III Focus/Panel/Ws
Integrazione Lingue e Lingue minori nel curricolo
27 novembre 2013
DS dott.ssa Leda Zocchi
Area occitana in Italia
Valli occitane del Piemonte
Guardia Piemontese in Calabria
Le esperienze a cui faccio riferimento
• I.C. Sanfront Paesana
(Valle Po)
• Dir.Did. Dronero
(Valle Maira)
I.C. Sanfront Paesana
(Valle Po)
• Dall’a.s. 2006-07
in Valle Po abbiamo
progettato e realizzato
percorsi in lingua
occitana per tutti e tre
gli ordini di scuola
 Infanzia
 Primaria
 Secondaria 1° gr.
Dir.Did. Dronero
(Valle Maira)
• In Valle Maira
i progetti sono stati
realizzati
in modo continuativo
da più a lungo,
grazie alla presenza di
docenti parlanti la
lingua e di famiglie
parlanti la lingua
occitana
Lingue utilizzate
•
•
•
•
•
Italiano
Occitano
Piemontese
Francese
Inglese
• Turco e altre lingue dei progetti
Comenius
• Spagnolo (nella scuola
dell’infanzia per la presenza di
alunni provenienti da Spagna e
Argentina)
•
•
•
•
•
Italiano
Occitano
Francese
Jula
Inglese
• Altre lingue di immigrazione
Lingue rilevate nelle classi per il progetto LSCPI
Caratteristiche dei percorsi realizzati
• Inserimento delle attività di lingua in attività
curricolari
• Utilizzo di strategie per mettere i ragazzi nella
situazione di usare la lingua per “fare altre
cose”
• Approfondimento per i docenti con corsi di
formazione sulla lingua e sul metodo CLIL
Coinvolgimento della comunità locale
Ricerche sul campo e fiabe
LA VOLPE E IL LUPO
Si tratta di una storia che i bambini delle vecchie generazioni di
Oncino sentivano raccontare dai nonni e dai genitori.
La volpe e il lupo decisero di andare a rubare la “fiur”(panna del latte) a Gianin, entrarono nella cantina e
iniziarono a leccare la goloseria dal “bascin” (recipiente di rame).
Ogni tanto la volpe andava a provare se passava dall'apertura da dove erano entrati mentre il lupo continuava
a leccare la sua panna e a ingrossare. Quando sentirono dei passi la volpe scappò dalla fessura mentre il
lupo, avendo la pancia troppo gonfia, si incastrò a metà del foro e il padrone lo prese a botte. La volpe
intanto si sistemò su un masso a godersi lo spettacolo del lupo che stava prendendosi tante di quelle
botte…
La volpe, dal gran ridere, dovette tenersi il ventre gonfio, scivolò dalla roccia e finì in un cespuglio di more,
quando uscì dal cespuglio era tutta graffiata e sanguinante. Quando il lupo fuggì e la vide in quelle
condizioni le chiese spiegazioni. La volpe, tutta umile, gli disse che anche lei era stata picchiata e aveva
perso sangue, non era più in grado di camminare.
Il lupo allora, nonostante fosse anch’esso malconcio, se la caricò sulle spalle e la portò verso la loro tana. Lungo
il ritorno a casa la volpe inizio a canticchiare in occitano:
“Auro, Auro, per la pauto, ino saumo porto l'auto! (O vento, vento, per il fango un peso porta l’altro)
Auro, Auro, per lu pian, lu malat porto lu san!” (O vento, vento, per il piano il malato porta il sano)
Ma il lupo, ignaro del trucco, zoppicando e con le ossa rotte la portò fino alla sua tana.
LAVORO DI RICERCA DI ELISA A. E VALERIO cl. 3.a primaria
Ricerca sul campo: il museo
• LA VISITA A OSTANA
Sabato 28 ottobre ci siamo recati ad Ostana per visitare il borgo fino alla chiesetta
di San Nicolao e il Museo Etnografico, il tutto collegato alla ricerca che stiamo
svolgendo: “Quando i nonni erano bambini “.
La nostra guida, Giuseppe , ci ha accompagnati da la Villo (il centro di Ostana),
passando per la ghieso (chiesa), fino a San Bernart (dove abita il nostro
compagno Tadej) per giungere a Samicolao.
