Generati dallo Spirito
di
Andrè Louf
1
Generati dallo Spirito
• L’intento di questo libro è innanzitutto
pratico:
descrivere il più da vicino possibile ciò che oggi si è
soliti chiamare “la relazione o il dialogo di
accompagnamento spirituale”.
2
Generati dallo Spirito
• Prima di ogni altra considerazione, la natura stessa
dell’accompagnamento
spirituale
esige
una
esplicazione
preliminare
del
suo
luogo
nell’esperienza cristiana, e insieme la determinazione
della sua importanza all’interno della stessa.
3
Generati dallo Spirito
• San Paolo (Rm 8, 16-26) chiama a scegliere tra ciò
che egli chiama “vivere secondo la carne” e “vivere
secondo lo Spirito”. Ma come fare questa scelta, dal
momento che i due poli dell’alternativa sembrano in
parte sfuggire alla sua coscienza?
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Generati dallo Spirito
• Non saper pregare come si deve, non saper fare come
si vorrebbe: come esprimere più felicemente le
lacerazioni e la confusione generate dalla tensione
Spirito – carne in ogni credente?(Gal. 5, 16 - 17)
5
Generati dallo Spirito
• La situazione presente del cristiano comporta tensioni
•
e lotte (Mt 26, 41 - “vegliate e pregate, per non
cadere in tentazione. Lo spirito è forte, ma la carne è
debole”).
Spirito e carne sono due nozioni “spirituali” che
possono riguardare indistintamente sia il corpo che
l’anima.
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Generati dallo Spirito
• Ogni esistenza cristiana, sia dal punto di vista individuale,
sia da quello comunitario, dipende dal modo più o meno
corretto di vivere questo antagonismo e di discernervi chi
davvero ha il primato.
• È possibile, si o no, verificare per conto proprio
un’esperienza di fede , nella fedeltà alla guida dello
Spirito santo?
• Siamo degni eredi di una tradizione così prestigiosa?
• Senza un minimo di iniziazione e senza
un
accompagnamento
di
qualità
è
difficilmente
immaginabile un’autentica esperienza contemplativa.
7
Generati dallo Spirito
• In passato, nella vita della chiesa, di fronte ad opzioni
•
importanti, il peso significativo è stato dato ad una
eccessiva razionalizzazione della morale.
La vera questione che mi importa di porre in atto è
alla fin fine di quest’ordine: qual è la natura reale
del desiderio da cui sono effettivamente condotto, e
fin dove questo desiderio può essere concretamente
assunto dalla spinta dello Spirito santo nel profondo
del mio cuore?
8
Generati dallo Spirito
• Un discernimento che non tenga conto
della
complessità dei desideri che travaglia ciascuno di
noi, al giorno d’oggi ci sembra sospetto, e
giustamente.
9
Generati dallo Spirito
• Le intuizioni di Freud che, più o meno assimilate,
•
fanno parte del nostro bagaglio culturale, ci hanno
resi particolarmente sensibili alla complessità dei
desideri e delle tendenze che animano il nostro
mondo interiore, fino a gettare un irritante sospetto
sui nostri comportamenti apparentemente più
spirituali.
Questo confronto tra le scienze umane e le
considerazioni tradizionali sulla vita spirituale ha dato
origine
a
un
accresciuto
interesse
per
10
l’accompagnamento spirituale.
Generati dallo Spirito
• Quando l’individuo o il gruppo manifesta un
comportamento cosiddetto “carismatico”, come
distinguervi
ciò che proviene da un’innocente
esuberanza sentimentale da ciò che tradisce uno
slittamento psicotico con il rischio di una
destrutturazione della personalità?
11
Generati dallo Spirito
• Sono domande che si pongono con sempre maggiore
•
•
frequenza ai pastori.
Abbiamo coscienza di essere passati dal regime della
legge e delle osservanze, al regime dei valori e
dell’interiorità.
Un passaggio che potrebbe essere fruttuoso solo nella
misura in cui il discernimento dei movimenti dello
Spirito fosse di nuovo uno degli elementi chiave
dell’esperienza spirituale.
12
.
Generati dallo Spirito
• Se esercitata correttamente, l’arte del discernimento
•
•
spirituale si rivela infinitamente più esigente di
qualsiasi legge e osservanza. Essa mira infatti a
liberare e ad ascoltare in ciascuno l’esigenza interiore
che è quella dello Spirito santo.
Esiste un Bisogno via via crescente di credenti che
siano esperti nell’individuazione delle sue più sottili
emozioni (Eb 5,14 – “gli uomini fatti” - cioè adulti
nella fede).
Il senso del legame che si stabilisce tra il
13
discernimento e l’ascolto della parola di Dio.
Generati dallo Spirito
• La parola di Dio stessa costituisce il primo strumento
•
•
di buon discernimento spirituale. Essa offre una
chiave per comprendere ciò che avviene nel cuore
dell’uomo.
La sua semplice audizione o lettura, costituisce già di
per sé un esercizio di discernimento .
Sono possibili infatti più letture della parola di Dio.
14
Generati dallo Spirito
• Per accogliere la parola di Dio per ciò che essa è
•
veramente per noi, cioè come una parola che Dio
rivolge a noi oggi, è necessario un discernimento; è la
lectio divina, accresciuta sensibilità alla mozione
dello Spirito santo.
Questa nuova sensibilità non è data in anticipo, ma
solamente al cuore stesso della lettura della Parola. È
la Parola ci dà la capacità di discernere.
15
Generati dallo Spirito
• La frequenza quotidiana della parola di Dio sotto
•
•
forma di lectio divina costituisce il terreno per
eccellenza del discernimento. Ogni credente può
imparare ad ascoltare il proprio cuore, a percepire
un’eco della Parola che si ripercuote e risuona dentro
di lui. Al tempo stesso il cuore è risvegliato dalla
Parola, si dilata, si allarga alla dimensione piena
della parola e della storia santa.
Questo cuore è un cuore capace di interpretare la
Parola alla luce della storia santa.
Questa frequenza affina incessantemente un senso
16
spirituale
Generati dallo Spirito
• Il discernimento spirituale è direttamente collegato
•
alla grazia della conversione, designata nel Nuovo
testamento con il termine greco “metanoia”,
letteralmente “Il capovolgimento del Nous”(il termine
Nous oggi può essere tradotto con “spirito”, “cuore”).
L’apostolo Paolo più volte fa menzione del
discernimento spirituale . Sovente ne fa l’oggetto della
sua preghiera in favore dei suoi destinatari e cerca di
dire che la capacità di discernere la volontà di Dio,
richiede una nuova sensibilità spirituale, precisamente
quella che ci è data attraverso l’evento della nostra
conversione (Rm 12, 2)
17
Generati dallo Spirito
• Questa sensibilità spirituale permette, a chi la ha
•
•
ricevuta, di intravedere ciò che gli altri, per il
momento, non sospettano ancora, finchè a Dio
piacerà aprir anche a loro gli occhi del cuore, ma
quando sarà la loro ora.
Esiste una segreta connivenza tra quelli e quelle che
già percepiscono qualcosa. Si riconoscono dalla
medesima lunghezza d’onda su cui ognuno si
esprime.
Il luogo a partire dal quale si parla e si condivide
sarà differente per colui ce comincia a intravedere,
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rispetto a colui che non intravede ancora.
Generati dallo Spirito
• Non sono tanto le parole o i messaggi razionali che
•
•
importano in un dialogo spirituale, quanto piuttosto
questa vita che trabocca dal cuore. ( La bocca parla
dall’abbondanza del cuore – Mt 12, 34)
La condizione di tutto ciò è legata ad un costante
rinnovamento interiore in colui che parla.
In questo senso l’accompagnamento spirituale è
conversione continua, non solo dell’accompagnato,
ma in primo luogo dell’accompagnatore .
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Generati dallo Spirito
• Fra l’obbedienza e il discernimento spirituale esiste
un legame evidente. Quella infatti suppone che si sia
pronti a rinunciare ai propri desideri personali per
accogliere il desiderio di Dio. Ma bisogna poi essere
in grado di percepire quest’ultimo in maniera corretta.
L’esperienza ci insegna che il riconoscimento di
questo desiderio non cade immediatamente sotto i
sensi.
