Le ‘linee guida’ della proposta del SIBC: 1. Rafforzare il ruolo e la responsabilità della Banca, attraverso un’azione più efficace e incisiva valorizzata dalla prossimità territoriale; 2. Tutelare l’Istituto mediante un assetto organizzativo razionale ed efficiente, capace di evolvere e adeguarsi ai cambiamenti, per meglio tutelare le donne e gli uomini che vi lavorano. Il Progetto definisce il RUOLO che la Banca dovrebbe assumere nel Paese, individua i COMPITI che più efficacemente possono essere svolti da Filiali diffuse sul territorio e delinea un nuovo MODELLO ORGANIZZATIVO, coerente alle esigenze istituzionali e che tutela e valorizza il ruolo del personale. Il ruolo della rete territoriale della Banca d’Italia Crescita di povertà, disoccupazione e disuguaglianza; esclusione economica e sociale; riciclaggio e usura; infiltrazioni criminali nell’economia e corruzione e malaffare nell‘intermediazione creditizia e finanziaria … impongono un rafforzamento dei controlli da parte delle Autorità pubbliche. Il SIBC propone che si rafforzi il ruolo della Banca nel Paese e nel territorio, attraverso l’ampliamento e il consolidamento delle funzioni istituzionali decentrate. La Banca dovrà modulare la presenza territoriale tenendo conto: necessità di offerta di servizi nel territorio; esigenza di dare stimolo e spinta al Paese, nelle materie di interesse della Banca. Ampliamento e consolidamento delle funzioni decentrate Vanno individuate modalità più efficienti per esercitare con più efficacia le funzioni istituzionali, anche attraverso la redistribuzione dei compiti a livello territoriale per valorizzare l’esercizio unitario delle diverse funzioni e la prossimità territoriale. Le Filiali sono in grado di esercitare un ruolo fondamentale per il futuro economico e sociale dei cittadini e delle imprese italiane. Occorre quindi: ridefinire gli obiettivi e allargare il perimetro delle attività; potenziare i controlli ed estenderli ad ambiti sinora inesplorati; riconsiderare i costi alla luce dei maggiori benefici per il Paese; ampliare la ‘Responsabilità Sociale’ della Banca. Ampliamento e consolidamento delle funzioni decentrate Proposta in tema di Circolazione e Vigilanza sui gestori del contante Intermediazione del contante Articolata su 3 pilastri: Filiali STC, Regionali e ad Ampia Operatività e Succursali. Diversificate nei servizi all'utenza e nelle dotazioni tecnologiche per: Incentivare la custodia del contante nei locali di sicurezza delle Filiali; Consentire VSM/PREL di BB presso più Filiali; Estendere a ulteriori strutture, dotate di attrezzature “leggere”, la verifica dei tagli elevati e il ricircolo dei BB idonei (con accentramento dei BB NRT logori). Province con Filiali che attualmente operano con il contante - STC - REG, AO - SSU (SS e AG) - SSU Ampliamento e consolidamento delle funzioni decentrate Proposta in tema di Circolazione e vigilanza sui gestori del contante Intermediazione del contante Analisi dei flussi e monitoraggio dei diversi fenomeni relativi all’utilizzo del contante (eccessivo utilizzo, riciclaggio, criticità nei tagli, etc.) Intermediazione delle monete, anche attraverso ‘stanze di compensazione’ Vigilanza sui gestori del contante Vigilanza cartolare e ispettiva svolta dalla rete territoriale. Falso nummario Conferenze e incontri periodici per diffondere la conoscenza delle caratteristiche di sicurezza dei BB e delle patologie della circolazione. Maggiore coinvolgimento delle Filiali nei processi relativi a BB SF e DANN. Ampliamento e consolidamento delle funzioni decentrate Proposta in tema di Sistema dei pagamenti Servizi di incasso, pagamento e cambio valuta estera Presso le Filiali, consentito l’uso di strumenti alternativi al contante: bonifici in Italia e