APPRENDERE E VIVERE
INSIEME NELLA SCUOLA
DELL’INFANZIA
Finalità, mediazioni, dispositivi didattici
Enrico Bottero 2015
DALLA FAMIGLIA ALLA SOCIETA’
PER IMPARARE A VIVERE INSIEME
Crescere vuol dire:
imparare a metabolizzare (senza ripudiare) le proprie pulsioni
favorire la separazione
imparare a esorcizzare le paure
costruire l’identità nella relazione con l’altro
saper negoziare con l’altro anche non familiare (empatia),
ovvero imparare a occupare uno spazio senza occuparlo tutto
Enrico Bottero 2015
Indicazioni Nazionali per la scuola dell’infanzia
«Vivere le prime esperienze di cittadinanza
significa scoprire l’altro da sé e attribuire
progressivamente importanza agli altri e ai loro
bisogni»
Enrico Bottero 2015
IL BAMBINO PULSIONALE
L’ambiente che oggi circonda il bambino lo invita a
considerare le pulsioni come ordini da soddisfare
immediatamente (società dei consumi. Diminuzione degli
spazi per il gioco libero in relazione con altri bambini). vittime.
Cruciale è dunque il compito della scuola dell’infanzia (che
non deve essere lasciata sola trattandosi di una responsabilità
collettiva).
Enrico Bottero 2015
A SCUOLA PER APPRENDERE E VIVERE
INSIEME
• La scuola è il luogo in cui si impara a vivere insieme attraverso
un percorso di conoscenza che apre nuovi orizzonti
• Nella scuola dell’infanzia si realizza il passaggio dal mondo
dell’esperienza (senso-percettiva, corporeo-cinestetica,
emotiva) al mondo simbolico (linguaggio e pensiero)
• La scuola realizza insieme educazione cognitiva ed educazione
sociale.
• La scuola realizza queste due forma di educazione attraverso
mediatori: i rituali, gli strumenti, i progetti.
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I RITUALI
• I rituali sono mediazioni materiali che favoriscono
l’attività dell’insegnante in un contesto di
scatenamento delle pulsioni da parte degli alunni.
• Il rituale ha una doppia natura: costruisce sia una
sapere che un collettivo, ha una funzione sia
cognitiva che sociale (es. per ascoltare una storia si
deve assumere una postura fisica per mettersi in
posizione di attesa, ecc.).
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RITUALI DELLA VITA COLLETTIVA
• RITUALI DELLO SPAZIO: organizzazione degli spazi a scuola, spazi
personali (nel gruppo vuole tutto lo spazio solo colui che non ha nessuno
spazio) e spazi collettivi, spazi di accoglienza e spazi di lavoro, spazi di
silenzio-riposo e spazi di gioco, ecc.
• RITUALI DEL TEMPO: alternanza tra attività individuali e collettive,
accoglienza, gestione dei passaggi di attività, momenti di silenzio e di
parola, ecc.
• RITUALI DI COMPORTAMENTO: negoziazione con gli altri nel gioco
e nel lavoro, rispetto delle regole, responsabilizzazione.
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STRUMENTI E MATERIALI
• Gli strumenti (matita, pennello, grembiule ed
abbigliamento in genere, materiale strutturato, libri,
strumenti musicali, ecc.) sono come i rituali mediazioni
materiali. Non sono solo mezzi per apprendere ma sono in
sé stessi apprendimento (sociale e cognitivo).
• L’uso degli strumenti è in relazione con la comprensione di
ciò che essi permettono di fare o di apprendere.
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PROGETTO
• Impegnare i bambini in un progetto pratico con un
compito (ad es., rappresentare e mimare una storia,
coltivare un orto o giardino, ecc.).
• Coinvolgendo i bambini in un progetto si mediatizza la
relazione tra loro e con l’adulto.
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«FARE», MA PER APPRENDERE
• A scuola non è solo importante «fare» ma sapere quali sono
gli obiettivi di apprendimento di questo «fare». Bisogna
separare ciò che è legato all’azione immediata da ciò che
rinvia a operazioni mentali strutturate.
