Canali Distributivi dei Prodotti Assicurativi Europe Economics, Dicembre 2013 Per comprendere quali sino i fattori che determinano la scelta dei canali distributivi partiamo da un insieme di fattori legati alla domanda e all’offerta che variano a seconda del prodotto 2 Il nostro modello concettuale di scelta distributiva si basa una matrice che incorpora un insieme di fattori legati alla domanda e all’offerta Prodotti “standardizzati” (p.es. auto, casa, viaggi, temporale sulla vita) Caratteristiche dei prodotti Varietà delle caratteristiche dei prodotti Ridotta Capacità dei consumatori di valutare Alta copertura ottimale e caratteristiche dei prodotti Capacità dei consumatori di elaborare Chiara chiare aspettative sul risultato Conseguenze per i consumatori Conseguenze per l’attività di ricerca del La ricerca del cliente è focalizzata sul prezzo prodotto Conseguenze sulla comprensione del I clienti non necessaitano consigli d’acquisto prodotto Conseguenze sull’apprendimento d’acquisto I clienti imparano dagli acquisti precedenti Conseguenze per i modelli distribuzione Consumatori autonomi (self-directed) Consumatori guidati dalla convenienza Prodotti “complessi” (p.es. investimenti sulla vita, rischi commerciali complessi) Ampia Bassa Poco chiara La ricerca riguarda varie dimensioni del prodotto I clienti necessaitano consigli d’acquisto I clienti non imparano dagli acquisti precedenti di Nessun interesse per il consiglio pre vendita da terze parti. Si Preferisce cercare attraverso aggregatori di prezzi o altri canali remoti e richiederà suggerimenti solo in caso di bisogno Si tende a cercare prodotti e a chiedere consiglio prima di acquistare (riconosce che valutare la qualità è difficile) Tendenza a gravitare verso brokers (rami danni) e banche / consulenti finanziiari (vita) Preferenza per il consiglio pre-vendita e l’assistenza post vendita. Moderata preferenza per agenti con presenza fisica sul territorio. Possibile utilizzo di aggregatori di prezzi qualora esistano per il prodotto in questione Maggior bisogno di consigli pre-vendita. Probabile preferenza per canali per i quali e’ gia’ instaurata una relazione di ficducia Probabile forte preferenza per agenti con presenza fisica sul territorio 3 Questi fattori legati alla domanda e all’offerta determinano la scelta della distribuzione…nel RAMO AUTO Media/Bassa n.d. n.d. Bassa prezzo Agenti mandatari Media/Alta Aggregatori di Bancassicurazione n.d. Alta Intermediari Diretta Legenda: indipendenti • Il rapporto di agenzia è economicamente efficiente (con vantaggi aggiuntivi legati alla prossimità, fiducia, e assistenza post vendita (p. es. reclami) • Online (diretta, attraverso aggregatori del prezzo) attrae consumatori “self-directed” e con alta sensitività ai prezzi • Valore aggiunto (p. es. ricerca del mercato intero) dei brokers compromesso da un maggior accesso all’informazione a basso prezzo (p.es. aggregatori del prezzo) → brokers ne soffrono Fattori legati all'offerta Costi pecuniari Costi d'informazione Costi di transazione Ampiezza della riduzione del costo di distribuzione Ampiezza della riduzione dell'assimetria infromativa Capacità di far uso dell'informazione dei clienti (p.es. vendita incorciata) Capacità di personalizzare o facilitare transazioni complesse n.d. n.d. Fattori legati alla domanda Costi pecuniari Costi d'informazione Capacità di minimizzare i prezzi Capacità di ridurre i costi di ricerca Capacità di acquisto incrociato (p.es. acquisto a sportello unico) Costi di transazione Capacità di estrarre, processare e capire la qualità e l'idoneità del prodotto 4 Questi fattori legati alla domanda e all’offerta determinano la scelta distributiva… negli ALTRI RAMI DANNI (RETAIL) prezzo Aggregatori di Bassa Intermediari Media/Bassa indipendenti Media/Alta Diretta Alta Bancassurance Legenda: Agenti mandatari • La situazione è molto simile a quella del ramo auto • Ancora una volta, almeno per i prodotti più standardizzati e “semplici”, il rapporto di agenzia è economicamente efficace (con vantaggi aggiuntivi legati alla prossimità, fiducia, e assistenza post vendita (p. es. reclami) • Online (diretta, o attraverso aggregatori del prezzo) attrae consumatori “self-directed” e con alta sensitività ai prezzi. Valore aggiunto (p. es. ricerca nel mercato intero) dei brokers compromesso da un maggior accesso all’informazione a basso prezzo (p.es. aggregatori del prezzo) → brokers ne soffrono Fattori legati all'offerta Costi pecuniari Costi d'informazione Costi di transazione Ampiezza della riduzione del costo della distribuzione Ampiezza della riduzione dell'assimetria infromativa Capacità di far uso dell'informazione dei clienti (p.es. vendita incorciata) Capacità di personalizzare o facilitare transazioni complesse Fattori legati alla domanda Costi pecuniari Costi d'informazione Capacità di minimizzare i prezzi Capacità di ridurre i costi di ricerca Capacità di acquisto incrociato (p.es. acquisto a sportello unico) Costi di transazione Capacità di estrarre, processare e capire la qualità e l'idoneità del prodotto 5 Questi fattori legati alla domanda e all’offerta determinano la scelta di distribuzione … nel ramo COMMERCIALE prezzo Aggregatori di Bassa Intermediari Media/Bassa indipendenti Media/Alta Diretta Alta Bancassurance Legenda: Agenti mandatari • La situazione è molto diversa dalle precedenti • Il canale dei broker mantiene vantaggi chiave per la qualità dei suggerimenti pre-vendita e il design del prodotto (ramo commerciale) Fattori legati all'offerta Costi pecuniari Costi d'informazione Costi di transazione Ampiezza della riduzione del costo della distribuzione n.d. n.d. Ampiezza della riduzione dell'assimetria infromativa n.d. n.d. Capacità di far uso dell'informazione dei clienti (p.es. vendita incorciata) n.d. n.d. Capacità di personalizzare o facilitare transazioni complesse n.d. n.d. Capacità di minimizzare i prezzi n.d. n.d. Capacità di ridurre i costi di ricerca n.d. n.d. Capacità di acquisto incrociato (p.es. acquisto a sportello unico) n.d. n.d. n.d. n.d. Fattori legati alla domanda Costi pecuniari Costi d'informazione Costi di transazione Capacità di estrarre, processare e capire la qualità e l'idoneità del prodotto 6 Questi fattori legati alla domanda e all’offerta determinano la scelta di distribuzione … nel ramo VITA Bassa prezzo Aggregatori di Media/Bassa indipendenti Media/Alta Intermediari Alta Bancassurance Legenda: Agenti mandatari La situazione è di nuovo molto diversa rispetto alo ramo dammi Personalizzazione ed ampio accesso al mercato creano un valore aggiunto per i brokers Banacassurance sfrutta i dati dei clienti e opportunità convenienti di vendita incrociata La presenza di aggregatori di prezzo è molto limitata (p. es. acquirenti self-directed di prodotti di assicurazione sulla vita) Diretta • • • • Fattori legati all'offerta Costi pecuniari Costi d'informazione Costi di transazione Ampiezza della riduzione del costo della distribuzione Ampiezza della riduzione dell'assimetria infromativa Capacità di far uso dell'informazione dei clienti (p.es. vendita incorciata) Capacità di personalizzare o facilitare transazioni complesse Fattori legati alla domanda Costi pecuniari Costi d'informazione Capacità di minimizzare i prezzi Capacità di ridurre i costi di ricerca Capacità di acquisto incrociato (p.es. acquisto a sportello unico) Costi di transazione Capacità di estrarre, processare e capire la qualità e l'idoneità del prodotto 7 … anche innovazione tecnologica e cambiamenti normativi influenzano la composizione dei canali distributivi 8 Innovazione tecnologica e cambiamenti noramitivi hanno facilitato la comparsa di