I.I.S. “C.Levi” Portici (Napoli) Esami di Stato a.s. 2014/2015 Classe 5° Sezione B Indirizzo: Amministrazione, Finanza e Marketing Prefazione “La musica è la colonna sonora del sapere” Gli studenti della V B, guidati dal Coordinatore di classe, Prof.ssa R.De Feo, e con il sostegno e la collaborazione di tutti i componenti del Consiglio di classe,hanno preparato un”Percorso” per gli Esami di Stato, che ha come filo conduttore quello di cui sono pienamente convinti: … (Si ringraziano sentitamente i tecnici di laboratorio per la disponibilità e “la pazienza” dimostrate.) Cristian berligi Sacco e Vanzetti (Joan Baez) Father, yes, I am a prisoner Fear not to relay my crime The crime is loving the forsaken Only silence is shame And now I'l l tell you what's against us An art that's lived for centuries Go through the years and you will find What's blackened all of historyAgainst us is the law With its immensity of strength and power Against us is the law Police know how to make a man A guilty or an innocent Against us is the power of police The shameless lies that men have told Will ever more be paid in gold Against us is the power of the gold Against us is racial hatred And the simple fact that we are poor My father dear, I am a prisoner Don't be ashamed to tell my crime The crime of love and brotherhood And only silence is shame With me I have my love, my innocence The workers and the poor For all of this I'm safe and strong And hope is mine Rebellion, revolution don't need dollars They need this instead Imagination, suffering, light and love And care for every human being You never steal, you never kill You are a part of hope and life The revolution goes from man to man And heart to heart And I sense when I look at the stars That we are children of life, death is small Sì Padre, son carcerato Non aver paura di parlare del mio reato Crimine di amare i dimenticati Solo il silenzio è vergogna. Ed ora ti dirò cosa abbiamo contro di noi Un'arte che è stata viva per secoli Percorri gli anni e troverai cosa ha imbrattato tutta la storia. Contro di noi è la legge con la sua immensa forza e potere Contro di noi è la legge! La Polizia sa come fare di un uomo un colpevole od un innocente Contro di noi è il potere della Polizia! Le menzogne senza vergogna dette da alcuni uomini saranno sempre ripagate in denari. Contro di noi è il potere del denaro Contro di noi è l'odio razziale ed il semplice fatto Che siamo poveri. Mio caro padre, son carcerato Non vergognarti di divulgare il mio reato Crimine d'amore e fratellanza E solo il silenzio è vergogna. Con me ho il mio amore, la mia innocenza, i lavoratori ed i poveri Per tutto questo sono integro, forte e pieno di speranze. Ribellione, rivoluzione non han bisogno di dollari, Ma di immaginazione, sofferenza, luce ed amore e rispetto Per ogni essere umano. Non rubare mai, non uccidere mai, sei parte della forza e della vita La Rivoluzione si tramanda da uomo ad uomo e da cuore a cuore E percepisco quando guardo le stelle che siamo figli della vita ... La morte è poca cosa. Storia: Gli stati uniti nella prima e nella seconda guerra mondiale ITALIANO: E. MONTALE Economia aziendale: Il bilancio Matematica: Le curve di livello INGLESE: “AMERICAN WAY OF LIFE” FRANCESE: “JE SUIS CHARLIE” DIRITTO: Art.21 della costituzione Economia politica: Il bilancio dello stato Inno dell’internazionale socialista Compagni, avanti! Il gran Partito noi siamo dei lavorator. Rosso un fiore in noi è fiorito e una fede ci è nata in cuor. Noi non siamo più nell'officina, entro terra, nei campi, al mar, la plebe sempre all'opra china senza ideale in cui sperar. Su lottiam! L'Ideale nostro alfine sarà, l'Internazionale, futura umanità! Su lottiam! Angelo Cavaliere L'Ideale nostro alfine sarà, l'Internazionale, futura umanità Un gran stendardo al sol fiammante innanzi a noi glorioso va, noi vogliamo per esso