Le motivazioni alle attività di igiene personale sono:




Prevenzione delle malattie
Salvaguardia della salute e il suo mantenimento
Accettazione sociale
Cura della propria immagine
Benessere psicologico e fisico
Non dimentichiamo che vi sono altre motivazioni che ci
spingono a migliorare il nostro aspetto :
 Il desiderio di piacere e di essere attraente;
 La crescita e la stima personale;
 Il desiderio di successo e prestigio;
 L’espressione di una identificazione di sé più sicura;
Benessere psicologico e fisico
L’importanza della cura del corpo ha assunto vari
significati nelle diverse civiltà antiche.
Nell’antica Roma, l’igiene personale e la cura
del corpo erano considerate indice del grado di
civiltà e dell’indiscutibile modernità raggiunte
dal popolo romano. A partire dalla diffusione
delle terme e dei bagni ci si lavava in modo
completo ogni giorno, adoperando come
detergenti sostanze un po’ rudi ma efficaci.
Nella civiltà egizia la cosmesi era considerata una
necessità per la cura del corpo, per la bellezza
esteriore e non per ultimo aveva un significato
religioso.
Donne e uomini cercavano di migliorare la
propria immagine usando trucchi, creme, unguenti
in maniera quotidiana. La particolarità sta anche
nell’accezione che tutti questi rimedi avessero una
finalità curativa oltre che estetica.
In queste civiltà l’igiene del corpo erano
fondamentali ma la pulizia del corpo era
collegata anche alla purezza dello spirito.
Con l’esperienza comune si è compreso che la pelle
costituisce un’interfaccia fra esterno ed interno, un punto di
confine ma anche di passaggio. Attraverso la pelle, il corpo
comunica con il mondo e si difende dalle intrusioni.
La pelle ci rivela agli altri oltre che a noi stessi; così da
rendere superficiale ciò che noi riteniamo essere ‘profondo’:
pensieri, emozioni, sentimenti. Dal punto di vista biologico
la pelle è un organo multi-sistemico; per tale motivo è uno
specchio fedele della salute generale del corpo. Inoltre la
pelle si presta ad essere luogo di espressione privilegiata
della psiche. Essa può dar voce e far trasparire molti stati
d’animo.
Dermatite da pannolone: in caso di
incontinenza, l’urina si decompone sulla pelle
sotto forma di idrossido di ammonio, una
sostanza che aumenta il pH della pelle e
favorisce la proliferazione batterica andando a
distruggere il film idrolipidico cutaneo che
normalmente ha un effetto barriera; le cause
possono essere il contatto con le feci e con le
urine. Talvolta, la dermatite può essere confusa
con una lesione da pressione di II stadio;
Micosi cutanee: sono affezioni cutanee frequenti,
dovute a funghi e favorita dall’alterazione del mantello
epidermico, conseguente all’uso di acqua e detergenti
aggressivi e la presenza di situazioni patologiche come
il diabete.
Dermatofitosi: sono funghi che infettano la cute, i peli
e le unghie; si presenta con chiazze eritematose con
forma anulare con lieve desquamazione dei bordi; nei
maschi,
colpisce
maggiormente
l’inguine;
l’onicomicosi è un’infezione delle unghie ed è
caratterizzata da opacizzazione, inspessimento delle
unghie con iper-cheratosi sub ungueale;
Candidosi: è un’infezione fungina,le cui manifestazioni
possono essere limitate alla cute o diffuse nell’organismo
fino a mettere a rischio la vita della persona;tra i fattori
predisponenti vi sono il diabete mellito e un deficit di
immunità cellulare. Si presenta con aree
eritematose,lucide e sudanti, a limiti netti, con presenza di
un contorno biancastro desquamante.
Alopecia: alopecia cicatriziale e non cicatriziale
A.cicatriziale: si associa a fibrosi, infiammazione e
perdita dei follicoli piliferi; il cuoio capelluto appare liscio
e riduzione degli orifizi follicolari.
