ghetti di transito e di lì trasportati più a Est"
Portati più a est…
• …Dove sarebbero
stati accolti nei campi
di sterminio
• Auschwitz, Treblinka,
Sobibor, Majdanek…
• Tra le pratiche di
sterminio proposte
venne scelta lo
Zyklon B
L’universo concentrazionario
I primi campi di
concentramento erano sorti
già dal 33 (Dachau) e vi
venivano rinchiusi
soprattutto comunisti,
delinquenti comuni, poi
anche ebrei e zingari
Nel 42 Heydrich convoca a
Berlino il capo del campo di
Auschwitz, Rudolph Hess, e
gli comunica che il suo,
diventerà il lager di sterminio
+ importante. Vi morirà più
di un milione e mezzo di
persone
Le altre vittime
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•
Tedeschi dissidenti ( 1933, campo di
Dachau)
Zingari ( perseguitati dal 35, deportati
dal 39)
Testimoni di Geova ( internati dal 1935)
Prigionieri di guerra ( dal 1939)
Partigiani ( ogni volta che il reich si
espandeva)
Omosessuali ( condannati nel 1934)
Portatori di handicap ( sterilizzati dal
1933, dal 1939 gassati in “ case di cura”
Auschwitz (Polonia)
+ 1.500.000 MORTI
Treblinka (Polonia)
1.000.000 MORTI
1° campo dell’Aktion Rheinardt 1942
Belzec (Polonia)
600.000 MORTI
2° campo dell’Aktion Rheinardt
Sobibor (Polonia)
300.000 MORTI
3° campo dell’Aktion Rheinardt
Chelmno (Polonia)
152.000 MORTI
Vi venivano deportati gli ebrei dal ghetto di Lodz
Mauthausen (Austria)
150.000 MORTI
La scala della morte
Majdanek (Polonia)
78.000 MORTI
Il 2° campo che usò il Zyklon B
Buchenwald (Germania)
E.Wiesel
56.000 MORTI
Noto per la moglie del capo, Ilse Koch , amante dei tatuaggi
Bergen Belsen (Germania)
50.000 MORTI
Vi morì Anna Frank
Theresienstadt (Rep.Ceca)
37.000 MORTI
Era il campo modello. Si moriva prevalentemente per le malattie
Dachau (Germania)
29.438 MORTI
I disabili venivano inviati al Castello di Hartheim per l’eliminazione
Ma si moriva anche nei ghetti
…o nei trasporti
… o per esperimenti “scientifici”
Alcune questioni
• Innanzitutto sui numeri delle vittime che spesso
sono contrastanti.
• Come è stato possibile che poche decine di SS
riuscissero a tenere prigioniere decine di
migliaia di persone?
• Perché non ci furono rivolte o tentativi di fuga?
• Come è possibile che in Germania e nel mondo
nessuno sapesse?
• Oppure ha ragione Goldhagen, l’autore de “Gli
allegri carnefici di Hitler”?
11 milioni di morti
Di cui circa la metà ebrei
« Mai dimenticherò quella notte, la prima notte nel campo, che ha fatto
della mia vita una lunga notte e per sette volte sprangata.
Mai dimenticherò quel fumo.
Mai dimenticherò i piccoli volti dei bambini di cui avevo visto i corpi
trasformarsi in volute di fumo sotto un cielo muto.
Mai dimenticherò quelle fiamme che bruciarono per sempre la mia Fede.
Mai dimenticherò quel silenzio notturno che mi ha tolto per l’eternità il
desiderio di vivere.
Mai dimenticherò quegli istanti che assassinarono il mio Dio e la mia
anima, e i miei sogni, che presero il volto del deserto.
Mai dimenticherò tutto ciò, anche se fossi condannato a vivere quanto
Dio stesso. Mai. »
(Elie Wiesel, tratto da La notte. Wiesel fu rinchiuso ad Auschwitz
all'età di 15 anni)
Biblio-sitografia
• http://www.olokaustos.org/guida/index.htm
• http://www.binario21.org/stermishoah.htm
• http://cronologia.leonardo.it/mondo23o.htm
• http://capoverde.altervista.org/olocausto.htm
• http://digilander.libero.it/secondaguerra/olocausto.html
• http://www.alimenaonline.eu/politica/elezioni/memoria/
Elie Wiesel
• Ebreo di origine ungherese
deportato ad Auschwitz nel 44
con tutta la famiglia
• Venne poi tradotto a
Buchenwald con una lunga
marcia durante la quale vide
morire il padre, ultimo
sopravissuto della sua famiglia
• Ha narrato l’Olocausto in diversi
libri, il primo dei quali è “La
notte”, la sua storia nei campi
• Dal 1963 vive in USA
Premio Nobel per la pace
nel 1986
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