modellli di distribuzione più diversificati Cambiamenti influenzati dal quadro normativo , p.es. Cambiamenti dovuti ad innovazioni tecnologiche, p. es. • Le banche hanno vantaggi informativi decivisi con accesso più veloce a informazioni di alta qualità sui clienti, reti estese di filiali e interazioni con i clienti relativamente frequenti — importanti per creare fiducia — e poichè le banche sono spesso le prime ad incontrare i clienti nel loro ciclo di acquisto di prodotti di invesitmento • La liberalizzazione degli anni 80 ha permesso alla bancassicurazione di raggiungere posizioni dominanti nell’ambito dell’assicurazione sulla vita in Francia, Italia e Spagna • Televendita diretta e a distanza (la “rivoluzione diretta” in Gran Bretagna, ed in minor parte in Germania e Spagna) • Vendita diretta online (Gran Bretagna ed Olanda e in minor parte in Germania) • La vendita diretta online consente la comparsa degli aggregatori di prezzo (Gran Bretagna e in minor parte Olanda e Germania) 9 Il precedente predominio dell’agenzia si è indebolito • Nel ramo vita, le banche hanno rimpiazzato gli agenti nella maggior partei dei mercati in cui gli agenti avevano tradizionalemnte un ruolo dominante • Nel ramo danni i brokers hanno guadagnato quote di mercato in Francia e Spagna. • Il mercato del ramo rami danni Italiano fa eccezione 70% Italia 1991 Quote del Mercato Vita 60% 50% Germania 2010 40% Spagna 1994 30% Gran Bretagna 1992-2001 20% Gran Bretagna 2009-11 10% Italia 2011 Francia 1990 Spagna 2011 Olanda 2001 Olanda 2008 Francia 2011 0% 0% 20% 40% 60% Quote del Mercato Rami Danni 80% 100% 10 La vendita diretta mostra tendenze opposte • Le vendite dirette tradizionali (non remote) in Francia e Italia hanno perso terreno contro bancassurance • La tendenza è simile in Spagna, ma con una certa cannibalizzazione nel ramo danni poichè la vendita diretta remota (telefonica) ha guadagnato importanza • La vendita diretta remota è aumentata in Olanda e Gran Bretagna 30% Francia 1990 Quote del Mercato Vita 25% Olanda 2001 Italia 1991 20% 15% Olanda 2008 Francia 2011 10% Spagna 1994 Italia 2011 5% Germania 2010 0% 0% 5% Spagna 2011 Gran Bretagna 2009-11 Gran Bretagna 1992-2001 10% 15% 20% 25% 30% Quote del Mercato Rami Danni 35% 40% 11 Innovazione tecnologica e cambiamenti normativi (IMD2) rimarranno maggiori fattroi d’influenza per l’evoluzione dei dei canali distributivi 12 Gli aggregatori di prezzi hanno rimpiazzato alcune funzioni offerte tradizionalmente dai piccoli intermediari. Particolarmente – ma non solo – per il ramo danni in Inghilterra e Olanda • Gli aggregatori di prezzi sono piattaforme online che forniscono ai consumatori l’ opportunità di avere preventivi per un dato prodotto in modo semplice e veloce. La possibilità di finalizzare l’acquisto è decisiva per il successo di questo canale • Innovazioni tecnologiche (per es. Internet) hanno sensibilmente diminuito i costi d’accesso all’informazione per la cleintela. I brokers forniscono un insieme di funzioni economiche, e l’attività di ricerca dei prodotti per il cleinte è storicamente piu’ importante in presenza di: – Prodotti “semplici” – Brokers di “bassa” qualità • Questa cannibalizzazione del ruolo dei brokers ha avuto conseguenze significative. Nel Regno Unito, oggi, un terzo delle assicurazioni motori al dettaglio sono vendute attraverso aggregatori di prezzo: la porzione di borker tradizionali è crollata da circa il 60% (nel 2000, cioè dopo la “rivoluzione diretta”) a meno del 5% • Il secondo mercato più ricettivo agli aggregatori di prezzi è quello olandese. Il mercato francese, italiano e spagnolo (la vendita remota in Spagna è ampiamente telefonica) hanno compiuto piccoli passi; il mercato tedesco si trova in una posizione intermedia 13 Polarizzazione crescente tra qualità e prezzo e incertezza normativa in