«Nutrire la Carità: il volontariato» 4° incontro RELAZIONI DI PACE: E’ COMPITO NOSTRO giovedì 29 gennaio 2015 Easter Island, THE CAMPAIGN LAUNCH AND THE WAVE OF PRAYER «I poveri non aspettano più e vogliono essere protagonisti» I 3 obiettivi della Campagna • Eliminare la piaga della fame nel mondo entro il 2025 • Sensibilizzare l’opinione pubblica • Incoraggiare i governi nazionali a mettere in atto il diritto al cibo e proporre l’adozione di un quadro normativo sul diritto al cibo, in coerenza con le Linee Guida FAO. « Riconoscere l’importanza di un fondamentale legame di RELAZIONE TRA GLI UOMINI, ma anche con la NATURA e tra le ISTITUZIONI create dagli uomini … … riconoscersi parte di una UNICA FAMIGLIA UMANA. E’ la via della FRATERNITA’ evocata da Papa Francesco come unica possibile risposta della comunità alla vergogna della fame e della persistente situazione di squilibrio e ingiustizia » Documento base della Campagna, pag. 4 3 declinazioni della Campagna Non c’è DIRITTO AL CIBO se non si regola la FINANZA, evitando speculazioni sui prezzi agricoli e accaparramento delle risorse naturali; non c’è BUONA FINANZA se non si regolano i conflitti di interesse, concentrazioni di Diritto al potere e si promuovono cibo relazioni rivolte al bene comune e alla PACE; Una non c‘è PACE senza Relazioni giustizia sociale e rispetto buona di pace dei DIRITTI (tra cui il CIBO) finanza nel tempo e nello spazio Fame- Obesità. Reddito-IstruzioneSalute-»Tierra-Techo- Trabajo»Acqua. Modelli di produzione e consumo sostenibile (agricoltura familiare su piccola scala) Spreco Cibo come merce qualunque = Speculazioni finanziarie Politiche commerciali Land e water grabbing Pratiche di buona finanza Finanza «virtuale» ed economia reale Regolamentazione Tassazione Crisi finanziarie e loro impatti sociali e politici Migrazione, tratta di persone, accoglienza, conflitti Diritto al cibo Una buona finanza Relazioni di pace Educazione alla pace, alla trasformazione dei conflitti, alla legalità, ai diritti, alla cittadinanza 842 mln affamati Italia: circa 4 milioni sotto soglia povertà alimentare. 17 milioni sono a rischio povertà. Diocesi di Milano: tra il 2008 e il 2013 le richieste alimentari sono aumentate del 59%; i 300 Centri di Ascolto distribuiscono ogni mese 63.000 pacchi viveri DSC accaparramento risorse autoproduzione, GAS, Distretti di Economia Solidale spreco convivialità sistema produz-distrib-comm speculazione su prodotti agricoli mancanza di regolamentazione internazionale banche armate quando i nostri soldi dormono… utilizzo etico del denaro «Non più schiavi, ma fratelli» papa Francesco stili di vita mediazione e gestione conflitti riduzione armamenti servizio civile salvaguardia ambientale Messaggio di papa Francesco per la 48° Giornata mondiale della Pace del 1° gennaio 2014: Gen 4,9: “dov’è tuo fratello?” FRATERNITA’ / TRADIMENTO Mt 23,8: “se Dio è unico PADRE, allora siamo tutti FRATELLI “… l’Altro, non un nemico o un concorrente, ma un fratello da accogliere e abbracciare … … Una Globalizzazione dell’indifferenza che ci fa abituare alla sofferenza dell’Altro … … Individualismo, egocentrismo, consumismo, mentalità dello scarto, abbandono degli inutili, … Il fondamento PP (1967), SRS (1988), CV (2009), EG (2013) Messaggio di papa Francesco per la 49° Giornata mondiale della Pace del 1° gennaio 2015: Fm 15,16 Paolo, Filemone e Onesimo Il PECCATO rompe la FRATELLANZA dell’unica famiglia umana Richiamo: l’Altro, non nemico o concorrente, ma fratello da accogliere ed abbracciare Lo SFRUTTAMENTO / SCHIAVITU’ dell’uomo sull’uomo ferisce la vocazione a relazioni basate su