RESPIRAZIONE – TEORIA E PRATICA 1. Teoria: cenni di fisiologia: apparato • Polmoni come palloncini • Vedi come l’aria passa per le corde vocali • Diaframma • Addominali 2. Pratica: esercizi • Da sdraiati • Da seduti • Da in piedi APPARATO FONATORIO BOCCA (strumento di modulazione e risonanza) e le CAVITA’ nasali = CASSA DI RISONANZA LARINGE = CORDE o PLICHE VOCALI POLMONI = MANTICE IL NOSTRO STRUMENTO POLMONI IL DIAFRAMMA Come è noto, la respirazione e il movimento del diaframma (e degli altri muscoli respiratori lisci) sono fenomeni che avvengono in modo inconsapevole. Possiamo però intervenire in due modi: INSPIRAZIONE: La parte ATTIVA della respirazione: utilizziamo tutto lo spazio ESPIRAZIONE: La parte PASSIVA della respirazione: moduliamo il flusso d’aria che arriva alla glottide, con l’ausilio di muscoli volontari: gli addominali alti e bassi LE CORDE (o PLICHE) VOCALI LA CASSA DI RISONANZA detta anche MASCHERA … ne riparleremo … TIPI DI RESPIRAZIONE CLAVICOLARE COSTO-DIAFRAMMATICA ADDOMINALE CLAVICOLARE … cioè la respirazione del disimpegno civilizzato …. ADDOMINALE La classica respirazione JOGA La discesa del centro frenico varia da 1 cm nella respirazione normale fino a 10 cm in quella forzata COSTO-DIAFRAMMATICA Unione della toracica con l’addominale. Adatta per il canto, il parlato, ma anche per la pratica di sport come il nuoto o la corsa COME SI FA? Si gonfia prima la parte bassa del polmone e poi il torace Ricorda: tutto si svolge sopra l’ombelico … Lo spostamento è veloce COSTO-DIAFRAMMATICA COME SI OSSERVA? Uno dei problemi più comuni per chi “impara a suonare” l’apparato fonico è che lo strumento utilizzato è … invisibile. La parte MANTICE, però, è quella più facile da visualizzare perché provoca dei cambiamenti fisici apprezzabili: 1. Inspirazione addominale: il diaframma, abbassandosi, provoca la compressione degli organi sottostanti: L’addome si porta in avanti 2. Inspirazione costale: le costole inferiori (non legate allo sterno) si allargano verso l’esterno 3. Espirazione addominale: il diaframma si rialza (passivamente) e le viscere tornano al loro posto (l’addome rientra) 4. Espirazione costale: il torace si rilassa, ma attenzione: non “rientra in se stesso”. Qui si entra nell’argomento-postura; basti ora immaginare che, se la gomma del palloncino aderisce, è molto più difficile rigonfiarlo COSTO-DIAFRAMMATICA COSA SI DEVE FARE, IN PRATICA? 1. Quando si inspira, si riempie tutto il polmone: • Si deve essere rilassati • Le spalle NON si alzano (respirazione clavicolare) • La pancia fuoriesce • Le costole si allargano lateralmente • Piccola pausa di apnea (solo in fase di esercizio) 2. Quando si espira: • Si deve essere rilassati • Le spalle NON si muovono • La pancia rientra • Si può controllare il flusso d’aria uscente agendo sugli addominali alti (cassa toracica) e bassi (che entrano in gioco anche nel canto di note alte, dando l’ACCENTO) ESERCIZI Per prendere consapevolezza della respirazione costo-diaframmatica DA SDRAIATI • distendersi supini, appoggiare la mano sull’addome e sentire che la pancia si alza quando si inspira e si abbassa quando si espira. Rilassate le spalle • Appoggiare l’altra mano sul torace e sentire che le costole si allargano ESERCIZI Per prendere consapevolezza della respirazione costo-diaframmatica DA SDRAIATI • Poggiare un peso sull’addome e allenarsi a sollevarlo con il respiro ESERCIZI Per prendere consapevolezza della respirazione costo-diaframmatica DA ERETTI Appoggiamo la nostra schiena ad un muro, cercando di stare eretti e che la colonna vertebrale ben aderente al muro. Le gambe a 15 cm circa dal muro, oblique davanti a noi con le ginocchia diritte o leggermente flesse. Mettiamo una mano sull’addome e respiriamo rilassando le spalle Questa postura obbliga i muscoli diaframmatici a lavorare e di conseguenza ad allenarsi. Di solito è impossibile da parte del nostro corpo opporre tensioni e resistenze al lavoro e all'allenamento dei muscoli diaframmatici ESERCIZI Per prendere consapevolezza della respirazione costo-diaframmatica DA ERETTI In piedi, postura ben eretta, gambe divaricate all'altezza delle spalle. Flettetevi in avanti col busto, senza inarcare la schiena però, con la schiena sempre bella diritta. Le braccia devono restare a penzoloni, libere