LAVORO: ANALISI, SBOCCHI, PROSPETTIVE Marco Pascolini IRES-FVG La crisi 2008-14 • Contesto FVG meglio di altre realtà ma con indicatori peggiori del nord-est • Caduta dello stock di occupazione (22.000 occupati in meno) • Raddoppio dei disoccupati (molti provenienti dagli ex-inattivi): oltre 40.0000 • Seconda parte della crisi interessa servizi e costruzioni mentre tiene meglio il manifatturiero • Tasso di occupazione giovanile in calo, problema principale i Neet • Componente femminile resiste meglio nella prima fase della crisi (con incremento del tasso di attività) ma nell’ultimo biennio peggiora: la crisi dal manifatturiero passa al terziario… • Cambiamento composizione della domanda di lavoro: forme contrattuali a maggiore flessibilità, con prospettive strutturali • La crisi comporta una perdita di competenze professionali: contrazione forte per artigiani e operai specializzati seguiti da tecnici, quadri e dirigenti. Migliore tenuta (ma calo comunque) di professioni a media qualificazione nel terziario. • Evidente impatto delle scelte legislative e di regolamentazione sulle forme contrattuali (es. lavoro parasubordinato, intermittente, domestico, etc..) L’offerta di lavoro 251.9 INATTIVI 245.4 240.1 522.2 OCCUPATI 2007 499.8 2013 500.8 2014 (I-III trim.) 18.5 41.8 DISOCCUPATI 41.6 0 100 200 300 400 500 600 Contrazione dello stock di occupati (22mila in meno) senza considerare fenomeni di labour hoarding Raddoppio del numero di disoccupati; tasso al 7,7% (contro 12,2% nazionale e il 10,8% UE28) Gli inattivi diminuiscono per l’aumentata partecipazione femminile e l’allungamento dell’età pensionabile (-22% tra i 55-64enni). Crescono invece fra tra i 15-24enni (+19%) 3 LA CASSA INTEGRAZIONE ORE DI CIG (milioni) FVG 2005-14 36 32 28 24 20 16 12 8 4 0 2005 2006 2007 2008 TOTALE 2009 CIGO 2010 CIGS 2011 2012 2013 2014 CIGD 4 La domanda di lavoro: 175.000 movimenti nel 2013 e 93.500 I semestre 2014 240.000 Avviamenti 230.000 Cessazioni 220.000 Calo negli avviamenti del 24,4% (Provincia UD 23,6%) Solo nel 2011 i saldi tornano positivi 210.000 200.000 Nel 2013 peggior saldo delle posizioni lavorative dall’inizio della crisi (-8.500) 190.000 180.000 170.000 160.000 2008 2009 2010 2011 2012 2013 Nel 2014 (fino a settembre) questo trend è rallentato (calo avviamenti -2,3% sulla provincia di Udine); i saldi migliorano Segnali positivi dal manifatturiero Movimenti di assunzione per tipologia contrattuale (%) 2008 2009 2010 2011 2012 2013 Tempo determinato 44,6% 44,2% 43,9% 44,2% 47,5% 47,5% Tempo indeterminato 21,4% 18,7% 16,8% 16,1% 15,6% 16,5% Apprendistato 3,3% 3,0% 2,5% 2,0% 2,0% 2,0% Lavoro domestico 2,4% 2,9% 3,1% 3,4% 3,7% 3,8% Lavoro intermittente 3,7% 5,7% 6,9% 8,8% 4,4% 2,8% Lavoro parasubordinato 13,6% 12,1% 12,1% 11,7% 10,3% 8,9% Somministrazione 11,0% 13,4% 14,7% 13,9% 16,5% 18,4% Totale 100% 100% 100% 100% 100% 100% Aumentano i voucher: 2,7 milioni in FVG nel 2007 (erano 250.000 nel 2009) Aumentano le “esperienze” di lavoro: tirocini e LSU 6 350 Occupati per genere (v.a.) 300 Analisi per genere 250 La componente maschile sconta la gran parte della perdita occupazionale (19,3 contro -2,4) 100 2008 200 2013 150 2014 (I-III trim.) 50 0 Maschi Femmine 1,500 Saldi avviamenticessazioni: componente femminile mostra miglior tenuta nella prima fase della crisi ed un successivo riallineamento 1,000 Saldi F Saldi M 500 0 2008 2009 2010 2011 2012 2013 -500 -1,000 -1,500 7 settore pub. 13,9% industria 25,9% La distribuzione settoriale dell’occupazione in FVG: il peso dei servizi costruzioni 7,5% servizi 37,6% commercio 15,1% 600.0 500.0 120.0 108.7 400.0 indipendenti 300.0 Lavoro indipendente rappresenta il oltre 1/5 dell’occupazione: fattore rilevante di cui spesso non si tiene conto dipendenti 200.0 401.6 391.1 2008 2013 100.0 0.0 Contrazione più forte del lavoro indipendente nella prima fase della crisi a cui segue una maggiore tenuta I due problemi principali: la disoccupazione di lunga durata e l’inserimento lavorativo dei giovani Crescita costante del tasso di disoccupazione di lunga durata La perdita dell’occupazione si rivela fenomeno sempre meno temporaneo e sempre più strutturale Importanza politiche di attivazione Riqualificazione durante gli ammortizzatori Tasso disocc. di lunga