all’estero, versamenti con delega unica, etc.; esecuzione gratuita delle donazioni per scopi benefici o calamità; cambio delle valute estere. Rilascio dichiarazioni sostitutive del protesto Per AB impagati, negoziati attraverso la nuova procedura (invio immagini). Centrale di Allarme Interbancaria Consultazione presso tutte le Filiali, con competenze in tema di esposti CAI in capo alla struttura di contatto con l’utente. Ampliamento e consolidamento delle funzioni decentrate Proposta in tema di Funzione di BANCA CENTRALE - Tesoreria statale Servizi di cassa p/c Amministrazioni Statali Offerta di strumenti e servizi evoluti, per le operazioni degli Enti, con strumenti di pagamento diversi dal contante, nonché punto informativo per i vari stakeholder. Attività di monitoraggio e Siope Supporto tecnico agli Uffici periferici dello Stato, Enti territoriali e tesorieri, nonchè monitoraggio dei movimenti della finanza pubblica, utili per: la conoscenza dei flussi riguardanti la P.A., le banche e le controparti i profili di vigilanza e antiriciclaggio lo studio del territorio e dei fenomeni economici locali. Pagamento dei debiti commerciali delle PP.AA Monitoraggio dei debiti commerciali della PP.AA. E degli Enti locali. Ampliamento e consolidamento delle funzioni decentrate Proposta in tema di Vigilanza bancaria e finanziaria ORDINARIA SUPERVISIONE su banche ‘meno rilevanti’ e intermediari non bancari: - intermediari accentrati vigilati dall’A.C., in collaborazione con le Filiali; - intermediari decentrati vigilati dalle Filiali, in collaborazione con l’A.C. VIGILANZA DI COMPLIANCE (trasparenza e correttezza dei rapporti di clientela, contrasto a riciclaggio e usura, esposti, correttezza fiscale) su banche e intermediari non bancari): - vigilati dalle Filiali, in collaborazione con l’A.C. e l’UIF. Ampliamento e consolidamento delle funzioni decentrate Proposta in tema di Vigilanza bancaria e finanziaria Centrale dei Rischi Punti di contatto all’utenza presso tutte le strutture periferiche Arbitro Bancario e Finanziario Insediamento dei Collegi dell’ABF 1. inizialmente a livello di macro-area: Torino, Genova, Milano, Verona, Venezia, Bologna, Firenze, Ancona, Roma, Napoli, Bari, Catanzaro, Palermo e Cagliari; 2. In futuro, se del caso, presenza in tutte le Filiali regionali. Ampliamento e consolidamento delle funzioni decentrate Proposta in tema di Vigilanza bancaria e finanziaria Cooperazione con intermediari e Autorità di Controllo Tutte le Filiali potrebbero efficacemente svolgere compiti di: • stimolo alla cooperazione interbancaria; • analisi e accertamenti sulle società assicuratrici per conto dell’IVASS. • collaborazione/consulenza ad AG, Forze di Polizia, Corte dei Conti. Proposta in tema di Sorveglianza sul SDP Coinvolgimento della rete periferica per: sostegno dell’attuazione del programma di digitalizzazione (SEPA, agenda digitale, sviluppo pagamenti elettronici nel settore pubblico e privato); monitoraggio efficienza ed efficacia dei circuiti di pagamenti. Ampliamento e consolidamento delle funzioni decentrate Proposta in tema di Analisi economica e rilevazione congiunturale Per assicurare informazioni trasparenti e complete alla Banca, a operatori, esperti, ricercatori, istituzioni, utenti, studenti, cittadini: • potenziare l’analisi e la ricerca economica territoriale; • Filiali “aperte” e fruibili, incentivando l’accesso alle nostre biblioteche; • attività di stimolo e di consulenza nei confronti delle Istituzioni, degli operatori economici e delle Autorità di controllo locali. Sviluppare studi di settore e dei fenomeni locali emergenti, mediante la: • creazione di osservatori economici; • valorizzazione della prossimità delle Filiali al territorio. Ampliamento e consolidamento delle funzioni