20
Generati dallo Spirito
• In materia di accompagnamento spirituale, un tempo,
•
•
ciò che importava era “l’obbedienza del diretto”, e
tutto sarebbe andato per il meglio.
Questa affermazione, certamente veritiera, non deve
però essere interpretata in maniera semplicistica,
infatti solo un vero discernimento
permetterà
un’obbedienza cristiana, cioè un’obbedienza che
riproduca quella di Cristo, accettando di andare nel
mistero della sua Pasqua (“E’ stato obbediente fino
alla morte” Fil. 2, 8 ).
Ciò è possibile solo nel caso di un’obbedienza che
21
coinvolga una certa profondità dell’essere.
Generati dallo Spirito
• La metamorfosi che può operarsi nell’obbedienza
esige che questa sia autenticamente spirituale poichè
l’opera del discernimento dipende tanto da colui che
comanda quanto da colui che obbedisce. Questa
implicazione di entrambi è estremamente esigente
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Generati dallo Spirito
• L’obbedienza evangelica impegna la nostra libertà. E’
•
•
la redenzione in atto
Permette di essere profondamente trasformati
attraverso di essa e di diventare uomini nuovi, dotati
di una sensibilità nuova e di uno sguardo nuovo. Al
cuore dell’obbedienza ecco sgorgare uno sguardo
nuovo che dà la capacità di veder chiaro.
E’ l’obbedienza che dà il discernimento e rende tutto
luminoso.
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Generati dallo Spirito
• La preghiera costituisce il luogo per eccellenza in cui
•
•
il discernimento si rivela più necessario, e il luogo in
cui possiamo facilmente impararlo.
La
preghiera
consiste
essenzialmente
nell’abbandonarsi progressivamente alla preghiera
dello Spirito in noi ogni qualvolta questa affiora alla
nostra coscienza.
La preghiera segreta diviene così
un luogo
appropriato di discernimento spirituale: sorgente e
norma del discernimento.
24
Generati dallo Spirito
• La sensibilità interiore che ci permetterà di presentire
qualcosa di ciò che Dio sta operando in un altro è
esattamente la medesima sensibilità che ci dà di
percepire lo Spirito santo che ci spinge alla preghiera
e che mette nei nostri cuori le parole stesse della
nostra preghiera; è infine la medesima sensibilità che
ci mette in sintonia con il senso profondo della parola
di Dio.
25
Generati dallo Spirito
• Ciò che può essere di qualche aiuto a una guida non è
•
ciò che essa crede di sapere per averlo imparato sui
libri. L’intervento di Dio infatti non è mai
programmato in anticipo, e la guida deve essere in
grado di sentire Dio all’opera, anche quando questi
sembra uscire dai sentieri battuti e chiedere cose
inattese.
Essere sperimentato nelle vie dello Spirito non
implica tuttavia che la guida preceda nell’esperienza
il cammino spirituale su cui è impegnato colui che
26
egli accompagna.
Generati dallo Spirito
• La sensibilità allo Spirito la si impara tanto nella
•
•
preghiera quanto nell’azione.
Più che un’interazione fondamentale tra la preghiera e
l’azione, è paradossalmente la loro distinzione stessa
a essere abolita
Tutt’e due sono assunte e si lasciano egualmente
guidare da una medesima sensibilità interiore.
27
Generati dallo Spirito
• L’eame di coscienza particolare, per Ignazio di
•
Loyola, è innanzitutto un momento di intenso
raccoglimento in cui ogni attività si ferma per un
istante , nel mezzo e alla fine della giornata, o anche
a più riprese nel corso della giornata. Lo sopo di tutto
ciò è l’ascolto del proprio cuore per riconoscervi i
segni della spinta interiore dello spirito e per
verificare se l’attività svolta all’esterno è sempre in
accordo con essa.
Ritorni verso l’ ”interno” – la preghiera più
contemplativa e
l’azione più impegnata sono
praticamente identiche.
28
Generati dallo Spirito
• Cos’è che ha bisogno di essere “accompagnato” nel
soggetto che fa l’esperienza della fede cristiana?
• La parola “esperienza” ne implica un’altra: quella di
“vita”
• Questo seme di vita è chiamato a farsi strada
progressivamente nell’uomo, attraverso forze che gli sono
contrarie e che , a prima vista, sembrano opporglisi
• Lo sviluppo del seme di vita non segue dunque un corso
omogeneo, e comporta inevitabilmente una parte di
incertezza e di contrarietà, talora dolorosa.
29
Generati dallo Spirito
• Il ruolo dell’accompagnatore si ridurrà dunque a
qualcosa di estremamente semplice: lasciare che la
vita di Do faccia il suo corso in un altro
30
Generati dallo Spirito
• L’interiorità dell’uomo è quel luogo metafisico dentro
•
•
di lui in cui, a ogni istante, Dio lo tocca con la sua
mano creatrice
Perché l’uomo possa accedere al pieno sviluppo della
propria umanità, sarà necessario che qualcosa di
questo luogo di Dio arrivi a manifestarsi alla
coscienza, al fine di esservi progressivamente
integrato.
Il dialogo dell’accompagnamento spirituale sarà
questo luogo privilegiato in cui tale evento avrà
qualche opportunità di realizzarsi
31
Generati dallo Spirito
• In realtà non si tratta di un progresso da compiere o di
un cammino da percorrere, si tratterà piuttosto di
imparare a lasciar perdere un certo numero di cose, a
smettere un bel po’ di movimenti, a decontrarsi, ad
abbandonarsi, perfino a lasciarsi portare via per
sprofondare in quella realtà profonda al cuore di noi
stessi, là dove Cristo e lo Spirito ci vengono incontro.
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Generati dallo Spirito
- Perchè l'uomo possa accedere al pieno sviluppo della propria
umanità, sarà necessario che qualcosa di questo luogo di Dio
arrivi a manifestarsi alla coscienza, al fine di esservi
progressivamente integrato.
- Il dialogo dell'accompagnamento spirituale sarà questo luogo
privilegiato in cui un tale evento avrà qualche opportunità di
realizzarsi.
33
Generati dallo Spirito
- Si tratterà piuttosto di imparare a lasciare perdere un
certo numero di cose, a smettere un bel po' di
movimenti, a decontrarsi, a d abbandonarsi, perfino a
lasciarsi portar via per sprofondare in quella realtà
profonda al cuore di noi stessi, là dive Cristo e lo
Spirito ci vengono incontro
- Insegnare al fratello a stare esattamente al posto giusto,
disponibile e dedito a un'attesa instancabile e senza
fine.
34
Generati dallo Spirito
-
Non appena qualcuno raggiunge in se stesso questo nucleo
interiore, che è il suo vero io, si distacca facilmente, e come
naturalmente,
senza sofferenza inutile, dal proprio
io
superficiale, poiché avverte di avere raggiunto una pienezza un
tempo sconosciuta, una pienezza che può sconvolgere la sua
vita
35
Generati dallo Spirito
- Questo vero “io” fa del resto parte di un “io”
universale, condiviso da tutti i suoi fratelli e le sue
sorelle.
- In Cristo sono divenuti l'uomo totale e universale, e
attraverso questa esperienza raggiungono la loro
identità piena, infinitamente più dilatante di tutto ciò
che è limitato dal loro io ristretto
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Generati dallo Spirito
- Una tale scoperta dell'interiorità si riverbererà
necessariamente sul modo di essere e sul
comportamento. Egli agisce a partire da un'attenzione
rivolta verso l'interno, da un ascolto della propria
interiorità
- Essendo personalmente innestato nei movimenti della
propria vita interiore, quest'uomo individua facilmente
le tracce di questa medesima vita negli altri. Tutto in lui è
interamente spontaneo e libero, poiché tutto promana dall'amore, secondo la sua
realtà più profonda.
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Generati dallo Spirito
- “Saliti dunque
tutti questi gradini dell'umiltà, il monaco giungerà
subito a quella carità di Dio che, se perfetta, scaccia il timore.
