Didattica e Fondamenti degli Algoritmi e della Calcolabilità Quinta giornata Risolvere efficientemente un problema in P: ancora sulla sequenza di Fibonacci. Il problema dell’ordinamento Guido Proietti Email: [email protected] URL: www.di.univaq.it/~proietti/index_personal 1 Punto della situazione • Stiamo cercando di calcolare efficientemente l’nesimo numero della sequenza di Fibonacci • Abbiamo progettato 3 algoritmi: – Fibonacci1, non corretto in quanto approssima la soluzione – Fibonacci2, che impiega tempo esponenziale in n – Fibonacci3/4, che impiega tempo proporzionale ad n • Dovevate dimostrare che per fibonacci2(n) T(n) = Fn + 2 (Fn-1) = 3Fn-2 # Foglie 2 # Nodi interni Copyright © 2004 - The McGraw - Hill Companies, srl Dimostrazione del Lemma 2 Lemma 2: Il numero di nodi interni di un albero strettamente binario è pari al numero di foglie – 1. Dim: Per induzione sul numero di nodi interni, sia detto k: – Caso base k=1: se c’è un solo nodo interno, poiché per ipotesi deve avere due figli, tali figli saranno foglie, e quindi il lemma segue. – Caso k>1: supposto vero fino a k-1, dimostriamolo vero per k nodi interni; osserviamo che poiché k>1, e l’albero è strettamente binario, abbiamo due possibilità: 1. Uno dei due sottoalberi della radice è una foglia: in tal caso l’altro sottoalbero (strettamente binario) contiene k-1 nodi interni, e quindi per ipotesi induttiva avrà k foglie; allora, il numero totale di foglie è k+1, da cui segue il lemma; 2. Entrambi i sottoalberi (strettamente binari) contengono nodi interni, in numero totale di k-1=k1+k2; ma allora, per ipotesi induttiva, conterranno rispettivamente k1+1 e k2+1 foglie, e quindi il numero totale di foglie è k1+k2+2=k+1, come volevasi dimostrare. 3 Copyright © 2004 - The McGraw - Hill Companies, srl Un nuovo algoritmo • Possiamo sperare di calcolare Fn in tempo inferiore a Θ(n) (in termini di numero di linee di codice eseguite)? Sembrerebbe impossibile, perché parrebbe che per arrivare ad Fn dobbiamo prima calcolare Fi per ogni i<n • In realtà, a ben pensarci, l’unico costo che siamo sicuri di dover necessariamente sostenere oltre a quello di lettura dell’input, è quello di scrittura dell’output; esso è esponenziale nel valore in input n (cresce infatti come Θ(n)), e richiede quindi la scrittura di Θ(log n) = Θ(n) bit, ma nel modello RAM le operazioni di lettura e scrittura hanno tutte costo unitario! In tale modello, potremmo quindi addirittura pensare di calcolare Fn in tempo costante, ed effettivamente Fibonacci1 è corretto su una RAM! • Continuiamo quindi a lavorare su una RAM astratta, pensando comunque di pagare O(1) per lettura /scrittura di input/output, ma cerchiamo di ridurre il numero di linee di codice eseguite. Copyright © 2004 - The McGraw - Hill Companies, srl Potenze ricorsive • Fibonacci4 non è il miglior algoritmo possibile • È possibile dimostrare per induzione la seguente proprietà di matrici: 1 1 1 0 n = n volte 1 1 1 0 … 1 1 Fn+1 Fn = 1 0 Fn Fn-1 • Useremo questa proprietà per progettare un algoritmo più efficiente Copyright © 2004 - The McGraw - Hill Companies, srl Prodotto di matrici righe per colonne a1,1 a1,n A a n ,1 an ,n b1,1 b1,n B b b n,n n ,1 n (AB)i,j= k=1 ai,k bk,j i=1,…, n j=1,…, n Copyright © 2004 - The McGraw - Hill Companies, srl Dimostrazione per induzione Base induzione: n=2 2 1 1 1 0 = 1 1 1 1 = 2 1 = F3 F2 1 0 1 0 1 1 F2 F1 1 1 Hp induttiva: 1 0 n n-1 = Fn Fn-1 Fn-1 Fn-2 1 1 = Fn Fn-1 1 1 Fn + Fn-1 Fn Fn+1 Fn = 1 0 Fn-1 Fn-2 1 0 Fn-1+ Fn-2 Fn-1 = Fn Fn-1 Copyright © 2004 - The McGraw - Hill Companies, srl Algoritmo fibonacci5 • Osserva che il ciclo arriva fino ad n-1, poiché come abbiamo n-1 appena dimostrato, e quindi M[1][1]=Fn 1 1 1 0 = Fn Fn-1 Fn-1 Fn-2 • Il tempo di esecuzione è T(n)=2+n+n-1 = Θ(n) • Possiamo migliorare? Copyright © 2004 - The McGraw - Hill Companies, srl Calcolo di potenze • Possiamo calcolare la n-esima potenza elevando al quadrato la n/2 - esima potenza • Se n è dispari eseguiamo una ulteriore moltiplicazione • Esempio: se devo calcolare 38: 38 = (34)2 = [(32)2]2 = [(3·3)2]2 = [(9)2]2 = [(9·9)]2 = [81]2 = 81·81 = 6561 Ho eseguito solo 3 prodotti invece di 8 • Esempio: se devo calcolare 37: 37 = 3·(33)2 = 3·(3·(3)2)2 = 3·(3·(3·3))2 = 3·(3·9)2 = 3·(27)2 = 3·(27·27) = 3·(729) = 2187 Ho eseguito solo 4 prodotti invece di 7 Copyright © 2004 - The McGraw - Hill Companies, srl Algoritmo fibonacci6 passaggio per valore Copyright © 2004 - The McGraw - Hill Companies, srl Tempo di esecuzione • Tutto il tempo è speso nella funzione potenzaDiMatrice – All’interno della funzione si spende tempo costante – Si esegue una chiamata ricorsiva con input n/2 • L’equazione di ricorrenza è pertanto: T(n) = T(n/2) + Θ(1) Copyright © 2004 - The McGraw - Hill Companies, srl Metodo dell’iterazione Si può dimostrare che T(n) = Θ(log2 n ) Infatti: T(n)=T(n/2)+Θ(1)=(T( n/22)+Θ(1))+Θ(1)= =((T(n/23)+Θ(1))+Θ(1))+Θ(1)=… e per k = log2 n si ha n/2k = 1 e quindi T(n)=((…(T(n/2k)+Θ(1))+…+Θ(1))+Θ(1))+Θ(1) = T(1)+k∙Θ(1) = Θ(1) + log2 n∙Θ(1) = Θ(log n) fibonacci6 è quindi esponenzialmente più veloce di fibonacci5! Copyright © 2004 - The McGraw - Hill Companies, srl Riepilogo costi su una RAM Numero di linee di codice Occupazione di memoria fibonacci1 Θ(1) Θ(1) fibonacci2 Θ(n) Θ(n) fibonacci3 Θ(n) Θ(n) fibonacci4 Θ(n) Θ(1) fibonacci5 Θ(n) Θ(1) fibonacci6 Θ(log n) Θ(log n)* * per le variabili di lavoro delle Θ(log n) chiamate ricorsive Copyright © 2004 - The McGraw - Hill Companies, srl La RAM a costi logaritmici • La RAM a costi logaritmici è un modello di calcolo più realistico quando si opera su algoritmi numerici: per manipolare un numero n, richiede log n operazioni • In questo modo, anche l’accesso all’i-esima locazione di un array non costa più O(1), ma O(log i) 14 Costi su una RAM a costi logaritmici fibonacci1 Tempo di esecuzione (si ricordi che la dimensione dell’input è Θ(log n)) Occupazione di memoria (# bit) Θ(log n) = Θ(n) Θ(n) fibonacci2 Θ(n n) Θ(n) fibonacci3 Θ(n log n)=Θ(n2) Θ(n log n) fibonacci4 Θ(n log n)=Θ(n2) Θ(n) fibonacci5 Θ(n log n)=Θ(n2) Θ(n) fibonacci6 Θ(log n log n) = Θ(n log n) Θ(n log n)* * per le variabili di lavoro delle Θ(log n) chiamate ricorsive Copyright © 2004 - The McGraw - Hill Companies, srl Algoritmi non numerici 16 Il problema dell’ordinamento Dato un insieme S di n elementi presi da un dominio totalmente ordinato, ordinare S • Esempi: ordinare una lista di nomi alfabeticamente, o un insieme di numeri, o un insieme di compiti d’esame in base al cognome dello studente • Subroutine in