Giuseppe ci ha spiegato che nell' occitano di Ostana, i nomi femminili terminano
con la lettera o (es. Marìo - Maria, stuo – stufa ...) e quelli maschili terminano u
(es. Gepu – Giuseppe, lou couroou - il girello), ci ha mostrato i Nais, le conche
per far macerare la canapa che un tempo era molto coltivata a Ostana e poi
veniva schiacciata da una macina e infine filata per produrre tessuti.
Nel museo abbiamo visto alcune ambientazioni come la bottega del falegname con
tutti gli attrezzi:lou touern (il tornio), lou bonc (il bancone da lavoro), la raspo (la
lima), oppure l’estabi (stalla), la voluto (la cantina), la scuola con tutti gli
accessori di quel tempo.
Nel museo ci ha particolarmente colpito la stanza della scuola con i banchi, la
cattedra, le cartelle e anche lou virouet (la trottola), un gioco in legno molto
povero che i genitori costruivano in casa per i piccoli o ancora lo strumento di
legno che richiamava la gente del luogo per andare a messa.
E' stata una gita super super bellissima !
Ricerca sul campo COSA SI MANGIAVA?
Il cibo che mangiavano i nostri nonni era povero, costituito da prodotti dell'orto o preparati in casa: frutta, verdura, minestrone,
castagne, latte e formaggi. I formaggi erano fatti in famiglia e poi esposti a stagionare.
Vicino a casa in genere c'era un forno in cui veniva cotto il pane che si faceva ogni quindici giorni e si mangiava un po' per volta
finché ce n’era quindi gli ultimi giorni il pane era raffermo e molto duro ma si doveva mangiare lo stesso per non sprecarlo.
Si mangiava la pastasciutta o la carne solo nei giorni di festa. Quando si uccideva il maiale era una giornata felice.
Per l'intervallo a scuola ci si portava un pezzo di pane o castagne secche o noci, alcuni si portavano il minestrone che veniva
scaldato sulla stufa perché le lezioni continuavano anche tutto il pomeriggio.
In biblioteca abbiamo trovato un ricettario occitano. Sfogliandolo ci hanno incuriosito alcune ricette e i nomi degli utensili da
cucina. Ne riportiamo una.
LAS CEULAS ABO’ L’EMPIUM
PER 6 PERSONAS
4 CEULAS BELAS GROSSAS
½ QUILO DE ROSTIT TRITAT
½ QUILO DE BLEAS O D’ESPINAC CUECHS,
BEN ESCOLATS E SCHAPOLATS
3 ETOS DE SAUTISSA
1 ETO E MES DE RIS CUECH
1 ETO DE TOMA DA GRATUSAR
3 UOS, SAL E PEURE
Capar los soms de las cèulas e donar lo bulh als culs per 7-8 menutas. Esfuèlhar lo dedins de las cèulas e far abò
chascuna 3 o 4 escuèletas. Aprestar l’ empium: tritar los soms avancats e mesclar-los abò lo rostit, los uos,
la sautissa, las bleas (o los espinac), lo ris, la toma,la sal e lo peure. Ramplir las escuèletas, betar las dins
una grala oncha de bure e còire dins lo forn a chalor mean una quarantena de minutes.
Strumenti di analisi
Gentili Genitori,
la scuola partecipa ad un progetto promosso dal Ministero della Pubblica Istruzione sul plurilinguismo.
L’obiettivo è quello di valorizzare tutte le lingue che i bambini conoscono o con cui vengono in contatto nella loro
famiglia. Pertanto vi chiediamo di compilare il seguente questionario. Successivamente verrà organizzata una
riunione con la dirigente scolastica per illustrare meglio le attività che si faranno in classe.
Vi ringraziamo per la collaborazione.
Le docenti e la dirigente scolastica
ALUNNO ____________________________
Lingue o dialetti usati abitualmente con il bambino o con altri familiari (specificare se sono solo parlate o se la
persona sa anche scrivere in tali lingue)
Madre
Padre
Nonna materna
Nonno materno
Nonna paterna
Nonno paterno
Altri familiari
(precisare la relazione con il bambino)
Programmi TV
Strumenti di progettazione
•
TITOLO Contenuto generale
•
•
Lingua:
ARGOMENTI
•
•
•
Contenuto specifico
SITUAZIONI ED ATTIVITA’
( es. attività manuali, disegno, copia, coloritura fotocopia ecc.)
