Le ‘linee guida’ della proposta del SIBC:
1. Rafforzare il ruolo e la responsabilità della Banca, attraverso un’azione
più efficace e incisiva valorizzata dalla prossimità territoriale;
2. Tutelare l’Istituto mediante un assetto organizzativo razionale ed
efficiente, capace di evolvere e adeguarsi ai cambiamenti, per meglio
tutelare le donne e gli uomini che vi lavorano.
Il Progetto definisce il RUOLO che la Banca dovrebbe assumere nel Paese, individua i COMPITI che
più efficacemente possono essere svolti da Filiali diffuse sul territorio e delinea un nuovo MODELLO
ORGANIZZATIVO, coerente alle esigenze istituzionali e che tutela e valorizza il ruolo del personale.
Il ruolo della rete territoriale della Banca d’Italia
Crescita di povertà, disoccupazione e disuguaglianza; esclusione economica e sociale; riciclaggio
e usura; infiltrazioni criminali nell’economia e corruzione e malaffare nell‘intermediazione creditizia
e finanziaria … impongono un rafforzamento dei controlli da parte delle Autorità pubbliche.
Il SIBC propone che si rafforzi il ruolo della Banca nel Paese e nel
territorio, attraverso l’ampliamento e il consolidamento delle
funzioni istituzionali decentrate.
La Banca dovrà modulare la presenza territoriale tenendo conto:
 necessità di offerta di servizi nel territorio;
 esigenza di dare stimolo e spinta al Paese, nelle materie di interesse
della Banca.
Ampliamento e consolidamento delle funzioni decentrate
Vanno individuate modalità più efficienti per esercitare con più
efficacia le funzioni istituzionali, anche attraverso la redistribuzione
dei compiti a livello territoriale per valorizzare l’esercizio unitario
delle diverse funzioni e la prossimità territoriale.
Le Filiali sono in grado di esercitare un ruolo fondamentale per il futuro
economico e sociale dei cittadini e delle imprese italiane.
Occorre quindi:
 ridefinire gli obiettivi e allargare il perimetro delle attività;
 potenziare i controlli ed estenderli ad ambiti sinora inesplorati;
 riconsiderare i costi alla luce dei maggiori benefici per il Paese;
 ampliare la ‘Responsabilità Sociale’ della Banca.
Ampliamento e consolidamento delle funzioni decentrate
Proposta in tema di Circolazione
e Vigilanza sui gestori del contante
Intermediazione del contante
Articolata su 3 pilastri: Filiali STC, Regionali e ad
Ampia Operatività e Succursali. Diversificate nei
servizi all'utenza e nelle dotazioni tecnologiche per:
 Incentivare la custodia del contante nei locali di
sicurezza delle Filiali;
 Consentire VSM/PREL di BB presso più Filiali;
 Estendere a ulteriori strutture, dotate di attrezzature
“leggere”, la verifica dei tagli elevati e il ricircolo dei
BB idonei (con accentramento dei BB NRT logori).
Province con
Filiali che
attualmente
operano con
il contante
- STC
- REG, AO
- SSU (SS e AG)
- SSU
Ampliamento e consolidamento delle funzioni decentrate
Proposta in tema di Circolazione
e vigilanza sui gestori del contante
Intermediazione del contante
Analisi dei flussi e monitoraggio dei diversi fenomeni relativi all’utilizzo del
contante (eccessivo utilizzo, riciclaggio, criticità nei tagli, etc.)
Intermediazione delle monete, anche attraverso ‘stanze di compensazione’
Vigilanza sui gestori del contante
Vigilanza cartolare e ispettiva svolta dalla rete territoriale.
Falso nummario
Conferenze e incontri periodici per diffondere la conoscenza delle caratteristiche
di sicurezza dei BB e delle patologie della circolazione.
Maggiore coinvolgimento delle Filiali nei processi relativi a BB SF e DANN.