durata 2008 2009 2010 2011 2012 2013 FVG 33,8 28,7 38,2 46,3 40,8 43,7 ITALIA 45,7 44,4 48,5 51,9 53,1 57,0 9 TASSO DI DISOCCUPAZIONE GIOVANILE 15-24 anni Tasso di attività 2013: 27,1% Vischiosità del turnover Distanza scuolaimpresa: importanza esperienza in azienda Mancato decollo del contratto di apprendistato 50 40 40 30 24,2 21,3 20 13,9 10 0 2008 2013 FVG ITALIA Problema principale sono i Neet: nel 2014 stimati 17.000 fino a 25 anni e 27.000 fino 29 anni (target Garanzia Giovani) 10 TASSO DI OCCUPAZIONE per classi di età, FVG 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 diff. 15-24 anni 30,5 29,8 25,4 25,8 23,7 18,5 20,5 -10,0 25-34 anni 79,4 80,8 79,0 76,4 76,0 74,0 69,9 -9,5 35-44 anni 86,8 87,3 84,9 83,9 84,4 83,9 81,4 -5,4 45-54 anni 82,4 80,8 78,0 79,7 81,7 80,3 79,6 -2,8 55-64 anni 29,8 29,0 30,6 33,1 35,4 39,8 42,8 12,9 Tot. FVG 65,5 65,3 63,4 63,6 64,2 63,6 63,0 -2,5 11 110 100 fino a 24 90 25-34 45-54 80 oltre 54 70 Avviamenti per classe di età (2008=100): i giovani scontano il rallentamento del turnover 60 50 2008 2009 2010 2011 Specie per i giovani aumenta l’incidenza delle forme contrattuali flessibili (necessità di maturare esperienza in azienda) 2012 2013 <24 anni >44 anni 2008 2013 2008 2013 Apprendistato 12,3 10,0 0,0 0,0 Tempo determinato 31,1 23,9 31,4 34,4 Tempo indeterminato 15,7 5,0 24,2 11,5 Parasubordinato 7,7 7,7 19,3 18,5 Somministrato 25,4 36,9 11,7 16,2 Intermittente 1,9 5,5 0,8 2,3 Lavoro domestico 1,1 0,9 8,0 10,8 Altre forme 4,7 10,1 4,4 6,3 100,0 100,0 100,0 100,0 Totale Tasso di disoccupazione FVG per titolo di studio 2013 12 Studiare paga ancora (sebbene la crisi colpisca di più le professioni ad alta qualificazione) 10 8 licenza di scuola elementare, nessun titolo di studio licenza di scuola media 6 diploma 4 2 laurea e post-laurea 0 Al crescere del titolo di studio migliorano i tassi di occupazione e disoccupazione (meno evidente in FVG che in Italia) Ingresso nel MDL: aumentano le probabilità di inserimento entro 12 mesi di quasi tre volte fra laureati (38,3%) e licenza media (14,8%) Paradosso italiano: minor numero di laureati e più alto fenomeno di overeducation Problema sistema scolastico e di orientamento La domanda di lavoro e le qualifiche avviate durante la crisi (2008=100) Difficoltà maggiore per professioni con competenze elevate (dirigenti, tecnici) o quelle manuali qualificate Tenuta del terziario qualificato (turismo-ristorazione-servizi alla persona-addetti alle vendite) e delle professioni intellettuali (in area scientifica-ICT) 130 Dirigenti e imprenditori 120 Professioni intellettuali 110 Professioni tecniche 100 90 Impiegati 80 70 Professioni qualificate terziario 60 Operai specializzati e artigiani 50 40 Conduttori impianti e operai 30 Professioni non qualificate 2008 2009 2010 2011 2012 2013 Le previsioni di assunzione per gruppo professionale (I trimestre 2015 - Fonte Excelsior) Professioni non qualificate 13% Alta qualificazio ne 20% Primi gruppi (% ) Operai metalmeccanici 12,2 Cuochi, camerieri 10,3 Commessi 9,1 Segreteria, servizi generali Operai specializzati 27% Impiegati e qualificati terziario 40% 6,5 Specialisti amministrativi e finanziari 5 Ingegneri, specialisti area scientifica 5 0 5 10 15 Guardandola in positivo… Ci sono anche imprese che vanno bene! Nel 2014 qualche debole segnale di ripresa (export, tenuta settore industriale…) Sul fronte del MDL: Nel 2014 si è arrestato il trend di calo delle assunzioni del biennio 2012-13 (il dato definitivo non è ancora a disposizione) I movimenti di assunzione comunque ci sono quindi il mercato non è ingessato (175mila assunzioni nel 2013, 20mila a tempo indeterminato) Capire il cambiamento strutturale del MDL: concetto di occupabilità Figure professionali ricercate: superata la questione mismatch del passato (anche recente) oggi si deve prestare più di attenzione all’orientamento (discipline tecnico-scientifiche) Importanza competenze in un mercato del lavoro sempre più flessibile (anche quando ci sarà ripresa economica): formazione continua e permanente, approccio proattivo Mobilità intra-UE è un alternativa Riforma del mercato del lavoro e potenziamento politiche attive GRAZIE PER L’ATTENZIONE www.iresfvg.org www.facebook.com/IresFvgImpresaSociale @IRESFVG 17