•
PROPOSTE DI TESTI ( es. filastrocche, canzoni, favole, ecc.)
•
•
STRUTTURE LINGUISTICHE UTILIZZATE
( riportare le frasi più comuni insegnate e/p utilizzate dai bambini nella lingua )
•
•
LESSICO UTILIZZATO
(es. elencare nomi degli animali, nomi dei fiori, colori, ecc)
•
PRODUZIONE MATERIALI
1. che tipo: video, scheda, registraz. audio…
2. che finalità: produzione cartacea o cd/dvd
•
Progettualità 1.a parte
Attività previste:
apprendimento di canti e danze tradizionali, anche per un arricchimento linguistico
conoscenza ed ascolto di strumenti e musiche tradizionali
attività di ricerca nel territorio su una piccola cava di graffite
approfondimento di elementi storici, letterari, artistici, musicali e di conoscenza della geografia del territorio
gemellaggio fra classi di alunni per un lavoro di ricerca sul proprio territorio
Approfondimenti:
conoscenza della storia locale e della cultura popolare
conoscenza degli strumenti musicali tipici
conoscenza dei principali eventi storici della Valle
cultura manuale
canzoni in occitano, piemontese, italiano e danze occitane
Obiettivi:
apprendimento di parole “calde” o comunque significative del territorio in lingua occitana
apprendimento e confronto dei nomi propri in lingua occitana/italiana/piemontese conoscenza dei toponimi e
della loro origine in lingua occitana/italiana/piemontese apprendimento di frasi quotidiane
apprendimento di danze
Risultati:
rielaborazioni di storie e fiabe, unendo musiche, immagini e parole con testi anche plurilingui scritti dagli alunni
confronto fra la cultura occitana delle diverse valli e la cultura friulana (progetto in rete con il Friuli)
Progettualità 2.a parte
Metodologie:
coinvolgimento attivo degli alunni,
visite di scoperta del territorio,
esperti che presentino in modo interattivo,
coinvolgimento di persone che parlino l’occitano
avvicinamento alla lingua occitana
Monitoraggio e valutazione:
Vengono valutati in itinere: il coinvolgimento degli alunni
al termine: le conoscenze acquisite, la quantità di termini proposti ed assimilati, la rivalutazione
della lingua occitana nelle famiglie degli alunni, il gradimento delle famiglie per le attività
realizzate
Formazione
L’istituzione scolastica partecipa ai seminari sul metodo CLIL proposti in rete dall’IC di
Premariacco, agli incontri di formazione sul metodo CLIL proposti dall’IC di Luserna e agli
incontri sulla cultura occitana e tradizionale del territorio, organizzati dall’IC di Sanfront.
Disseminazione:
La realizzazione delle attività in rete, con un preciso ruolo di ciascuna istituzione rispetto al
proprio territorio permette una reciproca conoscenza e sviluppo di momenti di confronto e
collaborazione, anche a distanza (dimensione che si ritiene importante sviluppare
considerate le caratteristiche del territorio).
Va curata in particolar modo la documentazione, in modo da permettere ai docenti di
confrontare le diverse metodologie ed approcci al tema delle minoranze.
Fauna
AIRONE
OCCITANO DI
OSTANA
PARLATA LOCALE
AIRUN
ALLOCCO
CHOÙC
ULUCH
AQUILA
AIGUIO
ÀIGA
BISCIA D’ACQUA
SERP
SÈRP DL’EVA
CAMOSCIO
CAMOUS
CAMUS
CAPRIOLO
CAPRIÖL
CERVO
CHERVOU
CÈRVU
CINGHIALE
CHINGUIAL
CINGHIAL
CORVO
CROUBAÇ
CRUÀS
FRIGANEA
PORTAFAS
LEPRE
LEOÚRE
LÉU
LOMBRICO
VERM
VÈRM
MARMOTTA
MARMOTO
MARMÒTA
MERLO
MERLOU
MÈRLU
Flora
PIANTE-ARBOU – ARBU
FIORI – FIOUR -FIUR
OCCITANO DI
PARLATA LOCALE
OSTANA
ABETE
MÈRXE
ANEMONE
CIAPOFÒL
BETULLA
BÉULO/BIULO
BIANCOSPINO
BARBATONI
BÉULA/BÓULA/BIUL
A
BÒSSU
CARDO
CIARDUSSO
CIARDÙS
CASTAGNO
CHASTANHÌE
CHASTAGNĖ
FAGGIO
FAOU
FÒ
FUSAGGINE
CAPÈL DA PREVI
Poi gli approfondimenti… e le rielaborazioni
Giornata del FAI
schede degli animali
OBIETTIVI DEL PROGETTO
EDUCAZIONE LINGUISTICO ESPRESSIVA:
• analizzare la struttura della fiaba: personaggi, ambiente,
situazione
• suddividere la fiaba in sequenze;
• organizzare cronologicamente le sequenze.