Ampliamento e consolidamento delle funzioni decentrate
Proposta in tema di Sistema
dei pagamenti
Servizi di incasso, pagamento e cambio valuta estera
Presso le Filiali, consentito l’uso di strumenti alternativi al contante:
 bonifici in Italia e all’estero, versamenti con delega unica, etc.;
 esecuzione gratuita delle donazioni per scopi benefici o calamità;
 cambio delle valute estere.
Rilascio dichiarazioni sostitutive del protesto
Per AB impagati, negoziati attraverso la nuova procedura (invio immagini).
Centrale di Allarme Interbancaria
Consultazione presso tutte le Filiali, con competenze in tema di esposti CAI in capo
alla struttura di contatto con l’utente.
Ampliamento e consolidamento delle funzioni decentrate
Proposta in tema di
Funzione di BANCA CENTRALE - Tesoreria statale
Servizi di cassa p/c Amministrazioni Statali
Offerta di strumenti e servizi evoluti, per le operazioni degli Enti, con strumenti di
pagamento diversi dal contante, nonché punto informativo per i vari stakeholder.
Attività di monitoraggio e Siope
Supporto tecnico agli Uffici periferici dello Stato, Enti territoriali e tesorieri, nonchè
monitoraggio dei movimenti della finanza pubblica, utili per:
 la conoscenza dei flussi riguardanti la P.A., le banche e le controparti
 i profili di vigilanza e antiriciclaggio
 lo studio del territorio e dei fenomeni economici locali.
Pagamento dei debiti commerciali delle PP.AA
Monitoraggio dei debiti commerciali della PP.AA. E degli Enti locali.
Ampliamento e consolidamento delle funzioni decentrate
Proposta in tema di Vigilanza
bancaria e finanziaria
ORDINARIA SUPERVISIONE
su banche ‘meno rilevanti’ e intermediari non bancari:
- intermediari accentrati vigilati dall’A.C., in collaborazione con le Filiali;
- intermediari decentrati vigilati dalle Filiali, in collaborazione con l’A.C.
VIGILANZA DI COMPLIANCE
(trasparenza e correttezza dei rapporti di clientela, contrasto a riciclaggio e usura, esposti, correttezza fiscale)
su banche e intermediari non bancari):
- vigilati dalle Filiali, in collaborazione con l’A.C. e l’UIF.
Ampliamento e consolidamento delle funzioni decentrate
Proposta in tema di
Vigilanza bancaria e finanziaria
Centrale dei Rischi
Punti di contatto all’utenza presso tutte le strutture periferiche
Arbitro Bancario e Finanziario
Insediamento dei Collegi dell’ABF
1. inizialmente a livello di macro-area: Torino, Genova, Milano,
Verona, Venezia, Bologna, Firenze, Ancona, Roma, Napoli,
Bari, Catanzaro, Palermo e Cagliari;
2. In futuro, se del caso, presenza in tutte le Filiali regionali.
Ampliamento e consolidamento delle funzioni decentrate
Proposta in tema di Vigilanza
bancaria e finanziaria
Cooperazione con intermediari e Autorità di Controllo
Tutte le Filiali potrebbero efficacemente svolgere compiti di:
• stimolo alla cooperazione interbancaria;
• analisi e accertamenti sulle società assicuratrici per conto dell’IVASS.
• collaborazione/consulenza ad AG, Forze di Polizia, Corte dei Conti.
Proposta in tema di Sorveglianza
sul SDP
Coinvolgimento della rete periferica per:
 sostegno dell’attuazione del programma di digitalizzazione (SEPA, agenda
digitale, sviluppo pagamenti elettronici nel settore pubblico e privato);
 monitoraggio efficienza ed efficacia dei circuiti di pagamenti.
Ampliamento e consolidamento delle funzioni decentrate
Proposta in tema di Analisi
economica e rilevazione congiunturale
Per assicurare informazioni trasparenti e complete alla Banca, a
operatori, esperti, ricercatori, istituzioni, utenti, studenti, cittadini:
• potenziare l’analisi e la ricerca economica territoriale;
• Filiali “aperte” e fruibili, incentivando l’accesso alle nostre biblioteche;
• attività di stimolo e di consulenza nei confronti delle Istituzioni, degli
operatori economici e delle Autorità di controllo locali.