giù infrante le catene alla libertà! Che giustizia venga, noi vogliamo non più servi, non più signor! Fratelli tutti esser vogliamo nella famiglia del lavor. Su lottiam... Lottiam, lottiam, la terra sia di tutti eguale proprietà, più nessuno nei campi dia l'opra ad altri che in ozio sta. E la macchina sia alleata non nemica ai lavorator; così la vita rinnovata all'uom darà pace ed amor! Su lottiam... Avanti, avanti, la vittoria è nostra e nostro è l'avvenir; più civile e giusta, la storia un'altra era sta per aprir. Largo a noi, all'alta battaglia noi corriamo per l'Ideal: via, largo, noi siam la canaglia che lotta pel suo Germinal! Cavaliere Angelo FRANCESE: Il Surrealismo STORIA: La Rivoluzione russa Valeria Covino Schindler's list (Colonna Sonora) “Se questo è un uomo” ( Primo Levi) Voi che vivete sicuri nelle vostre tiepide case, voi che trovate tornando a sera il cibo caldo e visi amici: Considerate se questo è un uomo che lavora nel fango che non conosce pace che lotta per mezzo pane che muore per un si o per un no. Considerate se questa è una donna, senza capelli e senza nome senza più forza di ricordare vuoti gli occhi e freddo il grembo come una rana d'inverno. Meditate che questo è stato: vi comando queste parole. Scolpitele nel vostro cuore stando in casa andando per via, coricandovi, alzandovi. Ripetetele ai vostri figli. O vi si sfaccia la casa, la malattia vi impedisca, i vostri nati torcano il viso da voi STORIA: LA SHOAH ITALIANO: PRIMO LEVI Valeria Covino Gennaro del tufo “La Locomotiva.” (F.Guccini) Non so che viso avesse, neppure come si chiamava, con che voce parlasse, con quale voce poi cantava, quanti anni avesse visto allora, di che colore i suoi capelli, ma nella fantasia ho l'immagine sua: gli eroi son tutti giovani e belli, gli eroi son tutti giovani e belli, gli eroi son tutti giovani e belli... Conosco invece l'epoca dei fatti, qual' era il suo mestiere: i primi anni del secolo, macchinista, ferroviere, i tempi in cui si cominciava la guerra santa dei pezzenti sembrava il treno anch' esso un mito di progresso lanciato sopra i continenti, lanciato sopra i continenti, lanciato sopra i continenti... E la locomotiva sembrava fosse un mostro strano che l'uomo dominava con il pensiero e con la mano: ruggendo si lasciava indietro distanze che sembravano infinite, sembrava avesse dentro un potere tremendo, la stessa forza della dinamite, la stessa forza della dinamite, la stessa forza della dinamite.. Ma un' altra grande forza spiegava allora le sue ali, parole che dicevano "gli uomini son tutti uguali" e contro ai re e ai tiranni scoppiava nella via la bomba proletaria e illuminava l' aria la fiaccola dell' anarchia, la fiaccola dell' anarchia, la fiaccola dell' anarchia... Un treno tutti i giorni passava per la sua stazione, un treno di lusso, lontana destinazione: vedeva gente riverita, pensava a quei velluti, agli ori, pensava al magro giorno della sua gente attorno, pensava un treno pieno di signori, Non so che cosa accadde, perchè prese la decisione, forse una rabbia antica, generazioni senza nome che urlarono vendetta, gli accecarono il cuore: dimenticò pietà, scordò la sua bontà, la bomba sua la macchina a vapore, la bomba sua la macchina a vapore, la bomba sua la macchina a vapore... E sul binario stava la locomotiva, la macchina pulsante sembrava fosse cosa viva, sembrava un giovane puledro che appena liberato il freno mordesse la rotaia con muscoli d' acciaio, con forza cieca di baleno, con forza cieca di baleno, con forza cieca di baleno... E un giorno come gli altri, ma forse con più rabbia in corpo pensò che aveva il modo di riparare a qualche torto. Salì sul mostro che dormiva, cercò di mandar via la sua paura e prima di pensare a quel che stava a fare, il mostro divorava la pianura... Correva l' altro treno ignaro e quasi senza fretta, nessuno immaginava di andare verso la