IL PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE E
L’INDIVIDUAZIONE DELLE PRIORITÀ
PER IL MIGLIORAMENTO
PRIORITÀ STRATEGICHE DEL SISTEMA NAZIONALE
DI VALUTAZIONE PER IL PROSSIMO TRIENNIO
“ …la valutazione è finalizzata al miglioramento della
qualità dell’offerta formativa e degli apprendimenti e
sarà particolarmente indirizzata:
- alla riduzione della dispersione scolastica e
dell’insuccesso scolastico;
- alla riduzione delle differenze tra scuole e aree
geografiche nei livelli di apprendimento degli studenti;
- al rafforzamento delle competenze di base degli
studenti rispetto alla situazione di partenza;
- - alla valorizzazione degli esiti a distanza degli
studenti, con attenzione all’Università e al lavoro.”
Direttiva n.11 del 18 settembre2014
A partire dal corrente anno
scolastico tutte le scuole del
sistema nazionale di istruzione
(statali
e
paritarie)
sono
impegnate nell’attuazione delle
nuove disposizioni introdotte
dalla Direttiva n.11 del 18
settembre
2014
per
la
progressiva introduzione del
procedimento di valutazione che
dovrà essere concluso nell’anno
scolastico 2016/2017
Nel corso di questo anno scolastico tutte le scuole, statali e paritarie,
realizzeranno l’autovalutazione.
Le scuole dovranno elaborare il Rapporto di Auto Valutazione ( il
RAV) secondo un preciso format inviato dal Ministero.
Il RAV è uno strumento di lavoro comune che tutte le scuole italiane
potranno utilizzare per riflettere su se stesse e darsi degli obiettivi di
miglioramento.
Il format per il Rapporto di Autovalutazione (RAV) è stato elaborato
dall’INVALSI con il supporto e la supervisione del Gruppo Start Up
(MIUR, INVALSI ed esperti esterni) costituito presso il MIUR.
L’autovalutazione, prima fase di tale
procedimento, è un percorso di riflessione
interno ad ogni scuola autonoma finalizzato ad
individuare concrete piste di miglioramento,
grazie alle informazioni qualificate di cui ogni
istituzione scolastica potrà disporre anche
attraverso la somministrazione di questionari
alle diverse componenti del mondo scolastico
(genitori, alunni, docenti, ATA).
L’analisi dei risultati consentirà la redazione
del Rapporto di Autovalutazione (RAV) che
sarà reso pubblico sul sito della scuola e sul
portale del Ministero entro il mese di luglio
2015.
Il Rapporto di autovalutazione (RAV) sarà compilato in versione
digitale su una piattaforma comune predisposta dal MIUR e sarà
reso pubblico a luglio 2015 diventando uno strumento anche di
trasparenza e rendicontazione pubblica a disposizione delle famiglie.
A ottobre 2015 l’INVALSI pubblicherà il primo Rapporto nazionale
sul sistema scolastico italiano.
Dal prossimo anno scolastico 2015/16 avrà inizio la valutazione
esterna da parte di nuclei composti da esperti e da ispettori del
MIUR.
LE AREE DI ANALISI
IL RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE (RAV) è articolato in 5 sezioni e
prevede 49 indicatori relativi a:
1) CONTESTO E RISORSE: permette alle scuole di esaminare il loro
contesto e di evidenziare i vincoli e le leve positive presenti nel territorio
per agire efficacemente sugli esiti degli studenti.
2) ESITI DEGLI STUDENTI: sono riferibili al successo formativo di ogni
alunno.
3) PROCESSI: vengono suddivisi in pratiche educative didattiche e pratiche
gestionali e organizzative.
4) AUTOVALUTAZIONE: invita a riflettere sul processo autovalutativo in
corso e sull'eventuale integrazione con pratiche auto-valutative pregresse
nella scuola.
5) PRIORITÀ STRATEGICHE: consente alle scuole di individuare le aree
di processo su cui si ritiene prioritario agire al fine di migliorare gli esiti,
in vista della predisposizione di un piano di miglioramento.
LE PRIME TRE SEZIONI
DEL RAPPORTO (PARTE DESCRITTIVA E
VALUTATIVA):
contesto e risorse – esiti - processi
Le prime sezioni (sezione 1: contesto e risorse - sezione 2: esiti
- sezione 3: processi) sono articolate in aree.
Per ciascuna delle tre aree il format del RAV:
- fornisce una definizione dell’area al fine di esplicitarne più
compiutamente il contenuto;
- individua un certo numero di indicatori idonei a
rappresentare le caratteristiche di qualità dell’area;
- la mappa sintetica degli indicatori è arricchita anche da
descrittori che ne facilitano ancor più la comprensione e ne
specificano il contenuto;
- riserva uno spazio per l’inserimento di indicatori a
cura della scuola, in modo che questa possa meglio
rappresentare la propria peculiare situazione; in qualche caso
la scelta degli indicatori è completamente rimessa alla scuola;
- propone domande guida, a cui non dovrà essere data una
specifica risposta, con lo scopo di stimolare la riflessione sui
dati;
- richiede di individuare opportunità e vincoli (solo per
l’area Contesto); - richiede di definire punti di forza e
punti di debolezza (per Esiti e Processi);
- definisce un criterio complessivo di qualità, come
dimensione rilevante a cui riferirsi nella formulazione del
giudizio finale relativo alle varie aree di intervento;
- richiede di esprimere un giudizio autovalutativo
complessivo per le aree concernenti Esiti e Processi,
utilizzando una scala di possibili situazioni che va da 1 a 7, e
di motivare tale giudizio.
Ogni istituzione scolastica rappresenta
una realtà complessa articolata che non
può essere chiusa in un set predefinito
di indicatori secondo un modello astratto
di scuola.
Proprio in ragione delle ineliminabili e
fondamentali specificità di ogni contesto
scolastico, nelle seguenti aree o
sottoaree la scelta degli indicatori è
affidata
alle
singole
istituzioni
scolastiche:
• Competenze chiave e di cittadinanza (Esiti)
• Missione e obiettivi prioritari (Processi Pratiche gestionali e organizzative)
• Controllo dei processi (Processi - Pratiche
gestionali e organizzative)
• Valorizzazione delle competenze delle risorse
umane (Processi - Pratiche gestionali e
organizzative)
SEZIONE 4: IL PROCESSO DI
AUTOVALUTAZIONE
Al termine dell’analisi il RAV richiede un
riesame critico dell’intero processo di
autovalutazione, a partire da:
 Composizione
del
nucleo
di
autovalutazione (nomi e ruoli)
 Processo di autovalutazione (difficoltà
emerse durante la fase di raccolta dei
dati e lettura degli indicatori; difficoltà
emerse nella fase di interpretazione dei
dati
 Esperienze
pregresse
di
autovalutazione
SEZIONE 5: INDIVIDUAZIONE DELLE
PRIORITÀ STRATEGICHE
La quinta sezione chiede alle scuole di individuare le aree di processo,
priorità e traguerdi su cui si ritiene prioritario agire al fine di migliorare gli
esiti degli studenti, in vista della predisposizione di un piano di
miglioramento.
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