A. Non cicatriziale: è caratterizzata dalla perdita del fusto
del pelo mentre i follicoli restano integri, di qui la sua
natura reversibile;
Nella cura personale il corpo necessita di essere concepito non
come corpo fisico ma corpo caratterizzato da un vissuto e da un
sentire, da proprietà simboliche, culturali e sociali che si
manifestano attraverso gli abiti e gli odori, i profumi e le posture.
Quando l’infermiere si prenda cura del corpo della persona
assistita va oltre la dimensione anatomica e funzionale e si pone
diverse domande come:
 Quali sono le sue abitudini igieniche e le sue preferenze ?
 Come percepisce il suo corpo ?
 Quanto nell’agire assistenziale si invaderà la sua privacy e la
sua intimità ?
 Quanto nella manipolazione del suo corpo si riuscirà a
garantire la sua autonomia ?
Essa comprende le attività necessarie per soddisfare i
bisogni giornalieri che non riguardano solo ciò che deve
essere fatto ma anche quante volte, quando, dove, con chi
e come lo si deve fare.
La carenza di ciò comporta sentimenti di paura ,
perdita dell’indipendenza, alterazione del
concetto di sé.
Sommariamente le cause che determinano l’alterazione della
cura personale sono le seguenti:
 Dimenticanza: è legata alla sfera cognitiva; avviene
quando si ha l’omissione di un impegno a causa di
mancanza di memoria, distrazione, disattenzione ( cause
patologiche-organiche);
 Trascuratezza: per persona trascurata s’intende una
persona che agisce con poca cura, con poca premura, che
non ha sufficiente cura della propria salute ( cause
psicologiche);
 Incapacità: s’intende la mancanza di attitudine, capacità
o idoneità; tale incapacità può essere causata sia da
problematiche fisiche che cognitive;
STEP 1
L’accertamento esamina il grado di autonomia
della persona assistita durante le attività di vita
giornaliera.
L’infermiere per ogni prestazione può disporre
di una valida strumentazione. In questo caso è
utile la scala ADL, ovvero Activities of Daily
Living.
Step 2 INTERVENTI ASSISTENZIALI
 Istruire la persona a realizzare la cura del corpo in
base alle capacità residue
 Adattare l’ambiente alla nuova condizione della
persona
 Predisporre ‘l’unità di vita’ della persona in base
alla sua sicurezza
 Rinforzare il successo delle attività svolte in
autonomia
 Concordare con la persona la modalità di
esecuzione e l’orario.
Step 2 INTERVENTI ASSISTENZIALI
 Rispettare l’intimità della persona durante le attività di igiene
e vestizione;
 Istruire la persona a utilizzare prodotti non aggressivi;
 Istruire la persona assistita e il famigliare alla selezione
dell’abbigliamento;
 Evitare la traslocazione della flora batterica cutanea;
 Evitare l’agitazione associata all’igiene delle persone con
demenza;
 Economizzare l’energia nelle persone con problemi di
tolleranza all’attività fisica.
Step 3 RISULTATI ATTESI
L’infermiere monitorizza gli indicatori assistenziali che
sono:
 Mantenimento e miglioramento del grado di
autonomia nello svolgimento delle attività di cura di
se e nell’utilizzazione delle capacità residue;
 Soddisfazione, sensazione di comfort e aumentata
stima di sé;
 Cura nell’abbigliamento e nell’aspetto;
DETERSIONE
atto di igiene che si compie quotidianamente,
più volte al giorno ed ha il compito di rimuovere
Mediante
tensioattivi:
un
dal nostro
corpo ilè materiale
cheaffinità:
si deposita
che
Per
rimuove con
detergente
composto
da
sostanze grasse il grasso
può
essere
endogeno
ed
esogeno.
tensioattivi ed acqua che mediante
della cute stessa(film
l’azione meccanica esercitata
durante il lavaggio e grazie alla
proprietà dei tensioattivi permette
la rimozione dalla cute sia le
molecole tensioattive unite allo
sporco adeso sia la soluzione
acquosa in esso contenuta
idrolipidico) e lo sporco
ad essa adesa
N.B=necessita
di
risciacquo
I detergenti vengono distinti in due categorie:
Detergenti solidi
Detergenti liquidi
• Sapone tradizionale:
potere
lavante
maunl’uso
• Detergente ottimo
intimo:deve
essere
dotato di
pH di reiterato
4,5/5 e deve essere in
causa l’alterazione
pH e rimozione
del
film idrolipidico.
