Jean Monnet
Jean Omer Marie Gabriel MONNET
fu un politico francese di fama internazionale.
Originario della regione francese del Cognac,
dopo avere abbandonato la scuola all’età di 16
anni , si recò a Londra a lavorare per l’impresa
di famiglia nel commercio del cognac. Fatta
questa prima esperienza, viaggiò per il mondo
come uomo d’affari rispettato e di successo.
Iniziò la sua carriera politica come Vice
Segretario generale della Lega delle Nazioni al
momento della suacreazione nel 1919.
Durante entrambe le guerre mondiali ricoprì
posizioni di spicco nel coordinamento della
produzione industriale in Francia e nel Regno
Unito. Inoltre ricoprì la carica di Consigliere del
Presidente americano Roosevelt a partire dal
1942.
(1888-1979)
Nel 1943, Monnet divenne un membro del «Comitato francese di Liberazione
Nazionale». Durante una riunione, espresse per la prima volta la sua visione di
un’unione dell’Europa, pronunciando la frase: “Non ci sarà mai pace in Europa, se
gli Stati si ricostituiranno su una base di sovranità nazionale ”. Da questo si può
intuire come Monnet intendesse promuovere iniziative concrete a favore della
costruzione di un’unione tra le nazioni.
Fu ispiratore della “Dichiarazione Schuman”, pronunciata il 9 maggio 1950 da
Robert Schuman , statista e ministro degli Esteri francese tra il 1948 e il 1952 ,
considerato uno dei padri fondatori dell'unità europea.
Questa Dichiarazione viene considerata il primo discorso politico ufficiale in cui si
parla di unione e integrazione europea: a partire dal 1985, il 9 maggio di ogni
anno, si celebra la Giornata dell'Europa.
Discussione , sul piano Schuman, a casa di Jean Monnet in
Houjarray ,primavera 1950
Da sinistra a destra: Bernard Clappier, Robert Schuman, Jean Monnet
Una delle particolarità di Monnet
riguarda il fatto che, nonostante
avesse lasciato la scuola all’età di
16 anni, svolse funzioni e ruoli
diversi: fu un grande uomo
d’affari internazionale, finanziere,
diplomatico e statista.
Fu grazie alla sua lungimiranza e
alla sua capacità di persuasione
che riuscì a convincere i leader
europei ad operare verso
l’interesse comune. Jean Monnet
si può collocare tra i pochi uomini
del XX secolo che, attraverso le
loro azioni, hanno flesso il
destino del mondo e trasformato
la nostra vita.
Un momento della conferenza sul
“Piano Schuman”, 20/6/1950.
Da sinistra a destra, seduto: E. Hirsch,
J. Monnet, Robert Schuman
MEMOIRES
“Mémoires” è un libro
autobiografico pubblicato nel 1976.
Le sue memorie rivelano la
straordinaria avventura di un uomo
le cui azioni sono state fondamentali
nella storia contemporanea: la
guerra 1914-‘18, la nascita della
Società delle Nazioni, la guerra del
1940, ​l'impegno degli Stati Uniti
contro il nazismo, la creazione ad
Algeri del Comitato di Liberazione
Nazionale, la ricostruzione della
Francia e dell'Europa Unita.
Jean Monnet a proposito della
“Dichiarazione Schuman” afferma :
L’essenziale si trovava scritto in queste cinque righe:
“Questa proposta, mettendo in comune le produzioni
di base e istituendo una nuova Alta Autorità, le cui
decisioni saranno vincolanti per la Francia, la
Germania e i paesi che vi aderiranno, costituirà il
primo nucleo concreto di una Federazione europea
indispensabile al mantenimento della pace”.
Io domandai che questo passaggio della dichiarazione
fosse sottolineato perché descriveva insieme metodo,
mezzi e obiettivo ormai indissolubili.
L’ultima parola era la parola madre: la pace.
Nella Dichiarazione che venne promossa e
preparata anche da Monnet si poneva
l’intera
produzione
franco-tedesca
di
carbone ed acciaio sotto l’egida dell’Alta
Autorità. L’idea era che se la produzione di
tali risorse fosse stata condivisa dalle due
più potenti nazioni del continente, si
sarebbero evitate altre guerre future. I
governi di Germania, Italia, Paesi Bassi,
Belgio e Lussemburgo risposero con favore
e la dichiarazione pose le basi per la
Comunità europea del carbone e
dell’acciaio (CECA), il predecessore della
Comunità
economica
europea
e
successivamente
dell’Unione
europea.
L’”Alta Autorità” era l’organo esecutivo
della CECA (fondata nel 1952), indipendente
dai vari governi nazionali, il cui compito era
quello di assicurare che gli obiettivi della
Comunità fossero perseguiti e raggiunti e
che il mercato comune funzionasse in
maniera efficace.
L’Europa degli anni cinquanta è appena uscita
dauna guerra mondiale che l’ha segnata
profondamente:
milioni di morti
enormi distruzioni
economia distrutta
spostamento di confini
esodi di milioni di persone
grave disorientamento politico
“Da Stettino sul Baltico a Trieste sull'Adriatico una cortina di ferro
è scesa sull'Europa”
Winston Churchill (discorso di Fulton 5 marzo 1946)
L’ Europa post-bellica è dilaniata anche politicamente.
Due visioni del mondo ideologiche, politiche, economiche si
contrappongono:
è la GUERRA FREDDA
Il mondo e l’Europa sono divisi in due blocchi contrapposti:
 blocco occidentale (economia capitalistica, organizzazione politica
democratica, NATO, sotto l’influenza degli USA)
 blocco comunista (economia di stato, organizzazione politica totalitaria,
Patto di Varsavia, sotto l’influenza dell’URSS)
Essi non arrivano a scontrarsi direttamente ma solo indirettamente
in conflitti locali. Attraverso la corsa all’ armamento nucleare
mantengono tra di loro l’equilibrio del terrore.
La guerra fredda in Europa dal dopoguerra al 1961
1948-49 Crisi di Berlino
1949
Costituzione di due stati tedeschi: Repubblica Federale di Germania e
Repubblica Democratica Tedesca. Anche Berlino è divisa.
1949
Creazione dell’alleanza militare della NATO
1953
Morte di Stalin - Rivolta a Berlino
1954
Costituzione dell’alleanza militare del Patto di Varsavia.
1956
Rivolta di Ungheria
1961
Costruzione del Muro di Berlino
Per risolvere una situazione quanto mai intricata, Robert Schuman fece ricorso a Jean
Monnet.
Insieme meditarono un'iniziativa di portata internazionale, volta essenzialmente alla
distensione e all'instaurazione della pace mondiale attraverso il riassetto e la
riconciliazione dei paesi europei in particolare Francia e Germania.
Schuman informò del suo piano il cancelliere tedesco Adenauer, che subito vi riconobbe
un’opportunità per la pace in Europa e lo accolse favorevolmente. Sei Stati firmarono
l’accordo per la creazione della Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio a Parigi,
nell’aprile del 1951.
La prima tappa verso l’Europa unita è quindi un’unione di tipo economico.
Monnet, che pure pragmaticamente aveva sostenuto la necessità di partire dall’economia,
ammetteva però che “se il processo di costruzione dell'Europa potesse ricominciare,
sarebbe meglio farlo partire dalla cultura”.
E’ dalla cultura che nascerà la pace.
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