Tenth International Symposium HEART FAILURE & Co. CARDIOLOGY SCIENCE UPDATE FEMALE DOCTORS SPEAKING ON FEMALE DISEASES Milano 9 - 10 aprile 2010 500,000 450,000 400,000 350,000 Deaths 300,000 250,000 200,000 150,000 100,000 50,000 0 Alzheimer CLRD Cancer All Other CVD Stroke Heart Disease All Ages <85 85+ AHA report; (United States: 2006). Source: NCHS and NHLBI. Modificato da Regitz-Zagrosek V., Nature Rev Drug Discov 2006 Sintomi e caratteristiche Differenze F vs M Sintomi di infarto miocardico e angina “Angina tipica” meno frequente nelle donne; + spesso nausea, vomito Sensibilità e specificità di ECG sotto sforzo Minore nelle donne Mortalità post-AMI Maggiore nelle donne Complicazioni (sanguinamento PCA, trombolisi) Maggiore nelle donne Complicanze post-CABG Maggiore nelle donne Cardiomiopatie F<M (HCM); cardiopatia da stress (Tako-tsubo) più frequente nella donna Cardiopatia e/o coronaropatia diabetica Maggior rischio nelle donne Ipertrofia ventricolare sinistra Più tardiva ma con rischi maggiori nella donna Funzione ventricolare nella HF Minore disfunzione sistolica, maggiore diastolica nelle donne ECG e aritmie QT più lungo, maggiore incidenza di LQTS, TdP e tachicardia nelle donne Nelle donne la funzione sistolica è meglio preservata (da qui la prevalenza relativamente maggiore di insufficienza diastolica). Questa differenza potrebbe essere attribuita a una maggiore protezione nella donna nei confronti di quei meccanismi molecolari e cellulari che portano ad apoptosi, ipertrofia e fibrosi, e quindi a scompenso. Possono portare a una sottovalutazione della malattia e/o terapia inadeguata Possono comportare rischi diversi (ad esempio di aritmie per interazioni farmacologiche) Modello Intervento Fenotipo F vs M Ratto SD Banding aorta (TAC) LVH F<M Ratto SD Legatura coronarica (acuto) Infarto miocardico, dimensione F <M Ratto SD Legatura coronarica (cronico) Rimodellamento postinfarto Meglio in F SHR Nessun trattamento o AngII Ipertensione F<M SHR ACE-I o ARB Regressione di LVH F<M Ratto STZ Diabete tipo 1 Disfunzione ventricolare Rimodellamento elettrofisiologico F<M Topo KO ERβ -/- + TAC LVH Rimodellamento Aumentata nelle F -/Uguale nei M Topo KO ERα -/- + infarto Danno da ischemia/riperf. Aumentato nei M -/- Modificato da Regitz-Zagrosek V., Nature Rev Drug Discov 2006 • Modulazione positiva della produzione di NO: azione antiipertrofica, anti-apoptotica e vasodilatante • Funzione vascolare: minore espressione di proteine di adesione e VEGF • Espressione genica a livello cardiomiocitario: ANP, connexine (Cx), matrice extracellulare, ecc. • Signaling cardiomiocitario correlato alla crescita e metabolismo cellulare: modulazione di PI3K e AKT • Modulazione di canali ionici e dell’omeostasi del calcio e recettori beta adrenergici • Modulazione del RAAS e dell’endotelina • Modulazione positiva della produzione di NO: azione anti-ipertrofica, anti-apoptotica e vasodilatante • Funzione vascolare: minore espressione di proteine di adesione e VEGF • Espressione genica a livello cardiomiocitario: ANP, connexine (Cx), matrice extracellulare, ecc. • Signaling cardiomiocitario correlato alla crescita e metabolismo cellulare: modulazione di PI3K e AKT • Modulazione neuroumorale (RAAS, endotelina, NE) • Modulazione di canali ionici e dell’omeostasi del calcio e recettori beta adrenergici Furukawa T, Kurokawa J. Pharmacol Ther. 2007 Jul;115(1):106-15. 1. Gli estrogeni aumentano la sintesi di NO attivando la eNOS (endothelial NO synthase) senza modificarne l’espressione. 