LEZIONE N. 23
Sii sempre come il mare che infrangendosi contro gli
scogli, trova sempre la forza di riprovarci.
(Jim Morrison)
Anno Accademico 2013 - 2014
1
AUTOSTRADE DEL MARE
2
LE ORIGINI
EU: di autostrade del mare (di seguito AdM) si inizia a
parlare a livello EU nei dei libri bianchi 2001 -2011 e nel
progetto di delle reti europee TEN-T (Trans-European
Networks – Transport).
Italia: l’argomento è stato trattato nei piani dei
trasporti, della mobilità e della logistica dal 2001 al
2011 oltre che nel Masterplan delle AdM del 2004.
Il concetto di “AdM” è finalizzato a introdurre una
trasformazione organica nell’ambito dei trasporti
europei attraverso la realizzazione di nuovi
collegamenti via mare per mezzo del riequilibrio della
catena logistica intermodale.
3
Ma il riequilibrio della catena logistica
intermodale cosa può determinare?
Innanzi tutto la riduzione delle esternalità negative
proprie del trasporto su gomma … l’abbattimento dei
costi esterni conseguenti al:
 consumo delle infrastrutture;
 costo sociale degli incidenti;
 danni ambientali e sanitari legati alle emissioni nocive;
 inquinamento acustico, ecc.
al fine di diminuire il peso sulla collettività.
4
5
LE RETI TEN-T SONO STATE INDIVIDUATE DALLA
UE NEGLI ANNI OTTANTA-COMPRENDONO:
 la rete stradale
 la rete ferroviaria sia convenzionale che ad alta velocità;
 la rete fluviale, porti per la navigazione interna;
 la rete di porti marittimi;
 la rete marittima trans-europea ("AUTOSTRADE DEL MARE");
 la rete aeroportuale;
 la rete combinata di trasporto;;
 la rete di informazione e gestione delle spedizioni;
 la rete di gestione del traffico aereo;
 la rete di posizionamento e navigazione satellitare trans-
europea.
6
7
Segue PROGRAMMA TEN-T
Tali reti fanno parte di un più ampio sistema trans-europeo" (TEN)
che, oltre alle reti di trasporto, include anche le "reti di
telecomunicazioni trans-europee" (eTEN) e le "reti energetiche
trans-europee" (TEN-E).
Inoltre sono previsti i corridoi paneuropei, vie di collegamento tra
le maggiori città e i maggiori porti dell'Europa orientale. Esse
svengono considerate fondamentali non solo per ridurre le
distanze fisiche ma strumenti per l’accelerazione dell’integrazione
politica e sociale.
8
I CORRIDOI PANEUROPEI
Del progetto europeo
fanno parte i c.d. corridoi
paneuropei che
rappresentano le vie di
comunicazione tra
l’Europa occidentale ed
orientale.
9
10
LE AdM UNA DEFINIZIONE
“Motorwais of the sea ….to improve existing maritime
links or to establish new viable, regular and frequent
maritime links for the transport of goods between
Member States so as to reduce road congestion and/or
improve access to peripheral and island regions and
states”
La presente definizione, espressa dalla Commissione
europea, implica l’ampliamento della nozione corrente
che considerava le AdM solamente un mezzo di
trasferimento modale.
11
LE STRATEGIE DELLA UE
 Rilevante integrazione tra le reti modali per migliorare
l’efficienza , l’efficacia e l’economicità degli spostamenti;
 Incentivazione delle modalità di trasporto alternative a
quella stradale - es. le AdM;
 Potenziamento delle interconnessioni della rete
ferroviaria con i porti per captare le quote crescenti degli
scambi commerciali internazionali del continente;
 Inclusione di almeno tre modi di trasporto nei corridoi;
 Connessioni est ovest.
12
MA I FINANZIAMENTI?
La UE ha stanziato dal
2014 al 2020 la somma
massima di 26,25
miliardi di €
13
QUALI SONO I SERVIZI COINVOLTI?
 Ro-Ro - o combinato marittimo;
 TCNA - trasporto combinato non accompagnato;
 ROLA - (Rollende Landstrasse) o autostrada viaggiante.
Tutte modalità in grado di ridurre il trasporto tutto
strada ma con particolare attenzione ai tempi e ai costi
che si manifestano nei punti di scambio.
14
15
GLI STRUMENTI DI ATTUAZIONE
il programma Marco Polo
Scopi del programma sono:
 garantire un forte spostamento di traffico dalla strada
alle altre modalità particolarmente al mare;
 superare le barriere strutturali che ostacolano il
funzionamento della catena di trasporto;
 rafforzare la cooperazione e lo scambio di know-how
fra gli operatori della logistica;
 incoraggiare soluzioni di trasporto diverse dalla
modalità tutto strada nell’ambito delle scelte produttive.