decentrate Proposta in tema di Responsabilità sociale della Banca Va ampliata l’attività di natura volontaria, non derivante da obblighi istituzionali o di legge, che la Banca realizza a favore della società. Divulgazione scientifica. Accesso al patrimonio documentale e bibliografico della Banca e promozione del dibattito scientifico. Servizi informativi all’utenza. Comunicazione volta a recepire e soddisfare le diversificate esigenze dell’utenza. Educazione finanziaria. Offerta diretta di formazione a: studenti universitari e medi; docenti elementari; dipendenti statali, EE.LL., intermediari e service; cittadini e imprese. Inclusione finanziaria. Promozione di campagne informative/educative. Ampliamento e consolidamento delle funzioni decentrate Proposta in tema di Responsabilità sociale della Banca Collaborazione tra Istituzioni. Collaborazione e consulenza alle Amm.ni periferiche dello Stato, agli Enti locali, alle Università, alle CCIAA. Continuità operativa. Assicurare condizioni minime di operatività dei circuiti di pagamento a fronte di eventi catastrofici. Presidio del territorio e mobilità. Assicurare stabilmente una organizzazione distribuita che contemperi le contrapposte esigenze di: 1. evitare, quando possibile, lo spostamento fisico dell’utenza (a seconda delle caratteristiche del servizio offerto e della capacità di accesso degli utenti); 2. garantire la vicinanza a cittadini, imprese e Istituzioni pubbliche (per sostenibilità sociale, economica e ambientale dei servizi offerti ). 3. prossimità ai soggetti controllati. Ampliamento e consolidamento delle funzioni decentrate Proposta in tema di Una banca dati delle imprese L’esigenza di una società indipendente di rating europeo e l’incapacità delle banche di erogare il credito tenendo conto del merito, postula la creazione di un organismo europeo cui la BCE potrebbe fornire risorse economiche e contributi operativi. Frattanto, anche per l’attuale esigenza di valutare i crediti commerciali delle banche … Proposta: La Banca crei una base dati sulle imprese, assegnando indicatori utili alle banche per la valutazione del merito creditizio di ciascuna impresa. Obiettivo: Fornire un utile strumento neutro e obiettivo utile alle: funzioni interne (gestione dei rischi, vigilanza, ricerca economica); imprese meritevoli di credito e agli intermediari. Ampliamento e consolidamento delle funzioni decentrate Work in progress L’estensione di operatività delle Filiali non può essere confinata alle aree d’intervento sopra descritte, anche perché queste rispecchiano solo le attuali esigenze, che possono evolversi repentinamente. Nell'attuale contesto - caratterizzato da repentini cambiamenti sociali, normativi e tecnologici - occorrono modelli organizzativi "flessibili" che consentano un costante adeguamento alla evoluzione della domanda di beni e servizi. Organizzazione territoriale della Banca d’Italia Il bisogno di cambiare modello organizzativo L’esercizio delle funzioni risente delle politiche di taglio dei costi. L’impatto negativo sull’efficienza richiede una forte azione di recupero dei valori aziendali e un riallineamento delle competenze alle esigenze del Paese. Il processo di riorganizzazione anziché riqualificare l'attività delle Filiali, ridimensionate nella loro vocazione operativa, ha perseguito l’abbandono del territorio, sostituendo al vecchio un nuovo modello caratterizzato da un’offerta di servizi limitata, rigida e diversificata nel territorio. Nell’ambito di un rafforzamento e una qualificazione delle attività svolte dalla rete periferica, bisogna quindi trasformare la presenza della Banca nel territorio, rendendola forte e credibile. Organizzazione territoriale della Banca d’Italia Un modello organizzativo “moderno” Il SIBC