molti problemi • È possibile effettuare ricerche in array ordinati in tempo O(log n) (ricerca binaria) 17 Il problema dell’ordinamento (non decrescente) • Input: una sequenza di n numeri (reali) <a1,a2,…,an> (NOTA: la dimensione dell’input è n) • Output: una permutazione {1,2,…,n} {i1,i2,…,in}, ovvero un riarrangiamento <ai1, ai2,…, ain> della sequenza di input in modo tale che ai1 ai2 … ain 18 SelectionSort Approccio incrementale: assumendo che i primi k elementi siano ordinati, estende l’ordinamento ai primi k+1 elementi scegliendo il minimo degli n-k elementi non ancora ordinati e mettendolo in posizione k+1 19 7 2 4 5 3 1 1 2 3 4 5 7 1 2 4 5 3 7 1 2 3 4 5 7 1 2 4 5 3 7 1 2 3 4 5 7 1 2 3 5 4 7 SelectionSort (A) 1. for k=1 to n-1 do 2. m=k 3. for j=k+1 to n do 4. 5. NOTA: Assumiamo che il primo elemento dell’array sia in A[1] if (A[j] < A[m]) then m=j scambia A[m] con A[k] • linea 2: m mantiene l’indice dell’array in cui si trova il minimo corrente • linee 3-4: ricerca del minimo fra gli elementi A[k],…,A[n] (m viene aggiornato con l’indice dell’array in cui si trova il minimo corrente) • linea 5: il minimo è spostato in posizione k 20 Correttezza • Si dimostra facendo vedere che alla fine del generico passo k (k=1,…, n-1) si ha: (i) i primi k elementi sono ordinati e (ii) contengono i k elementi più piccoli dell’array • Induzione su k: – k=1: Alla prima iterazione viene semplicemente selezionato l’elemento minimo dell’array (i) e (ii) banalmente verificate. – k>1. All’inizio del passo k i primi k-1 elementi sono ordinati e sono i k-1 elementi più piccoli nell’array (ipotesi induttiva). Allora la tesi segue dal fatto che l’algoritmo seleziona il minimo dai restanti n-k elementi e lo mette in posizione k. Infatti: (ii) i primi k elementi restano i minimi nell’array (i) l’elemento in posizione k non è mai più piccolo dei primi k-1 elementi 21 Caso migliore di un algoritmo • Sia tempo(I) il tempo di esecuzione di un algoritmo sull’istanza I Tbest(n) = min istanze I di dimensione n {tempo(I)} • Intuitivamente, Tbest(n) è il tempo di esecuzione sulle istanze di ingresso che comportano meno lavoro per l’algoritmo, mentre T(n) ricordiamo che denotava il tempo di esecuzione sulle istanze di ingresso che comportano più lavoro per l’algoritmo (c’era un max invece di min) 22 Caso medio di un algoritmo • Sia P(I) la probabilità di occorrenza dell’istanza I Tavg(n) = ∑ istanze I di dimensione n {P(I) tempo(I) } • Intuitivamente, Tavg(n) è il tempo di esecuzione nel caso medio, ovvero sulle istanze di ingresso “tipiche” per il problema • Richiede di conoscere una distribuzione di probabilità sulle istanze 23 Complessità temporale SelectionSort (A) 1. for k=1 to n-1 do 2. m=k 3. for j=k+1 to n do 4. 5. 1 assegnamento n-k confronti (operaz. dominante) 1 scambio (3 assegnamenti) if (A[j] < A[m]) then m=j scambia A[m] con A[k] il tutto eseguito per k=1,…, n-1 Denotiamo con T(n) il costo di esecuzione dell’algoritmo su una generica esecuzione; si noti che T(n) ≤ Tworst(n) e T(n)≥Tbest(n) n-1 n-1 k=1 k=1 T(n) = [1+(n-k)+1]=2(n-1)+ k =2(n-1)+n·(n-1)/2 = (n2) Si noti che T(n) è SEMPRE UGUALE ad un polinomio di 2º grado in n, e quindi la notazione Θ è perfettamente ESPRESSIVA del valore di T(n) 24 T(n) = Tbest(n) = Tavg(n) = (n2)