grado didel
rimuovere
parte del fil
lipidico
di protezione( abbondande in
alcune aree)
ed inoltre
hanno un più
azione
antimicrobica
moderata;
• Detergente sintetico
: sono
i detergenti
diffusi
poiché oltre
Bagnoschiuma:deve
essere ben tollerato,un
pH idoneo
per la pelle e
all’azione• lavante
del sapone tradizionale,
contengono
sostanze
residui;le proprietà e preservano il
eudermiche non
chedeve
ne lasciare
migliorano
• Latte
:è una cutaneo.
emulsione flujida che svolge attività detergente
mantenimento
deldetergente
ph fisiologico
e asporta sostanze grasse( sporco)
• Shampoo:ha il compito di rimuovere l’eccesso di secrezioni sebacee del
cuoio capelluto
Infermiere professionale;
 Personale di supporto:
• O.S.S.: La cui attività è orientata dalle indicazioni proprie del suo
profilo professionale ed in ambito assistenziale e sociale, opera,
coopera e collabora con le altre figure ausiliarie e sanitarie;
• O.S.S.S: è una nuova figura professionale che, essendo in possesso
di approfondite conoscenze di tecniche assistenziali, è in grado di
lavorare per compiti ed obiettivi, di interagire con professionalità
diverse in modo integrato e di migliorare la relazione d’aiuto con
l’utente.

Avendo come finalità il risparmio delle risorse
umane e del tempo, è consigliato vagliare i
momenti in cui è necessario la presenza
dell’infermiere e quando, invece, non lo è;
Ad esempio in una persona con minor grado di
dipendenza, privo di qualsiasi tipo di alterazione
cutanea e complicanze sistemiche è sufficiente la
presenza dell’O.S.S.S. che erogherà interventi di
tipo collaborativo con l’infermiere.
Durante la cura della persona, qualora si tratti di
un’esecuzione che coinvolge 2 o più operatori, è
essenziale non escludere la persona dalla
conversazione.
Saper esercitare un controllo sulle proprie reazioni
in circostanze particolari (lesioni da decubito di
grado avanzato, persone in fase terminale)







Pulizia dei capelli;
Cura degli occhi;
Cura del cavo orale;
Cura del viso e rasatura;
Cura dei piedi ;
Spugnatura a letto;
Cura e igiene intima ;
Accertamento : Effettuare un’ispezione del cuoio capelluto
per eventuali tagli, lesioni, bernoccoli. Osservare la presenza
di forfora, la secchezza o l’untuosità eccessiva.
Diagnosi infermieristiche:
 Deficit nella cura della propria igiene;
 Compromissione dell’immagine del corpo;
 Compromissione della mobilità fisica;
 Intolleranza dell’attività.
Obiettivi:
 Pulizia dei capelli ( breve termine: 20-30 min) ;
 Buona percezione della propria immagine (medio termine:
2/3 giorni)
Indicatore di risultato: il cuoio capelluto si mantiene privo di
forfora e sostanze sebacee.
MATERIALE













Acqua calda
Brocca per l’acqua
Shampoo
Equipaggiamento per la protezione personale
Balsamo
Guanti monouso
Traverse monouso
Dispositivo per fare lo shampoo (cuffie monouso)
Camice
Contenitore per l acqua reflua
Asciugamani
Pettine e spazzola
Asciugacapelli (opzionale)
Piano assistenziale: riempire la brocca con acqua
calda(43-46°),porre il contenitore per l’acqua reflua sul
pavimento per raccogliere il drenaggio del dispositivo di
plastica; versare l’acqua calda direttamente sulla testa,
assicurandosi di bagnare tutti i capelli, se necessario farlo
più volte, poi delicatamente spazzolare i capelli
rimuovendo i nodi; asciugare i capelli con aria tiepida;
togliere l’equipaggiamento e riportare la persana in una
posizione comoda;
Attuazione
Valutazione: La persona esprime un’immagine corporea
positiva e riferisce un aumento del livello di benessere.