propone una nuova organizzazione della Banca che si sviluppi in ambito regionale attraverso la centralità delle Filiali regionali e una presenza diffusa nel territorio di Strutture adeguate ai compiti da svolgere per la popolazione di riferimento, superando le rigidità dell’attuale modello di Filiali specializzate. Il presidio del territorio va garantito in modo stabile e uniforme, differenziando le strutture soltanto nell’offerta dei servizi a maggior valore aggiunto e secondo i diversi bisogni del territorio. Organizzazione territoriale della Banca d’Italia Un modello organizzativo “moderno” La rete periferica della Banca, su base regionale, deve presidiare il territorio e offrire i servizi all’utenza in modo distribuito e uniforme: 1. decentrando le attività che attraverso la prossimità possano più efficacemente erogare i servizi della Banca; 2. garantendo strutture con investimenti in dotazioni professionali e tecnologiche che rafforzino l’azione istituzionale; 3. assicurando una visione integrata e flessibile delle funzioni, dei compiti e della gestione delle risorse produttive. Organizzazione territoriale della Banca d’Italia Proposta in tema di Un modello organizzativo “moderno” Articolazione della rete periferica su base regionale. Organizzata in relazione ai diversi ambiti territoriali e dimensionata su 3 livelli di strutture, in relazione ai compiti effettivamente assegnati. Sedi Regionali Filiali ad Ampia Operatività Filiali Spec. Trattamento del Contante Succursali con contante Succursali senza contante Succursali Spec. Vigilanza (no cash) Tutte sottoposte alla Sede Regionale, con propri servizi dedicati all’utenza e al presidio del territorio ed eventuali compiti delegati. Organizzazione territoriale della Banca d’Italia Proposta in tema di Un modello organizzativo “moderno” Sedi Regionali Assicurerebbero: Raccordo con l’A.C. e con le altre Sedi/Filiali regionali per le funzioni e i compiti svolti in ambito di macro-area; Esecuzione interata e sinergica di tutte le funzioni della Banca; Coordinamento e gestione dell’attività della rete regionale*; Coordinamento e gestione delle risorse della rete regionale*; * Consentirà alle Sedi regionali di avvalersi delle strutture della regione, con eventuale decentramento di compiti in base alle esigenze e alle risorse professionali e tecnologiche disponibili. Organizzazione territoriale della Banca d’Italia Proposta in tema di Un modello organizzativo “moderno” Filiali ad ampia operatività Svolgerebbero tutte le funzioni della Banca, con esclusione delle attività di autoamministrazione, con dotazioni per il trattamento del contante adeguate all’intero ciclo dei BB. Filiali specializzate nel trattamento del contante Svolgerebbero tutte le funzioni della Banca, con esclusione delle attività di vigilanza prudenziale e di autoamministrazione, con dotazioni per il trattamento del contante adeguate a un bacino di utenza macro-regionale. Tutte le attività sarebbero svolte nell’ambito degli indirizzi fissati dalla Sede regionale, che potrà delegare compiti specifici in deroga alle limitazioni funzionali della struttura. Organizzazione territoriale della Banca d’Italia Proposta in tema di Un modello organizzativo “moderno” Succursali con contante Svolgerebbero le funzioni della Banca, con esclusione delle attività di vigilanza prudenziale e di autoamministrazione, con dotazioni ‘leggere’ per il trattamento del contante. Succursali senza contante Svolgerebbero le funzioni della Banca, con esclusione delle attività di vigilanza prudenziale, di autoamministrazione e che presuppongono l’utilizzo del contante. Succursali spec. di vigilanza senza contante Svolgerebbero le funzioni della Banca, con esclusione delle attività di autoamministrazione e che