Prof. Gily Reda
Università degli studi di Salerno
A. a. 2001/2002
Antonella Palmentieri
Che cos’è Internet ?
L’origine di Internet
Internet e nuove prospettive comunicative
Comunicare in rete: comunicazione sincronica
e comunicazione asincronica
I forum on line
Internet: pro e contro
Conclusioni
Bibliografia
• Internet è una rete planetaria di
utenti collegati attraverso un
computer, un’enorme massa di
informazioni circola in milioni di
canali, che attraversano tutto il
mondo e formano la rete ,
qualunque sia lo strumento
utilizzato e-mail, chat...
• Internet ha rivoluzionato, e
continua a farlo, la vita di ognuno
come hanno fatto a loro tempo il
telefono e la tv; può essere
considerata la più grande
invenzione dopo la macchina da
stampa.
• Nel 1999 Internet ha compiuto 30
anni. Negli anni della
sperimentazione, però, Internet si
evoluto molto lentamente, e solo in
tempi recenti, ha avuto il suo boom,
diffondendosi in larga scala e
ovunque.
• Si possono individuare
varie fasi nell’evoluzione
di Internet, anche se,
poi, gli storici non sono
tutti d’accordo con
questa teorizzazione.
• Si può perciò parlare di
tre fasi di evoluzione di
Internet.
• La prima fase va dal
1969 al 1989, periodo in
cui si focalizzò
• Alla fine degli anni ‘60
l’attenzione a
si rese necessaria la
sperimentare i protocolli
realizzazione di un
di comunicazione tra
rete di collegamento
computer. In questa
di tutte le basi
fase il mezzo era
militari.
utilizzato solo da alcuni
centri di ricerca
universitari o militari.
• Per molto tempo il
Pentagono poté dedicarsi
alla ricerca, e poi
promuovere la
diffusione di nuove
tecnologie.
• La seconda fase è legata alla
nascita del World Wide Web nel
1989.
• Nel 1989, infatti, l’inglese Tim
Berners-Lee ha dato vita al World
Wide Web, sistema che permette
di introdurre in rete suoni,
colori,immagini filmati e grafica di
un certo livello con un accesso
facilitato alle informazioni e ai dati.
• Si può parlare della terza fase
dell’evoluzione di Internet dalla seconda
metà degli anni ‘90, fase in cui si cerca
di differenziare le finalità perseguite da
chi opera nel w.w.w., di sperimentare
nuovi possibili usi della rete e di creare
nuovi servizi necessari per gestire meglio
le informazioni, sempre più numerose,
presenti in rete.
Nella fase che stiamo attraversando
Internet è usato da milioni e milioni di
utenti. Oggi Internet è usato molto anche
nell’ambito privato, in molte case si ha
l’opportunità di connessione ad Internet e
viene usato per ottenere informazioni o
anche per scopi commerciali, per chattare,
per la posta elettronica, per divertimento,
per cercare giochi nuovi o canzoni…..
• Tecnicamente il World Wide Web è un
insieme di protocolli, che consente di
richiamare un documento “scovando” la
sua collocazione nella rete, dove ognuno
può avere un sito.
• Si tratta di un SERVIZIO, anche se per
molti il www coincide con la rete.
Un sito è uno spazio su Internet che
corrisponde ad un indirizzo elettronico
specifico. Oggi esistono migliaia di siti,
oltre ai siti di privati che si dilettano a
portare on line di tutto, le maggiori
aziende e ed enti hanno un loro sito
ufficiale, per cui è possibile collegandosi ai
siti avere ogni tipo di informazione,
scaricare canzoni e testi, o ad es.
comprare un paio di scarpe.
Un indirizzo elettronico è detto
URL (Uniform Resource
Locator). Conoscere i vari siti
rende più rapida la
consultazione, nel caso inverso
si può contare sui diversi
motori di ricerca per
individuare il sito che si vuole
“visitare”.
• Con connessione ad
Internet (che può
avvenire solo se si ha
computer, modem,
provider e software
adatti) si può anche
facilitare la
comunicazione tra scuole,
Ministero della pubblica
istruzione e altre
istituzioni.
• Con Internet quindi si può
navigare nel
cyberspazio, in cui si
attuano modalità di
comunicazione nuove.
La comunicazione in
rete è diversificata,
nel senso che è
possibile dare vita ad
una comunicazione
sincronica o ad un tipo
di comunicazione
asincronica.
• La comunicazione è sincronica nel caso delle
chatting e delle videoconferenze e quando
quindi presuppone che gli interlocutori siano
collegati contemporaneamente.
• La comunicazione è asincronica invece nel caso
delle mailing-list, dei forum e quando c’è libertà
nei tempi e nei modi dell’interazione.