Documentazione: Registrare la valutazione
e le
osservazioni significative oltre ad eventuali anomalie.
La cavità orale costituisce un sistema microbico ed ecologico molto
complesso che ospita una microflora costante. La saliva è il principale
mezzo di protezione del cavo orale, la sua diminuita produzione di saliva
determina la perdita dei poteri di difesa fisiologica e tutti i tessuti, sia
molli che duri, subiscono i danni causati dall’alterazione dell’equilibrio
del ecosistema orale. La cavità contiene molti microrganismi, alcuni
commensali e benefici, che costituiscono la flora batterica a cui fornisce
un’eccellente habitat in cui crescere. La popolazione batterica esistente è
costituita da: virus, batteri, funghi e protozoi.
Carie: le carie è una malattia infettiva e trasmissibile caratterizzata
dal dissolvimento dei tessuti duri del dente da parte degli acidi
prodotti dai batteri. E’ un processo patologico che causa una
distruzione progressiva dei tessuti dentari ed è irreversibile in fase
terminale.
Gengivite : sono una lesione infiammatoria a livello gengivale può
manifestarsi come una tumefazione caratterizzata dalla
proliferazione delle alterazione vascolari, dall’edema e dalla fibrosi.
E’ una patologia reversibile con
un’adeguata terapia. La
sintomatologia comprende alitosi, emorragia e dolore.
Parodontite: interessa il parodonto profondo, quando si realizza
una distruzione dell’osso con la formazione di una tasca
paradontale. E’ una patologia con predisposizione genetica . Con
questo tipo di alterazione non è ottenibile un completo recupero dei
tessuti anche dopo una terapia.
Mucosite: è un’ infiammazione della mucosa della bocca che può
variare dal semplice arrossamento a severe ulcerazioni, dal dolore e
disagio all’intolleranza
di cibi e fluidi ( effetto dei farmaci
chemioterapici );
Stomatite: è una qualsiasi malattia infiammatoria della mucosa orale
che può compromettere la mucosa buccale e labiale, il palato, la lingua,
il pavimento della bocca e le gengive;
Candidosi orale: si presenta sotto forma di lesioni rosse o bianche;
quella eritematosa si presenta come un’infiammazione cronica causata
da un micete, la Candida Albicans; è associata ad una scarsa igiene
orale. E’ caratterizzata da chiazze atrofiche ed erosive. E’ asintomatica
e spesso le persone lamentano sensazione di sete e sapore metallico; la
localizzazione più frequente è il palato molle e il dorso linguale;
Cheilite angolare: ( tipologia di candidosi) è caratterizzata da
piccole lesioni angolari, eritematose-desquamative di colore roseogrigiastre, dovute alla macerazione della saliva nelle commessure
labiali. La sintomatologia è costituita da senso di tensione e pirosi;
Afta: è una piccola ulcera della mucosa orale, dolente, di forma ovale
o rotonda con margini netti, alone rosso e fondo giallo o grigio; è una
delle patologie più frequenti, la sintomatologia è caratterizzata da una
sensazione di bruciore; alla palpazione la consistenza della lesione è
molle. Le localizzazioni più frequenti sono superficie interna delle
labbra, mucose interna delle guance e la lingua;
Alitosi: è un problema comune che colpisce prevalentemente gli
adulti; è il risultato della putrefazione microbica all’interno della
cavità orale. La gestione più semplice ed efficace è una regolare
pulizia orale;
Stomatite: è una qualsiasi malattia infiammatoria della mucosa orale che può
compromettere la mucosa buccale e labiale, il palato, la lingua, il pavimento
della bocca e le gengive;
Soprattutto nel soggetto oncologico bisogna incoraggiare sempre la persona ad
una profilassi delle infezioni, mantenendo un’accurata igiene del cavo orale
(frequenti lavaggi dei denti e del cavo orale, uso del filo interdentale).