Sviluppare studi di settore e dei fenomeni locali emergenti, mediante la:
• creazione di osservatori economici;
• valorizzazione della prossimità delle Filiali al territorio.
Ampliamento e consolidamento delle funzioni decentrate
Proposta in tema di Responsabilità
sociale della Banca
Va ampliata l’attività di natura volontaria, non derivante da obblighi
istituzionali o di legge, che la Banca realizza a favore della società.
Divulgazione scientifica. Accesso al patrimonio documentale e bibliografico
della Banca e promozione del dibattito scientifico.
Servizi informativi all’utenza. Comunicazione volta a
recepire e soddisfare le diversificate esigenze dell’utenza.
Educazione finanziaria. Offerta diretta di formazione a:
studenti universitari e medi; docenti elementari; dipendenti statali,
EE.LL., intermediari e service; cittadini e imprese.
Inclusione finanziaria. Promozione di campagne informative/educative.
Ampliamento e consolidamento delle funzioni decentrate
Proposta in tema di Responsabilità
sociale della Banca
Collaborazione tra Istituzioni. Collaborazione e consulenza alle Amm.ni
periferiche dello Stato, agli Enti locali, alle Università, alle CCIAA.
Continuità operativa. Assicurare condizioni minime di operatività dei circuiti
di pagamento a fronte di eventi catastrofici.
Presidio
del
territorio
e
mobilità.
Assicurare stabilmente una
organizzazione distribuita che contemperi le contrapposte esigenze di:
1. evitare, quando possibile, lo spostamento fisico dell’utenza (a seconda delle
caratteristiche del servizio offerto e della capacità di accesso degli utenti);
2. garantire la vicinanza a cittadini, imprese e Istituzioni pubbliche (per
sostenibilità sociale, economica e ambientale dei servizi offerti ).
3. prossimità ai soggetti controllati.
Ampliamento e consolidamento delle funzioni decentrate
Proposta in tema di Una
banca dati delle imprese
L’esigenza di una società indipendente di rating europeo e l’incapacità delle banche di
erogare il credito tenendo conto del merito, postula la creazione di un organismo europeo
cui la BCE potrebbe fornire risorse economiche e contributi operativi. Frattanto, anche per
l’attuale esigenza di valutare i crediti commerciali delle banche …
Proposta: La Banca crei una base dati sulle imprese, assegnando indicatori
utili alle banche per la valutazione del merito creditizio di
ciascuna impresa.
Obiettivo: Fornire un utile strumento neutro e obiettivo utile alle:
funzioni interne (gestione dei rischi, vigilanza, ricerca economica);
imprese meritevoli di credito e agli intermediari.
Ampliamento e consolidamento delle funzioni decentrate
Work in progress
L’estensione di operatività delle Filiali non può essere confinata
alle aree d’intervento sopra descritte, anche perché queste
rispecchiano solo le attuali esigenze, che possono evolversi
repentinamente.
Nell'attuale contesto - caratterizzato da repentini cambiamenti
sociali, normativi e tecnologici - occorrono modelli organizzativi
"flessibili" che consentano un costante adeguamento alla
evoluzione della domanda di beni e servizi.
Organizzazione territoriale della Banca d’Italia
Il bisogno di cambiare modello organizzativo
L’esercizio delle funzioni risente delle politiche di taglio dei costi. L’impatto
negativo sull’efficienza richiede una forte azione di recupero dei valori
aziendali e un riallineamento delle competenze alle esigenze del Paese.
Il processo di riorganizzazione anziché riqualificare l'attività delle Filiali,
ridimensionate nella loro vocazione operativa, ha perseguito l’abbandono
del territorio, sostituendo al vecchio un nuovo modello caratterizzato da
un’offerta di servizi limitata, rigida e diversificata nel territorio.