• Far riflettere i bambini su ciò che hanno fatto invitandoli a
distinguerlo da ciò che hanno imparato («sapere che si sa è
molto di più che sapere»).
• Stimolare i bambini a riflettere su ciò che hanno imparato è la
più importante forma di valutazione (formativa).
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DOMANDE PER LA RIFLESSIONE
INDIVIDUALE E COLLETTIVA
• Quali rituali dello spazio? A scuola sono necessari spazi individuali? Quali spazi
collettivi? Per fare che cosa?
• Quali rituali del tempo (ingresso, uscita, accoglienza, passaggi tra silenzio e
parola, ecc.) sono importanti e come possono essere organizzati?
• Quali rituali di comportamento sono più importanti? Come fare in modo che i
bambini imparino a negoziare e confrontarsi con gli altri? Come definire e
rispettare le regole?
• Quali strumenti materiali e non sono più utili a scuola?
• Descrivete una giornata tipo nella scuola con riferimento ai rituali (dello spazio,
del tempo, del comportamento) che vengono utilizzati nei diversi momenti
(accoglienza, cura del corpo, narrazione, gioco collettivo o simbolico, attività
silenziosa, riposo, uscita, ecc.). Per ciascun rituale indicate qual è la sua funzione
sociale e cognitiva (obiettivo di apprendimento).
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UNA GIORNATA NELLA SCUOLA
DELL’INFANZIA
RITUALE
DESCRIZIONE
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OBIETTIVO
ATTIVITA’ COGNITIVA: NELLA SCUOLA
DELL’INFANZIA SI OPERA PER STRUTTURARE IL
MONDO DELL’ESPERIENZA PERCETTIVA
« E’ necessario che prima della scuola elementare il bambino abbia
acquisito una organizzazione percettiva che gli permetterà di
apprendere le discipline e una organizzazione mentale che gli
permetterà di capirle. Queste acquisizioni fondamentali oggi sono
lasciate al caso» (Lapierre, Aucouturier, 1981, 10).
Consolidare l’organizzazione percettiva è uno dei compiti
principali della scuola dell’infanzia
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COMPETENZA
In senso generale è la capacità di realizzare con
efficacia un compito o un insieme di compiti. Nella
scuola, che è il luogo dei saperi, la competenza da
promuovere rinvia sia al possesso di concetti e
strumenti cognitivi (operazioni mentali connesse ai
saperi) che alla capacità di saperli contestualizzare
interpretando una situazione (sapere pratico).
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QUALI COMPETENZE NELLA SCUOLA
DELL’INFANZIA
Acquisire competenze nella scuola dell’infanzia
significa
promuovere
la
strutturazione
dell’esperienza senso-percettiva fino al mondo
simbolico (dalle competenze pratico-operative a
quelle che richiedono l’uso di segni).
Enrico Bottero 2015
IL MONDO DELL’ESPERIENZA INFANTILE
• Le strutture senso – motorie e percettive costituiscono la fonte delle
ulteriori operazioni di pensiero (Piaget)
• il bambino fino a sei anni è caratterizzato da ciò che è stato definito
sincretismo e globalismo
• Le prime strutture cognitive sono contrasti percettivi (grande/piccolo,
forte/piano, alto/basso, dentro/fuori, ecc.) e contrasti emotivo-morali
(buono/cattivo, giusto/ingiusto, gioioso/triste, ecc. Di qui la nozione di
manicheismo infantile).
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CONTRASTI E ASSOCIAZIONI
• I contrasti sono nozioni percettive primarie che si possono
associare tra di loro in molte combinazioni. Le associazioni
principali sono del tutto spontanee.
Esempi di associazioni:
suono \ movimento, forte \ grande, debole \ piccolo,
acuto \ alto, grave \ basso, grosso \ pesante, piccolo \ leggero,
secco \ caldo, bagnato \ freddo, sinistra/prima, destra/dopo,
ecc.