Per mezzo di essa, tutte le cose che prima osservava non senza
paura, comincerà a custodirle senza alcuna fatica(sine labore!),
come in modo naturale, in forza della consuetudine; non più per
timore della geenna, ma per amore di Cristo, per la stessa buona
consuetudine e per amore della virtù” (Passo della Regola di
Benedetto – conclusione del Capitolo sull'umiltà)
38
Generati dallo Spirito
-
Spetterà proprio all'accompagnamento spirituale
assistere e sovrintendere attentamente a questo
passaggio dalla legge della costrizione e della paura
alla legge della libertà nello Spirito
39
Generati dallo Spirito
- La coscienza della nostra interiorità oltrepassa il
soggetto che la sperimenta.
- La condizione di base di ogni accompagnamento
spirituale: è dalla comunione attorno a una medesima
interiorità condivisa insieme, infatti, che esso è reso
possibile e suscettibile di qualche efficacia.
- Nelle due persone coinvolte questo accompagnamento è
in grado di aprire una via verso il loro esser profondo,
verso il loro vero Dio.
40
Generati dallo Spirito
- Quando la relazione è particolarmente forte, gli antichi
non esitavano a parlare di vera e propria “paternità”
spirituale.
- Sarà utile distinguere diversi livelli di profondità nella
relazione di accompagnamento, ciascuno con una sua
importanza:
* Il semplice “dialogo di accompagnamento”
* “La pedagogia spirituale”
* “La paternità spirituale”
41
Generati dallo Spirito
- Il dialogo di accompagnamento si intesse progressivamente. Si stabilisce a poco a poco un'intimità
con una persona del proprio ambiente di cui si apprezzano certe qualità: la capacità di
accoglienza, il dono della simpatia, l'esperienza, la prudenza, lo spirito di fede. Ci si sente a
proprio agio con lei, si percepisce che si possono condividere quelle cose che non con tutti si
condividono.
-
Talora il servizio così prestato sarà reciproco. Una relazione di questo tipo è anzitutto fraterna e
amichevole,si intesse e si vive su un piano di parità deve restare assolutamente libera e
Questo legame, nonostante la sua apparente semplicità,
merita di essere preso sul serio, ma non deve essere né duraturo
né unico.
spontanea.
42
Generati dallo Spirito
Questa volta, almeno nella maggior parte dei casi,
l'accompagnatore non è scelto dal soggetto stesso, ma è
designato da altri.
Sarà una persona esperta, preparata a questo compito
particolare, e opererà secondo un metodo provato in cui
ha acquisito esperienza e una certa abilità, poiché il
tempo a disposizione per portare il soggetto a fare un
passo decisivo è limitato.
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Generati dallo Spirito
- Non è un rischio da poco. La relazione di paternità
spirituale, infatti, conduce a una tale trasparenza del cuore,
conferisce una tale autorità spirituale, ma accettata nella
libertà dell'amore, poichè ogni presunzione gratuita
potrebbe portare a delle catastrofi. Per sua stessa natura,
una tale relazione sarà unica ed esclusiva rispetto ad ogni
altra della medesima qualità. Essa non è dunque chiamata
né a perpetuarsi né a riprodursi nella stessa maniera, se la
relazione è stata realmente l'occasione di una nascita
spirituale, di un passaggio decisivo verso la vita in Dio.
- Quando verrà il giorno in cui il “padre” scomparirà dallo
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orizzonte, non ci sarà più da cercarne un altro.
Generati dallo Spirito
- Sotto questa forma precisa chiamata “paternità
spirituale”
nel
senso
stretto
del
termine,
l'accompagnamento non è necessario a tutti.
- Un vero accompagnatore può d'altronde esercitarsi in
tante altre forme, e nulla vieta di pensare che qualcosa
di questo carisma eccezionale sia oscuramente presente
in ogni relazione tra credenti.
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Generati dallo Spirito
- Eccoci dunque al cuore di una relazione umana che sta
per assumere d'un tratto un'importanza tutta nuova. Tra
loro qualche cosa deve accadere, sta per aver luogo un
evento.
- Ciò che colui che cerca un accompagnatore sollecita, è
a una vita in profondità a cui egli aspira . Una vita che
non è quella di colui a cui si rivolge, bensì la sua stessa
vita.
- La vita profonda a cui si mira , è quella dello Spirito
santo in persona che deve rivelarsi nell'altro.
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Generati dallo Spirito
Ciò che colui che cerca un accompagnatore sollecita è a
una vita in profondità che egli aspira . Una vita che
non è quella di colui a cui si rivolge, bensì la sua stessa
vita.
La vita profonda a cui si mira , è quella dello Spirito
santo in persona che deve rivelarsi nell'altro
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Generati dallo Spirito
- Dire che si tratta di un evento spirituale non implica
assolutamente che tale evento possa essere, per quanto
poco, staccato dalla relazione umana concreta che
unisce questi due esseri
- Il carattere “spirituale” della relazione non verrà ad
aggiungersi a un certo punto dall'esterno al carattere
naturale. Tutto lo spirituale si trova così incarnato nel
naturale.
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Generati dallo Spirito
- Curare la qualità di questa relazione si chiama
“amore”, l'agape, a condizione che questa pedagogia
di sostituzione e questa paternità di appoggio sappiano
esercitarsi in modo corretto, cioè nel senso di una
crescente autonomia della persona interessata.
- L'amore che dovrà rivelarsi al cuore della relazione di
accompagnamento non è che un altro nome di quella
vita profonda dello Spirito santo che sta alla base della
relazione e dello scambio tra l'accompagnatore e
l'accompagnato.
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Generati dallo Spirito
- L'essenziale dell'equilibro psicologico si ritrova, a sua
volta, nella capacità di amare in verità . Se siamo sani,
possiamo al limite dispensarci da qualsiasi
accompagnamento nella misura in cui sappiamo amare
veramente, cioè gratuitamente, come Dio ama.
- L'amore è la capacità di uscire da se stessi verso
l'altro, senza nessun ritorno su di sé.
- Attraverso l'amore noi confermiamo l'altro e siamo a
nostra volta confermati, ma senza averlo cercato.
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Generati dallo Spirito
- Qual'è il peso rispettivo delle attitudini psicologiche e
della qualità spirituale in colui che è chiamato ad
accompagnare?
- Nessuno può arrogarsi una tale funzione o presumere
delle proprie capacità in questo campo; non è il padre
che sceglie il proprio figlio, è il figlio che scopre il
proprio padre. Si tratta qui di una regola assoluta che
non sembra tollerare eccezioni.
51
Generati dallo Spirito
- Un'obiezione: il procedimento descritto non può verificarsi
là dove l'accompagnamento si esercita a partire da una
missione che è stata ufficialmente affidata da un'autorità
superiore.
- Nel quadro
di un noviziato il ministero di
accompagnamento esercitato dal padre maestro è un
ministero di tipo particolare, estremamente importante, ma
circoscritto entro limiti particolari e avente uno scopo ben
preciso.
- Non bisognerebbe mai presumere che il fratello abbia
interiormente acconsentito
a che la relazione si
52
approfondisca al di là di quanto autorizza l'oggettività delle
Generati dallo Spirito
- E' altrettanto importante che il fratello stesso abbia
riconosciuto e accettato il suo accompagnatore come
tale.
- All'interno della relazione di accompagnamento
spirituale, l'atteggiamento dell'accompagnato è in
qualche
modo
più
importante
di
quello
dell'accompagnatore: atteggiamento tutto di desiderio,
di attesa, di disponibilità
53
Generati dallo Spirito
- Il preliminare essenziale di un accompagnamento sarà
sempre dalla parte di colui che cerca sinceramente e
che non potrà non trovare se da parte sua è
sufficientemente pronto .
- La qualità e la ricerca dell'ascolto finisce per suscitare
l'accompagnatore.
- Non è il sapere né l'esperienza né la competenza
dell'accompagnatore che conta, ma piuttosto la
disponibilità profonda di colui che chiede.
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Generati dallo Spirito
- C'è qualcosa tuttavia che è previamente dato ai due partner
della relazione, un elemento che l'accompagnato, senza
esserne cosciente, ha confusamente presentito. Si attende
da lui che il suo mistero tocchi e sveli il nostro mistero,
quello che ciascuno porta in sé, e ci si sente allora in
armonia con colui che ci inizia ad esso.