Stomatite lieve: igiene del cavo orale ogni 2-3 h con acqua e bicarbonato
(1 cucchiaino in 500 cc) o con soluzione salina o con collutori non alcolici.
Stomatite grave: l’uso dello spazzolino può essere controproducente o
impossibile, bisogna garantire una pulizia frequente mediante sciacqui con
acqua e bicarbonato (ogni ora) ed eventualmente la detersione di ulcere e
croste con garze imbevute. Utile anche terapia analgesica e antimicotica
(locale e/o sistemica).
Accertamento: Ispezionare la cavità orale e la dentatura
della persona; osservare se c’è infiammazione o
sanguinamento delle gengive; se ci sono ulcerazioni,
lesioni e macchie gialle o bianche.
Diagnosi infermieristiche:
 Mantenimento inefficace della salute;
 Compromissione della membrana della mucosa orale;
 Conoscenze insufficiente della procedura;
Obiettivi:
 pulizia della bocca e dei denti (breve termine 15 min);
 mucosa orale integra (lungo termine 15/20 giorni) ;
 garantire un’immagine corporea positiva;
Indicatori di risultato : la persona presenta un cavo orale
pulito e integro; assenza di alitosi e secchezza delle fauci;
Materiale
Spazzolino da denti;
Dentifricio;
 Bacinella per sciacquarsi;
 Bicchiere con acqua fredda ;
 Guanti monouso.
 Equipaggiamento per la protezione personale;
 Asciugamano;
 Collutorio;
 Salviettine;
 Lubrificante per le labbra;
 Filo interdentale;


Piano assistenziale : tecnica a rullo o rullata. E’ la tecnica più
consigliata a causa della sua semplicità. Lo spazzolino viene premuto
contro la gengiva e, con la stessa pressione, viene ruotato in
direzione apico-coranale, mediante la rotazione del polso. Il
movimento va eseguito almeno 5-7 volte prima di passare ad
un’altra area. Pulizia degli spazi interdentali con filo interdentale e
scovolino.
Attuazione ;
Valutazione: la persona esprime un’immagine corporea positiva e
riferisce un aumento del livello di benessere. Assenza di alitosi e
escoriazioni orali.
Documentazione: registrata l’avvenuta esecuzione e registrare
eventuali alterazioni del cavo orale;
Nelle persone incoscienti la tecnica di igiene orale più sicura viene effettuata
posizionando la persona sul fianco e sollevando la testa del letto di almeno 30
gradi. In questi casi è indispensabile utilizzare degli spazzolini con aspiratore.
Comunicare con la persona anche se incosciente, riferendole le prestazioni che
verranno effettuate;
Eseguire il lavaggio sociale delle mani e indossare i dispositivi di protezione
individuale;
Posizionare la persona sul fianco con la testa girata da un lato per consentire il
drenaggio delle secrezioni al di fuori del cavo orale;
Posizionare un asciugamano dietro la testa;
Materiale:
 Spazzolino con setole morbide;
 Aspiratore;
 Soluzione antisettica;
 Abbassalingua;
 Asciugamano;
 Bacinella con acqua;
 Dispositivi di protezione individuale;
Piano assistenziale: durante la procedura mantenere un contatto
verbale costante; separare l’arcata superiore da quella inferiore con
l’abbassalingua inserendolo velocemente ma delicatamente tra i
molari posteriori ( evitare di forzare); collegare lo spazzolino al
dispositivo di aspirazione, spazzolare le gengive e i denti secondo le
procedure specifiche;
Spazzolare la lingua senza sollecitare il riflesso del vomito;
successivamente uno strato di gel idrosolubile sulle labbra per
prevenire screpolature; informare la persona che la procedura è
terminata. Riposizionare la persona in modo che sia comodo e
riportare la persona nella posizione originale.
Esecuzione
Valutazione: la persona presenta un cavo orale pulito e integro;
assenza di alitosi e secchezza delle fauci;
Documentazione: registrata l’avvenuta esecuzione e registrare
eventuali alterazioni del cavo orale;
Per molti assistiti la rasatura costituisce è un rituale
d’igiene quotidiana. Se non viene effettuata, la
persona può sentirsi in disordine e non pulita.