Nell’ambito di un rafforzamento e una qualificazione delle attività svolte
dalla rete periferica, bisogna quindi trasformare la presenza della Banca
nel territorio, rendendola forte e credibile.
Organizzazione territoriale della Banca d’Italia
Un modello organizzativo “moderno”
Il SIBC propone una nuova organizzazione della Banca che si
sviluppi in ambito regionale attraverso la centralità delle Filiali
regionali e una presenza diffusa nel territorio di Strutture adeguate
ai compiti da svolgere per la popolazione di riferimento, superando
le rigidità dell’attuale modello di Filiali specializzate.
Il presidio del territorio va garantito in modo stabile e uniforme,
differenziando le strutture soltanto nell’offerta dei servizi a maggior
valore aggiunto e secondo i diversi bisogni del territorio.
Organizzazione territoriale della Banca d’Italia
Un modello organizzativo “moderno”
La rete periferica della Banca, su base regionale, deve presidiare il
territorio e offrire i servizi all’utenza in modo distribuito e uniforme:
1. decentrando le attività che attraverso la prossimità possano più
efficacemente erogare i servizi della Banca;
2. garantendo strutture con investimenti in dotazioni professionali e
tecnologiche che rafforzino l’azione istituzionale;
3. assicurando una visione integrata e flessibile delle funzioni, dei compiti
e della gestione delle risorse produttive.
Organizzazione territoriale della Banca d’Italia
Proposta in tema di Un
modello organizzativo “moderno”
Articolazione della rete periferica su base regionale.
Organizzata in relazione ai diversi ambiti territoriali e dimensionata su 3 livelli di strutture,
in relazione ai compiti effettivamente assegnati.
 Sedi Regionali
 Filiali ad Ampia Operatività
 Filiali Spec. Trattamento del Contante
 Succursali con contante
 Succursali senza contante
 Succursali Spec. Vigilanza (no cash)
Tutte sottoposte
alla Sede Regionale,
con propri servizi
dedicati all’utenza e al
presidio del territorio
ed eventuali
compiti delegati.
Organizzazione territoriale della Banca d’Italia
Proposta in tema di Un
modello organizzativo “moderno”
Sedi Regionali
Assicurerebbero:
 Raccordo con l’A.C. e con le altre Sedi/Filiali regionali per le funzioni
e i compiti svolti in ambito di macro-area;
 Esecuzione interata e sinergica di tutte le funzioni della Banca;
 Coordinamento e gestione dell’attività della rete regionale*;
 Coordinamento e gestione delle risorse della rete regionale*;
* Consentirà alle Sedi regionali di avvalersi delle strutture della regione, con eventuale decentramento di
compiti in base alle esigenze e alle risorse professionali e tecnologiche disponibili.
Organizzazione territoriale della Banca d’Italia
Proposta in tema di Un
modello organizzativo “moderno”
Filiali ad ampia operatività
Svolgerebbero tutte le funzioni della Banca, con esclusione
delle attività di autoamministrazione, con dotazioni per il
trattamento del contante adeguate all’intero ciclo dei BB.
Filiali specializzate nel trattamento del contante
Svolgerebbero tutte le funzioni della Banca, con esclusione
delle
attività
di
vigilanza
prudenziale
e
di
autoamministrazione, con dotazioni per il trattamento del
contante adeguate a un bacino di utenza macro-regionale.
Tutte le attività
sarebbero svolte
nell’ambito degli
indirizzi fissati
dalla Sede
regionale, che
potrà delegare
compiti specifici in
deroga alle
limitazioni
funzionali della
struttura.
Organizzazione territoriale della Banca d’Italia
Proposta in tema di Un
modello organizzativo “moderno”
Succursali con contante
Svolgerebbero le funzioni della Banca, con esclusione delle attività di
vigilanza prudenziale e di autoamministrazione, con dotazioni
‘leggere’ per il trattamento del contante.