vendetta, ma alla stazione di Bologna arrivò la notizia in un baleno: "notizia di emergenza, agite con urgenza, un pazzo si è lanciato contro al treno, un pazzo si è lanciato contro al treno, un pazzo si è lanciato contro al treno..." Ma intanto corre, corre, corre la locomotiva e sibila il vapore e sembra quasi cosa viva (…) GENNARO DEL TUFO STORIA: La SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE Matematica: Lo studio delle funzioni Asia de luca “Bella ciao” Una mattina, mi son svegliato o bella, ciao! bella, ciao Bella ,ciao, ciao, ciao! Una mattina, mi son svegliato, e ho trovato l’invasor. E le genti che passeranno o bella, ciao! bella, ciao Bella ,ciao, ciao, ciao! E le genti che passeranno Ti diranno “Che bel fior!” O partigiano, portami via o bella ciao! bella, ciao! Bella ,ciao ,ciao ,ciao! O partigiano, portami via ché mi sento di morir. “E’ questo il fiore del partigiano” o bella, ciao! bella, ciao Bella ,ciao, ciao, ciao! “E’ questo il fiore del partigiano morto per la libertà!” E se io muoio da partigiano, O bella ciao! Bella, ciao! Bella ,ciao, ciao, ciao! E se io muoio da partigiano tu mi devi seppellir. Mi seppellirai lassù in montagna O bella,ciao!bella,ciao! Bella ,ciao ,ciao ,ciao! Mi seppellirai lassù in montagna all’ombra di un bel fior. O le genti che passeranno O bella, ciao! Bella,ciao! Storia: 1943: L’ANNO della svolta Asia de luca GIUSEPPINA DIANA “Tripoli bel suol d’amore” Sai dove s’annida più florido il suol? Sai dove sorride più magico il sol? Sul mar che ci lega con l’Africa d’or, a stella d’Italia ci addita un tesor. 5Ci addita un tesor! Tripoli, bel suol d’amore, ti giunga dolce questa mia canzon! Sventoli il tricolore sulle tue torri al rombo del cannon! 10 Naviga, o corazzata: benigno è il vento e dolce la stagion. Tripoli, terra incantata, sarai italiana al rombo del cannon! A te, marinaro, sia l’onda sentier. 15Sia guida Fortuna per te, bersaglier. Và e spera, soldato, vittoria è colà, hai teco l’Italia che gridati:”Và!” Tripoli, bel suol d’amore, ti giunga dolce questa mia canzon! 20 Sventoli il tricolore sulle tue torri al rombo del cannon! Naviga, o corazzata: benigno è il vento e dolce la stagion. Tripoli, terra incantata, 25 sarai italiana al rombo del cannon! Al vento africano che Tripoli assal già squillan le trombe, la marcia real. A Tripoli i turchi non regnano più: 30già il nostro vessillo issato è lassù… Tripoli, bel suol d’amore, ti giunga dolce questa mia canzon! Sventoli il tricolore sulle tue torri al rombo del cannon! 35 Naviga, o corazzata: benigno è il vento e dolce la stagion. Tripoli, terra incantata, sarai italiana al rombo del cannon! ECONOMIA POLITICA: LA REDISTRIBUZIONE DEL REDDITO STORIA: LA POLITICA ESTERA DI GIOLITTI GIUSEPPINA DIANA MATEMATICA: LE FUNZIONI di UNA VARIABILE ITALIANO: i CARATTERI DEL DECADENTISMO e G.PASCOLI Roberta Filosa “O Surdato nnammurato” Staje luntana da stu core, a te volo cu 'o penziero: niente voglio e niente spero ca tenerte sempe a fianco a me! Si sicura 'e chist'ammore comm'i só sicuro 'e te... Oje vita, oje vita mia... oje core 'e chistu core... si stata 'o primmo ammore... e 'o primmo e ll'ùrdemo sarraje pe' me! Quanta notte nun te veco, nun te sento 'int'a sti bbracce, nun te vaso chesta faccia, nun t'astregno forte 'mbraccio a me?! Ma, scetánnome 'a sti suonne, mme faje chiagnere pe' te... Oje vita, oje vita mia... oje core 'e chistu core... si stata 'o primmo ammore... e 'o primmo e ll'ùrdemo sarraje pe' me! Scrive sempe e sta' cuntenta: io nun penzo che a te sola... Nu penziero mme cunzola, ca tu pienze sulamente a me... 