presuppongono l’utilizzo del contante. Tutte le attività sarebbero svolte nell’ambito degli indirizzi fissati dalla Sede/Filiale regionale, che potrà delegare compiti specifici in deroga alle limitazioni funzionali della struttura. Organizzazione territoriale della Banca d’Italia Proposta in tema di Un modello organizzativo “moderno” Sub articolazioni per tipologia di struttura. Filiale Direzione Coord.to Staff dir. Vigilanza ARET GSP Segreteria Regionale SI - SI SI SI SI SI Ampia Operatività SI - SI SI* - SI SI Spec. Tratt. Contante SI - SI - - SI SI Succ. con contante SI - SI - - SI - Succ. senza contante - SI SI - - - - Succ. spec. vigilanza - SI SI - - - - Staff dir. Tit. Div. Sost. Div. Tit. Uff. Sost. Uff. * Solo se già presente Incarichi funzionali per tipologia di struttura. Filiale Titolare Sostituto Regionale Dirigente Dirigente Dir./Funz. Dirigente Funz. Funz. Coad. Ampia Operatività Dirigente Dirigente Funzionari Dirigente Funz. Funz. Coad. Spec. Tratt. Contante Dirigente Dirigente Funzionari Dirigente Funz. Funz. Coad. Succ. con contante Funzionari Funzionari Coadiutori - - Funz. Coad. Succ. senza contante Funzionari Funzionari Coadiutori - - - - Succ. spec. vigilanza Funzionari Funzionari Coadiutori - - - - Organizzazione territoriale della Banca d’Italia Gli impatti sul Personale La necessaria riforma organizzativa esige il rafforzamento qualitativo della compagine del personale della rete periferica, in termini di: livelli di responsabilità, commisurati al grado; conoscenze; capacità professionali, relazionali e di adattamento. L’adeguatezza del personale ad un ruolo moderno e dinamico del lavoro, passa necessariamente attraverso un sostegno al ricambio generazionale che incentivi l’esodo di tutta la compagine del personale prossima al collocamento a riposo. Organizzazione territoriale della Banca d’Italia Condivise le soluzioni organizzative, sarà necessario definire un piano di migrazione al nuovo assetto e concordare gli interventi gestionali. Andranno attuati piani di formazione/addestramento efficaci per: acquisire/rafforzare le competenze e le professionalità, migliorare le capacità manageriali, relazionali e di flessibilità. L’eventuale riallocazione territoriale delle professionalità dovrà avvenire esclusivamente incentivando la mobilità volontaria. Nel nuovo assetto organizzativo risultano indispensabili: 1. adeguate clausole di salvaguardia economico/professionale; 2. condizioni di lavoro funzionali e di conciliazione vita/lavoro; 3. un sistema degli inquadramenti riformato. Proposta del SIBC TRENTINO VENETO FRIULI V.G. EMILIA R. POPOLAZIONE TIPOLOGIA 1.1.2013 FILIALE 509.626 AMPIA OPER. 530.308 REGIONALE 1.039.934 209.364 927.848 CONTANTE 242.543 881.245 UTENZA 847.983 REGIONALE 907.352 AMPIA OPER. 865.421 VIGILANZA 4.881.756 140.650 312.911 231.677 REGIONALE 536.622 VIGILANZA 1.221.860 990.681 REGIONALE 352.723 392.817 AMPIA OPER. 688.376 431.049 286.336 CONTANTE 386.111 522.468 UTENZA 326.926 4.377.487 LOMBARDIA PROVINCIA E REGIONE BOLZANO TRENTO TRENTINO ALTO ADIGE BELLUNO PADOVA ROVIGO TREVISO VENEZIA VERONA VICENZA VENETO GORIZIA PORDENONE TRIESTE UDINE FRIULI VENEZIA GIULIA BOLOGNA FERRARA FORLI' E CESENA MODENA PARMA PIACENZA RAVENNA REGGIO EMILIA RIMINI EMILIA ROMAGNA LIGURIA POPOLAZIONE TIPOLOGIA 1.1.2013 FILIALE 127.844 REGIONALE 127.844 427.354 217.978 181.426 589.102 VIGILANZA 367.022 UTENZA 2.254.720 REGIONALE 160.143 176.307 4.374.052 851.283 REGIONALE 214.290 218.717 UTENZA 280.837 1.565.127 1.094.062 CONTANTE 1.247.192 AMPIA OPER. 592.504 UTENZA 361.812 338.425 225.798 411.335 3.075.083 REGIONALE 850.684 539.569 181.101 UTENZA 876.960 UTENZA 9.794.525 PIEMONTE PROVINCIA E REGIONE AOSTA VALLE D'AOSTA ALESSANDRIA ASTI BIELLA CUNEO NOVARA TORINO Verbano-Cusio-Ossola