2. Questo effetto è mediato soprattutto da ERα localizzati nel plasmalemma di cellule endoteliali in speciali invaginazioni (caveolae) 3. I recettori ER legati all’ormone attivano la tirosin kinasi nonrecettoriale SRC, la subunità regolatoria di PI3K, promuovendo l’attivazione di PI3K e AKT, con attivazione di eNOS 4. Infine, i recettori ER membranari stimolano eNOS attraverso l’attivazione di proteine G. 5. NO esercita azione anti-ipertrofica e anti-apoptotica e modula i livelli di calcio intracellulare ed EC coupling • Modulazione positiva della produzione di NO: azione antiipertrofica, anti-apoptotica e vasodilatante • Funzione vascolare: minore espressione di proteine di adesione e VEGF • Espressione genica a livello cardiomiocitario: ANP, connexine (Cx), matrice extracellulare, ecc. • Signaling cardiomiocitario correlato alla crescita e metabolismo cellulare: modulazione di PI3K e AKT • Modulazione neuroumorale (RAAS, endotelina, NE) • Modulazione di canali ionici e dell’omeostasi del calcio e recettori beta adrenergici La protezione CV nelle donne in premenopausa sembra associata all’inibizione del RAAS da parte degli estrogeni. Gli Male estrogeni endogeni (non quelli esogeni) inibiscono la sintesi di angiotensinogeno nel fegato e l’espressione dei recettori AT1 nel miocardio, mentre l’espressione di AT2 Female sembra aumentata nel cuore e nel rene. Gli estrogeni esogeni agiscono in maniera diversa e possono indurre, anziché inibire, la sintesi epatica di angiotensinogeno. Shimoni et al., Am J Physiol 287: H311-H319, 2004; Il trasportatore delle catecolamine (NorEpinephrine Transporter o NET) è meno attivo nel genere femminile. La sovrastimolazione adrenergica è stata associata alla cardiopatia di Tako-tsubo (TTC) che ha una netta prevalenza nel genere femminile. La diminuzione degli estrogeni nella menopausa potrebbe quindi predisporre, tra l’altro, a TTC. Tra le varie azioni di NO, c’è anche un effetto antiadrenergico (mediato soprattutto dalla nNOS miocitaria) che limita gli effetti della beta-stimolazione. • Modulazione positiva della produzione di NO: azione antiipertrofica, anti-apoptotica e vasodilatante • Funzione vascolare: minore espressione di proteine di adesione e VEGF • Espressione genica a livello cardiomiocitario: ANP, connexine (Cx), matrice extracellulare, ecc. • Signaling cardiomiocitario correlato alla crescita e metabolismo cellulare: modulazione di PI3K e AKT • Modulazione neuroumorale (RAAS, endotelina, NE) • Modulazione di canali ionici e dell’omeostasi del calcio e recettori beta adrenergici depolarization ATPase Ca NCX Ca Na ICaL RyR2 Efflux Calstabin2 CICR SERCA2 SR Ca2+ store Ca2+ reuptake PLN T-tubule Ca2+ release Contraction Nediani , Borchi, Raimondi & Cerbai , ARS 2010 Relaxation L’elettrogenesi cardiaca differisce nei due sessi. Le donne hanno : • una frequenza cardiaca a riposo più alta • maggiore heart-rate variability • QTc più lungo • prolungamento di QTc maggiore alle basse frequenze • maggiore suscettibilità a TdP = 17-β estradiol Rathore et al., N Engl J Med. 2002;347(18):1403 La terapia con digossina è associata ad un aumentato rischio nella donna – ma non nell’uomo – con HF o disfunzione ventricolare. La maggiore suscettibilità può essere dovuta a differenze farmacocinetiche ( conc. plasmatica di farmaco libero, binding muscolo scheletrico) Wing et al., N Engl J Med. 2003;348:583 Luzier et al., Clin Pharmacol Ther. 1999; 66:594 S-metoprololo R-metoprololo I risultati dei grandi trial clinici (MERIT, CIBIS II, COPERNICUS) hanno portato a risultati inconcludenti nelle donne perché poco rappresentate nella coorte dei pazienti. Differenze di genere nella farmacocinetica possono esporre a concentrazioni plasmatiche più elevate. Toner et al., Br J Clin Pharmacol 1984;18:449–52 I diuretici sono in generale più usati nelle donne, anche se possono dare eventi avversi più frequenti. Ad esempio, iponatremia e ipopotassemia sono più probabili nelle donne, e associate a effetti collaterali più gravi (LQTS e aritmie). Mutazioni a carico di canali ionici causano la LQT syndrome. LQT1 