e non tese. Quando siete a circa 90 gradi col busto (cioé circa ad angolo retto con le gambe) … respirate. anche in questa posizione i muscoli diaframmatici sono obbligati a lavorare e ad allenarsi. ESERCIZI Per prendere consapevolezza della respirazione costo-diaframmatica DA ERETTI In piedi, postura eretta, ma non rigida, gambe allargate in linea con le spalle, mettete i pollici delle mani sui fianchi. I pollici vanno posizionati sui fianchi dove ha inizio l' osso del bacino, in modo che le mani aperte coprano la pancia sotto l' ombelico. gli indici appoggiano sulla pancia (mani orizzontali). Buttiamo fuori l'aria dalla bocca soffiando (naturalmente, senza sforzare), sgonfiandoci "come un pneumatico bucato". Poi inspiriamo l' aria dal naso, facendo attenzione che l' aria entri dal naso per effetto del movimento della pancia all' infuori e non viceversa, non respiriamo forzatamente. Durante l’espirazione le mani si avvicinano, seguendo il movimento della pancia che si abbassa. Durante l’inspirazione le mani si riallargano con l'allargamento della pancia. Questo esercizio va fatto lentamente, senza sforzare il fiato. Fate questa operazione (inspiro-espiro) 50 volte alla mattina e 50 volte alla sera. Sempre lentamente, una serie di 50 volte deve durare 10-15 minuti circa (anche di piu', piu' lento e' meglio e'). L’ORA DELLA VERITA’ Abbiamo capito la respirazione costale-diaframmatica? Mettiamoci allo specchio … ESERCIZI Per prendere consapevolezza della respirazione costo-diaframmatica DA SEDUTI Questo esercizio deve essere fatto seduti sopra una sedia, sulla poltrona o sul divano. Può essere fatto mentre si guarda la televisione. Dobbiamo sedere in posizione obliqua, cioè praticamente sdraiati sulla sedia, con il collo sullo schienale, la schiena diritta che non tocca la sedia (solo il sedere tocca la sedia) e la gambe dritte e allungate. Mettiamo le mani sotto l' ombelico. Buttiamo fuori il fiato dalla bocca, soffiando come quando soffiamo per raffreddare una minestra. Poi facciamo rientrare l' aria dal naso. Quando inspireremo la pancia si gonfierà, ma non subito: ci vogliono alcuni second prima che l'aria dal naso arrivi a provocare il movimento della pancia. Non dobbiamo però gonfiare la pancia volontariamente, ma aspettare che si gonfi da sola, col fiato. Facciamo questo esercizio per 15-20 minuti ogni giorno molto lentamente, senza respirare forzatamente, rilassandoci. Facciamo entrare il fiato naturalmente dal naso e soffiamo il fiato naturalmente dalla bocca. Aspettiamo che la pancia si gonfi naturalmente, per effetto del fiato. Non sforziamo. Ricordiamo sempre di tenere le mani appoggiate sotto l' ombelico. ESERCIZI Per prendere consapevolezza della respirazione costo-diaframmatica A TERRA Postura del gatto. Mettiamoci a terra a gattoni (ginocchia e mani a terra). Teniamo la schiena bella dritta, poi inarchiamola verso l' alto, formando una gobba, proprio come fa il gatto quando si vuole difendere. Torniamo alla posizione con la schiena diritta. Ripetiamo questa operazione per 4 o 5 volte (inarchiamo la schiena, poi raddrizziamola, inarchiamo la schiena, poi raddrizziamola ecc.ecc.). Questo esercizio di streching serve per rilassare la schiena. Quindi con la schiena dritta, tenendo la testa parallela alla schiena respiriamo 4 volte. Poi alziamo la testa diritta guardando in avanti e respiriamo altre 4 volte. Con la testa che guarda in avanti non abbiamo tensioni che impediscano ai nostri muscoli diaframmatici di lavorare..... così lavorano e si allenano. Respiriamo ad intervalli di 4 prima con la testa parallela alla schiena e poi con la testa che guarda in avanti. LEZIONE DI POSTURA E RISCALDAMENTO SABATO 31 OTTOBRE ORE 15:00 LEZIONE DI LETTURA DELLE NOTE E SOLFEGGIO SABATO 7 NOVEMBRE ORE 15:00 I principali organi articolatori sono la lingua e le labbra. I suoni prodotti con la voce si definiscono fonemi (vocali e consonanti). - Le vocali vengono prodotte dalle corde vocali (sollecitate dal flusso d'aria e dai muscoli vocali). - Le consonanti sono emesse principalmente dall'aria sotto pressione grazie alla modulazione dalla lingua e dalla labbra che ostruiscono in grado diverso il suo passaggio. Il volume della voce è tanto maggiore quanto più forte è il flusso dell'aria sulla glottide.