VERCELLI PIEMONTE GENOVA IMPERIA LA SPEZIA SAVONA LIGURIA BERGAMO BRESCIA COMO CREMONA LECCO LODI MANTOVA MILANO Monza e della Brianza PAVIA SONDRIO VARESE LOMBARDIA VALDAOSTA Bacino di utenza, attuale presidio e proposta SIBC Sede REG 1 1 1 1 1 1 1 1 Filiali AO - 1 - 1 1 1 - 1 Filiali STC - - - 1 - 1 - 1 Succ. cash - 1 1 2 - 1 - 1 Succ. no cash - - - 1 - - - - Succ. VIG - - - - - 1 1 - Bacino di utenza, attuale presidio e proposta SIBC TIPOLOGIA FILIALE REGIONALE UTENZA - CAMPANIA BASILICATA REGIONALE PUGLIA UTENZA UTENZA REGIONALE AMPIA OPER. MOLISE REGIONALE CONTANTE UTENZA UTENZA ABRUZZO REGIONALE - LAZIO POPOLAZIONE 1.1.2013 389.053 300.774 315.725 306.955 1.312.507 226.217 87.124 313.341 1.246.297 392.446 399.835 628.221 801.190 582.814 4.050.803 428.523 283.651 908.784 3.055.339 1.093.453 5.769.750 200.012 376.182 576.194 UMBRIA PROVINCIA E REGIONE CHIETI L'AQUILA PESCARA TERAMO ABRUZZO CAMPOBASSO ISERNIA MOLISE BARI Barletta-Andria-Trani BRINDISI FOGGIA LECCE TARANTO PUGLIA AVELLINO BENEVENTO CASERTA NAPOLI SALERNO CAMPANIA MATERA POTENZA BASILICATA MARCHE POPOLAZIONE TIPOLOGIA 1.1.2013 FILIALE 344.437 CONTANTE 987.354 REGIONALE 220.982 UTENZA 335.631 UTENZA 388.555 199.330 413.602 VIGILANZA 287.445 248.292 267.200 UTENZA 3.692.828 475.495 REGIONALE 210.711 UTENZA 175.143 320.418 363.388 UTENZA 1.545.155 657.873 REGIONALE 228.366 886.239 493.229 552.090 UTENZA 156.521 4.039.813 REG+STC+TES 315.623 UTENZA 5.557.276 TOSCANA PROVINCIA E REGIONE AREZZO FIRENZE GROSSETO LIVORNO LUCCA MASSA E CARRARA PISA PISTOIA PRATO SIENA TOSCANA ANCONA ASCOLI PICENO FERMO MACERATA PESARO E URBINO MARCHE PERUGIA TERNI UMBRIA FROSINONE LATINA RIETI ROMA VITERBO LAZIO Sede REG 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Filiali AO 1 1 - 2 1 - 1 1 - Filiali STC 1 - - 1 - - 1 - - Succ. cash 1 1 - 1 - - 1 2 - Succ. no cash 1 - - - - - - - - Succ. VIG 1 - - - - - - - - Proposta del SIBC Bacino di utenza, attuale presidio e proposta SIBC CATANZARO COSENZA CROTONE REGGIO CALABRIA VIBO VALENZIA CALABRIA 359.716 714.281 171.666 550.323 162.252 1.958.238 REGIONALE VIGILANZA UTENZA - AGRIGENTO CALTANISSETTA CATANIA ENNA MESSINA PALERMO RAGUSA SIRACUSA TRAPANI SICILIA CAGLIARI Carbonia-Iglesias Medio Campidano NUORO Ogliastra Olbia-Tempio ORISTANO SASSARI SARDEGNA 446.081 272.458 1.077.113 172.413 648.062 1.243.638 310.220 399.469 430.478 4.999.932 551.077 127.958 100.624 158.314 57.321 152.455 163.079 329.551 1.640.379 UTENZA VIG AMPIA OPER. UTENZA REGIONALE UTENZA UTENZA REGIONALE UTENZA SARDEGNA TIPOLOGIA FILIALE SICILIA POPOLAZIONE 1.1.2013 CALABRIA PROVINCIA E REGIONE Sede REG 1 1 1 Filiali AO 1 2 1 Filiali STC - - - Succ. cash - 2 - Succ. no cash - 1 - Succ. VIG 1 1 - Proposta del SIBC Organizzazione territoriale della Banca d’Italia 1 - 20 Filiali AO - - - 1 1 1 - 1 - - - 1 - - - 1 - - 2 1 2 11 Filiali STC - - - 1 - 1 - 1 1 - - 1 - - 1 - - - - - - 6 Filiali SSU - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - DDV - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - ? SARDEGNA 1 SICILIA 1 CALABRIA 1 BASILICATA 1 CAMPANIA 1 PUGLIA 1 MOLISE 1 ABRUZZO 1 LAZIO 1 UMBRIA 1 MARCHE 1 TOSCANA 1 EMILIA R. 1 FRIULI 1 VENETO 1 TRENTINO 1 LOMBARDIA 1 LIGURIA 1 PIEMONTE 1 VALD’AOSTA Sede REG ITALIA Proposta Banca al 2020 … e … proposta SIBC al 2025 Sede REG 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 - 20 Filiali AO - 1 - 1 1 1 - 1 1 1 - 2 1 - 1 1 - 1 2 1 - 16 Filiali STC - - - 1 - 1 - 1 1 - - 1 - - 1 - - - - - - 6 Succ. cash - 1 1 2 - 1 - 1 1 1 - 1 - - 1 2 - - 2 - - 14 Succ. no cash - - - 1 - - - - 1 - - - - - - - - - 1 - - 3 Succ. VIG - - - - - 1 1 - 1 - - - - - - - - 1 1 - - 5 Struttura La proposta del SIBC Sindacato Indipendente Banca Centrale Sostieni questo progetto, sostieni il Sibc