PARROCCHIA MARIA SS. ADDOLORATA
OPERA DON GUANELLA – BARI
«Venite in
disparte»
(Marco
6,30-33)
Anno Pastorale 2014-2015
Strumenti per capire
È la continuazione di
Mc 6,6-13 - dopo
l’interruzione dovuta
al racconto del
martirio del Battista ed è il preludio
immediato e la
chiave interpretativa
per la moltiplicazione
dei pani.
Al momento del ritorno si può cogliere un certo senso
di soddisfazione nel resoconto che gli apostoli (i
Dodici) fanno a Gesù su ciò che hanno «fatto e
insegnato» (cfr. Lc 10,17).
Gesù li invita a riposare, a stare con lui (Mc 3,14), a
cibarsi per riprendere le forze.
Ma non è solo
questione di riposo
e di cibo, essi
hanno ancora
bisogno di nutrire
la loro fede, di stare
con Gesù, di
confrontarsi con
lui, di continuare il
«tirocinio» per
adempiere la
missione.
v. 30
apostoli.
Marco li
chiama così, in
quanto inviati,
in quest’unica
occasione.
- gli riferirono tutto. Forse anche la notizia della
morte del Battista. E potrebbe essere uno dei motivi
per cui Gesù si ritira con loro «in disparte, in un
luogo solitario».
- quello che avevano fatto e insegnato. Verbi
indicanti la predicazione apostolica (At 1,1).
v. 31 Venite in
disparte, in un
luogo solitario.
C’è un ritmo nella
missione: predicare
per un certo tempo,
ma poi anche stare
in solitudine,
riposare e pregare
(Mc 1,35.45; 6,46;
9,2).
Sono momenti essenziali di verifica della
missione e della fedeltà alla Parola.
- e non
avevano più
neanche il
tempo di
mangiare. Cfr.
Mc 3,20. Erano
sommersi dalle
richieste della
gente.
È quasi un preannuncio della prossima
moltiplicazione dei pani (Mc 6,34-44).
v. 33 cominciarono ad accorrere là a piedi e li
precedettero. Costeggiando il lago.
Piste di riflessione
o Anche noi, come i Dodici
al ritorno dalla loro
missione, abbiamo
bisogno nella nostra
giornata, in mezzo ai
nostri tanti impegni, di
fermarci con il Signore,
di confrontare quello
che facciamo con quanto
lui ha fatto, quello che
diciamo con quanto lui
ha detto, i suoi progetti
con i nostri progetti.
oL’invito a
«stare con lui»
e a riposarci è
analogo a
quello di Mt
11,28-30:
«Venite a me,
voi tutti che
siete affaticati e
oppressi...».
o La missione non è una fuga o un’evasione. Non ha come
fine l’andata, ma il ritorno, perché ha nel Signore il suo
cuore. Da lui chiamati ed inviati, diventiamo una
comunità che fa di lui il centro del proprio agire,
pensare e parlare.
Suggerimenti per pregare
• Chiedere di capire l’importanza vitale dei momenti
di silenzio, riflessione, preghiera per confrontare e
condividere con Gesù progetti, gioie e sofferenze.
•Ringraziare
Gesù per
l’eucaristia,
dove
mangiamo e
viviamo con lui
e di lui,
insieme ai
nostri fratelli;
- il Padre per averci donato suo Figlio, Gesù, fattosi
pane per noi: vero sostentamento e ristoro al nostro
vivere.
Signore Gesù, tu mi chiami nel
silenzio a confrontarmi con la
tua Parola; per questo
mistero di intima comunione
con te, concedimi di accogliere
sempre più pienamente i1
dono che mi fai di te stesso.
Amen.
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