- Il mistero profondo dell'accompagnatore e la relazione che
questi è riuscito a stabilire tra se stesso e il proprio mistero,
hanno un ruolo di primaria importanza in questa scelta,
anche se questi elementi restano spesso nel campo
dell'imponderabile e sfuggono a ogni analisi precisa
55
Generati dallo Spirito
- Nell'accompagnamento spirituale questo maestro non
può essere se non lo Spirito santo in persona, lo Spirito
che ci è infallibilmente accordato e ci resta presente
interiormente e anteriormente a ogni desiderio e
impegno spirituale da parte nostra.
- Al cuore dell'accompagnamento l'ideale sarebbe che il
“maestro esteriore ” arrivasse a far corpo, per così
dire, con il Maestro interiore, fino a essere in grado di
cedere totalmente il passo dinanzi a lui.
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Generati dallo Spirito
- La vita dello Spirito emerge, affiora, a partire dall'essere
profondo, prima di impregnare uno dopo l'altro tutti gli
strati dell'essere umano, dai più intimi fino ai più esterni.
Questo dispiegarsi della vita avviene in modo
naturalissimo, a partire dalla vita stessa.
- L'accompagnamento è per così dire la vita abituale, dal
momento che, salvo eccezioni, è sempre attraverso una
relazione fraterna che la vita dello Spirito riesce a
propagarsi in noi. L'accompagnatore, a sua volta è come
chiamato a crescere nella presa di coscienza della propria
realtà interiore.
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Generati dallo Spirito
- Ogni uomo è in tal modo chiamato ad arricchirsi del
proprio tesoro interiore, perchè il tesoro in questione è
infinitamente più grande di ognuno di noi preso nei
limiti della propria personalità e della propria storia. Si
tratta infatti di un tesoro universale e destinato a tutti.
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Generati dallo Spirito
- Ordine psicologico e ordine spirituale sono due
dimensioni totalmente inerenti l'una all'altra , pur
appartenendo a ordini diversi.
- Non è più possibile al giorno d'oggi praticare
l'accompagnamento spirituale come se la psicologia
non esistesse. La vita dello Spirito in lei poggia
necessariamente sulla sua psicologia.
- Terapia psicologica e guarigione spirituale a volte si
incontrano, o possono talora avere parzialmente uno
sviluppo, ma non coincidono mai interamente.
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Generati dallo Spirito
- La cosa importante da discernere sarà sempre il modo in
cui il soggetto accetta la prova e la attraversa. Il
discernimento qui è teso a cogliere in quale misura il
soggetto sia accordato con ciò che lo Spirito santo gli
rivela al cuore di quella contraddizione, per quanto gravosa
essa sia.
- ll fatto che gli piaccia talvolta chiamare a un autentico
amore e a una vera santità certe persone dalla psicologia
alquanto dissestata non è che l'espressione di una delle
linee di forza del suo disegno misericordioso che attraversa
la storia e che la Scrittura continuamente ci ridice: egli
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sceglie i poveri, innalza gli umili.
Generati dallo Spirito
- Ogni uomo, nelle sue relazioni con gli altri, ha così la
tendenza, concludeva Feud, a ripetere instancabilmente
u certo scenario, di solito tenuto saldamente sotto
chiave. Questo scenario è stato generalmente installato
al tempo della primissima infanzia, per far fronte con i
mezzi che erano quelli del momento, a certe sofferenze
e a certe frustrazioni.
- Risalire alla storia di questo scenario e farla evolvere
in senso positivo, entrarvi, accettando di svolgervi un
ruolo; identificarlo per tentare poi di dargli un senso
nuovo e imprimergli un orientamento meno
61
Generati dallo Spirito
- Anche l'analista vi è coinvolto e si trova a sua volta
sollecitato a proposito del proprio scenario, all'interno
stesso dello scenario del paziente, in cui si trovano, da quel
momento, implicate l frustrazioni proprie del terapeuta e la
tendenza a soddisfarsi in compensazioni tardive l'analista
abbia fatto lui per primo chiarezza nel proprio scenario e
nelle proprie frustrazioni
- l'analista decide di coinvolgersi nel transfert in modo
sufficientemente neutro e distaccato, accettando di voler
“non desiderare per essere soddisfatto”, il che è molto
diverso
dal voler “non desiderare puramente e
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semplicemente “.
Generati dallo Spirito
- Anche per l'accompagnatore la situazione di transfert è
innanzitutto una chance e non un rischio. Se gestita
correttamente può “insegnargli a desiderare senza
voler essere esaudito”
- Reale possibilità di un contatto in profondità in cui l'io
autentico dell'uno entra in comunione con l'io autentico
dell'altro.
63
Generati dallo Spirito
- Fred Brum ha chiamato questa possibilità “la terza
dimensione” di ogni relazione analitica. Nasconde in sé
la potenza creatrice capace di trasformare la relazione e
di operare la guarigione
- Gesù è una presenza che è davvero in grado di eludere
le insidie del transfert, e di farci beneficiare di tutti i
vantaggi che ci possono venire dal transfert.
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Generati dallo Spirito
- La qualità di una relazione umana si riflette in parte
nella qualità del dialogo che si instaura tra i due partner
- “apertura del cuore” o anche “manifestazione dei
pensieri”
- Basta dire, aprirsi. E' la comunicazione che è
importante: essa appare efficace di per sé stesa, al pari
della benedizione che segue, purchè il fratello e la
sorella l'abbiano desiderata liberamente.
- Attendere che nasca questo desiderio nei loro cuori
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Generati dallo Spirito
- Nei primi tempi in cui si instaura il dialogo, il clima
sarà di estrema importanza: sarà fatto innanzitutto di
ascolto e di non giudizio
- E' estremamente importante per questo fratello che gli
sia permesso di esistere così come si è appena messo a
nudo, così com'è e come si sente. -“permesso di
esistere “ tale e quale egli è.
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Generati dallo Spirito
- Accogliere senza riserve non significa approvare. Per
l'accompagnatore questa tappa è più impegnativa di
quanto non appaia a prima vista.
- Tacere non basta. Può avvenire infatti che, pur
ascoltando l'altro con attenzione e pur osservando uno
stretto silenzio, ci sia un “parlare” a livello delle
viscere dell'accompagnatore, senza che questi sia in
grado di controllare il proprio discorso interiore che di
solito, peraltro, è perfettamente inconscio
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Generati dallo Spirito
- Ogni conversazione è per sua natura un luogo di
interazione tra la comprensione viscerale e lo scambio
discorsivo; ma la prima è più diretta nei suoi effetti
che non lo stesso discorso. Più importanti saranno i
sentimenti, più sinceri possibile, di accoglienza e di
non giudizio che noi “proviamo”.
- La nostra capacità di provare dipende principalmente
dal contatto che siamo stati in grado di stabilire e che
“sentiamo” con la sorgente di vita nel più profondo di
noi stessi
68
Generati dallo Spirito
- L'empatia nasconde in sé una forza capace di liberare
all'altro un dinamismo che lo fa camminare verso la
guarigione
- Bisogna
anche
astenersi
dal
rassicurare,
dall'incoraggiare, dall'approvare, per lo meno in questa
prima tappa del dialogo. Rimandano
sempre
l'interlocutore alle categorie del permesso e del
proibito, facendogli credere che nonostante tutto è in
regola
69
Generati dallo Spirito
- In entrambi i casi l'obiettivo inconscio è lo stesso:
fermare a ogni costo la messa a nudo delle ferite del
partner.
- Chi rifiuta, perchè lo fa? Semplicemente perchè ama.
Ama non di quell'amore
narcisistico che
l'accompagnato vorrebbe ricevere a proprio vantaggio
tramite lo scenario e il transfert, ma un amore “altro”,
l'unico vero ancora ignorato dall'accompagnato
70
Generati dallo Spirito
- Un atteggiamento che sarà di prossimità nei confronti
di colui che vive con lui, un passaggio, una pasqua,
molto faticosa.