Succursali senza contante
Svolgerebbero le funzioni della Banca, con esclusione delle attività di
vigilanza prudenziale, di autoamministrazione e che presuppongono
l’utilizzo del contante.
Succursali spec. di vigilanza senza contante
Svolgerebbero le funzioni della Banca, con esclusione delle attività di
autoamministrazione e che presuppongono l’utilizzo del contante.
Tutte le attività
sarebbero svolte
nell’ambito degli
indirizzi fissati
dalla Sede/Filiale
regionale, che
potrà delegare
compiti specifici in
deroga alle
limitazioni
funzionali della
struttura.
Organizzazione territoriale della Banca d’Italia
Proposta in tema di Un
modello organizzativo “moderno”
Sub articolazioni
per tipologia di
struttura.
Filiale
Direzione
Coord.to
Staff dir.
Vigilanza
ARET
GSP
Segreteria
Regionale
SI
-
SI
SI
SI
SI
SI
Ampia Operatività
SI
-
SI
SI*
-
SI
SI
Spec. Tratt. Contante
SI
-
SI
-
-
SI
SI
Succ. con contante
SI
-
SI
-
-
SI
-
Succ. senza contante
-
SI
SI
-
-
-
-
Succ. spec. vigilanza
-
SI
SI
-
-
-
-
Staff dir.
Tit. Div.
Sost. Div.
Tit. Uff.
Sost. Uff.
* Solo se già presente
Incarichi funzionali
per tipologia di
struttura.
Filiale
Titolare
Sostituto
Regionale
Dirigente
Dirigente
Dir./Funz.
Dirigente
Funz.
Funz.
Coad.
Ampia Operatività
Dirigente
Dirigente
Funzionari
Dirigente
Funz.
Funz.
Coad.
Spec. Tratt. Contante
Dirigente
Dirigente
Funzionari
Dirigente
Funz.
Funz.
Coad.
Succ. con contante
Funzionari
Funzionari
Coadiutori
-
-
Funz.
Coad.
Succ. senza contante
Funzionari
Funzionari
Coadiutori
-
-
-
-
Succ. spec. vigilanza
Funzionari
Funzionari
Coadiutori
-
-
-
-
Organizzazione territoriale della Banca d’Italia
Gli impatti sul Personale
La necessaria riforma organizzativa esige il rafforzamento qualitativo
della compagine del personale della rete periferica, in termini di:
 livelli di responsabilità, commisurati al grado;
 conoscenze;
 capacità professionali, relazionali e di adattamento.
L’adeguatezza del personale ad un ruolo moderno e dinamico del
lavoro, passa necessariamente attraverso un sostegno al ricambio
generazionale che incentivi l’esodo di tutta la compagine del personale
prossima al collocamento a riposo.
Organizzazione territoriale della Banca d’Italia
Condivise le soluzioni organizzative, sarà necessario definire un piano di
migrazione al nuovo assetto e concordare gli interventi gestionali.
Andranno attuati piani di formazione/addestramento efficaci per:
 acquisire/rafforzare le competenze e le professionalità,
 migliorare le capacità manageriali, relazionali e di flessibilità.
L’eventuale riallocazione territoriale delle professionalità dovrà avvenire
esclusivamente incentivando la mobilità volontaria.
Nel nuovo assetto organizzativo risultano indispensabili:
1. adeguate clausole di salvaguardia economico/professionale;
2. condizioni di lavoro funzionali e di conciliazione vita/lavoro;
3. un sistema degli inquadramenti riformato.
Proposta
del SIBC
TRENTINO
VENETO
FRIULI V.G.
EMILIA R.