'A cchiù bella 'e tutt''e bbelle, nun è maje cchiù bella 'e te! Oje vita, oje vita mia... oje core 'e chistu core... si stata 'o primmo ammore... e 'o primmo e ll'ùrdemo sarraje pe' me! Roberta Filosa MATEMATICA: Le FUNZIONI di UNA VARIABILE ITALIANO: L’ERMEtISMO E g.ungaretti SALVATORE IACOMINO “La campana di San Giusto” Per le spiagge, per le rive di Trieste, suona e chiama di San Giusto la campana. L'ora suona, l'ora suona non lontana, che più schiava non sarà. Le ragazze di Trieste cantan tutte con ardore: Oh Italia, oh Italia del mio cuore Tu ci vieni a liberar! Le ragazze di Trieste cantan tutte con ardore: Oh Italia, oh Italia del mio cuore Tu ci vieni a liberar! Avrà baci, fiori e rose la marina, la campana perderà la nota mesta. Su San Giusto sventolar vedremo a festa il vessillo tricolor. Le ragazze di Trieste cantan tutte con ardore: Oh Italia, oh Italia del mio cuore Tu ci vieni a liberar! Italiano: i. svevo Salvatore Iacomino Storia: L’Età giolittiana Rossella morella “ Napule è ” (Pino Daniele) Napule è mille culure, Napule è mille paure Napule è a voce de' creature che saglie chianu chianu E tu sai ca nun si sule Napule è nu sole amaro Napule è addore e mare Napule è na carta sporca e nisciuno se ne importa E ognuno aspetta a 'ciorta Napule è na' camminata, inte e viche miezo all' ato Napule è tutto nu' suonno e a sape tutto 'o munno Ma nun sann' a verità Napule è mille culure, Napule è mille paure Napule è nu sole amaro, Napule è addore e' Mare Napule è na carta sporca e nisciuno se ne importa Napule è na' camminata inte viche miezo all'ato Napule è tutto nu suonno e a sape tutto o' munno DIRITTO: I COMUNI ECONOMIA POLITICA: WELFARE STATE ROSSELLA MORELLA Volare (D.Modudgno- Sanremo 1958) • Volare, oh oh cantare, oh oh oh oh. Nel blu degli occhi tuoi blu felice di stare quaggiu'. Penso che un sogno cosi' non ritorni mai piu', mi dipingevo le mani e la faccia di blu. Poi d'improvviso venivo dal vento rapito, e incominciavo a volare nel cielo infinito. E continuo a volare felice piu' in alto del sole ed ancora piu' su mentre il mondo pian piano scompare negli occhi tuoi blu La tua voce è una musica dolce che suona per me... Volare, oh oh, cantare, oh oh oh oh. Nel blu dipinto di blu, felice di stare lassu'. E volavo volavo felice piu' in alto del sole ed ancora piu' su mentre il mondo pian piano spariva lontano laggiu'. Una musica dolce suonava soltanto per me. Volare, oh oh cantare, oh oh oh oh. Nel blu dipinto di blu felice di stare lassu'. Ma tutti i sogni nell'alba svaniscon perché quando tramonta la luna li porta con se'. Ma io continuo a sognare negli occhi tuoi belli che sono blu come un cielo trapunto di stelle... Volare, oh oh cantare, oh oh oh oh. Nel blu degli occhi tuoi blu felice di stare quaggiu'. Nel blu degli occhi tuoi blu felice di stare quaggiu'. • Inglese: Il parlamento Storia: Anni del “MIRACOLO ItALIANO” (1958/1963) Economia politica: Le spese pubbliche Francese: La ricostruzione economica (1948/1958) Emanuele piro Matematica: Funzioni di una variabile: minimi e massimi relativi Economia aziendale: Il business plan Diritto: I principi fondamentali della costituzione italiana Italiano: e.Montale RAFFAELE ROCCO “Tammurriata nera” (Nuova Compagnia di Canto Popolare) Io nun capisco 'e vvote che succere e chello ca se vere nun se crere. E' nato nu criaturo, è nato niro, e 'a mamma 'o chiamma gGiro, sissignore, 'o chiamma gGiro. Seh, vota e gira, seh seh, gira e vota, seh ca tu 'o chiamme Ciccio o 'Ntuono, ca tu 'o chiamme Peppe o gGiro, chillo 'o fatto è niro niro, niro niro comm'a cche... S''o contano 'e cummare chist'affare sti cose nun so' rare se ne vedono a migliare. 'E vvote basta sulo 'na 'uardata, e 'a femmena è rimasta sott''a botta 'mpressiunata. Seh, 'na 'uardata, seh seh, 'na 'mprissione, seh va truvanno mò chi è stato, c'ha cugliuto buono 'o tiro chillo 'o fatto è niro niro, niro niro comm'a cche... 