e LQT2 sono dovute a mutazioni dei canali di potassio IKs e IKr, rispettivamente; LQT3 del canale del sodio. LQT1 e LQT2 sono più gravi. Genotipo/ Frequenza LQT1 +++ LQT4 LQT2 ++ LQT6 LQT3 + Trasmissione Cromosoma-Gene Proteinasubunità Meccanismo IKs – IKs - IKr - IKr - INa - Diminuita corrente di K Autosomica dominante 11-KVLQT1 (KCNQ1) 21-minK (KCNE1) 7-HERG (KCNH2) 21-MiRP1 (KCNE2) 3-SNC5A 4-ANKB 17-KCNJ2 Ankyrin-β IK1 Autosomica recessiva 11-KvLQT1 21-minK IKs - IKs - Diminuita corrente di K Acquired (drug-induced) HERG IKr Diminuita corrente di K LQT5 +/LQT7 JLN1 JLN2 + Diminuita corrente di K Aumentata corrente di Na Diminuita corrente di K K+ K+ Na+ Na+ Zareba et al., JACC 2003; 42:103-109 I pazienti LQT1 e LQT2 hanno maggior rischio di eventi. Nell’infanzia, il rischio di eventi cardiaci è maggiore nei maschi LQT1 rispetto alle femmine LQT1, simile per pazienti LQT2 e LQT3. Zareba et al., JACC 2003; 42:103-109 Negli adulti, le donne LQT1 e LQT2 hanno maggior rischio di eventi cardiaci degli uomini, nei quali il testosterone contribuisce ad accorciare QT. Non esistono differenze di genere per LQT3. • minor peso corporeo e rapporto muscolo/grasso • minore attività di alcuni citocromi P450 (CYP1A, CYP2E1) • minor attività della glicoproteina P • minore attività degli enzimi di fase 2 glucurono- e solfo-trasferasi • maggiore attività di CYP2D6 e CYP3A (incerto) = 17-β estradiol = HF Farmaci (ad es., sotalolo) Diuretici (ipokalemia) Congenita Acquisita Genere femminile HF: ridotta riserva di ripolarizzazione Prolungamento del QT Effetto del farmaco su HERG Farmaci che prolungano QT Antiaritmici di Classe I e III (amiodarone, sotalolo, chinidina, procainamide, etc.) Fenotiazine (haloperidolo, clorpromazina, ..) Antidepressivi Triciclici (imipramina, nortriptilina, ..) Antiistaminici Non-sedativi (terfenadina, astemizolo) Macrolidi (eritromicina, azithomicina,..) Procinetici (cisapride) Stimolanti Agonisti Adrenergici Metilxantine Anti-asmatici Droghe d’abuso (cocaina, ecc.) È necessario un approccio integrato • fisiopatologico • cellulare e molecolare • farmacologico • clinico per comprendere l’entità e la rilevanza delle differenze di genere nell’ottimizzazione e personalizzazione della terapia per l’insufficienza cardiaca. 84.7 Percent of Population 90 80 73.6 73.1 78.8 70 60 50 39.6 40 39.6 30 20 10 14.9 8.7 0 20-39 40-59 60-79 Men 80+ Women * CAD, HF, stroke, hypertension; AHA report 2010; Source: NCHS and NHLBI. Regitz-Zagrosek V., Nature Rev Drug Discov 2006 Rodriguez et al., JAMA 2001; 285:1322 Malattia CV Differenze M vs F Note Infarto miocardico Età di comparsa Fattori di rischio 15 anni + tardi nelle donne Diabete e ipertensione F>M Ipertensione Età di comparsa Prevalenza aumenta bruscamente in menopausa Insufficienza cardiaca Mortalità Peso de fattori di rischio F<M Diabete e ipertensione F>M Morte improvvisa Prevalenza M>F Modificato da Regitz-Zagrosek V., Nature Rev Drug Discov 2006 Percent of Population 16 14 12 10 8 6 4 2 0 14.7 12.8 9.1 4.9 0.3 0.2 20-39 1.9 1.4 40-59 60-79 Men 80+ Women (AHA, NHANES: 2003-2006). Per 1,000 Person Years 45 40 35 30 25 20 15 10 5 0 41.9 32.7 22.3 14.8 9.2 4.7 65-74 75-84 Age Men 85+ Women AHA report: FHS 1980-2003 HF based on physician review of medical records and strict diagnostic criteria. Witt et al., J Mol Med (2008) 86:1013–1024 Verherk et al., Int Heart J 2005 Brain natriuretic peptide (BNP) è un marker importante per l’insufficienza cardiaca sistolica e diastolica. Tuttavia, è necessario tener conto delle differenze di genere nell’interpretazione dei livelli di BNP, che sono normalmente più alti nelle donne, ma aumentano meno (paradossalmente) nella malattia anche a parità di disfunzione ventricolare, diminuendo la sensibilità di BNP. (Maisel et al., Am Heart J 2004;147:1078–84.)