- Egli deve semplicemente accogliere e, una volta fatta
questa accoglienza, quando è venuto il momento,
prende la risoluzione di sottrarsi, quali possano essere
le conseguenze di un simile ascolto su questo mondo
relativamente complesso che sono i nostri desideri
71
Generati dallo Spirito
- Un enunciato di morale, pur restando necessario per
molte ragioni, non possiede nessuna autentica presa
sulla realtà dei desideri. La sua efficacia è in effetti
limitata e addirittura contestabile, dal momento che un
tale enunciato rischia di produrre effetti perversi, non
appena è sentito come repressivo, o colpevolizzante .
- Il motivo di tutto questo è semplice: non solo questi
desideri sono difficili da identificare, ma sovente sono
tali proprio perchè sono difficili da ammettere.
72
Generati dallo Spirito
- Se vi è male, almeno psicologicamente parlando, esso
si situa precisamente in questo travestimento.
- Sarà importante sbarazzare quest'ultimo dal suo
travestimento, raddrizzare questa distorsione che lo
snatura.
- Se i desideri si presentano sotto forme un po' strane o
spingono a comportamenti che con tutta evidenza
hanno qualche legame con il cosiddetto peccato, è
semplicemente perchè non è “a posto”, è perchè sono
“male ordinati”. Solo un amore vero ordina i desideri.
73
Generati dallo Spirito
- Si è messo a nudo il desiderio fondamentale con la
sofferenza della frustrazione inerente al suo non
esaudimento, una volta
soprattutto che questo
desiderio è stato valorizzato ed esaudito, i mille
desideri apparentemente cattivi che gli servono da esca
perdono il loro potere di fascinazione.
- Se, tra uomini, il male troppo spesso non è che un bene
“sfasato”, un desiderio buono ma travestito, è perchè
quest'ultimo non è ancora stato sufficientemente
esposto al calore di questo sole chiamato amore vero .
74
Generati dallo Spirito
- Solo il calore di un amore vero è capace di
raddrizzare, a poco a poco la distorsione del desiderio
e di permettere , al vero bene di manifestarvisi.
- Tutti i desideri si riducono un giorno a quella che è la
loro fonte permanente; questo desiderio più profondo
in ogni uomo, che è il bisogno di essere pienamente e
incondizionatamente accolti nell'amore.
75
Generati dallo Spirito
- E' l'esperienza di un tale amore, inoltre, ed essa sola, che
renderà possibile, un giorno, una rinuncia feconda e
fruttuosa.
- Una persona indotta a rinunciare prematuramente a certi
desideri ancora male ordinati, aggrovigliati tra loro e che
servono ancora da travestimento e da esca ad altri desideri
ben più vitali e importanti, rischia di rimuovere anche il
bisogno vitale che si nasconde dietro ad essi.
“Scotomizza”.
- Il desiderio vitale così rimosso continuerà a lavorare
nell'inconscio e non tarderà a riapparire sotto altri
76
travestimenti, in forme sempre più sottili o ridicole.
Generati dallo Spirito
- Una rinuncia veramente positiva presuppone che si sia
lasciato affiorare il desiderio alla coscienza e che se ne sia
presa conoscenza, pacificamente e oggettivamente,
pienamente riconciliata con questo desiderio.
- L'aver guardato questo desiderio insieme, permetterà di
stanare tutto ciò che nascondeva ancora in sé, a sua
insaputa; tutte le storture e i ripiegamenti.
77
Generati dallo Spirito
- Un bisogno di amore che, nella misura del possibile,
merita, sin da oggi, di essere esaudito. Di colpo, il
desiderio superficiale perde il suo carattere affascinante,
compulsivo, irresistibile .
- Non appena quest'ultimo è stato liberato e
sufficientemente esaudito, diventa possibile, anzi
relativamente facile, rinunciare in pace al desiderio
superficiale, senza farsi male. Si è ormai capaci di
rinunciare senza mutilarsi o distruggersi.
- Sono sempre l'amore e la gioia che comandano la
rinuncia
78
Generati dallo Spirito
- Due
elementi
che
intervengono
tanto
nell'accompagnatore quanto nell'accompagnato . Essi
esercitano una certa “autorità”, quasi sempre inconscia,
sullo psichismo di ognuno dei due: “censore interiore”
e “specchio interiore”.
- Non costituiscono per nulla delle “anomalie” di cui
bisognerebbe sbarazzarsi.
- Fenomeno di protezione che mima sotto forma di
antitesi la creazione dell'uomo da parte di Dio.
Identificarle e neutralizzarle nel miglior modo
79
possibile.
Generati dallo Spirito
- Cristallizzazione delle tracce degli echi lasciati da
ogni autorità: “super-ego”, l'eco degli ordini e dei
divieti, l'eco delle punizioni, l'eco delle colpe di cui
siamo stati accusati.
- E' lui che, ancora oggi, vieta certe cose, ne valuta
altre. Talora impedisce di agire, si adopera per far
fallire, oppure minaccia, alimenta la paura.
- Il nostro inconscio si svilupperà in stretta dipendenza
da quelli che furono i modelli dei nostri genitori e dei
nostri educatori.
80
Generati dallo Spirito
- Di questo modello di perfezione ereditato dalla cultura
in cui viviamo, la nostra psicologia si impossessa, lo
adatta e lo affina a proprio uso.
- Il censore si tradisce soprattutto nel vocabolario usato.
- Il fatto di trovarsi di fronte al proprio accompagnatore
non può che risvegliare nell'accompagnato tutti i
sentimenti che, in lui, sono connessi col profilo del
proprio censore interiore.
81
Generati dallo Spirito
- Saranno la storia dell'autorità nella vita dell'individuo
e i sentimenti che lo accompagnano a dettare tali
reazioni impulsive; l'accompagnatore assume a poco a
poco i tratti del censore interiore.
- Viene attivato un censore interiore non solo
nell'accompagnato ma anche nell'accompagnatore . E'
importante, evidentemente, che l'accompagnatore se ne
renda conto e che abbia un po' di familiarità con i tratti
del proprio censore interiore.
82
Generati dallo Spirito
- Ciò suppone da parte dell'accompagnatore una presa di
distanza nei confronti del proprio censore – gestirli.
- Questo richiede da parte sua l'esperienza di un
contatto con il proprio essere profondo, e l'intelligenza
di ciò che significa “lasciarsi guidare dallo Spirito”.
- L'accompagnato accuserà un disagio nella misura in
cui percepirà confusamente che il proprio censore
interiore è colpito in pieno dalle reazioni del suo
omologo che trapelano dall'accompagnatore.
83
Generati dallo Spirito
- Ben difficilmente al cuore della relazione potrà
emergere il Maestro interiore, lo Spirito santo, per
esercitarvi la sua azione chiarificatrice e salvifica sui
desideri affidati all'ascolto.
- Bastava un silenzio pieno di amore che accogliesse la
confessione del desiderio, perchè potesse emergere un
livello più profondo della persona.
- L'accompagnatore si trova coinvolto in un confrontoscontro che ha luogo al tempo stesso all'interno
dell'accompagnato e all'interno della relazione con lui
84
Generati dallo Spirito
- Correggere un coscienza altera e sostituirla con una
coscienza retta; neutralizzare l'influenza nefasta del censore
interiore e permettere allo Spirito santo di agire su costui
grazie all'amore.
- Condizione è che l'accompagnatore non vada a “installarsi
nell'altro” al posto del suo censore interiore.
85
Generati dallo Spirito
- L'accompagnatore si trova annesso alla “sindrome”, se così
ci si può esprimere. La sua parola infatti opera unicamente
nella zona di influenza del censore interiore con cui ormai
ha fatto lega. L'accompagnato, senza saperlo, collabora alla
messa in opera di questa trappola di ordine psicologico
sotto i piedi dell'accompagnatore.
- Trascinerà in tal modo il soggetto nella spirale
dell'esigenza di perfettibilità dell'io, accrescendo la
distanza tra questo e l'io profondo, e creando un ideale
sempre più divergente dalla realtà dei suoi desideri
profondi.
86
Generati dallo Spirito
- L'accompagnamento doveva essere quel contrappeso grazie
al quale sarebbe diventato possibile sfuggire al suo potere ,
schivare i suoi dardi passando in qualche modo dietro a lui,
anziché affrontarlo frontalmente, ed essere così in grado di
discendere più profondamente in sé stessi, per essere
confrontati con il brulicare dei propri.