'Seh 'na 'uardata seh seh 'na 'mprissione seh và truvanno mò chi è stato c'ha cugliuto buono 'o tiro chillo 'o fatto è niro niro, niro niro comm'a cche... E signurine 'e Caporichino fanno ammore cu 'e marrucchine, 'e marrucchine se vottano 'e lanze, e 'e signurine cu 'e panze annanze. American espresso, ramme 'o dollaro ca vaco 'e pressa sinò vene 'a pulisse, mette 'e mmane addò vò isse. Aieressera a piazza Dante'o stommaco mio era vacante, si nun era p''o contrabbando, ì' mò già stevo 'o campusanto(…) E dice 'o parulano, Embè parlammo, pecché si raggiunammo chistu fatto ce 'o spiegammo. Addò pastin' 'o grano, 'o grano cresce riesce o nun riesce, semp'è grano chello ch'esce. 'E signurine napulitane fanno 'e figlie cu 'e 'mericane, nce verimme ogge o dimane mmiezo Porta Capuana. Meh, dillo a mamma, meh meh, dillo pure a me conta 'o fatto comm'è ghiuto Ciccio, 'Ntuono, Peppe, gGiro chillo 'o fatto è niro niro, niro niro comm'a che... Sigarette papà caramelle mammà, biscuit bambino dduie dollare 'e signurine(…) . RAFFAELE ROCCO STORIA: LA SECONDA GUERRA MONDIALE ECONOMIA POLITICA: GLI OBIETTIVI DELLA POLITICA ECONOMICA INGLESE: KEITH DOUGLAS MATEMATICA: Funzione di due variabili Lorenza scognamiglio “Faccetta nera” Se tu dall'altipiano guardi il mare, Moretta che sei schiava fra gli schiavi, Vedrai come in un sogno tante navi E un tricolore sventolar per te. Faccetta nera, bell'abissina Aspetta e spera che già l'ora si avvicina! quando saremo insieme a te, noi ti daremo un'altra legge e un altro Re. La legge nostra è schiavitù d'amore, il nostro motto è LIBERTÀ e DOVERE, vendicheremo noi CAMICIE NERE, Gli eroi caduti liberando te! Faccetta nera, bell'abissina Aspetta e spera che già l'ora si avvicina! quando saremo insieme a te, noi ti daremo un'altra legge e un altro Re. Faccetta nera, piccola abissina, ti porteremo a Roma, liberata. Dal sole nostro tu sarai baciata, Sarai in Camicia Nera pure tu. Faccetta nera, sarai Romana La tua bandiera sarà sol quella italiana! Noi marceremo insieme a te E sfileremo avanti al Duce e avanti al Re! Lorenza scognamiglio Mattia Tortora “Ma cos’è questa crisi? ” (E. Petrolini) Si lamenta l'impresario che il teatro più non va... ma non sa rendere vario lo spettacolo che dà... "ah la crisi..." Ma cos'è questa crisi...ma cos'è questa crisi... Metta in scena un buon autore faccia agire un grande attore e vedrà... che la crisi passerà! Un riccone avaro e vecchio dice: ahimè così non và vedo nero nello specchio chissà come finirà... "ah la crisi...mmh" Ma cos'è questa crisi... ma cos'è questa crisi... Cavi fuori il portafogli metta in giro i grossi fogli e vedrà... che la crisi finiràà!! Si lamenta Nicodemo della crisi lui che và nel casino di Sanremo a giocare al Baccarat: "ah la crisi...e capirai la crisi..." Ma cos'è questa crisi... ma cos'è questa crisi... Lasci stare il gavazzare cerchi un po di lavorare e vedrà... che la crisi passerà! Tutte quante le nazioni si lamentano così conferenze riunioni ma si resta sempre lì "ah la crisi......ehhhh..." Ma cos'è questa crisi... ma cos'è questa crisi... Rinunziate all'opinione della parte del leone chissà... che la crisi finirà! L'esercente poveretto non sa più che cosa far e contempla quel cassetto che riempiva di danar..."ah la crisi signor.." Ma cos'è questa crisi... ma cos'è questa crisi... Si contenti guadagnare quel che è giusto e non grattare e vedrà... che la crisi passerà! E perfin la donna bella alla crisi s'intonò e per far la linea snella digiunando sospirò "ah la crisi..ah signora la crisi" Ma cos'è questa crisi... ma cos'è questa crisi... Mangi un sacco di patate non mi sprechi le nottate e vedrà che la curva tornerà! Ma cos'è questa crisi... ma cos'è questa crisi... Chi ce l'ha li metta fuori circolare miei signori e chissà... che la crisi finirà! Diritto: Crisi di fiducia (governo e parlamento) Economia politica: Inside job (Crisi del 2008) Italiano: l. pirandello Inglese: Wall street Economia aziendale: budget Storia: La crisi del 1929 Mattia Tortora Matematica: Funzioni di una variabile: minimi e massimi relativi Francese: Le banche e il presidente della repubblica