Questo tipo di procedura viene eseguita da una
figura specifica
dell’azienda ospedaliera, il
barbiere;
In base alla struttura il barbiere può essere chiamato
per occuparsi della rasatura delle persone assistite.
Durante le prestazioni d’igiene, l’operatore è esposto al
rischio di arrecare danni al proprio organismo a livello
soprattutto osteoarticolare (ad esempio l’ernia del disco); per
tale ragione è consigliato eseguire le manovre con le giuste
posture.
 In tutte le operazioni che richiedono di stare chinati,
appoggiare un ginocchio sul letto;
 Quando si deve ruotare il paziente in un letto: non tenere le
mani unite; non flettere solo la schiena; non afferrare il
braccio del paziente

In tutte le operazioni
che richiedono di stare
chinati, appoggiare un
ginocchio sul letto;
 Rotazione
del paziente









Istruire
la persona
assistita
su cosa
si sta facendo
e comealle
può
Attività
eseguite
in modo
completo
o parziale
collaborare; persone dipendenti e allettate
Comunicare costantemente con la persona;
Coinvolgere il care-giver;
Mantenere la persona costantemente coperta;
Provvedere alla riservatezza;
Valutare l’autonomia, la tolleranza allo sforzo, le capacità
cognitive e le capacità residue;
Lavarsi le mani;
Posizionare il paziente;
Rimuovere gli indumenti.
Accertamento: Valutare la conoscenza della persona, delle pratiche
igieniche e delle preferenze relative all’igiene personale: frequenza, ora
del giorno, tipi di prodotto igienici. Valutare ogni limitazione fisica e
l’abilità nell’attuare le pratiche igieniche. Permettere alla persona di
eseguire ogni parte del bagno che può eseguire autonomamente. Valutare
la secchezza, gli arrossamenti o le escoriazioni della pelle della persona e
procurarsi i prodotti utili per le cure del caso.
Diagnosi infermieristiche:
 Incapacità di fare il bagno da solo;
 Disturbo dell’immagine del corpo;
 Compromissione dell’integrità della cute;
 Incapacità di gestire la situazione;
 Rischio d’infezione;
 Rischio di compromissione dell’integrità della cute;
 Conoscenza insufficiente della procedura;
Obiettivi:
 completa pulizia della persona;
 recupero del senso di controllo;
Indicatore di risultato:
la cute si mantiene integra, pulita e asciutta, priva di
escoriazioni, arrossamenti e alterazioni di ogni tipo.
MATERIALE
 Paravento;
 Carrello per appoggiare il materiale;
 Manopole monouso;
 Guanti monouso;
 Catini;
 Pitale con acqua tiepida;
 Teli da bagno,
 Padella;
 Detergente;
 Crema a base di zinco;
 Pannoloni;
 Lenzuola pulite;
 Contenitore per rifiuti urbani;
Piano assistenziale:
-IGIENE DEL VISO
 Chiedere alla persona il detergente che solitamente usa per lavarsi il
viso;
 Pulire gli occhi usando solo acqua, usare un angolo della manopola
per ciascun occhio, in caso di secrezioni utilizzare soluzione
fisiologica e garze sterili:
-IGIENE DEL CORPO
 Togliere l’abbigliamento della parte superiore;
 Lavare, sciacquare e asciugare le braccia, le ascelle, le mani, il torace
e l’addome, prestando attenzione alle pieghe cutanee, l’ombelico;
 Togliere l’abbigliamento della parte inferiore;
 Lavare, sciacquare e asciugare le gambe con un movimento circolare
dalla caviglia, verso la coscia per favorire il ritorno venoso; asciugare
facendo attenzione allo spazio interdigitale;

Per pulire la schiena e il perineo aiutare la persona ad
assumere una posizione laterale; lavare, sciacquare e
asciugare la schiena partendo dalle spalle verso i
glutei compresa la piega glutea; verificare se è in
grado di eseguire in modo autonomo l’igiene del
perineo; qualora necessiti di aiuto procedere
all’igiene intima;
MATERIALE









Guanti;
Pitale e acqua calda;
Detergente pH 4,5-5,5;
Asciugamano e telo da bagno;
Lenzuolo pulito;
Traversa monouso;
Padella;
Manopole monouso;
Contenitori per rifiuti urbani;





Lavaggio sociale delle mani o frizione alcolica;
Invitare la persona a piegare le ginocchia, divaricare
le gambe ed alzare il bacino per posizionare la
padella;
Chiedere alla persona di valutare la temperatura
dell’acqua versandone una piccola quantità
all’interno della coscia;
Indossare i guanti;
Lavare e sciacquare le cosce;

1.