- E' vitale per ognuno essere in grado di riconoscere i propri
desideri, con la loro parte di distorsioni, certo, ma anche
con tutta la loro verità e la loro forza vitale; presentarli, tali
e quali, all'attività benefica del nostro io profondo e della
grazia.
87
Generati dallo Spirito
- Tutta la tattica del censore interiore consiste
precisamente nel risparmiarci questo momento di
verità e nell'occultarci la nostra debolezza, facendoci
credere che a certe condizioni, è possibile essere “in
regola” e giocare all'uomo o al cristiano virtuoso. Tutto
lo sforzo consiste invece nel rimuoverli e nel
difendersi da essi. Se è così
possibile essere
perfettamente “in regola”, allora non c'è bisogno della
grazia
88
Generati dallo Spirito
- E'
quasi sempre preferibile prendere un lungo
momento di silenzio prima di parlare.
- Non sono opportune né le riflessioni colpevolizzanti,
né le buone parole di incoraggiamento che mirano a
decolpevolizzare il soggetto, poiché in tal modo viene
sollecitato solamente il piano del permesso-vietato e si
devia dal faccia a faccia, che solo è liberante.
89
Generati dallo Spirito
- Quando il legame tra l'accompagnatore e
l'accompagnato è stato sufficientemente stabilito nella
fiducia reciproca, l'accompagnatore non rinuncerà a
pronunciare una parola, nel senso più forte del termine,
una parola il cui impatto pedagogico e terapeutico
potrà essere incalcolabile.
- Una parola andrà pronunciata, un giorno. La parola
sarà data al tempo opportuno; grazie alla qualità stessa
della relazione l'accompagnatore sarà tanto più in
grado di liberare una tale parola in quanto egli stesso,
un giorno l'ha ricevuta da un altro.
90
Generati dallo Spirito
- Lo scrupoloso è l'esempio tipico di chi è interamente
consegnato, legato mani e piedi alla tirannia del
censore interiore. Gli sforzi disperati del censore
interiore dell'interlocutore hanno direttamente di mira
il censore dell'accompagnatore
- Tramite il censore interiore di costui, egli mira a un
livello più profondo del proprio accompagnatore. Il
grido dello scrupoloso è una richiesta di amore.
91
Generati dallo Spirito
- Come venire in aiuto a uno scrupoloso? Non si può
aiutare l'altro, in questa materia, se non in modo
indiretto, facendo sì che il lavoro di chiarificazione
che egli deve effettuare su se stesso gli sia facilitato.
Ma spetterà sempre a lui, in prima persona, “cogliere
in flagrante delitto” , meglio ancora “cogliere i propri
desideri in flagrante delitto di deviazione o di
travestimento”
92
Generati dallo Spirito
- Un'altra maniera classica consiste nel tranquillizzarlo
con parole che si presume siano in grado di pacificarlo.
Quando si tratta di tranquillizzare uno scrupoloso esse
hanno scarso effetto e un effetto del tutto passeggero.
Quando si cerca di tranquillizzare lo scrupoloso in
questa maniera, ci si installa esattamente al posto del
censore interiore, per sostituirsi a lui nel suo ruolo e
nei suoi atteggiamenti.
- Ciò che è realmente in causa qui è il passaggio
qualitativo dal senso di colpa psicologico, alla grazia
del pentimento
93
Generati dallo Spirito
- Un'altra maniera di aiutare lo scrupoloso è quella di
suggerirgli un'obbedienza cieca al proprio padre
spirituale. ma non può fungere da vera e propria
terapia; trovarsi faccia a faccia con un censore in carne
e ossa che sia la copia conforme del proprio censore
interiore non può che appagare tutti i desideri inconsci
dello scrupoloso.
94
Generati dallo Spirito
- Un lungo e paziente ascolto dovrà progressivamente
ridurre l'azione del censore interiore e renderla, per
quanto possibile, evanescente, nulla, allo scopo di
permettere alla vita profonda dello Spirito, quando sarà
il momento, di sgorgare dall'interno e di investire poco
a poco questo super-io, di evangelizzarlo, di
trasformarlo. (“Tu sta in pace perchè io sono qui con
te, mi prendo io tutto il peso della tua colpa, se colpa
c'è, con tutte le sue conseguenze”).
95
Generati dallo Spirito
- Una tale “condivisione delle ferite” rappresenta
effettivamente un momento cruciale al cuore della
relazione di accompagnamento; condividere la
sofferenza dell'altro in un amore vero raggiunge l'altro
nel suo centro più profondo ed è in grado di togliere in
lui tutto ciò che gli impedisce di stabilire il contatto
con la propria sorgente interiore.
96
Generati dallo Spirito
- Solo il vero pentimento nello Spirito santo può garantire
definitivamente lo scrupoloso
- Ma esistono altri casi in cui l'età, la formazione ricevuta, la solidità
delle difese interne fanno sì che si possa ragionevolmente prevedere
che la tal persona morirà con i suoi scrupoli, o talora addirittura,
morirà “dei” suoi scrupoli.
- L'importante è che queste persone, consegnate a una tal prova, siano
spiritualmente aiutate a intravedere, attraverso la cappa del loro senso
di colpa e delle loro angosce, qualche barlume proveniente dallo
Spirito santo che non cessa di essere all'opera insieme con esse .
- Ciò che “agisce” allora nell'accompagnatore è piuttosto la dolcezza. E'
il vero pentimento che inonda di gioia il peccato perdonato
97
Generati dallo Spirito
- Scuola di Jacques Lacan: esperienza di identità ma in
un'alterità e in una lacerazione in ogni incontro
interpersonale; quale che sia, ogni soggetto cercherà di
ritrovare la propria immagine nello sguardo di quest'altro.
- La nostra immagine di Dio po' risentire dello specchio
interiore, nella misura in cui ci avviene di proiettare il
nostro io idealizzato al posto di Dio e di scambiare
innocentemente quest'ultimo con il nostro specchio elevato
al massimo di perfezione
- Lo specchio ci allontana dalla nostra realtà profonda
stornando la nostra attenzione verso qualcosa di illusorio.
98
Generati dallo Spirito
- L'ideale dà l'illusione di poter divenire ciò che non si è
realmente e permettere di rifiutare ciò che si è di fatto.
Entrambi gli interlocutori sono , ognuno da parte sua,
portatori di uno specchio interiore.
- Un accompagnamento corretto dovrebbe dunque limitarsi
ad aspettare il momento in cui lo specchio si infrangerà. In
quel momento decisivo del percorso dell'accompagnato, la
qualità della presenza dell'accompagnatore avrà in effetti
una portata incalcolabile.
99
Generati dallo Spirito
- L'evento è il pretesto di un itinerario interiore attraverso
l'insegnamento e il sacramento.
- E' il ribaltamento nella novità. Paolo viene a perdere
gli appoggi psicologici inconsci sotto il fuoco di una
potenza irresistibile. Tutto diventa possibile: egli non è
più nulla ai propri occhi, così come sono ridotti a nulla
i segni di riferimento di cui lo sguardo altrui era il
rifugio. Paolo si scopre in verità nella sua vertiginosa
debolezza verità
100
Generati dallo Spirito
- Uno sconvolgimento del genere non è senza rischi. Può
toccare radicalmente le strutture del soggetto da
condurlo sino all'ultima frontiera del suo equilibrio
psicologico, fino al limite della sua possibile follia.
- Se il soggetto, nell'infuriare di una tale prova, riesce a
salvaguardare la propria integrità psicologica, lo dovrà
in definitiva alla rivelazione della Misericordia di Dio
che gli è fatta al cuore di questa esperienza. Solo un
amore infinito che gli è testimoniato in un momento
così cruciale, può riconciliarlo con sé stesso.
101
Generati dallo Spirito
- Il ruolo della guida spirituale
è della più grande
importanza. Una volta che lo specchio è stato infranto si
apre il cammino verso il nucleo profondo dell'essere e
verso la sua vera nobiltà.
- Nel profondo dello sguardo di un altro che si fa carico di
lui nell'amore, l'accompagnato può riconoscere un riflesso
di ciò che lo attende nel più profondo del suo stesso cuore:
egli è perdonato nella Misericordia infinita, e lì trova la
sorgente di un'infinita libertà. Al cuore di una tale relazione
ogni parola pronunciata dall'accompagnatore dovrà essere
soppesata accuratamente, amorevolmente per essere
102
terribilmente efficace.