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STRUTTURARE I CONTRASTI È LA PRIMA
FORMA DI APPRENDIMENTO
• I contrasti costituiscono la condizione necessaria delle
acquisizioni successive: letto-scrittura, concetti geometrici,
orientamento nello spazio, lettura dell’orologio, ecc.
• Perché le associazioni? Perché la percezione non ha luogo
per stimoli separati ma concatenati tra loro. La percezione è
cioè sinestesica, ovvero coinvolge più canali sensoriali
simultaneamente.
• Le associazioni sono importanti perché consolidano i
contrasti primari.
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LE STRUTTURE
• Se i contrasti sono articolati in sequenze (di oggetti, di suoni,
di immagini, di parole, ecc.) abbiamo una struttura.
• Le strutture mettono insieme contrasti diversi e li combinano
in modi differenti. Ci sono strutture motorie, grafiche,
sonore, linguistiche, ecc. Il linguaggio verbale, ad esempio, è
una struttura composta di sequenze temporali di fonemi (le
parole) e di strutture temporali sintattiche (le frasi).
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DISPOSITIVI DIDATTICI
• Giochi individuali, a coppie e collettivi per strutturare i contrasti e
giungere alle strutture.
• Tutte le attività si svolgono nella forma del gioco e della
narrazione utilizzando le forme di mediazione già descritte
(rituali, strumenti progetti). Esse strutturano il mondo simbolico
e favoriscono l’impegno emotivo del bambino nell’attività
cognitiva.
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DOMANDE PER LA RIFLESSIONE
INDIVIDUALE E COLLETTIVA
• Nella vostra attività avete verificato l’importanza
dell’organizzazione percettiva per le future acquisizioni
cognitive? In quali campi? In quali occasioni?
• Quali attività fate e/o proponete di fare per consolidare i
contrasti e strutturare l’organizzazione percettiva del
bambino? Descrivete un’attività utilizzando lo schema della
pagina seguente.
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SCHEMA SITUAZIONE DI APPRENDIMENTO
1. Obiettivo/obiettivi
2. Attività: che cosa faccio fare ai bambini (storia, gioco musicale,
attività motoria e sonora, attività grafica, più attività intrecciate tra
loro, ecc.)?
3. Organizzazione: attività individuale o di gruppo,
organizzazione degli spazi e dei tempi, materiali, ecc.
4. Valutazione: come valuto l’acquisizione dell’obiettivo? Come
faccio riflettere i bambini su ciò che hanno imparato (valutazione
formativa)?
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BIBLIOGRAFIA
• Philippe Meirieu, Scuola materna, prima scuola, in Infanzia, n. 6/2009(anche in www.enricobottero.com,
pagina «Strumenti per la formazione» e «Strumenti per la formazione/Philippe Meirieu» ).
• Philippe Meirieu, Fare la Scuola, fare scuola, Milano, Franco Angeli, 2015.
• E.Bottero, I.Carbone, Musica e creatività. La didattica di Giordano Bianchi, Franco Angeli, Milano
(esaurito).
• Giordano Bianchi, Il “metodo Bianchi”. Apprendere con la musica dai 3 ai 7 anni, Milano, Franco Angeli,
2010.
• Enrico Bottero, La scuola dell’esperienza, Orientamenti per la didattica nella scuola dell’infanzia, in
“Infanzia”, n. 5/2005 (anche in www.enricobottero.com, pagina «Enrico Bottero/pubblicazioni»).
• J. Piaget,,B. Inhelder, La psicologia del bambino, Einaudi, Torino, 1970.
• A. Lapierre, B. Aucouturier, I contrasti e la scoperta delle nozioni fondamentali, Sperling &Kupfer, Milano,
1981 (esaurito).
• Enrico Bottero, Il metodo di insegnamento, Franco Angeli, Milano, 2014.
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Per approfondire:
www.enricobottero.com
Sul sito sono disponibili documenti per la formazione,
per l’organizzazione della didattica, un lessico
pedagogico e molto altro…
Sulla scuola dell’infanzia, i suoi problemi e le sue
attività educative v. www.rivistainfanzia.it
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