Dott. Maurizio Perugini
Dott. Domenico Salerno
Le associazioni non profit con possibile
attività commerciale
 Le grandi SMS non hanno problemi a diventare
Provider
 Alcune SMS che hanno un regime diverso (esempio
enti morali) devono scegliere cosa fare
 Le SMS che hanno terziarizzato parte della attività
commerciale attraverso società collegate devono
ridefinire la dinamica dei rapporti contrattuali.
Fiscalità: linee guida per le
associazioni non profit - Definizioni
 Associazioni non profit

Sono considerate associazioni di promozione sociale le associazioni riconosciute e non
riconosciute, i movimenti, i gruppi e i loro coordinamenti o federazioni costituiti al fine di
svolgere attività di utilità sociale a favore di associati o terzi, senza finalità di lucro nel pieno
rispetto della dignità e della libertà degli associati (art. 2 primo comma, Legge 7/12/2000 no. 383)
 Onlus

Acronimo di Organizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale, termine che raggruppa tutte quelle
organizzazioni (associazioni, fondazioni, enti in generale) la cui attività sia inquadrabile con
quanto previsto dal decreto legislativo no. 460/97
La commercialità delle attività svolte dagli enti non commerciali deve essere solo
marginale, altrimenti non si tratterebbe di enti non commerciali.
L’attività commerciale deve essere contabilmente separata da quella istituzionale
Obblighi contabili-fiscali
La tabella si applica agli enti non commerciali che svolgono attività
commerciali e alle Onlus limitatamente alle attività commerciali svolte
Casistica
A
B
C
Regime fiscale
ordinario
Semplificato normale
forfetario
Ricavi prestazioni di
servizi
> € 309.874,14
< € 309.874,14
< € 15.493,71
Ricavi per altre attività
> € 516.456,90
< € 516.456,90
< € 25.822,84
Tipo di contabilità
ordinaria
semplificata
semplificata
Opzioni per l’utilizzo
del regime
Nessuna
Nessuna
Opzione in
dichiarazione
Obblighi contabili
• Libri: giornale, IVA,
inventari, cespiti
• Redazione bilancio
• Redazione inventario
• Scritture ausiliarie
Registri IVA (acquisti,
vendite, corrispettivi)
integrati con le
indicazioni delle
rimanenze
Registri IVA o, in
alternativa, si possono
annotare costi e ricavi
su appositi modelli
Obblighi contabili-fiscali
La tabella si applica alle associazioni sportive e società di capitali sportive
dilettantistiche e alle associazioni senza fini di lucro Onlus (Legge 66-92)
Casistica
D
ONLUS
Attività istituzionali
attività commerciali
connesse
Ordinario, semplificato,
forfetario a seconda dei
ricavi annuali
(cfr. regimi A, B e C)
Regime fiscale
Speciale di esonero dalla
tenuta della contabilità
Regime speciale di
esonero dalla tenuta della
contabilità stabilito
dall’art.
20 bis del DPR 600/73.
Tipo di contabilità
Vedi obblighi contabili
semplificata
semplificata
Opzioni per l’utilizzo
del regime
Opzione in dichiarazione
Nessuna
Nessuna
• Libri: giornale e inventari
• Rendiconto entrate e
spese per attività
istituzionali e connesse <
€ 51.645,69
Vedi schema casi
A, B, C
Obblighi contabili
• Attività commerciali:
regime forfetario
• Obbligo di rendiconto
annuale economico e
finanziario
Le imposte degli enti non profit
Le attività commcerciali degli enti non profit vengono tassate come “reddito d’impresa” e
seguono le regole per la determinazione dell’imposta previste per le “imprese
commerciali”.
Lo stesso vale per la determinazione delle imposte ai fini IRAP e IVA
Determinazione del reddito
inclusi
• Redditi fondiari
• Redditi di capitale
• Redditi di impresa
• Redditi diversi
esclusi
• Fondi pervenuti a seguito di raccolte
pubbliche
• Contributi corrisposti da
amministrazioni pubbliche per lo
svolgimento convenzionato o in
regime di accreditamento, di attività
sanitaria o assistenziale, aventi
finalità sociale
Non si considerano attività
commerciali quelle per le quali
sussistano congiuntamente le
seguenti condizioni:
• Non rientrano nell’attività di
impresa
• Sono rese in conformità alle
finalità istituzionali dell’ente
I costi di un ente commerciale si distinguono in:
•Costi relativi all’attività istituzionale
•Costi relativi all’attività commerciale
•Costi promiscui, relativi ad entrambe
Calcolo delle imposte
Regime
ordinario
Nel regime ordinario gli
enti non profit
determinano il reddito
d’impresa a partire dal
risultato di bilancio
Nel regime semplificato
lo determinano in modo
analitico: ricavi
effettivamente conseguiti –
costi effettivamente
sostenuti
Regime forfetario
Attività prestazione di servizi
Altre attività
Ricavi
Coefficiente
Ricavi
Coefficiente
semplificato
15493,71 > ricavi < 309874,14
25%
25822,84 > ricavi < 516456,90
15%
supersemplificato
Fino a € 15493,71
15%
Fino a € 25822,84
10%
Regime speciale di esonero dalla tenuta della contabilità (Legge 16/12/1991 no. 398)
Descrizione
Condizioni per avvalersi delle
agevolazioni previste dalla Legge
398/91
Per le associazioni e società di capitali sportive dilettantistiche e per le associazioni senza
fine di lucro (L. 66/92) il reddito è costituito dal 3% dei proventi conseguiti nell’esercizio
di attività commerciali oltre all’intero importo delle eventuali plusvalenze patrimoniali
• Inesistenza del fine di lucro
• Affiliazioni alle Federazioni sportive nazionali etc.
• Realizzazione di proventi dall’esercizio di attività
commerciali per un importo non superiore a € 250.000,00
• Esercizio dell’opzione per fruire delle disposizioni di cui alla
legge 398/91
Dal punto 3 sono escluse:
• Entrate realizzate nello
svolgimento di attività
commerciali connesse agli
scopi istituzionali
• Entrate provenienti da
raccolte pubbliche
• Premi di addestramento e
formazione tecnica
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Società Scientifiche: Il punto di vista dei Revisori e