Generati dallo Spirito
- L'aggirare le influenze nefaste del censore interiore e
dello specchio interiore apre la via all'autentico
pentimento e a permettere di distinguere quest'ultimo
dai falsi sensi di colpa o dai fasti ideali che devastano
così spesso l'esperienza spirituale.
- Il vero pentimento nello Spirito santo è l'autentica
pietra di paragone di ogni esperienza spirituale
autenticamente cristiana.
103
Generati dallo Spirito
- La sorgente e il senso del pentimento sono ben distinti
da certe reazioni psicologiche del tutto primarie che
liberano sensi di rimorso e danno origine a rimproveri
di coscienza che non sono per nulla il frutto di un
intervento diretto dello Spirito santo.
- Gli spirituali di tutte le epoche si guardavano bene
dall'identificare un pentimento che nasce dalla paura e
non può che raddoppiarla, con un pentimento che fa
sgorgare lacrime che non sono tanto lacrime di dolore,
quanto piuttosto, o nel contempo, lacrime di gioia e di
amore .
104
Generati dallo Spirito
- Per Benedetto il lato paterno dell'autorità è in primo luogo il lato
materno; l'abate “farà sempre prevalere la misericordia del
giudizio”.
- Che Dio possa essere infallibilmente forte anche quando si
mostra tenero e misericordioso, ecco, questo è uno degli aspetti
più sorprendenti, e più inconcepibili del nostro punto di vista,
del suo mistero; fintanto che non ci siamo “scontrati”,
letteralmente, con lui, noi non possiamo immaginarci come una
tale forza possa andare di pari passo con una tale tenerezza.
- Armonizzare forza e tenerezza. Sarà dunque importante che
l'accompagnatore si conosca a sufficienza, che abbia una certa
cognizione delle proprie possibilità, ma soprattutto dei propri
105
limiti.
Generati dallo Spirito
- La prima domanda che si porrà concerne il ruolo in cui
si sente maggiormente a proprio agio: è più padre o
madre?. Ogni essere umano possiede nella sua
psicologia i due poli, maschile e femminile. L'altro
polo è stato interiorizzato, identità più sotterranea che è
sempre attivamente presente e continua a esercitare
un'influenza importante e benefica. Un polo femminile
correttamente interiorizzato evita all'uomo di diventare
un mostro di aggressività.
106
Generati dallo Spirito
- Nessuno è perfettamente armonioso in questo campo.
Solo Dio lo è. In genere, questi limiti inevitabili non
implicano alcun rischio, ma solamente delle possibilità
particolari, una chance che è importante conoscere
bene per poterla gestire meglio. Questo fratello o
questa sorella a quale polo del suo accompagnatore si
rivolge?. La risposta a questa domanda non è senza
importanza.
107
Generati dallo Spirito
- Se l'accompagnatore è in linea di massima unico, la semplice
presenza, come alle spalle della relazione, di un terzo, può
essere estremamente preziosa, senza che si debba peraltro
parlarne come di una vera relazione a tre.
- Una “presenza” del genere va favorita, a condizione che esista
una perfetta comunione tra l'accompagnatore e questa persona.
- Tuttavia questo legame affettivo potrà portare
frutto
unicamente se, nello stadio successivo, si manifesta una
disposizione nuova nell'atteggiamento dell'accompagnatore:
una certa forza o fermezza, che ricorderanno ormai il ruolo del
padre. Deve anche essere capace di creare e di far sorgere una
certa “distanza” tra l'altro e lui. Un luogo di libertà.
108
Generati dallo Spirito
- Solo una distanza così, molto netta, in un amore
altrettanto netto e pienamente certo, crea lo spazio di
cui due esseri hanno assolutamente bisogno per fare
insieme e per esercitare l'uno verso l'altro la loro libertà
in totale autonomia.
- Passare allora da un atteggiamento piuttosto materno a
un atteggiamento più esplicitamente paterno
109
Generati dallo Spirito
- Agire con prudenza significherà spesso essere attenti alle
reazioni dell'altro; l'importante sarà coniugare insieme il
distanziamento e la permanenza del legame di amore
- E' grazie al legame che permane e nel contempo alla distanza
che si crea che l'accompagnato ha qualche possibilità di essere
rimandato alla propria autonomia e responsabilità, e si maturare
in tal modo un comportamento veramente adulto.
- La vita vissuta in comune può svolgere un ruolo regolatore della
giusta distanza tra accompagnatore e accompagnato . La
limitazione imposta dal quadro di vita è, di conseguenza,
puramente esterna alla relazione, e dunque tanto più preziosa.
Potrà rivelarsi molto fecondo.
110
Generati dallo Spirito
- L'accompagnato presenta gravi lacune nell'integrazione
dell'immagine del padre o della madre. Quando la
madre è stata notoriamente carente, paralisi dei
sentimenti, che predispone a un'aridità cronica nella
vita di preghiera. Il ruolo materno ha potuto avere una
netta dominanza.
- Maggio 198, la schiera dei padri sembra un po'
vergognarsi, quando non si sente addirittura colpevole,
di fronte al ruolo che spetta loro normalmente.
111
Generati dallo Spirito
- La presa di coscienza della ferita che è all'origine di un
tale irrigidimento, presa di coscienza che può essere
unicamente il frutto di un percorso prolungato di
ascolto e di scambio, potrebbe alla lunga sciogliere il
conflitto, di cui nessuno dei due partner è realmente
responsabile.
- La semplice qualità del legame intessuto tra lui e i
fratello nell'ascolto di costui e di ciò che Dio vuol dire
attraverso le sue confidenze, può alla lunga portare
frutti sorprendenti, anche nel campo della psicologia.
112
Generati dallo Spirito
- Noi viviamo abitualmente alla superficie del nostro
essere e abbiamo in genere perso il contatto con questo
nucleo più profondo.
- Per gli antichi il nous è il luogo di Dio in noi, il luogo
in cui Dio ci abita e a partire dal quale ci manda i suoi
impulsi e ci dona di partecipare sempre di più alla sua
vita. Là inoltre si può rinvenire
il disegno
assolutamente unico che Dio ha tracciato a suo
riguardo..
113
Generati dallo Spirito
- Proprio perchè lo ama, Dio lo desidera plasmato in un
modo o in un altro, comunque in modo unico. Un
amore che non può che colmare al di là di ogni attesa.
- In conseguenza della prima caduta la sua unicità
interiore è stata ferita e votata al fallimento
114
Generati dallo Spirito
- Le volontà proprie sono un impedimento all'ascolto del
cuore profondo e allontanano l'uomo dalle vie
dell'interiorità.
- In quella profondità regna un'assoluta katastasis ,
“riposo”. Negli scritti di Evagrio il termine katastasis
designa uno “stato di preghiera”: è qui infatti che i
“desideri” o “volontà”o loghismoi avvolgono il cuore
umano e gli impediscono di raggiungere questo riposo
interiore nel più profondo di se stesso, là dove la
preghiera dello Spirito è senza tregua all'opera in lui, là
dove si trova la volontà di Dio in lui.
115
Generati dallo Spirito
In epoca moderna, una certa letteratura spirituale ha molto insistito,
parlando della volontà di Dio, sul suo aspetto di “croce”. Nel
più profondo segreto di se stessa non può che coincidere con la
nostra crescita più armonica e con la nostra felicità perfetta.
Così come la nostra crescita integrale non può che coincidere
con la volontà di Dio su di noi.
116
Generati dallo Spirito
- “Indifferenza”; mettere tra parentesi le proprie preferenze, per
essere disponibili a seguire il desiderio-volontà di Dio, non
appena la preferenza divina si sarà fatta sentire in un modo o in
un altro.
- In attesa di un segno da parte di Dio, l'indifferenza faciliterà
l'accesso al desiderio di Dio e al tempo stesso la scelta da fare
in favore della volontà di Dio, a preferenza di ogni altro
desiderio.