• strutturare i dialoghi tra i vari personaggi;
• rielaborare le varie parti: cambio dell’inizio, del finale.
EDUCAZIONE ALL’IMMAGINE:
• esplorare, esprimere, interpretare, riprodurre, comunicare,
rappresentare graficamente, verbalizzare, utilizzare il corpo e il
movimento
• realizzare sequenze grafiche per illustrare la fiaba;
• realizzare la scenografia e i costumi per la recita
EDUCAZIONE MUSICALE:
• saper discriminare suoni e rumori;
• conoscere le principali caratteristiche del suono e di alcuni
strumenti musicali
• riconoscere i timbri degli strumenti dell’orchestra
• capire come un'attenta selezione delle melodie e dei timbri
possa essere usata per
• rappresentare emozioni e personalità dei personaggi di una
favola.
• conoscere in modo più approfondito alcuni strumenti musicali
Un esempio dalla scuola dell’infanzia
INSEGNANTE SILVANA CASASSO
SCUOLA DELL’INFANZIA DI PAESANA (VALLE PO ) OCCITANIA
UNITA’ DI ACQUISIZIONE : il bosco, piante frutti e animali che lo popolano
CAMPO DI ESPERIENZA: la conoscenza del mondo, i discorsi e le parole
Bambini di 3 – 4 - 5 anni
OBIETTIVO FORMATIVO GENERALE: Conoscere l’ambiente del bosco montano partendo da esperienze
e vissuti personali.
Il bambino:
Descrive il bosco come lui o conosce e lo vive
Come gli altri glielo hanno raccontato
Colloca nello spazio bosco, animali, piante e frutti
Confronta conoscenze personali con quelle del gruppo sezione
Acquisisce informazioni producendo un lessico più funzionale arricchendo contemporaneamente il suo
bilinguismo.
Interpreta e riproduce simboli
Sviluppa motivazioni nell’espressione orale
Sviluppa atteggiamento di curiosità, di conoscenza nei confronti della realtà
ABILITA’ RICETTIVE ORALI
Promuovere consapevolezza nella parlata occitano-piemontese- italiana, confrontando i termini usati.
ABILITA’ PRODUTTIVE ORALI
Saper attribuire un nome preciso a piante, frutti, animali nelle diverse lingue.
Saper associare ad ogni animale un colore in base a pelo, piumaggio ecc.
Associare ad ogni animale la sua collocazione (habitat e tana) e cibo.
LESSICO
Comprendere frasi che descrivono il modo di dire degli animali, il loro verso, le caratteristiche morfologiche.
Associare il nome di piante e frutti, in base all’alimentazione dell’animale.
FONETICA
Riprodurre suoni e parole rilevando differenze e assonanze tra le parlate, migliorare l’intonazione dei suoni,
distinguere il maschile dal femminile, il singolare dal plurale.
MORFOSINTASSI
Comprensione e riproduzione consapevole delle competenze linguistiche interiorizzate.
Attività: lettura visiva di immagini. Conversazioni inerenti l’argomento con uso di marionette per animare racconti.
Acquisizione di espressioni linguistiche.
Giochi con filastrocche rima-catena di parole.
Costruzione di pannelli per raccontare la storia di un animale nel bosco .
Giochi di finzione.
Frasi da completare.
Storie da ricostruire e commentare.
