Relazioni comunicative e
affettive dei giovani nello
scenario digitale
Chiara Giaccardi
Roma, 23/4/2010
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Ricerca antropologica
Oggetto: pratiche dei soggetti nell’ambiente
 Metodo: qualitativo (interviste in profondità)
 Obiettivo:
opportunità per un nuovo
umanesimo digitale
 Non solo conoscenza, ma azione

2
La rete come ambiente



“Gli ambienti non sono contenitori, ma
processi che mutano completamente il
contenuto” ( McLuhan)
 come cambiano:
Spazio e tempo
Relazioni
Identità
e quali premesse per un umanesimo digitale
3
1. Spazio
Continuità online/offline:


Due articolazioni, uno spazio di esperienza
Importanza delle condizioni materiali (status,
territorio, dotazione tecnologica, gender)
4
La rete: luogo significante
Augé: occorre ripensare lo spazio, ed
esplorare i “luoghi significanti”, rilevanti per i
soggetti e per i gruppi
 la rete è oggi un luogo significante
5
Luogo o non luogo?

Luogo antropologico:




Identitario
Relazionale
Storico
Non-luogo:



Senza storia
Individualizzato
Palcoscenico di identità provvisorie
6
La rete, luogo antropologico
Il rischio del “non luogo” è sempre presente,
ma le premesse per il “luogo” ci sono
 rete come ambiente in cui elaborare
individualmente e collettivamente nuove
risposte agli aspetti disumanizzanti della
contemporaneità
7
2. Tempo
I giovani hanno mostrato di saper usare il
tempo in modo:



Consapevole (multitasking gerarchizzato)
“Estatico” (non solo al presente)
Integrato (cronotopi: spazio/tempo/relazioni)
8
Uso consapevole



Organizzato
Gerarchizzato
Orientato alla relazione
9
Uso estatico


Non presente assoluto, ma:
Passato



Durata delle relazioni che contano
Archivio delle proprie esperienze significative
Futuro

Potenzialità relazionali sotto forma di contatti
Futuro breve ma non assente

 compresenza delle tre “estasi” del tempo

10
Uso integrato

Modernità: astrazione, meccanizzazione
11
Uso integrato


Postmodernità: tempo come “stagni e
pozzanghere” (Bauman)
Contemporaneità: possibilità del “cronotopo”
(spazio/tempo/relazioni)
12
Cronotopo

Tempo incarnato



Nello spazio
Nelle relazioni
Nella storia (vs istante)
 Rinvio ad altri S e ad altri T, connessione
13
3. Relazioni: centralità
14
Usi relazionali




Referenziale: si parla di qualcosa
Fàtico: si parla per parlare
Monitorante: si vede cosa fanno gli altri
Organizzativo: si coordinano attività
15
cellulare per l'out-door e il
breve-brevissimo periodo
(anche con i genitori)
Usi
relazionali
Organizzativo: micro
coordinamento delle
attività
social network
organizzazione strutturata
del tempo libero
MSN organizzazione di
attività tra pochi amici
intimi o di routine
Telefono; MSN e chat di
Facebook per
commentare ciò che
avviene nella rete amicale.
Denotativo: discorsi
legati a contenuti
significativi per la
relazione
I social network e MSN
per parlare con gli amici
intimi che si vedono poco,
ma con cui si vuol
condividere la quotidianità
Usi relazionali
Il telefono luogo di
massima complicità con
gli amici
Monitorante: controllo
continuo dei “movimenti”
dei propri contatti.
Il social network per
“tracciare” gli spostamenti
degli amici e conoscenti.
cellulare sempre acceso
per essere sempre
reperibili (anche per le
emergenze)
Fatico: mantenere
sempre aperta la
comunicazione essere
sempre connessi per
"non sentirsi mai soli”.
MSN per "chiacchierare" e
fare "manutenzione" dei
rapporti amicali.
Facebook per rimanere in
contatto con gli amici
"lontani" in termini
geografici e di
frequentazione
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Piattaforme e intensità
relazionale



Cellulare
MSN
Facebook
E’ il tipo di relazione, e la vicinanza al sé, che
definisce il significato della piattaforma (e
non viceversa)
17
Condizioni ed effetti della
relazione


FIDUCIA: forma di “riduzione della distanza”,
condizione di accettazione nella cerchia
relazionale; filtro presente ma debole (1a
impressione; conoscenza offline; amici di
amici)
SICUREZZA:



Uncertainty (labilità esistenziale)
Unsecurity (reputazione) +
Unsafety (incolumità) 18
Relazioni e adozione
tecnologie


Imitazione
Timore esclusione sociale
19
Qualità della relazione




Sintonia (“musica pratica”, spazio acustico)
Senso comune
“Essere-con” vs “parlare di”
Parola fàtica:



Stabilizzazione del luogo dell’interazione (òikos)
Collante relazionale
Condizione necessaria ma non sufficiente della
comunicazione
20
Qualità della relazione
Essere = Essere con
 individualità relazionale (e appartenenze
deboli)
 primato dell’armonia sul conflitto:
Rischi:
banalità
“spirale del silenzio”

21
4. Gestione
dell’identità
nascondi
mento/con
trollo

esibizione

Io: né narciso, né finzione
Strategie consapevoli di
costruzione dell’identità:
 Controllo
 Marginalizzazione
 Omologazione
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Premesse per un umanesimo
digitale




Buone notizie:
No individualismo spinto
No presente assoluto
Centralità della relazione
Caratteri positivi dello spazio digitale:
costruito dal basso, relazionale e non
funzionale, non colonizzato, orizzontale e
negoziabile, luogo del “comune” e di una
“autonomia intersoggettiva”
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Criticità e compiti

Criticità dello spazio digitale:




Solo fatico
Solo philìa
Solo consenso
Compiti per l’era digitale:


Dall’òikos alla “mediapolis” (dialogo tra alterità)
Da “essere con” a “essere per”
 fedeltà
  responsabilità
  testimonianza

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Sintesi Relazione Prof.ssa Giaccardi