RAGIONARE NEL QUOTIDIANO 5 – Argomentare correttamente Argomentare sì, ma bene La definizione data di argomento è molto liberale: in effetti perché una premessa sia tale basta che il proponente l’argomento la consideri tale, indipendentemente dal fatto che lo sia o meno. Quando allora un argomento è un buon argomento? [Discussione] Possiamo adottare due tipi di standard: - standard più rigorosi, di tipo deduttivo; - standard più permissivi, di tipo induttivo. In questa unità ci occuperemo degli standard di tipo deduttivo. Valido / invalido ARGOMENTO VALIDO [DEF5.1] Un argomento è valido quando, se le sue premesse sono vere, necessariamente anche la sua conclusione è vera. [DEF5.2] Un argomento è valido quando è impossibile che le sue premesse siano vere e al contempo la conclusione sia falsa. Le due definizioni sono equivalenti. Perché sono «buoni» argomenti? Perché sono sicuri: non possono mai portarci da premesse vere a conseguenze false. E’ tuttavia possibile stabilire mediante un argomento valido una conseguenza falsa: quando almeno una premessa sia falsa. Gli argomenti validi non portano mai ad errori nuovi: se c’è un errore nella conclusione, significa che era già presente nelle premesse. I controesempi I controesempi sono utili strumenti per saggiare la validità di un argomento. Consistono nel trovare la circostanza nella quale le premesse sono vere, ma la conseguenza può essere falsa. Tale circostanza può essere del tutto teorica, purché possibile. Giorgio è o panettiere o socio del club radioamatori. Quindi Giorgio è socio o del club radioamatori o del club amici della Vespa. Alberto Sordi è abruzzese Caso 1. Argomento valido con conseguenza falsa. Totò è milanese e Alberto Sordi è Abruzzese. Quindi Alberto Sordi è abruzzese. Caso 2. Argomento invalido con conseguenza vera. La vita mondana è amata da Sgarbi o dai monaci trappisti. La vita mondana è amata dai monaci trappisti o dalla Ventura. Quindi la vita mondana è amata da Sgarbi o dalla Ventura Caso 3. Argomento invalido con premesse e conseguenze vere. Se Frascati è in provincia di Roma, Frascati è nel Lazio. Quindi Frascati è in provincia di Roma. Per forma o per significato? «Alfredo è scapolo, dunque Alfredo non ha moglie» è un argomento valido perché è impossibile che sia scapolo e abbia moglie, e ciò per il significato dei termini «essere scapolo» e «avere moglie», mutualmente esclusivi. Chiamiamo questi argomenti non formalmente validi. Esistono invece argomenti validi indipendentemente dal significato dei termini, in virtù della sola forma. Li chiamiamo formalmente validi. «Se Alfredo guarda la TV, guarda un programma di Bonolis. Quindi o Alfredo non guarda la TV, oppure guarda un programma con Bonolis». Analisi dell’esempio Se la premessa è vera, allora o Alfredo non guarda la TV, oppure guarda un programma con Bonolis, che è quanto affermato nella conclusione. Premessa e conclusione hanno le medesime condizioni di verità A→B e ¬A˅B A B ¬A A→B ¬A˅B V V F V V V F F F F F V V V V F V V V V Schemi di argomenti formalmente validi Dobbiamo ad Aristotele il primo studio sistematico degli schemi di argomenti validi (li chiamava «sillogismi»), che infatti contenevano lettere al posto degli enunciati. Esistono alcune regole generali che consentono di costruire argomenti formalmente validi: Modus ponens: «date un’implicazione e il suo antecedente, segue il conseguente». A→B e A, allora B Modus tollens: «date un’implicazione e la negazione del suo conseguente, segue la negazione dell’antecedente». A→B e ¬B, allora ¬A Sillogismo disgiuntivo: «date una disgiunzione e la negazione di uno dei due disgiunti, segue l’altro». A˅B e ¬A, allora B E relative fallacie Ossia schemi di argomenti che sembrano validi, ma non lo sono. Due esempi insidiosi e diffusi: Affermazione del conseguente: «date un’implicazione e il suo conseguente, segue l’antecedente». «Se sono un uomo ho la parola. Ma ho la parola. Quindi sono un uomo». A→B e B, allora A Negazione dell’antecedente: «date un’implicazione e la negazione del suo antecedente, segue la negazione del conseguente». A→B e ¬A, allora ¬B Se la disoccupazione cresce calano i consumi. Ma l’occupazione è salita, dunque cresceranno anche i consumi. La logica dei pinguini Argomenti corretti Abbiamo visto che un argomento valido non dà garanzie di una conclusione vera. Ci dice che, se le premesse sono vere, allora lo è necessariamente anche la conclusione. Se Obama è un alieno allora gli Usa vogliono distruggere il pianeta. Obama è un alieno. Quindi gli USA vogliono distruggere il pianeta. Possiamo rafforzare la nozione di validità, introducendo quella di correttezza. ARGOMENTO CORRETTO [DEF] Un argomento è corretto quando è valido e tutte le sue premesse sono vere. ARGOMENTI VALIDI: se premesse vere, conclusione vera Argomento corretto (tutte Argomento non corretto le premesse vere) (almeno una premessa falsa) Formalmente valido (valido in virtù della logica) P1. Se Socrate è un uomo allora è mortale. P2. Socrate è un uomo, C. Socrate è mortale. P1. Se Tondini arriva puntuale allora oggi è sabato. P2. Tondini arriva puntuale. C. Oggi è sabato. Non formalmente valido (valido in virtù del significato) P. Sordi è scapolo. C. Sordi non ha moglie. P1. Bergoglio è il Papa. P2. Bergoglio è sposato. C. Il Papa ha moglie.