• La comunicazione sincronica perciò implica che i
soggetti siano on line per interagire, mentre per
la comunicazione asincronica non c’è
necessariamente bisogno di essere collegati per
interagire.
• La mailing-list (lista di discussione) consiste in
un gruppo di utenti che collaborano in rete
scambiandosi messaggi via e-mail, informazioni e
documenti.
• Di solito una mailing-list è gestita da appositi
server, può essere moderata o in casi rari non
moderata.
• Nel caso di una mailing-list moderata bisogna
rispettare determinate norme di
comportamento, tanto che esiste una
netiquette specifica.
• Il chatting è l’ambiente più
conosciuto della comunicazione
sincronica.
• Chattare (chiacchierare) permette a
due o più utenti di parlare nello
stesso tempo come se fossero uno
di fronte all’altro anche se sono
geograficamente lontani Km e Km.
• L’interazione può essere testuale,
quindi usando un nickname e
entrando in diversi canali si può
comunicare usando i caratteri della
tastiera.
• L’interazione può anche avvenire in
un contesto visivo tridimensionale,
per cui gli utenti possono interagire
assumendo l’aspetto di un
personaggio immaginario (avatar).
• La videoconferenza può essere attivata
usando un hardware sofisticato abbastanza
costoso e per questo motivo non è così
diffuso come le chat.
• Nella videocomunicazione gli interlocutori non
possono nascondersi dietro un nick o un
avatar ma si rivelano.
• La videoconferenza con collegamento tra un
gruppo di persone propone la stessa
situazione di una riunione, se la
videoconferenza è con collegamento tra due
persone è come se fosse una videotelefonata.
• I forum on line sono simili alle mailing-list, ma
la differenza sostanziale consiste nel fatto che
con i forum on line bisogna essere realmente
connessi, mentre per le mailing-list non è
obbligatorio essere connessi.
• Con i forum ci si può rendere conto del thread e
cioè dell’andamento della discussione attuata,
cosa che nelle mailing-list è legata alla capacità
di archiviazione del solo utente.
I forum on line sono dette
anche “bacheche
elettroniche” e permettono
ad un gruppo di utenti di
discutere su temi
particolari o generali e
interessi comuni.
• I forum presentano però dei limiti, perché,
come le bacheche tradizionali, i messaggi
possono essere letti solo se non sono tantissimi.
Si rischia un accumulo di messaggi che porta
alla scomparsa di quelli più vecchi.
• Per rendere i messaggi più visibili perciò in molti
forum (in particolare quelli non moderati)
compaiono titoli ad effetto, subject per
accattivarsi la simpatia dei lettori,
sovrapposizione di più messaggi con lo stesso
contenuto, segnali emozionali, per evidenziare il
desiderio di partecipare.
• Nei forum on line ogni utente deve
verificare se gli sono stati inviati nuovi
messaggi oppure no, non c’è quindi la
garanzia che tutti gli iscritti vengano
aggiornati con costanza.
• In un forum on line discutere su un
argomento specifico (topic) significa avere
un tempo più lungo e più facilmente
amministrabile e poter meditare
maggiormente su ciò di cui si parla a
differenza di quanto avviene nelle chat.
• Nei forum inoltre c’è un moderatore che
coordina la discussione e interviene in caso di
necessità.
• Nei forum, come in genere in Internet, bisogna
rispettare una netiquette specifica.
• Secondo la netiquette quindi bisogna per es.
essere attenti al subject del messaggio e essere
chiari negli enunciati.
• Il problema del bombing, poi, nei forum viene
dribblato in fase iniziale perché nei forum non
si possono allegare file ai messaggi; così si
riesce ad evitare il fenomeno dello spamming.
• I forum possono essere utili nell’ambito
didattico per accorciare le distanze tra
esperti e apprendisti e per ideare uno
spazio in cui collaborare per
apprendere.
• A proposito di ciò Jacobson parla di
Knowledge shared space (spazio della
conoscenza condivisa) facendo
riferimento ad Internet come mezzo
per creare reti tra utenti. (Jacobson
M.J. e Levin J.A. -1993)
Al di là del fatto che
attraverso Internet è
possibile dare vita ad una
comunicazione sincronica
o asincronica, bisogna
sottolineare la rilevanza
e anche gli svantaggi
della comunicazione in
rete.
• Internet può essere considerato un ottimo mezzo per
comunicare, informare, informarsi, formare, formarsi,
interagire, condividere, giocare, progettare, collaborare.
• Indubbiamente attraverso Internet è possibile realizzare
attività prima impossibili, poiché permette di eliminare i
limiti logistici e temporali (permette l’interazione di due
utenti lontanissimi geograficamente in tempi reali).