POPOLAZIONE
TIPOLOGIA
1.1.2013
FILIALE
509.626 AMPIA OPER.
530.308 REGIONALE
1.039.934
209.364
927.848 CONTANTE
242.543
881.245
UTENZA
847.983 REGIONALE
907.352 AMPIA OPER.
865.421 VIGILANZA
4.881.756
140.650
312.911
231.677 REGIONALE
536.622 VIGILANZA
1.221.860
990.681 REGIONALE
352.723
392.817 AMPIA OPER.
688.376
431.049
286.336 CONTANTE
386.111
522.468
UTENZA
326.926
4.377.487
LOMBARDIA
PROVINCIA
E REGIONE
BOLZANO
TRENTO
TRENTINO ALTO ADIGE
BELLUNO
PADOVA
ROVIGO
TREVISO
VENEZIA
VERONA
VICENZA
VENETO
GORIZIA
PORDENONE
TRIESTE
UDINE
FRIULI VENEZIA GIULIA
BOLOGNA
FERRARA
FORLI' E CESENA
MODENA
PARMA
PIACENZA
RAVENNA
REGGIO EMILIA
RIMINI
EMILIA ROMAGNA
LIGURIA
POPOLAZIONE
TIPOLOGIA
1.1.2013
FILIALE
127.844 REGIONALE
127.844
427.354
217.978
181.426
589.102 VIGILANZA
367.022
UTENZA
2.254.720 REGIONALE
160.143
176.307
4.374.052
851.283 REGIONALE
214.290
218.717
UTENZA
280.837
1.565.127
1.094.062 CONTANTE
1.247.192 AMPIA OPER.
592.504
UTENZA
361.812
338.425
225.798
411.335
3.075.083 REGIONALE
850.684
539.569
181.101
UTENZA
876.960
UTENZA
9.794.525
PIEMONTE
PROVINCIA
E REGIONE
AOSTA
VALLE D'AOSTA
ALESSANDRIA
ASTI
BIELLA
CUNEO
NOVARA
TORINO
Verbano-Cusio-Ossola
VERCELLI
PIEMONTE
GENOVA
IMPERIA
LA SPEZIA
SAVONA
LIGURIA
BERGAMO
BRESCIA
COMO
CREMONA
LECCO
LODI
MANTOVA
MILANO
Monza e della Brianza
PAVIA
SONDRIO
VARESE
LOMBARDIA
VALDAOSTA
Bacino di utenza, attuale presidio e proposta SIBC
Sede REG
1
1
1
1
1
1
1
1
Filiali AO
-
1
-
1
1
1
-
1
Filiali STC
-
-
-
1
-
1
-
1
Succ. cash
-
1
1
2
-
1
-
1
Succ. no cash
-
-
-
1
-
-
-
-
Succ. VIG
-
-
-
-
-
1
1
-
Bacino di utenza, attuale presidio e proposta SIBC
TIPOLOGIA
FILIALE
REGIONALE
UTENZA
-
CAMPANIA
BASILICATA
REGIONALE
PUGLIA
UTENZA
UTENZA
REGIONALE
AMPIA OPER.