16
Ma l’Italia cosa ha fatto?
 (legge n. 413/1998, legge n. 166/2002); sostegno alle
imprese marittime e alle Autorità Statali finalizzate allo
sviluppo dello SSS (Short Sea Shipping);
 (Legge Obiettivo n. 443 del 2001) potenziamento di impianti
e piattaforme logistiche portuali con un considerevole
impiego di tecnologie e applicazioni informatiche;
 (legge n. 265/2002) istituzione dell’Ecobonus, incentivo
all’autotrasporto per il trasferimento del traffico dal tutto
strada al combinato strada–mare
 l’istituzione della RAM (Società Rete Autostrade
Mediterranee S.p.a )per promuovere e coordinare le azioni
europee e definire il Master Plan Mediterraneo del sistema
integrato di trasporto AdM (varato nel 2004)
17
18
L’ECOBONUS CHI È COSTUI?
È un incentivo per delle imprese autotrasportatrici affinché
trasferiscano i carichi dalla strada al mare. (stanziamento
quindicennale di 240 milioni di €) che si prefigge anche lo
scopo di promuovere la riorganizzazione e l’innovazione
dell’autotrasporto:
 incoraggiando l’associazione di imprese di piccole dimensioni
al fine di raggiungere la massa critica in grado di utilizzare al
meglio le alternative (90% delle risorse economiche);
 agevolando misure di formazione destinate a promuovere
l’accesso alle rotte marittime e favorire l’acquisto di
hardware e software per ottimizzare la catena del trasporto
in condizioni di massima sicurezza (restante 10% delle
risorse).
19
Ma il riequilibrio della catena logistica
intermodale cosa può determinare?
Innanzi tutto la riduzione delle
esternalità negative proprie del
trasporto su gomma, oltre nuove
economie se ben organizzata
20
STRUMENTI PER INTERNALIZZARE I COSTI ESTERNI
21
MA IN PRATICA COSA È SUCCESSO?
Le AdM sono state poco utilizzate ovvero lo sono state
nelle cosiddette tratte obbligate (aventi destinazione
nelle zone insulari) malgrado i finanziamenti.
Alla base di ciò si possono individuare due ordini di
ragioni :
 La prima connessa alla tipologia di linea, nessuna
linea prevede il collegamento di porti salvo due linee
sulle relazioni Genova-Termini Imerese, Ravenna –
Catania che hanno frequenza ridotta.
 La seconda di ordine economico rappresentata dallo
scarso controllo sui costi degli operatori del trasporto
22
23
STRUTTURA DEI COSTI DELLE
ALTERNATIVE DI TRASPORTO
24
RIPARTO COSTI PER OPERATORE SOLUZIONI ALTERNATIVE
25
LE RAGIONI DI UN INSUCCESSO
Sono da ricercare nel fatto che l’ecobonus ha contato
poco nel trasferimento dal tutto strada al combinato
marittimo in quanto è stato incentivato maggiormente il
settore mare.
In quattro anni 2007/2010 si sono finanziati oltre 2
milioni di viaggi (75% rotte nazionali- 25% rotte
internazionali) con una spesa di 240 milioni di euro.
In fin dei conti
Non sembra che l’ecobonus sia sufficiente a mutare uno stile
logistico pertanto si ritiene che debbano occorrere interventi
più organici in grado di indurre un nuovo modello
organizzativo in presenza anche di interventi strutturali sui
PORTI.
26
CONFRONTO TRA COSTI DIRETTI MARITTIMI E TUTTO STRADA
27
IL CONFRONTO NON CONSIDERA LE ESTERNALITÀ
28
29
CONCLUDENDO
Le ragioni esposte nella precedente tabella dovrebbero
essere sufficienti a giustificare l’erogazione
dell’ecobonus ma l’EU ha espresso un diniego
considerandolo intervento contrario alla concorrenza.
Tenendo conto che la RAM (rete autostrade
mediterranee) S.p.a. nel Masterplan della AdM ha
stimato investimenti per adeguamento infrastrutture
portuali in € 1.100 milioni c.a.
Occorrerà un ripensamento critico da parte dei vari
partecipanti alla catena ed in primis del governo.
30
DOMANDE CHIARIMENTI bibliografia
GRAFICI E STATISTICHE
SONO STATI TRATTI DA:
RAM S.p.a. Masterplan nazionale
infrastrutture, 2004
ISFORT Autostrade del Mare 2.0
risultati, criticità, proposte per il
rilancio a cura di A. Apetecchia,
02.04.2014
31
Scarica

ECONOMIA DEI TRASPORTI E DEI SISTEMI LOGISTICI