2.








Pulire l’area dei genitali.
Donna: versare l’acqua e pulire le grandi labbra, aprirle per lavare le pieghe tra le
grandi labbra e le piccole labbra. Usare un tampone pulito per ogni passaggio, togliere
un guanto per evitare di contaminare il materiale pulito e usare il pitale dell’acqua
calda.
Uomo: lavare e sciacquare il pene e se il paziente non è circonciso, retrarre il
prepuzio, per rimuovere lo smegma (che si raccoglie nel solco prepuziale e che facilita
la crescita batterica). Successivamente ricoprire il glande per prevenire la costrizione
del pene e la formazione di edema. Lavare e sciacquare lo scroto. Asciugare evitando
di lasciare zone umide;
Lavare e sciacquare perineo e natiche;
Durante la manovra ispezionare la cute a livello inguinale e perineale;
Rimuovere il lenzuolo sporco;
Rimuovere i guanti;
Mettere un lenzuolo pulito ed eventualmente posizionare un pannolone o infilare slip e
pantaloni;
Posizionare la persona in maniera confortevole;
Lavare le mani con sapone detergente o frizionarle con soluzione alcolica;
Documentare l’eventuale presenza di dermatiti o lesioni da decubito.
 Togliere l’abbigliamento della parte superiore;
 Lavare, sciacquare e asciugare le braccia, le ascelle, le mani, il torace e
l’addome, prestando attenzione alle pieghe cutanee, l’ombelico;
 Togliere l’abbigliamento della parte inferiore;
 Lavare, sciacquare e asciugare le gambe con un movimento circolare dalla
caviglia, verso la coscia per favorire il ritorno venoso; asciugare facendo
attenzione allo spazio interdigitale;
Svestizione e vestizione della persona con infusione
 sfilare la manica del braccio senza infusione, sfilare la testa e
successivamente sfilare la manica del braccio dall’infusione fino alla
mano; togliere il flacone dal supporto e sfilare completamente la manica;
 prendere il pigiama pulito e infilare nella manica il flacone dell’infusione
e far seguire il braccio sede dell’infusione;
 Infilare il braccio libero e successivamente la testa .
Attuazione
Valutazione:la cute si presenterà pulita,asciutta,priva di
escoriazioni e materiale organico,la persona si presenterà
tranquilla.
Documentazione: registrata l’avvenuta esecuzione e registrare
eventuali alterazioni del cavo orale;
La cura del piede comprende l’igiene, il taglio delle unghie, il
mantenimento di una buona idratazione e l’eventuale trattamento
di alterazioni come calli e verruche o lesioni soprattutto nella
persona diabetica. L’igiene va effettuata con un detergente a pH,
ponendo attenzione agli spazi interdigitali sia nella pulizia che
nell’asciugatura.
Callosità: è un ispessimento dell’epidermide,in seguito
ad irritazioni,sfregamenti e pressioni ripetute; si formano
sul palmo dei piedi a causa di calzature troppo strette,la
terapia consiste nell’allontanamento della causa
traumatizzante e nella medicazione locale con sostanze
cheratolitiche.
Ipercheratosi: è provocata dall’attrito e la pressione
dovuti a scarpe larghe o che calzano male;determina la
formazione di corni,rotondi ed elevati;tale
neoformazione comprime il derma sottostante
rendendolo sottile e dolente; la risoluzione è prettamente
chirurgica.