VERIFICHE
Verranno svolte verifiche attraverso l’osservazione sistematica, soprattutto al fine di cogliere la motivazione degli
alunni ad esprimersi in lingua occitana e la capacità produttiva nelle situazioni di gioco.
Realizzazioni
dei bambini
Un altro esempio
INSEGNANTE TESTA MARGHERITA Scuola di riferimento: Scuola dell’Infanzia di Sampeyre – Cuneo – Valle Varaita (Occitania)
UNITA’ DI ACQUISIZIONE: Mestieri locali di oggi, quelli
sopravissuti nel tempo e attrezzi usati ieri e oggi.
LESSICO: comprendere e produrre il lessico relativo ai vari
mestieri
FONETICA: imparare a produrre suoni non presenti nella lingua
madre
CAMPO DI ESPERIENZA: La conoscenza del mondo; i discorsi e le
parole.
MORFOSINTASSI: comprendere e produrre routine linguistiche
legate agli obiettivi formativi
OBIETTIVO FORMATIVO GENERALE: Conoscere i mestieri tipici
locali attuali con particolare riferimento agli attrezzi usati
oggi e ieri per un confronto con quelli sopravvissuti nel
tempo.
OBIETTIVO LINGUISTICO GENERALE: Sperimentare la lingua
occitana per esplorare e conoscere l’ambiente locale
attraverso i mestieri
Il bambino:
Approfondisce l’importanza del lavoro nella vita dell’uomo
Conosce il modo in cui si sono evoluti alcuni mestieri
dall’antichità ad oggi
Conosce i vari attrezzi
Associa attraverso la visione gli oggetti ad alcuni personaggi
Arricchisce il proprio vocabolario stimolando verbalmente
associazioni dello stesso tipo
ABILITA’ RICETTIVE ORALI: comprendere commenti e
informazioni relative ai vari mestieri
ABILITA’ PRODUTTIVE ORALI: ripetere parole relative ai mestieri
e agli attrezzi in lingua occitana
ATTIVITA’
Esplorazione di ambienti lavorativi
Produzione di foto per documentare le visite
Osservazione di strumenti di lavoro
Visione di foto e immagini
Drammatizzazione dei mestieri
Esperienze pratiche attinenti alle tematiche affrontate
Filastrocche
Canzoncine
Completamento di schede
Lavori manuali
VERIFICHE
Verranno svolte verifiche attraverso schede di osservazione, al
fine di verificare le capacità produttive degli alunni e la
motivazione degli alunni ad esprimersi in lingua occitana.
Sintetizzando il lavoro di questi anni abbiamo
operato in questo modo
Ambiti disciplinari coinvolti
Ambiente/educazione scientifica
Canzoni/educazione musicale
Balli tradizionali/educazione motoria
Tradizioni/educ. alla cittadinanza
Confronti lessicali fra le lingue
Metodologie:
Coinvolgimento degli alunni nella realizzazione di
libri, oggetti, disegni, percorsi, canzoni e musica,
spettacoli
che li impegnassero a usare strutture linguistiche
nella lingua minoritaria
Per gli alunni più grandi,
anche un confronto fra le lingue maggiormente
utilizzate a scuola ( italiano e inglese)
e le altre lingue (piemontese, occitano, francese)
I tempi: intensificazione dell’attività
linguistica in determinati periodi
Nella scuola dell’infanzia
periodi intensivi di lingua minoritaria, alterandoli con periodi
intensivi di lingua spagnola e francese
Nella scuola primaria
periodi intensivi di lingua minoritaria, alterandoli con periodi
intensivi di lingua francese
Nella scuola secondaria
periodi intensivi di lingua minoritaria
Discipline coinvolte:
ed. musicale, ed. immagine, ed. fisica/motoria, lingua italiana,
lingua straniera
CRITICITA’
• Non sempre i docenti hanno competenze
linguistiche consolidate nelle altre lingue, quindi
ciò implica’ il ricorso ad esperti esterni
• La documentazione dei percorsi è difficoltosa
• La lingua inglese svolge spesso un ruolo
preponderante, in quanto lingua disciplinare
• Le situazioni (quantità dei parlanti, competenze
linguistiche dei parlanti, percorsi di
scolarizzazione…) sono molto diverse da luogo a
luogo
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Integrazione Lingue e Lingue