MOLISE
REGIONALE
CONTANTE
UTENZA
UTENZA
ABRUZZO
REGIONALE
-
LAZIO
POPOLAZIONE
1.1.2013
389.053
300.774
315.725
306.955
1.312.507
226.217
87.124
313.341
1.246.297
392.446
399.835
628.221
801.190
582.814
4.050.803
428.523
283.651
908.784
3.055.339
1.093.453
5.769.750
200.012
376.182
576.194
UMBRIA
PROVINCIA
E REGIONE
CHIETI
L'AQUILA
PESCARA
TERAMO
ABRUZZO
CAMPOBASSO
ISERNIA
MOLISE
BARI
Barletta-Andria-Trani
BRINDISI
FOGGIA
LECCE
TARANTO
PUGLIA
AVELLINO
BENEVENTO
CASERTA
NAPOLI
SALERNO
CAMPANIA
MATERA
POTENZA
BASILICATA
MARCHE
POPOLAZIONE
TIPOLOGIA
1.1.2013
FILIALE
344.437 CONTANTE
987.354 REGIONALE
220.982
UTENZA
335.631
UTENZA
388.555
199.330
413.602 VIGILANZA
287.445
248.292
267.200
UTENZA
3.692.828
475.495 REGIONALE
210.711
UTENZA
175.143
320.418
363.388
UTENZA
1.545.155
657.873 REGIONALE
228.366
886.239
493.229
552.090
UTENZA
156.521
4.039.813 REG+STC+TES
315.623
UTENZA
5.557.276
TOSCANA
PROVINCIA
E REGIONE
AREZZO
FIRENZE
GROSSETO
LIVORNO
LUCCA
MASSA E CARRARA
PISA
PISTOIA
PRATO
SIENA
TOSCANA
ANCONA
ASCOLI PICENO
FERMO
MACERATA
PESARO E URBINO
MARCHE
PERUGIA
TERNI
UMBRIA
FROSINONE
LATINA
RIETI
ROMA
VITERBO
LAZIO
Sede REG
1
1
1
1
1
1
1
1
1
Filiali AO
1
1
-
2
1
-
1
1
-
Filiali STC
1
-
-
1
-
-
1
-
-
Succ. cash
1
1
-
1
-
-
1
2
-
Succ. no cash
1
-
-
-
-
-
-
-
-
Succ. VIG
1
-
-
-
-
-
-
-
-
Proposta
del SIBC
Bacino di utenza, attuale presidio e proposta SIBC
CATANZARO
COSENZA
CROTONE
REGGIO CALABRIA
VIBO VALENZIA
CALABRIA
359.716
714.281
171.666
550.323
162.252
1.958.238
REGIONALE
VIGILANZA
UTENZA
-
AGRIGENTO
CALTANISSETTA
CATANIA
ENNA
MESSINA
PALERMO
RAGUSA
SIRACUSA
TRAPANI
SICILIA
CAGLIARI
Carbonia-Iglesias
Medio Campidano
NUORO
Ogliastra
Olbia-Tempio
ORISTANO
SASSARI
SARDEGNA
446.081
272.458
1.077.113
172.413
648.062
1.243.638
310.220
399.469
430.478
4.999.932
551.077
127.958
100.624
158.314
57.321
152.455
163.079
329.551
1.640.379
UTENZA
VIG
AMPIA OPER.
UTENZA
REGIONALE
UTENZA
UTENZA

REGIONALE
UTENZA

SARDEGNA
TIPOLOGIA
FILIALE
SICILIA
POPOLAZIONE
1.1.2013
CALABRIA
PROVINCIA
E REGIONE
Sede REG
1
1
1
Filiali AO
1
2
1
Filiali STC
-
-
-
Succ. cash
-
2
-
Succ. no cash
-
1
-
Succ. VIG
1
1
-
Proposta
del SIBC
Organizzazione territoriale della Banca d’Italia
1
-
20
Filiali AO
-
-
-
1
1
1
-
1
-
-
-
1
-
-
-
1
-
-
2
1
2
11
Filiali STC
-
-
-
1
-
1
-
1
1
-
-
1
-
-
1
-
-
-
-
-
-
6
Filiali SSU
-
-
-
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DDV
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?
SARDEGNA
1
SICILIA
1
CALABRIA
1
BASILICATA
1
CAMPANIA
1
PUGLIA
1
MOLISE
1
ABRUZZO
1
LAZIO
1
UMBRIA
1
MARCHE
1
TOSCANA
1
EMILIA R.
1
FRIULI
1
VENETO
1
TRENTINO
1
LOMBARDIA
1
LIGURIA
1
PIEMONTE
1
VALD’AOSTA
Sede REG
ITALIA
Proposta Banca al 2020 … e … proposta SIBC al 2025
Sede REG
1
1
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20
Filiali AO
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1
1
1
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2
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2
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16
Filiali STC
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1
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6
Succ. cash
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14
Succ. no cash
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3
Succ. VIG
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5
Struttura
La proposta del SIBC
Sindacato Indipendente Banca Centrale
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