Edificato per ospitare i combattimenti fra gladiatori e le lotte tra uomini e animali feroci, ma anche, secondo una tradizione ora da molti considerata infondata, luogo del martirio di molti cristiani, l'anfiteatro, il cui diametro maggiore misura 188 m e quello minore 156, poteva accogliere circa 50.000 spettatori distribuiti in tre ordini di gradinate: proteggeva il pubblico dal sole un grande velario mobile, tirato su una struttura a travi che poggiava sulle mensole dell'ultimo piano della costruzione. La facciata, alta più di 48 m, era scandita in tre ordini di arcate più un quarto livello con finestre: in origine, ognuno degli archi incorniciava una statua in marmo raffigurante una divinità o un personaggio importante. Attorno all'arena ellittica, che poteva anche essere inondata d'acqua per le simulazioni di battaglie navali, due palchi erano riservati rispettivamente alla famiglia imperiale e alle vestali. Gli scavi hanno rivelato l'eccezionale solidità delle fondazioni, costituite da uno strato di pozzolana (bitume fatto con sabbia di origine vulcanica) spesso 7,5 m e da muri circolari in tufo, e articolate in un complesso sistema di piccole cupole che sostengono i corridoi e le gradinate. I sotterranei sono attraversati da passaggi coperti, spesso collegati tra loro da montacarichi destinati a sollevare le bestie. Uno dei corridoi comunicava direttamente con la vicina caserma dei gladiatori, detta Ludus Magnus. Nel 404 l'imperatore Onorio abolì con un decreto i ludi dei gladiatori, mentre i combattimenti con le fiere pare abbiano continuato a svolgersi fino al VI secolo. Tre terremoti, precisamente nel 442, nel 508 e nell’841, provocarono crolli nella struttura, danneggiando soprattutto la facciata in travertino; al degrado naturale si aggiunse l'incuria dei papi, che fecero spogliare il monumento dei suoi marmi per abbellire i propri palazzi e le residenze dell'aristocrazia romana. Fu solamente sotto il pontificato di Pio VII, all'inizio dell'Ottocento, che si cominciò a rivalutare e restaurare l'edificio antico. Nel XX secolo, nell'ambito della risistemazione urbanistica voluta da Benito Mussolini, divenne uno dei due estremi della via dei Fori Imperiali. L’esterno è composto da quattro ordini architettonici sovrapposti: i primi tre sono formati da ottanta arcate inquadrate da semicolonne, mentre il quarto ordine è suddiviso in riquadri intervallati da finestre. Nell’ultimo ordine erano inseriti supporti in muratura e in legno per sostenere un immenso telone (velarium) che serviva a riparare gli spettatori dal sole e dalla pioggia. All’interno (cavea) c’erano gradinate in laterizio rivestite in marmo. L’arena era realizzata con una grande tavola di legno ricoperta di sabbia. Nei sotterranei c’era una fitta serie di gallerie nelle quali erano custodite le belve e dove erano conservate le attrezzature sceniche e i montacarichi. Di tutti i monumenti antichi l'Anfiteatro Flavio, vero nome del Colosseo, è il più famoso del mondo. Nel Colosseo si svolgevano lotte mortali tra uomini e tra animali e uomini. Queste lotte venivano chiamate "giochi" e si concludevano con la morte di molti dei protagonisti. Il pubblico seguiva con gran entusiasmo lo spettacolo e considerava le lotte tra gli uomini e le belve prove di coraggio e di valore. La costruzione dell'Anfiteatro era stata voluta dall'imperatore Tito Flavio Vespasiano soprattutto per motivi politici. Roma infatti , in quel periodo al massimo della sua potenza, attraversava all'interno un momento difficile: alcuni imperatori erano stati uccisi e folle di poveri si aggiravano per la città. Per distrarre la folla dalla miseria e garantire l'ordine fu assicurato a tutti " panem et circenses". Si calmava così la plebe con la distribuzione gratuita di cibo e con il libero accesso ai giochi. La costruzione durò dal 72 all'80 d. C. e fu terminata dal figlio di Vespasiano, Tito. Il Colosseo è alto 56 metri ed è formato da quattro piani, i primi tre ad arcate e l'ultimo in muratura piena.. Conosciamo il nome dell'imperatore che ha ordinato la costruzione, ma non quello dell'architetto che l'ha progettato. All'interno cinque ordini di gradinate circolari potevano ospitare 60.000 spettatori, divisi per ceto. A qualche metro di altezza dall'arena c'era il podio, cioè la tribuna in marmo riservata all'imperatore e ai personaggi più importanti. Quando il sole era troppo forte, per riparare gli spettatori si stendeva un tendone chiamato "velarium" che ricopriva tutto il circo. Il Colosseo è stato aggiunto alle tante meraviglie del mondo dal 2007 rendendo questa mega struttura ancora più affascinante e gremita di visitatori. Oggi è possibile visitare l’interno del Colosseo. Il Colosseo non è solo una parte della storia antica di Roma, ma il più imponente monumento Romano che ancora oggi domina l’intera città.