- Se ha realmente rinunciato a ogni desiderio superficiale che gli
impedisce di raggiungere il proprio io profondo in cui Dio è
all'opera, l'uomo può sempre fidarsi del desiderio che sussiste
dolcemente nel più profondo di sé. Questo desiderio, non v'è
117
possibilità di dubbio, è il desiderio di Dio nei suoi riguardi.
Generati dallo Spirito
- Obbedire a Dio è sempre obbedire al desiderio più profondo che
ci abita, a ciò che cìè di meglio e di più vero in ogni uomo.
- Il più delle volte, accedere così, attraverso l'obbedienza, al
proprio io più profondo sarà vissuto come una vera e propria
morte . Ma se si muore al proprio io superficiale è per nascere
all'io vero, certo numero di criteri che permetteranno di
discernere correttamente la volontà di Dio. Inutile forzare la
propria salute, presumere delle proprie forze o delle proprie
capacità, trasformare la propria vita in una corsa contro il
tempo.
118
Generati dallo Spirito
- Per precisare questo impulso della grazia gli antichi lo
chiamavano “misura”. Benedetto infatti chiama
esplicitamente “dono” la misura dell'ascesi di ognuno.
- La misura dell'ascesi non può essere che a “misura”
della grazia che uno riceve molto concretamente da
parte di Dio nella data situazione particolare.
- Diffidare
della tendenza a codificare troppo
rapidamente certe abitudini ascetiche che finiscono per
divenire una sorta di riflesso condizionato, restare
all'ascolto di ogni novità proveniente dal Signore
119
Generati dallo Spirito
- Pae-sumere : “volersi”appropriare di una realtà a cui
non si è ancora chiamati quand'anche le forze fisiche si
rivelassero sufficienti per compiere l'opera “presunta”,
il beneficio spirituale sarebbe nullo. Ciò che è fatto
senza la benedizione del padre spirituale
“praesumptioni deputabitur ac vanae gloriae, non
mercedi”
- Panta ta ametra ak tou diabolou, tutto ciò che è senza
misura (ametron) viene dal diavolo
120
Generati dallo Spirito
- Riconoscere da certi segni se una data via che si vuole
intraprendere corrisponde o no alla volontà di Dio è una spinta
interiore dello Spirito santo. Senza la gioia interiore ogni ascesi
in sovrappiù non sarebbe che “costretta e forzata”; senza il
discernimento di un accompagnatore, ogni gioia interiore
potrebbe diventare fonte di illusione.
- Esiste tuttavia una sensibilità spirituale che non coincide
interamente con la sensibilità superficiale ma che non è prova
di legami con essa. Si tratta di un sentimento, al tempo stesso
oscuro e luminoso, che permette di presentire certe cose più di
quanto si possano sentire nel senso abituale del termine, e che
nondimeno procura una certezza interiore di non sbagliarsi .
121
Generati dallo Spirito
- Allorchè è stato permesso a qualcuno di sorprendere e
di “sentire” dentro di sé l'azione dello Spirito santo,
gliene resta un ricordo indelebile, una sensibilità
particolare, inscritta nella memoria del cuore , che
diventa un punto di riferimento grazie al quale egli è
ormai in grado di riconoscere subito, e con un margine
minimo di errore, l'azione dello Spirito santo dentro di
sé o negli altri.
- Il legame che esisterà l'esperienza spirituale personale
dell'accompagnatore e l'aiuto che è chiamato a
procurare in occasione di un dialogo con altri.
122
Generati dallo Spirito
- La prima certezza: non possedere la risposta. E' una
risposta che solamente il richiedente porta dentro di sé.
Aiutarlo a prenderne coscienza. Tutto ciò che potrà fare è
ascoltarlo rispettosamente, e ascoltandolo così, insegnargli
come ascoltare il proprio cuore e come discernervi, un po'
alla volta, in mezzo a una folla di desideri e di motivazioni
superficiali, il proprio desiderio più profondo
- La tale opzione è rivelata, col passare del tempo,
un'illusione. Ed egli ha finito per trovarsi intrappolato nel
mondo torbido e ambiguo dei suoi desideri più o meno
contorti.
123
Generati dallo Spirito
- Nella misura in cui vengono accolte con calma da
qualcuno, queste velleità hanno una reale possibilità di
dissolversi da se stesse, come spontaneamente, nel cuore di
chi si apre in questo modo, per lasciarvi sussistere
unicamente l'altra possibilità, quella che gli permetterà di
percepire, nel più profondo di se stesso, il desiderio di Dio,
costitutivo del suo essere
- Bisogna invece ricondurre sempre l'altro alla propria scelta.
Solo lui può determinarsi in un modo veramente fecondo,
cioè in piena libertà. L'accompagnatore potrà tutt'al più
rischiarare questa scelta.
124
Generati dallo Spirito
- Chi percepisce realmente e chiaramente la volontà di Dio
o, meglio, colui al quale essa si manifesta con nettezza, è
all'istante desideroso di obbedirle e capace di rinunciare
gioiosamente a tutto ciò che le è contrario.
- Nonostante un “auscultazione” attenta, non predomini in
maniera sufficientemente chiara nessun desiderio e il
soggetto resti dilaniato tra più scelte che gli sembreranno
ugualmente desiderabili e valide. Può essere il segno che
Dio lascia, molto semplicemente la scelta all'interessato
stesso. E perchè no? L'importante a volte non è che
l'interessato scelga la tal cosa a preferenza di talaltra, ma
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semplicemente che “scelga” in tutta libertà.
Generati dallo Spirito
- Lo Spirito santo invita l'orante a passare da una
preghiera più esteriore-razionale o immaginativa- a
una preghiera più interiore.
- Viene progressivamente rivelato il luogo interiore in
cui Dio è presente in ciascuno, a partire dal quale lo
istruisce e lo muove grazie a quella che Giovanni
chiama “unzione”.
- Attirare l'attenzione dell'orante su questo silenzio
interiore in cui non cessa di accadere qualcosa di
importante.
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Generati dallo Spirito
- Dio è sempre presente in colui che prega, ma altrove
ormai. E' l'unica tattica che Dio può adottare per
costringere qualcuno ad ascoltarlo là dove parla
realmente
- L'accompagnatore: se la preghiera sembra essere
diventata più ardua, non è perchè l'orante l'avrebbe
meritato per colpa sua, ma unicamente perchè Dio così
desidera per noi. Dio prende ora le cose in mano. Una
prova del genere nella vita di preghiera può causare un
profondo smarrimento.
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- Ha bisogno di una guida che attiri la sua attenzione sui segnali
misteriosi che Dio non cessa di inviargli quale prova che si
trova sulla strada buona e che in tutto ciò che gli accade è
all'opera lui, Dio. Cerca di fargli capire che non può fare
null'altro se non abbandonarsi alla sua azione. In quei momenti
Dio è vicino più che mai. Bisogna lasciar perdere tutto ciò che
ingombra le mani e il cuore. Bisogna lasciare la presa. Nessuno
può insegnarlo o comandarlo a un altro. Lo si può solamente
suggerire attraverso tutto ciò che si è.
- In quei momenti la presenza di un accompagnatore è quasi
sempre indispensabile. La sua presenza può aiutare ad
acquietare certe tensioni perfettamente inutili, a correggere certi
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sforzi volontaristici che sono puro spreco di tempo e di energia
Generati dallo Spirito
- L'apprendistato di un agire che sia continuamente in
accordo con l'azione dello Spirito santo in noi .
Lasciare che sia Dio a lavorare e a prendere tutta
l'iniziativa in loro.. Esiste però una maniera del tutto
differente di lavorare insieme a Dio, o meglio, di
lasciare che Dio opri in colui che lavora: mettersi nella
condizione di captare la lunghezza d'onda sulla quale è
all'opera Dio.
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Generati dallo Spirito
- La cosa è facile solo in apparenza, soprattutto con
l'uomo attivo, abituato a nutrirsi inconsciamente della
propria attività, una certa passività proprio all'interno
dell'azione. L'orecchio del cuore che è attento
all'azione di Dio .
- Aiuto di un accompagnatore per comprendere il senso
dell'azione di Dio nella propria vita e la forma del suo
intervento nelle proprie attività.
- Esonero nella propria debolezza: imparare a vedere
come Do sapesse trarre sovranamente il massimo
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profitto dei poveri cocci che egli poteva allora offrirgli.
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