rispetto, giustizia e carità Nel corso della storia la schiavitù è stata accettata e regolamentata dal diritto. Oggi formalmente è abolita. Molteplici forme di schiavitù: 1) nel lavoro; 2) migranti; 3) prostituzione; 4) traffico di minori (espianto organi, ragazzisoldato, accattonaggio, vendita stupefacenti, …) Cause: a) rifiuto umanità altrui; b) non accesso all’educazione; c) corruzione; d) guerre e conflitti, criminalità e terrorismo. Messaggio di papa Francesco per la 49° Giornata mondiale della Pace del 1° gennaio 2015: Combattere l’INDIFFERENZA, sostenere il lavoro silenzioso di alcuni di soccorso, riabilitazione, reintegrazione. Impegno ISTITUZIONALE di prevenzione, protezione e azione giudiziaria Leggi giuste, meccanismi di controllo; informazione ed educazione Responsabilità sociale dell’impresa e del consumatore Serve il CORAGGIO di toccare la carne sofferente di Cristo incarnata “nei fratelli più piccoli” Cambiare lo sguardo – operare gesti di fraternità (sorriso, saluto che da speranza e apre strade) • Accaparramento delle risorse e dei beni comuni (acqua, terra, cibo, energia) • Investimenti sproporzionati in spese militari (nel 2012 si sono spesi 1.750 miliardi di dollari nel settore militare) • Interessi della produzione/commercio armi e del loro traffico illecito (chi vende? Chi compra?) • Conseguenze geopolitiche e demografiche dovute a devastazioni naturali prodotte dal cambiamento climatico • Diseguaglianze socio-economiche, corruzione, debolezza istituzioni, … I conflitti extra-europei generano profughi (51 milioni nel mondo, di cui circa 9 milioni siriani) in cerca di maggior sicurezza, che arrivano anche sulle nostre coste. Nel mondo si contano 64 Stati in conflitto, su 196, in situazione di conflitto, con 575 milizie combattenti. In Europa nel 2013 la Svezia ha accolto 26.400 rifugiati (dati Eurostat), l’Italia è al quarto posto con 13.400 rifugiati accolti. Ma ci sono “guerre domestiche” e violenze quotidiane che toccano i poveri, i migranti (nel mondo sono 232 milioni, di cui quasi 4,4 milioni in Italia), chi vive al margine. Nel 1984 l’ONU riconosce il DIRITTO ALLA PACE come un DIRITTO UMANO. L’assenza di guerra è condizione primordiale del benessere e progresso degli Stati e di una completa realizzazione dei diritti e delle libertà fondamentali di ogni uomo. Ma la PACE non è solamente ASSENZA DI VIOLENZA E DI GUERRA; essa richiede: equa distribuzione risorse, democrazia, partecipazione politica, strutture efficaci di governo nazionale e internazionale, processi di disarmo, ripudiando guerra e violenza come strumenti di risoluzione dei conflitti. IN/FORMARSI - attraverso i materiali sui siti: www.cibopertutti.it www.caritasambrosiana.it/expo-1 www.caritasambrosiana.it/expo-1/mesepace2015 - incontri (sulla Campagna, sul mondo, Pane e Parola, …) Pane e parola Animondo - laboratori per ragazzi e giovani (a scuola e in parrocchia) - conoscenza di buone prassi e adozione di stili di vita sostenibili per i singoli che si ripercuotono nella collettività - conoscere, aderire e promuovere campagne di pressione (banche armate, speculazione finanziaria, NO F-35, difesa popolare nonviolenta) FARE ESPERIENZA / AGIRE - incontrarsi e incontrare l’Altro -fare volontariato: per i giovani con i Cantieri della Solidarietà e il Servizio Civile in Italia o all’Estero; ma anche per la Campagna, dentro e fuori Expo; - sostenere iniziative di cooperazione internazionale; - stimolare il diffondersi di laboratori di gestione comunitaria dei conflitti sociali; - partecipare ad iniziative per la pace - allenarsi alla pace (7 azioni per 7 giorni) Poster Quaresima, Cantieri