Jugerta Brahimaj Biografia L’Albania era un paese povero in cui esisteva solo il mondo dei furti e delle rapine, ora è cambiata tanto da quando sono partita, ma comunque la situazione non è delle migliori. Per questo motivo i miei genitori hanno deciso, per il nostro bene, di andare via. Eravamo pronti per andare in America, ma mia zia che in quel periodo era in Grecia, ci ha portato i passaporti, e così hanno preso me, che avevo 4 anni, e mio fratello, che ne aveva solo 1 e siamo andati in Grecia con loro. Dopo un anno circa i miei genitori decisero di venire qui. Siamo partiti con l’aereo e dopo due ore eravamo a casa di mia zia. Se avessi potuto scegliere sarei rimasta in Grecia dove c’erano i miei cugini preferiti e i miei amici prima di noi qui in Italia c’erano i miei zii materni che ci hanno ospitato per i primi giorni. Appena arrivati mio fratello è andato in asilo, mentre io, che non volevo restare qua, sono andata in prima elementare dove ho incontrato un sacco di amici che mi hanno fatto cambiare, in parte, idea. Anche adesso non mi sento italiana, ma mi va bene stare qui perche ci sono i miei amici. I miei genitori in Albania facevano il macellaio e la veterinaria, mentre ora sono muratore e casalinga. 1. Il paese d’origine Jugerta è nata a Vlora in Albania 2. Decisione di partire L’Albania era un paese in cui la situazione non è delle migliori. 3. Il viaggio Dall’Albania doveva andare in America, ma è partita per la Grecia in aereo e da li è arrivata in Italia. 4. L’impatto I primi giorni sono stata a casa dei miei zii materni e ho subito imparato la lingua anche se avevo voglia di tornare a casa mia. 5. Stabilizzazione Abbiamo acquistato una casa a Roveredo in Piano dove mio padre fa il muratore e mia mamma la casalinga. 6. Decisione di restare o tornare Non sapevo se i miei genitori volevano restare o no, ma avendo comprato la casa supponevo di si. 7. Legami con il paese d’origine Torno in Albania circa due volte all’anno e mi piace molto stare lì perché ritrovo tutti i miei amici e parenti.