aumento incoraggiano un maggior numero di assicuratori ad adottare strategie con canali multipli • Una strategia di distribuzione attraverso canali multipli comporta la vendita di prodotti attraverso vari canali distributivi, spesso in concorrenza tra loro. Il mix ottimale dipende dalle preferenze dei consumatori e dal costo associato ad cuiascun canale di vendita • Un mix ben gestito mitiga il rischio: cambiamenti tecnologici, condizioni economiche e incertezza normativa rendono difficile la valutazione del rendimento di ogni singolo canale nel lungo termine • Un mix di canali distributivi facilita l’accesso a diversi tipi di consumatori, p.es. – Un assicuratore olandese vende lo stesso prodotto con un dato marchio sul canale diretto, e con un altro attraverso il canale tradizionale (brokers) • Un mix di canali può generare valore strategico, p.es. – Un assicuratore tedesco utiizza il proprio network di agenti per supportare l’offerta online (i clienti online possono optare – a fronte di un prezzo aggiuntivo – per la gestione dei reclami attraverso un’agente locale) • L’approccio dei canali multipli non è più riservato agli assicuratori più grandi, particolarmente nei paesi dove lo scanrio distributivo si è diversificato. I costi di analisi di dati in grande scala è diminuito. 14 Un significante cambiamento normativo è in programma per il settore assicurativo. Ciò potrà ostacolare la distribuzione, spingendo i consumatori a contare meno sugli intermediari • Disclosure delle remunerazioni variabili – Riscontro empirico che il disclosure può confondere i clienti → la scelta si basa sui livelli di commisione, non sulle carattersitiche del prodotto. L’esposizione crea bias a scapito di: Canali intermediari in generale (sia agenti che borkers) Incentivi non monetari grezzi (p.es. vacanze, poichè i clienti potrebbero sopravvalutarne l’influenza ) Strutture complesse (i consumatori potrebbero considerarle tentativi di offuscamento) Vendita telefonica a pagamento (difficile superare le difficoltà pratiche nella descrizione) – Le strutture della remunerazione degli intermediaria saranno semplificate – Nei mercati dove la presenza di brokers e aggregatori è ridotta questi cambiamenti normativi potranno limitare ulteriori sviluppi. Nei mercati in cui il rappoorto di agenzia è predominante — p.es. rami danni in Francia, Italia, Spagna e Germania — l’effetto sarà doppio: Da un lato, riordinamento della struttura remunerativa e governativa tra assicuratore e agente Dall’altro, l’aumento dell’attrattiva per le vendite dirette online, e dunque un significativo riassesstamento delle dinamiche distributive nel mercato 15 Un significante cambiamento normativo è in programma per il settore assicurativo. Ciò potrà ostacolare la distribuzione, spingendo i consumatori a far minor uso degli intermediari • Intermediari indipendeti e divieto dei commissioni – Gli itermediari potrebbero rinuciare alla denominazione di “indipedenti” – Provvedimenti in Olanda e Gran Bretagna che limitano l’uso di commissioni : i provvedimenti, per prodotti “complessi”, hanno un effetto a catena che spinge tutti gli intermediari ad adottare tariffe che vengono pagate direttamente dai clienti. Ma contro questo tipo di remunerazione è impopolare (p.es. uno studio DG MARKT mostra che un terzo dei consumatori è estremamente riluttanti all’idea di pagare gli intermediari) – Dove i brokers svolgono già un ruolo importante è previsto un consolidamento verso un brokerage più ampio e di miglior qualità, dato che l’azione normativa rafforza la tendenza verso aggregatori di prezzo (che hanno già minacciato l’esistenza di piccoli brokers) – Questi cambiamenti normativi limiteranno sviluppi futuri nei mercati in cui la presenza dei brokers è limitata – La CE potrebbe estenderne l’ambito di applicazione in futuro 16