Unghia incarnita:le unghia delle dita crescono verso i tessuti molli
intorno alle unghie;la causa più comune è il modo scorretto di tagliarsi le
unghie, il trattamento è costituito da frequenti impacchi caldi di soluzione
antisettica e la rimozione della porzione dell’unghia che è cresciuta nella
pelle. È importante insegnare alla persona un modo corretto di tagliare le
unghie.
Onicogrifosi: unghie particolarmente lunghe, il cui taglio può provocare
danni al letto ungueale e rischi di infezioni.
Paronichia: è un’infiammazione del tessuto circostante l’unghia che si
verifica dopo una lesione; colpisce persone che stanno sempre con i piedi
nell’acqua e i diabetici,il trattamento consiste in impacchi caldi e
applicazione locale di antibiotici.
Odore:è provocato da un eccesso di traspirazione che favorisce la
crescita di microrganismi; può essere sgradevole. Lavaggi frequenti,uso
di deodoranti, indossare scarpe pulite sono misure che possono prevenire
o ridurre il problema.
Accertamento :
 accertare il colore e la temperatura delle dita e dei piedi e il
riempimento capillare delle unghie;
 Ispezionare l’integrità della cute del piede a livello degli spazi
interdigitali, delle falangi e della pianta e controllare e l’integrità delle
unghie;
 Osservare l’andatura del paziente quando cammina poiché patologie
strutturali o dolorose del piede possono indurre un’andatura zoppicante
o innaturale;
 Valutare il tipo di calzature indossate dalla persona ;
Diagnosi infermieristiche:
 Deficit visivi;
 Perdita di coordinazione o incapacità a piegarsi;
 Piede diabetico
Obiettivi:
 Completa pulizia dei piedi;
 Pulizia e cura delle unghie;
Indicatori di risultato:
 Assenza di alterazioni della cute e delle unghie
pedicolari;
 Nel caso del piede diabetico, prevenzione del
danno e dei possibili fattori di rischio(neuropatia
ed ulcere);
Materiale:
 Guanti monouso;
 Mastello con acqua tiepida;
 Detergente;
 Traverse monouso ;
 Creme idratante;
 Contenitore per i rifiuti;
 Forbici per unghie;
Piano assistenziale:
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Lavare le mani con detergente o con frizione alcolica;
Aiutare la persona a sedersi sulla sedia o in carrozzina;
Riempire una tinozza d’acqua calda (30/40 °C) ed immergere i piedi e
lasciare a bagno per 10/20 minuti ( evitare questa procedura nelle persone
affette dal diabete);
Indossare i guanti monouso e strofinare le aeree callose con la spugna;
Asciugare tamponando il piede;
Pulire delicatamente sotto le unghie e limarle ( nelle persone diabetiche non
utilizzare forbici );
Usando spingere delicatamente indietro le cuticole delle unghie;
Sciacquare il piede nell’acqua calda e asciugare bene con particolare
attenzione agli spazi interdigitali;
Applicare una crema idratante evitando gli spazi interdigitali e fare un lieve
massaggio;
Documentare eventuali osservazioni quali alterazioni della cute,
infiammazioni, ulcere, etc… e riferirle al medico.
Attuazione
Valutazione
:assenza
di
alterazioni cutanee( cattivo
odore, paronichia,onicogrifosi,
unghie incarnite)
Documentazione:
registrata
l’avvenuta
esecuzione
e
registrazione di possibili e
persistenti alterazioni cutanee.
Ricordate che l’igiene del corpo non deve essere solo una fredda
esecuzione di manovre e procedure, ma un momento in cui
l’infermiere e la persona entrano in contatto non solo fisico ma
anche emotivo.
In quel frangente l’infermiere ha la possibilità di osservare la
persona in maniera globale e minuziosa e talvolta la persona a sua
volta da fiducia all’infermiere rendendolo partecipe nella sua
intimità delle sue preoccupazioni e delle sue paure.
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l*igiene del corpo per il benessere della mente