La navigazione nel cyberspazio ha dato la
possibilità di comunicare a persone lontane
fisicamente, ma lontane anche per la cultura, per
lo stile di vita, che altrimenti non avrebbero mai
avuto modo di conoscersi, potendo così arricchire
la loro esperienza e la loro visione del mondo.
• Naturalmente, però, la
comunicazione on line è
verbale, o anche visiva, per
cui l’individuo non è
coinvolto del tutto dal
punto di vista emotivo,
perché non c’è la possibilità
di avere una interazione
“non verbale”, non possono
intervenire il tatto, il
contatto, l’odorato e di
conseguenza non possono
esserci l’amore, l’odio o il
timore.
• Attraverso la rete non si
riesce ad avere una
percezione ampia e
completa dell’altro. La rete
può essere un buon mezzo
per favorire la
comunicazione a chi ha
difficoltà di relazionare,
ma sicuramente la
comunicazione on line non
può sostituire quella reale.
• Non bisogna, inoltre,
sottovalutare l’influenza
negativa di Internet.
Bisogna innanzitutto
controllare la
“navigazione” dei minori
per evitare eventi
spiacevoli e per guidarli
nell’immenso spazio della
rete.
• Internet però può
influenzare in maniera
negativa anche gli adulti,
che si possono sentire
“intrappolati” dalla rete.
Esso, infatti, può portare
ad una totalità incapacità di
scindere il mondo virtuale
da quello reale.
• Si può verificare una
situazione di isolamento dal
resto del mondo, per cui
l’individuo vive solo in
funzione del mondo virtuale
e ignora il mondo e le
interazioni reali.
• I “contro” di Internet sono legati anche all’uso
che si fa di esso.
• Può essere usato purtroppo anche per scopi non
tanto nobili; basta pensare alla facilità con cui
grazie ad Internet si può diffondere il
fenomeno della pedofilia, di pensieri politici
estremisti, di commerci loschi di droga, di
sesso e di denaro.
Non si può mitizzare né demonizzare Internet, ma
bisogna avere coscienza delle sue risorse per
poter potenziare i suoi pregi e limitare il più
possibile i suoi danni . Non si deve guardare solo
all’aspetto puramente tecnico di esso, lasciandolo
gestire dai cosiddetti “esperti” di informatica che
non guardano in molti casi oltre il loro campo di
azione, ma bisogna dare molto più spazio
all’aspetto umanistico dell’analogico.
• Calvani-Rotta, Comunicazione e apprendimento in
Internet, Erikson
• Falcinelli, Tecnologie, cultura e azione
didattica, Morlacchi editore
• Jacobson e Levin (1993), Network learning
enviroments and hypertext: Frameworks for
constructing personal e shared knowledge
spaces, Dallas, TX, International Society for
Tecnology in Education
• Benedikt M. (1993), Cyberspace. Primi passi nella realtà
virtuale, Padova, Muzzio
• Carlini F., (1999), Lo stile del Web.Parole e immagini
nella comunicazione di rete,Torino, Einaudi
• Maldonado T. (1992), Reale e virtuale, Milano,Feltrinelli
• Mameli T. e Mameli
A. (1995), Internet come una
ragnatela: il World Wide Web
• Metitieri F. e Manera G. (1997), Incontri virtuali. La
comunicazione interattiva in Internet, Milano Apogeo
• Pantò E. e Petrucco C. (1998), Internet per la
didattica, Milano, Apogeo
• Rheingold H. (1994), Comunità virtuali. Parlare,
incontrarsi, vivere nel cyberspazio, Milano, Sperling &
Kupfer
• Infatti, come si può vedere dal grafico, gli utenti di Internet
dal 1988 al 1996 sono aumentati davvero in larga scala.
•
•
La tecnica Internet fu messa a punto da Vinton Cerf
all'inizio del 1973, come parte di un progetto diretto
da Robert Kahn e condotto presso la Advanced
Research Projects Agency, dipendente dal ministero
della Difesa degli Stati Uniti. In seguito, Cerf guidò un
intenso
lavoro
per
realizzare,
dimensionare
e
standardizzare Internet. Nel 1984 la tecnica e la rete
furono trasferite al settore privato e alle agenzie
scientifiche governative per ulteriori sviluppi. La
crescita del sistema continuò in modo esponenziale. Il
numero di aziende fornitrici di servizi che rendono
l'ingresso a Internet disponibile agli utenti privati e
commerciali è sempre in aumento.
All'inizio del 1995, l'accesso era disponibile in 180
paesi e comprendeva oltre 30 milioni di utenti. Internet
e la sua tecnologia continuano a produrre profondi
effetti nel promuovere la condivisione di informazioni,
rendendo possibili rapide transazioni di affari e dando
supporto alla collaborazione globale tra individui e
organizzazioni.
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Internet e la comunicazione in rete